Dopo circa mezz'ora che cammiamo, e dopo circa mezz'ora che mi faccio i miei soliti filmetti mentali (anche se stavolta sono tutte idee sulla mia ipotetica morte ) arriviamo davanti ad una casetta in legno vecchio stile, con il tetto fatto di assi ed un po' storto, le finestre sono chiuse da delle tende e la porta è irriconoscibile tra il resto del legno. Alex si inccammina verso l'entrata e la porta magicamente si apre, che sarà diventato un mago come Harry Potter con i suoi Alohomora? Fatto sta che mi tocca entrare in quel sottospecie di edificio nonostante puzzi di muffa e sia molto probabilmente infestato da topi. Una volta entrata trovo tutto ciò che non mi sarei mai aspettata: UN ARREDAMENTO PULITO! Scorro le dita tra i libri su una mensola e non c'è neanche un briciolo di polvere, sembra quasi che qualcuno ha pulito pochi minuti fa; passo davanti a un divano che profuma di nuovo e su un caminetto trovo delle vecchie fotografie. Quest'ultime ritraggono due ragazzi, lei ha gli occhi neri e i capelli biondo cenere, un volto quasi angelico che però sembra nascondere un oscuro segreto, lui, invece, ha i capelli quasi neri ma gl'occhi del mio stesso colore: blu cobalto. Noto una strana somiglianza tra i due e me ma mi convinco che non ci può essere nessun collegamento plausibile tra me e loro; almeno fin quando non arriva Alex《Quelli sono i tuoi genitori!》WHAT? 《Già proprio loro, sono morti entrambi durante la guerra a quanto ne so...》WHAT?《Quale guerra?》《Quando sei nata, come ti ho già detto, tuo padre stava combattendo una guerra, una guerra tra branchi, la più dura del mondo a mio parere, dove i due capi branchi si scontrano tra di loro e quando uno dei due muore, il branco attacca...!》ascolto con attenzione tutto questo cercando di sembrare il più seria possibile anche se mi sembra una grande baggianata. All'improvviso sentiamo una forte risata provenire dal piano di sopra, una risata anche alquanto inquietante, ci avviciniamo alla scala e osserviamo attentamente il buio lì in cima. D'un tratto una faccia verde in una nuvola di fumo si protrae verso di noi attraversandoci, ci voltiamo ad osservarla con facce sbigottite, fin quando Alex non prende ad inseguirla ed io con uno sbuffo sono costretta a fare lo stesso.