Changement
Ultimo giorno di scuola!
Non vedrò più i miei odiosi compagni per un mese! Odio la maggior parte di loro, non mi mancheranno minimamente!
Ma..
Non vedrò nemmeno Ryan..
Abbiamo parlato poco ultimamente, anche perchè lui si doveva rimettere in pari con tutti i compiti che ha saltato. E questa mi sembrava una punizione sufficiente
Andrea non mi ha più scritto dopo Halloween, ma ogni giorno da allora sul mio banco c'è sempre una margherita.. si è un gioco di parole molto stupido, ma è anche.. dolce
Inutile dire che da quando è tornato Ryan, ogni mattina prende la margherita e la butta nel cestino sotto lo sguardo omicida di Andrea.
Mi dirigo verso il portone principale per uscire da quella decadente scuola, quando una mano stringe la mia.
Ryan
Penso con un sorriso, ma quando esco e mi giro, a tenermi la mano non c'è Ryan..
-Ehm.. ciao Andrea, tutto bene?- dico nervosa, se Ryan lo vede lo fa fuori
Ma perchè mi sto preoccupando? Noi non stiamo insieme, sono libera di farmi tenere la mano da un altro ragazzo!
-Si si, ti volevo solo dare il tuo regalo di Natale- mi sorride
Regalo di Natale?
Prima che possa dire altro, si china su di me e mi bacia accarezzandomi una guancia.
Il gruppetto passa davanti a noi fischiando e ridendo, poi Andrea li raggiunge senza smettere di guardarmi. Luca e Giovanni lo riempiono di pacche sulla schiena e di complimenti credo..
Sono confusa.
Piaccio ad Andrea, e questo ormai è evidente.
Ma cosa devo fare?
Volendo potrei uscire con lui, fidanzarmi ed essere felice.. più o meno. Insomma, lui è dolce, intelligente, alto, bello, forte, divertente.. è tutto.
Ma non è Ryan..
La vocina stridula nella mia mente ritorna, ed è sempre più simile a quella della professoressa di chimica.
Basta, Ryan con me ha chiuso.
Prendo il telefono e inizio a scrivere.
Ad Andrea Orsini: Ho apprezzato molto il tuo regalo
Ho il cuore a mille, mi sono appena cacciata in una cosa più grande di me, ed ho paura. Andrà sicuramente a finire male.
🤞🏻
Sono a casa, il riscaldamento acceso mi da un senso di sicurezza, non so perchè. Come quando in estate mi ostino a dormire con il lenzuolo nonostante faccia un caldo atroce, mi fa sentire protetta.
Sono seduta alla scrivania che è tutta scarabocchiata ormai, quando sono nervosa improvviso dei disegni sulla povera plastica martoriata. Mi sistemo meglio la coperta su di me e chiudo i libri.
Ho finito i compiti delle vacanze, si lo so sono una secchia insopportabile.
Qualcuno suona al campanello e sento già Pallina che gratta la porta.
Lily dovrebbe tornare stasera..
Apro la porta.
Il mio cuore subisce un infarto, ma no, non è Ryan. Sta sorridendo, sta sorridendo troppo gentilmente per essere lui.
Tiro un sospiro di sollievo
Eh dillo che volevi che fosse lui!..
Maledetta voce che ormai ho denominato come: coscienza
-Tyler!- lo abbraccio forte e lo faccio entrare
Lui si guarda attorno mentre Pallina si struscia fra le sue gambe
-Hai una casa bellissima!- esclama
Faccio un'inchino
-Sono onorata- ridiamo e ci sediamo sul divano
-Tieni, questo è il tuo regalo- mi porge una scatola con un bellissimo fiocco rosso sopra
-Oh!- mi alzo dal divano e corro in camera, rovisto un po' nella stanza e poi torno sul comodo divano -Questo è il tuo! Comunque grazie-
Apriamo i regali emozionati, come due bambini.
-Oddio Margo, ma come facevi a sapere che è il mio gioco preferito?!- esclama accarezzando la custodia del gioco dei Pokémon
Ryan! Me l'ha detto Ryan!
Odio la mia coscienza.
-Ho tirato a indovinare..- mento -A Davide fanno impazzire..-
Apro il suo regalo
-No! Sei serio?!- chiedo in preda all'emozione
Lui si limita a sorridere.
Continuo ad accarezzare la scatola di plastica, non ci credo! non ci credo!
È il funk-pop di Harry Potter con la divisa da Quidditch!
-Io ti adoro!- mi getto su di lui abbracciandolo forte
No Margo, tu adori il suo bel fratellino..
Oh al diavolo!
Passiamo il pomeriggio a parlare e a scherzare, è così bello stare con lui.
Quanto vorrei che anche io e Ryan fossimo così.. legati.
Tyler mi invita a cena fuori, ma purtroppo devo rifiutare. Ogni anno parto con la mia famiglia e andiamo tutti da mamma, e la sera prima della partenza vado a dormire da Davide.
Lo accompagno alla porta e lo saluto.
-Ho passato davvero un bel pomeriggio- mi dice
-Anch'io- sorrido
Lui si fa un attimo serio, quasi non lo riconosco
-Avrebbe voluto scriverti, non sai quanto avesse bisogno di te- si gira e comincia a salire le scale
Il sorriso mi si gela sul volto.
Per qualche ora ero riuscita a dimenticarmelo nonostante avessi parlato tutto il tempo con una sua fotocopia. Ed ora è ritornato a regnare fra i miei pensieri.
Preparo la valigia e lo zaino per passare la notte da Davide, almeno questa sera non penserò a lui.
Quanto vorrei che fosse vero..
🌜
Busso alla porta di casa di Davide aspettando che mi apra.
Osservo il lavoretto di legno appeso alla porta fatto da Ceci.
Casa Palmieri
Scritto obliquamente e con lettere di diversa grandezza. Cosa vi aspettate da una bambina di 9 anni?
Cecilia mi viene ad aprire, mi sorride e mi abbraccia la gamba destra.
-Margo! Margo! Che bello che sei venuta! Come sta Nash?!- saltella per tutta casa mentre io entro e poso lo zaino
-Nashy sta bene, gli manchi tanto lo sai?- le accarezzo i capelli vermigli
-Dopo Natale lo vengo subito a trovare!- mi sorride, ha iniziato a portare l'apparecchio dato che aveva i denti un po' storti. Ma ha comunque il sorriso più luminoso del mondo
-Ceci ora va via- Davide si butta sul divano e dà una leggera spinta alla piccola bambina che se ne va via imbronciata
-Sei cattivo con lei- gli faccio notare
-Nah..- apre le braccia e mi fa cenno di abbracciarlo
Mi stendo sul divano accanto a lui e accendo la tv mentre lui mi riscalda con il calore del suo corpo.
Riesco a non pensare a Ryan mentre facciamo la maratona degli episodi di mucca e pollo, però il costante senso di vuoto che mi opprime il petto non se ne va.
Dopo aver mangiato e visto un film con Ceci la mettiamo a letto, le racconto una storia ma lei nemmeno mi fa iniziare e crolla addormentata fra i vari cuscini rosa e i peluche dei personaggi dei cartoni animati.
Esco dalla sua cameretta piena di giochi sparsi e libri da colorare, raggiungo Davide in salotto e mi accomodo sul puff blu scuro che ha portato Giulia dalla Spagna qualche anno fa.
-Da'?- lo chiamo
-Mm?-
-Ma tu e Ludo da quanto tempo state insieme?-
Lui alza la testa e ci pensa un attimo
-Dalla fine della terza media più o meno.. perchè?-
-Riusciresti mai ad immaginare una vita senza di lei?- chiedo ignorando la sua domanda
Si siede a gambe incrociate e si gratta il mento.
-No non penso.. Quando stai con una persona per tanto tempo comincia a far parte della tua vita, della tua routine.. Se dovessi lasciarmi con Ludovica sarebbe come se dovessi cambiare città o che so, andare tutti i giorni a casa di Agnese e ballare la salsa! Sarebbe diverso..-
Penso alle parole di Davide.
Io e Ryan non stiamo insieme, e la mia vita non è cambiata quando lui è scomparso in queste settimane. Ma ho avvertito la sua assenza, come la mancanza di un arto. Ogni giorno che passa mi rendo conto sempre di più del potere che ha su di me e di che cosa potrebbe diventare la mia vita se noi due stessimo insieme. La manipolerebbe, ne avrebbe il pieno controllo e questo non deve accadere, non lo merito. Non posso stare con lui, nella maniera più assoluta. Scrivere ad Andrea è stata un'ottima idea, lui è un bravo ragazzo e mi merita più di Ryan. Basta, caso chiuso.
Non avrò più nulla a che fare con lui.
Mi stringo nella felpa della west ham di Davide e poi mi accoccolo a lui.
Qualsiasi altra ragazza sarebbe gelosa del rapporto che ho con Davide, ma Ludo non lo è. Ci conosciamo tutti e tre da una vita e lei sa quanto siamo legati, Ludo è la ragazza giusta per Davide. Forse Andrea è il ragazzo giusto per me.
Mi addormento fra le braccia del mio migliore amico, sapendo che tutti i pensieri formulati quella sera non sono altro che una marea di stronzate.
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