44. -Accident-
Armin aveva letto più volte il messaggio del miglior amico, senza tralasciare nemmeno un più piccolo particolare. Eren era andato dal professore di ginnastica, aveva incontrato Levi, il quale lo aveva costretto a tornare a casa con lui.
Era venuto a conoscenza persino di un incidente, che se non fosse stato per il castano, avrebbe causato altri problemi e altro dolore nelle vite di entrambi. Poi Eren era tornato a casa in taxi, dopo che il corvino aveva chiesto al ragazzo di perdonarlo.
Era molto strano che un momento prima, l'uomo, fosse così arrabbiato da prendersela con Eren, ed un istante dopo lo abbracciava e gli chiedeva scusa.
Armin non riusciva a trovare una spiegazione al comportamento del corvino.
-Non ha detto niente, prima che scendessi dall'auto?- Domandò il biondo.
-Sono sceso immediatamente, lui stava parlando tra sé e sé.-
-E non hai sentito cosa diceva?-
Il più piccolo aveva bisogno di informazioni, se voleva dare una mano all'amico e se voleva trovare lo sconosciuto o una pista da seguire.
-'Non voglio essere come lui'... credo avesse detto qualcosa del genere.- Rispose il castano, dopo qualche minuto.
-Stavate parlando di qualcuno?- Si incuriosì il biondo.
-No. Avevamo discusso di lui, e della nostra relazione. Io non ho parlato di altre persone, e nemmeno lui. Infatti non ho fatto caso su chi stesse parlando, in quel momento.- Spiegò il più grande.
-Ti risulta che qualcuno di sua conoscenza ha fatto un incidente?- Chiese, allora, Armin.
-Cosa?! Non che io sappia.- Rispose il castano, meravigliato dalla domanda del miglior amico.
Il più giovane aveva pensato che il corvino avesse già vissuto un'esperienza simile. Era un ipotesi, per cui, esitava a raccontarla al migliore amico. Se si fosse sbagliato ancora, questa volta chissà cosa sarebbe successo.
La frase, sempre che fosse stata corretta, stava a significare che qualcuno di molto vicino a Levi aveva già avuto un incidente.
Ma chi poteva essere?
Forse un vecchio amico, o forse un componente della sua famiglia.
-Ti ha mai parlato della sua famiglia?- Continuò a domandare, Armin.
-No. Gliel'ho fatto notare, ma non me ne ha mai parlato.- Rispose tristemente il castano. -Ma perché queste domande?-
-Stavo pensando al perché Levi si fosse comportato così, ma la mia idea ha fin troppi buchi per diventare qualcosa di vero.- Raccontò il biondo, sperando che l'amico non gli chiedesse di spiegargliela.
-Ho capito.-
Eren aveva intuito che il più piccolo non ne volesse parlare, ma era d'accordo con lui. Dopotutto quale poteva essere la reazione del castano, nemmeno lui la conosceva.
Se fosse diventata una verità, Armin, gliene avrebbe sicuramente parlato.
-Ti devo salutare, appena sai qualcosa fammi sapere.- Gli scrisse il più grande.
-Certo, anche tu.-
Armin pranzò insieme al fidanzato, con il quale parlò del più e del meno, ma anche degli impegni che li tenevano occupati per la settimana.
Finito di pranzare, al biondo ritornò in mente l'incontro di Jean con Mikasa.
La ragazza, per qualche strana coincidenza, portava lo stesso cognome di Levi. E, se per pura casualità, fossero anche parenti?
Poteva la corvina conoscere dell'incidente, ancora non confermato, e sapere della situazione dell'ex fidanzato di Eren?
-Per caso, hai mai sentito parlare di un incidente che riguarda un Ackerman?- Chiese senza rendersene conto il più piccolo.
-Come? In realtà no.- Rispose frastornato il più alto.
-Credi che Mikasa ne potrebbe sapere qualcosa?- Domandò il biondo, cercando un altro modo per scoprire se la sua teoria potesse avere delle basi.
-Beh... non saprei... forse.-
-Aspetta!- Scattò Armin mentre una lampadina si accendeva nel suo cervello. -Se né io né te, e nemmeno Eren, ne abbiamo mai sentito parlare, vuol dire che deve essere accaduto quando noi non eravamo nati o, al massimo, eravamo molto piccoli.-
-Possibile. Però se non fosse accaduto in città, ma da tutt'altra parte a noi potrebbe non essere giunta notizia.- Ipotizzò Jean.
-Ma se fosse successo in questi anni, Levi, l'avrebbe detto ad Eren. O, quanto meno, sarebbe frastornato o dispiaciuto.- Disse il biondo cominciando a trovare qualche indizio. -Stiamo parlando di un Ackerman, per cui potrebbe essere un suo parente.-
-Ma... chi ti ha detto di questo 'incidente'?- Chiese il fidanzato del biondo, mimando con le dita delle virgolette.
Armin si ritrovò a raccontare, anche, delle ipotesi e del comportamento di Levi con Eren, ormai diventato l'ex fidanzato.
Jean capì meglio la situazione, ma persino lui non riusciva a pensare chi potesse sapere dell'incidente.
-Forse il parente che era con Mikasa.- Pensò il più grande, ad alta voce.
-Chi era?-
-Non lo so. Era un uomo, molto più grande di lei.- Ammise Jean.
-Ma non ci ha mai visti, dubito che parlerebbe con noi di qualcosa di così privato. Forse anche Mikasa potrebbe non farlo.- Pensò il biondo.
I due fidanzati si ritrovarono a pensare a chiunque di loro conoscenza. Pensarono ai loro ex professori, ai loro genitori, persino alla famiglia di Eren, ma nessuno sembrava poter essere a conoscenza dell'incidente.
-Credi che su internet ci sia qualcosa?- Chiese Jean a corto di idee.
-Potrebbe.-
Entrambi si misero a fare ricerche, ognuno a modo loro, volevano trovare qualsiasi cosa.
Anche la più piccola informazione andava bene.
-Trovato!- Esclamò Jean dopo nemmeno un quarto d'ora.
-Che cosa?- Chiese il più piccolo avvicinandosi al fidanzato.
-Qua c'è un articolo. È successo ventun anni fa, in questa città. Una donna insieme a sua figlio sono stato investiti da un'auto, a bordo c'erano un uomo con un ragazzo appena maggiorenne.
Il conducente ha accelerato, di proposito, secondo la testimonianza del ragazzo e poi è fuggito.
Il giovane ha perso i sensi, poco istanti dopo l'impatto, mentre la donna è morta sul colpo.- Lesse Jean ad alta voce mentre il fidanzato rabbrividiva.
-E il bambino?-
-Il bambino è sopravvissuto, ma c'è riuscito per miracolo, aveva a mala pena quattro anni quando è accaduto il fatto quindi forse non ricorda nulla, in questo momento. E chiaramente non ha potuto fornire la propria testimonianza.- Spiegò il più grande.
-Quindi è stato un omicidio. Premeditato.- Commentò il biondo. -Ma cosa c'entra questo con Ackerman?-
-Perché il ragazzo seduto al posto del passeggero era proprio Levi.- Rispose Jean mostrando una foto del corvino, all'epoca appena diciottenne.
-Sul serio?!- Esclamò meravigliato il biondo. -E chi era il conducente? Credo che se fosse salito in auto con lui, Levi, lo conoscesse.-
-Era suo zio, Kenny Ackerman.- Disse il più grande, sorpreso quasi come il miglior amico. -E di questo incidente, Levi, non ne ha mai fatto parola con Eren?-
-Sembrerebbe di no.- Ammise Armin, finalmente capendo il perché di quella frase, detta dal corvino appena prima di aver quasi investito i bambini.
Jean controllò un ulteriore volta l'articolo, sgranando gli occhi.
-Ehi... sai chi era il bambino?- Domandò il più grande.
-No.- Mormorò il biondo. -Chi è?-
-Jaeger... Zeke Jaeger.-
//Se non ci fossero loro due dovrebbero inventarli🐙😂\\
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