Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

22. -Two-

Levi non aveva badato al ragazzo uscire di casa, nell'ultima settimana era abituato a non vederlo praticamente mai, così aveva continuato a scrivere allo sconosciuto.
Quest'ultimo aveva spedito un messaggio, proprio mentre Eren stava parlando con il fidanzato, ed il corvino era corso a rispondere.

Leggendo il testo si era agitato. Lo sconosciuto aveva scritto semplicemente: -Potrebbe denunciarti, lo sai?-

Ed all'inizio Levi non aveva intuito a cosa si riferisse, il contatto, così gli aveva semplicemente domandato il motivo e sopratutto chi l'avrebbe denunciato.

Poi c'era stata quella piccola lotta, e la paura che lo sconosciuto rispondesse ed Eren leggesse lo facevano spaventare, lo portavano a trattare male il castano piuttosto che rivelargli tutto quanto.

Fortunatamente, la risposta, aveva preso molto tempo e Levi era riuscito ad riottenere il cellulare dal fidanzato. Ma il corvino si era innervosito leggendola, tralasciando le lacrime del più piccolo.

-Eren, chi se no? Dopotutto lui ne ha parlato con 'qualcuno' della tua violenza. Chi ti assicura che il tuo collega non gli abbia consigliato di sporgere denuncia? Dopotutto, lui stesso, potrebbe voler vendicarsi per come l'hai trattato anni fa. Ti consiglio caldamente di non farlo uscire di casa.-

Erwin si poteva essere spinto fino a quel punto, persuadendo la mente innocente di Eren, e voler far passare il corvino per una persona violenta.
In più, lo strano comportamento del fidanzato, potevano aiutarlo nel suo piano per ottenere la fiducia del castano.

Levi maledì il ragazzo per essere uscito di casa, sperò che non si fosse diretto a sporgere denuncia.

Il professore si era preso del tempo, prima di rispondere al contatto.

-Denuncerebbe l'uomo che ama?- Gli chiese il corvino.

-Per come lo tratti. Non lo ami più di tanto.- Commentò lo sconosciuto con fare ovvio.

-Io non lo amerei? Quel ragazzino non mi ha rivelato chi è quel cliente, non mi ha detto dove andava e mi risponde male. E poi sono io quello cattivo? Si atteggia da adulto, ma è ancora un bambino!- Scrisse infuriato più di prima l'uomo.

-Non hai provato a pensare al perché si comporti così?-

Il contatto improvvisamente si preoccupava per la loro relazione. Sembrava un'altra persona, ed al professore squillò un campanello d'allarme.
Se gli sconosciuti fossero in due, ma con lo stesso numero?
Oppure poteva essere un modo per confondere il corvino.

-Perché mi tradisce.-

-Non è lui a tradirti. Sembri più tu, dal modo in cui ti comporti.- Lo rimbeccò lo sconosciuto. -Eren ti ama.-

'Questo lo so anch'io.' Ma le parole del contatto lo lasciavano di stucco.

Come poteva una persona che odiava gli omosessuali dirgli certe cose? Che fosse ubriaco? O che, davvero, erano due persone?

Levi si portò le mani tra i capelli. Trovava le parole dello sconosciuto dolorose.

'Mi ama. Mi ama. Mi ama.' Si ripeteva disperatamente.

Gli sembrava così semplice, Eren era innamorato del corvino, e Levi era innamorato del ragazzo, ma cosa stava accadendo ai due?

L'uomo l'aveva picchiato, ma era una conseguenza del comportamento di Eren.
Il più grande l'aveva insultato, ma era una conseguenza delle azioni del giovane.
Il castano gli aveva strappato di mano il cellulare, ma era colpa del professore questa volta.
Il più piccolo se ne era andato via, di nuovo, ma era colpa del menefreghismo di Levi.

Eren si fidava dell'uomo, ma il più basso si fidava del fidanzato?

'Se mi amasse sarebbe qui.' Cercò di convincersi, il corvino.

Era il più alto ad essere nel torto. Era Eren a non ascoltarlo. Era il più piccolo a non parlare riguardo la sua infedeltà.

Levi era nel giusto.

-Ti voglio dire una cosa.- Continuò lo sconosciuto non ricevendo risposta dal corvino.

-Quale?-

-Quello con cui stai parlando adesso non è lo stesso sconosciuto di sempre. E ti prego di non dirglielo, cancellerò questi messaggi, ma per favore scopri la sua identità prima che tra te ed Eren finisca tutto.- Confessò il contatto meravigliando l'uomo. -Ho letto questa vostra conversazione, ma non so chi sia il cliente misterioso o te l'avrei detto.-

Levi trovava tutto troppo assurdo, questo sconosciuto era diverso da quello di sempre, ma non poteva essere un modo per distrarlo?

-E chi mi dice che tu non sia sempre lui, ma stai cercando di confondermi?- Domandò sospettoso il professore.

-Cosa devo fare per dimostrarti che siamo due?- Chiese il contatto.

-Rivelarmi più cose sull'identità dell'altro sconosciuto sarebbe inutile. Perché se fossi sempre te, allora potresti mentire. Per cui, per adesso, niente. Crederò ad entrambe le possibilità e vedrò se con il tempo riuscirò a fidarmi del secondo sconosciuto.- Rispose il corvino portandosi una mano sulla fronte.

-Va bene.- Annuì il contatto. -Proverò ad aiutarti a scoprire chi è quel cliente, ma fino ad allora credo che non riuscirò più a parlarti.-

Levi scrutava il messaggio. Se davvero lui era un'altra persona, avrebbe scoperto ancora prima l'identità del cliente e anche dello sconosciuto. Allora perché non gli rivelava il nome dello sconosciuto tanto per cominciare? Sarebbe finito lui nei guai, non la persona che aveva aiutato il corvino.

-Perché non mi dici a chi appartiene questo numero?- Chiese l'uomo prima che il contatto 'dalla sua parte' potesse spegnere il cellulare.

-Scusami, ma tra tutte le informazioni è l'unica che non voglio darti. Capirai una volta scoperta la sua identità.- Replicò lo sconosciuto. -È tornata devo salutarti.-

Il corvino sbuffò, le uniche informazioni che aveva ricevuto erano pari a zero.
E da quel momento in poi, lo sconosciuto, sarebbe tornato in sé.

Rilesse la conversazione e un dettaglio gli balzò all'occhio.

'Ha scritto al femminile.' Pensò riferendosi all'ultimo messaggio.

L'uomo pensò che forse erano davvero in due, dopotutto aveva scritto in fretta e non si sarebbe fatto scappare un dettaglio così importante. Il contatto aveva più probabilità di essere una donna, ma a questo punto c'era da chiedersi chi potesse essere.

E la questione di non poter rivelare il nome del vero sconosciuto, poteva essere un indizio.
Forse il falso contatto desiderava proteggere il vero, quindi dovevano essere molto uniti.
Come dei migliori amici o una coppia.

'Mi hai aiutato più del dovuto.' Commentò Levi sorridendo.




//🤔🐙
Ieri ho iniziato 'Another' ed ora comprendo chi ha paura degli ombrelli, degli ascensori...😱\\

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro