XXVII
Apro questa piccola parentesi: visto che alcune persone sono in dubbio su come si pronunci il nome di Talia, beh, l'accento è sulla i, quindi è Talìa. Detto questo, godetevi il capitolo.❣️
Ps. Grazie per le 18mila letture e i 3mila voti💗
t a l ì a
«Talìa... hey, Grifoschifo, svegliati.» apro gli occhi quando sento tirarmi una ciocca di capelli.
Sbatto più volte le palpebre, per abituarmi alla luce del mattino e dopo aver sbadigliato stile ippopotamo mi accoccolo di più sul mio cuscino, più insonnolita di prima.
Scivolo giù, e la mia testa si poggia su qualcosa di più morbido rispetto al mio precedente cuscino.
«T-Talìa, sei sdraiata su...» scatto immediatamente a sedere quando capisco che quella che mi parla è la voce di Drew.
E che quello su cui ero sdraiata non era un cuscino.
Prendo fuoco più velocemente di come farebbe Leo, alzo lo sguardo notando quello di Drew anche visibilmente imbarazzato.
Volto immediatamente la testa dall'altro lato, trovandomi di fronte a Leo che sta diventando viola da quanto sta ridendo.
«Leo, smettila.» lo rimprovera Piper, cercando di trattenere le risate.
Percy e Annabeth ridono fra di loro, cercando di non farsi notare ma si notano parecchio.
Sbuffo, alzando lo sguardo e spalanco gli occhi quando vedo cosa c'è sotto di noi.
«Lieto di presentarvi il Campo Mezzosangue!» esclama Percy, e io mi alzo in piedi per osservarlo meglio.
Da quest'altezza si vedono dodici capanne disposte a forma di U, alcune accanto più piccole. Non lontano dalle capanne, c'è una grande villa con accanto una specie di campo da pallavolo. Dall'altra parte del campo c'è un'immensa foresta, molto simile a quella che abbiamo ad Hogwarts.
Sorvoliamo un lago nel quale dei ragazzi si divertono con delle canoe, e atterriamo accanto alla riva.
«Wow, non ci siamo schiantati.» dice Leo, guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Annabeth. Leo quasi sbianca.
Sono la prima a scendere dal carro, e una volta con i piedi per terra quasi non scoppio dalla felicità.
Non molto lontano da noi si riesce a scorgere un edificio di marmo, proprio come quelli che c'erano nella Grecia antica.
Ci sono Pegasi che svolazzano nel cielo, si sentono i rumori di spade che si scontrano e ragazzi che si allenano a combattere.
Alcuni satiri, delle creature umanoidi con la parte inferiore caprina, parlano con delle ninfe dei boschi.
Mi porto le mani sulle guance mentre fisso tutto questo con un'espressione da maniaca.
È decisamente più bello di come l'avevo immaginato.
Dei ragazzi si affrettano a raggiungere il carro dal quale scendono anche gli altri.
«È... È MERAVIGLIOSO!» esclamo con un sorriso che va da un orecchio all'altro.
«E tu sei inquietante.» sbuffa Drew, ricevendo una mia occhiataccia.
Corro come una furia verso Percy che sta parlando con un ragazzo, e quasi lo travolgo.
«PERCY! PERCY QUELLI SONO DAVVERO DEI SATIRI? CIOÈ, OH DEI! QUEI PEGASI SI POSSONO CAVALCARE?! E CHE COS'È QUELL'EDIFICIO LAG–»
«TALÌA!» urla Percy e io mi ammutolisco.
«Oh wow, con Annabeth non funziona mai.» dice Percy, visibilmente stupito. Poi Annabeth gli tira una sberla sul collo.
«Dovrebbero raggiungere il Signor D, li accompagni tu?» dice Annabeth, massaggiandosi la mano con la quale ha colpito Percy.
«S-si, certamente Annie.» balbetta Percy, terrorizzato.
Drew vicino a me soffoca una risata.
«Chi è il Signor D?» chiedo a Percy, mentre io e Drew lo seguiamo, diretti verso l'enorme villa che ha il nome di Casa Grande.
«Lo vedrai, e non ti piacerà.» dice Percy e io alzo le spalle.
«Quindi è qui che si addestrano i semidei?» chiede Drew e Percy annuisce.
«Esatto. Qui quelli come noi imparano a combattere e a sopravvivere. Non è facile per un semidio vivere nel mondo dei mortali, i mostri ci trovano. Il campo è protetto da una barriera magica che li tiene lontano.» ci spiega Percy.
«E tutti i semidei vivono qui?» dice Drew, e Percy scuote la testa sorridendo.
«Non proprio. Beh, alcuni hanno una famiglia e vengono qui solo d'estate. Altri invece restano qui tutto l'anno.» ci spiega Percy.
«È bellissimo.» sospiro sognante, e dopo qualche passo raggiungiamo uno strano signore vestito con una camicia leopardata, seduto ad un tavolino che sorseggia una bibita.
«Salve, Signor D.» dice Percy, visibilmente scocciato.
L'uomo alza lo sguardo, che si posa sul viso di Percy.
«Non sono per niente felice di rivederti, Johnson.» dice il Signor D.
«È Jackson...» ruota gli occhi Percy.
«E io cos'ho detto, Jonathan?» ribatte lui, sorseggiando la sua bibita e mi faccio scappare una risata.
Il Signor D si volta verso di me e non appena mi vede i suoi occhi quasi non escono dalle orbite. Sputa la sua bibita dritta in faccia a Percy e si alza talmente velocemente che quasi non cade dalla sedia.
«Per i mutandoni con i fulmini di Zeus!» esclama, e al nome di Zeus un tuono rimbomba nel cielo.
Percy e Drew si voltano verso di me, e il Signor D. si affretta a raggiungermi, mi afferra le spalle con le mani e mi avvicina a se per osservarmi meglio.
Lo fisso sconvolta, poi volto lo sguardo verso il viso ancora gocciolante di Percy che è visibilmente basito/schifato e poi verso Drew che, con lo sguardo buio, si sta alzando una manica della felpa.
Oh dei, non ditemi che ora lo prende a botte.
«Dioniso!» un rumore di zoccoli attira l'attenzione del Signor D, che si volta.
Chirone ci raggiunge galoppando, poggia una mano sulla spalla del Signor D e lo allontana da me.
«Scusateci ragazzi, torniamo subito.» dice il centauro, trascinando dentro la Casa Grande l'uomo che si è rivelato il divino Dioniso.
Divino in tutti i senti.
No, okay.
«Dei, che schifo!» fa Percy schifato, asciugandosi la faccia.
«Quel tizio è un dio?!» fa Drew sconvolto.
«Ma gli dei non stanno sull'Olimpo o qualcosa del genere?» continua guardando Percy.
«È qui per disintossicarsi, quel...» faccio finta di non sentire l'ultima parola.
«Perché diavolo l'ha assalita in quel modo?» fa Drew, indicandomi e io scavo nella mia testa per ricordare cosa mi raccontava mia madre di Dioniso.
Me ne parlava con molto affetto, come se fosse quasi un fratello per lei.
«Non ne ho idea.» mormora Percy, e in quel momento Chirone e il Signor D escono dalla Casa Grande, raggiungendoci.
Il Signor D mantiene una postura seria, come Chirone, e nel giro di pochi istanti sono di nuovo difronte a noi.
«Mi scuso per prima...» mi dice il Signor D, e io mi affretto a dirgli il mio nome.
«Talìa.» gli sorrido nervosamente, e noto uno strano luccichio nei suoi occhi.
«...Talìa, è che somigli ad una mia vecchia conoscenza.» continua Dioniso, e io guardo sospettosa prima lui, poi Chirone.
È la stessa cosa che mi ha detto il centauro la prima volta che mi ha vista.
Il Signor D si volta verso Drew con sguardo di superiorità.
«E tu saresti?» gli chiede e Drew lo guarda con diffidenza.
«Drew Davis.» mormora il re dei pinguini, per poi voltare lo sguardo verso Percy.
«Johnson, non abbiamo più bisogno di te qui.» dice il Signor D, poi si volta verso Drew.
«Puoi andare anche tu, Dixon.» aggiunge.
«È Davis.» lo corregge Drew, è il Signor D ruota gli occhi.
«È uguale! Fuori dai piedi adesso, con te parlerò più tardi.» ordina e quando Drew apre la bocca per parlare, il Signor D lo fulmina con lo sguardo.
Drew chiude la bocca e Percy gli fa cenno di seguirlo. Mi guarda e io gli do la conferma di andare. Dopo aver lanciato un'occhiata gelida al Signor D che viene scosso da un brivido di freddo, Drew segue Percy e lentamente si allontanano.
«Talìa, ti andrebbe di parlarci di tua madre?» mi chiede Chirone, indicando il tavolo dove prima era seduto il Signor D.
«Emh... certo.»
Dopo che Chirone si è infilato in una sedia a rotelle magica, facendo scomparire la sua parte da cavallo, noi tre ci sediamo attorno al tavolo.
Inizio partendo dall'aspetto fisico della mamma, dicendogli che è praticamente uguale a me. Poi gli racconto di come mi abbia istruita su tutto ciò che ha a che fare con gli dei, gli eroi, i mostri e le imprese. Stiamo a parlare fin quando il Sole non inizia a tramontare.
«...e prima che io e gli altri partissimo, mia madre mi ha detto di portarle una cosa. Mi ha parlato di otto sorelle che l'hanno persa, e che se vuole guarire dalla sua malattia deve tornare da loro. Però non può senza la... la luce. Mi ha detto di portarle la luce.» finisco di parlare, alternando lo sguardo verso il Signor D che non si è perso una mia singola sillaba e Chirone.
Il Signor D mormora qualcosa in una lingua molto simile al greco antico, e Chirone lo guarda stupito.
«È sicuro?» gli chiede il centauro, e il Signor D si limita a fissarmi.
Sentendomi in soggezione, decido di mostrargli il dono di mia madre.
«Umh... mia madre mi ha dato questo.» dico cercando nel mio zaino lo stilo, e non appena lo afferro lo tiro fuori.
Chirone e il Signor D si guardano, e il dio annuisce.
Deglutisco, poggiando lo stilo sul tavolo.
«C'è qualcosa che non va?» gli chiedo e Chirone mi guarda sorridendo.
«No, non preoccuparti.» mi rassicura. «Puoi riprendere il tuo stilo, presto imparerai ad usarlo nel migliore dei modi.» dice.
Il Signor D si alza.
«È quasi ora di cena, raggiungi i tuoi amici, Talìa. Domani tu e il tuo amico inizierete l'addestramento.» e detto questo si incammina verso la Casa Grande.
«Ti accompagno dai tuoi amici, andiamo.» mi dice Chirone, che esce dalla sua sedie a rotelle magica, tornando ad essere un centauro.
Riprendo il mio stilo, mettendolo nello zaino, affiancando poi Chirone e insieme ci incamminiamo.
Troviamo Drew e Percy nell'area riservata alla scherma. Percy sta spiegando a Drew qualcosa, e lui annuisce. Dopo aver smesso di parlare, iniziano a combattere, Percy con la sua penna-spada e Drew con la sua chiave-spada. Inutile dire che Percy lo mette al tappeto in due minuti.
Prima di raggiungerli, mi volto verso Chirone, pronta a porgli la domanda che mi sta ingombrando il cervello da molte ore.
«Chirone, posso farle una domanda?» gli dico e lui abbassa lo sguardo verso di me.
«Certamente.» mi dice e io prendo un respiro.
«Cosa vuol dire Cronide?» gli chiedo, e lui alza le sopracciglia.
«È un patronimico. Vuol dire figlio di Crono.»
—Coso autrice.—
Heyyy peep.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.✌🏼
Comunque non iniziate a impuntarvi su un solo dio, Crono aveva molti dei come figli.🌚
Spero di avervi lasciato abbastanza sulle spine, MUAHAHA, ma dovete amarmi perché ho aggiornato già oggi. u.u
Spero che la storia vi stia piacendo, vi ringrazio per i bei commenti/messaggi che mi lasciate❣️
Vi saluto con questo disegno di Talìa alla vista del campo mezzosangue: una fangirl in carne ed ossa!😂
capitolo corretto il 15.08.2018
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