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XXIV

t a l ì a

«Le chiedo scusa, signora Davis, ma potrebbe rispiegarmi? È piuttosto complicato.» sospiro imbarazzata, e la madre di Drew mi sorride.

«Non preoccuparti, penso sia normale cara.» dice, lanciando un'occhiata preoccupata alla porta dalla quale, più di mezz'ora fa, è uscito Drew seguito subito dopo da suo padre.
«Allora, tutto è cominciato quando la spirale di fuoco e neve lanciata da Austro e Chione mi ha colpita in grembo, quando ero incinta di Drew e Hestia.» mi dice nuovamente, e io annuisco.

«Fin qui ho capito.» le dico e lei prende fiato per continuare a parlare.
«Dato che io non ho sangue divino, la spirale avrebbe dovuto attraversarmi senza infliggermi nessun danno, ma ha colpito il mio grembo, dove c'erano Drew e Hestia, che avevano sangue divino. Per questo il colpo non mi ha attraversata, è stato assorbito da loro due.»
«Perfetto. E perché i feti di Drew e Hestia non sono morti nel suo grembo?» le chiedo, reprimendo il dolore alla testa.

«Questo non siamo riusciti a spiegarcelo.» sospira.
«Quando Drew e Hestia sono nati, lui aveva il potere del ghiaccio e lei del fuoco. Austro ci ha detto che al loro interno avevano degli spiriti e che dovevano imparare entrambi a domarli per evitare che si facessero del male a vicenda.» mi spiega e io annuisco.

«Ho letto da qualche parte che se uno spirito della natura non ha un corpo, è un bel grosso guaio. Chirone, il centauro, me l'ha confermato. Quello nel regno di Borea è uno spirito del fuoco, e anche Hestia lo era. Non potrebbe essere lo spirito che era dentro di lei?» inizio a collegare tutti i punti.
«Ailon pensa che lo sia. Ma io non ne ho idea, non ci ho mai capito nulla di dei, spiriti e tutta questa roba strana.» sospira e mi scappa un piccolo sorriso.

La porta della stanza si apre e non appena entra Drew seguito da suo padre scatto in piedi, alzandomi velocemente dal divano sul quale io e Dafne Greengrass, la madre di Drew, eravamo sedute fino ad un secondo fa.
Drew mi guarda, e mi sento male quando vedo la tristezza che ha in viso.
Lui abbassa lo sguardo, e il padre gli mette una mano sulla spalla.

«Daphne, se tu sei d'accordo credo che sia arrivato il momento di dare a Drew il suo regalo di compleanno.» dice Ailon, e Drew alza lo sguardo confuso verso di lui.

«È il tuo compleanno?» gli chiedo.
«Papà, non è il mio compleanno.» dice lui.
«Beh, è tra due settimane, ma tu sarai dall'altra parte del mondo e non avrò la possibilità di darti il mio regalo.» gli risponde il padre, e io mi appunto in testa che fra quattordici giorni circa sarà il compleanno del re dei pinguini.

«Ti prego di essere prudente, Drew.» dice Daphne, consegnandogli un mazzo di chiavi.
Drew alza un sopracciglio biondo.
«Mi avete regalato una macchina?» dice Drew e i suoi genitori ridono leggermente.

«Beh, teoricamente quello è un mazzo di chiavi.» dice Ailon allontanandosi dal figlio, mentre lui maneggia la chiave a scatto.
Preme un bottone e quasi urlo quando quella si trasforma in una spada di bronzo brillante.
«Ma tecnicamente è una spada di bronzo celeste, fatale per i mostri e innocua per i mortali.» continua Ailon, guardando divertito suo figlio.

«OH PER MERLINO È FANTASTICA!» mi lancio su Drew per osservare meglio la spada di bronzo celeste.
«Per quale principio della fisica una chiave a scatto per auto può contenere una spada di queste dimensioni?!» fa Drew sconvolto, mentre io mi metto in tutte le posizioni possibili e immaginabili per osservare l'arma da diverse angolazioni. In qualche modo finisco con la testa sotto il braccio di Drew.

«Ti prego, dimmi che me la farai provare.» gli dico, alzando lo sguardo e implorandolo con gli occhi. Il suo braccio adesso è attorno alle mie spalle, e la mia faccia è quasi contro il suo petto.
«Umh... d'accordo.» balbetta, e le sue guance prendono un po' di colore.

Gli sorrido a trentadue denti mentre lui continua a fissarmi. Smetto di sorridere quando guardo meglio i suoi occhi, ricordandomi di tutto ciò che ho visto nel pansatoio assieme a lui. Non riesco nemmeno ad immaginare quanto dolore gli abbiano provocato i suoi ricordi. Vedere sua sorella che moriva ha fatto male a me, figuriamoci a lui.
Abbasso lo sguardo, fissando la sua felpa completamente nera e constato che forse il suo profumo quando gli sto così vicino non nuoce poi tanto ai miei polmoni.

Senza volerlo davvero, gli circondo i fianchi con le braccia e lo abbraccio più forte che posso, nascondendo completamente la faccia nella sua felpa nera che diventa un tutt'uno con i miei capelli. Dopo qualche secondo sento uno scatto metallico, poi le sue braccia mi circondano le spalle, stringendomi ancora di più contro di lui. Così vicina al suo cuore, percepisco i suoi battiti che sono più veloci del normale e avvampo in un colpo.

E se James avesse ragione?
E se anche Lily e Rose avessero ragione?
E se tutti gli studenti che ci fissano quando io e Drew litighiamo nei corridoi, appuntandosi cose sulle loro pergamene e urlando cori di "aaaawww" quando mi partono i pugni pesanti che si infrangono contro la sua bella faccia avessero ragione?

Premo le mie mani sul suo petto, allontanandolo velocemente mentre cerco di placare il rossore sulle mie guance. Drew mi guarda confuso quando lo allontano bruscamente, ma tutti sanno che le donne sono abbastanza lunatiche e imprevedibili.

«Spazio vitale, Davis!» lo rimprovero, lanciandogli un'occhiataccia. Lui aggrotta le sopracciglia, confuso.
«Ma sei stata tu ad...» dice ma lo interrompo.
«BENE, noi dovremmo tornare a scuola se non vogliamo beccarci una sospensione.» rido nervosamente, mentre i genitori di Drew ci guardano in modo inquietante.
Più o meno come io guardo Albus e Scorpius quando sono assieme.
Esatto, uno sguardo da maniaci seriali.

«Emh, si, certo.» dice Ailon, il padre di Drew, trattenendo le risate.
Daphne gli da una leggera gomitata nel fianco e l'uomo prova a trattenersi meglio, senza successo ovviamente.

Il signor Davis si avvicina al figlio, poggiandogli le mani sulle spalle.
«Beh, Chirone ti porterà al Campo Mezzosangue, e poi condurrai l'impresa di cui parla la profezia. Per fortuna, non sarai da solo.» dice lanciandomi un'occhiata.

«Lei conosce la profezia di cui parla Chirone?» gli chiedo e lui annuisce.
«E ovviamente non ce la dirà.» mormoro, e lui sorride scuotendo la testa.
«Non posso, non ancora. Drew, fa buon uso del nostro regalo, e...»
«E ti prego, sta attento.» aggiunge sua madre, raggiungendo i due biondi e abbracciando suo figlio.

«Mamma... si, starò attento.» mormora Drew.
«Daphne, dai, lo metti in imbarazzo.» dice il signor Davis, lanciandomi un'occhiata scherzosa.
«Papà!» sbuffa Drew, staccandosi dall'abbraccio stile sanguisuga della madre e allontanandosi da loro, raggiungendomi.

«Noi torniamo a scuola, umh... quando andremo via con Chirone vi mando un gufo.» dice Drew, mettendo il suo regalo in tasca.
«Un messaggio Iride sarebbe meglio.» dice Ailon, e Drew lo guarda confuso.
«Cos'è un messaggio Iride?» gli chiede e Dafne scuote la testa.

«Andate, Chirone risponderà a tutte le vostre domande!» dice Daphne e io sorrido prima a lei e poi a suo marito.
«Arrivederci.» li saluto cordialmente, e loro ricambiano il mio sorriso.
Drew apre la porta, uscendo di casa.

«Talia, tienilo d'occhio.» mi dice Dafne prima di uscire, e io rido nervosamente mentre annuisco.
«MAMMA!» ringhia Drew, afferrandomi un polso e trascinandomi fuori con sottofondo la sonora risata del signor Davis.

Dopo esserci smaterializzati, ci incamminiamo verso il castello nel silenzio più totale, finché non mi viene in mente un particolare che avevo tralasciato.

«Drew.» lo chiamo, guardando fisso davanti a me.
Lui si volta a guardarmi, aspettando che parli.
«Tuo padre è un figlio di Poseidone.» gli dico.
«Si... e quindi?»
«Beh, anche Percy è un figlio di Poseidone, quindi Percy e tuo padre sono fratelli.» lo guardo e lui sgrana gli occhi.
«Quindi Percy è tuo zio.» concludo, mentre lui mi fissa sconvolto.
«Oh santo Salazar...» mormora, e io scoppio a ridere.

«Non c'è niente da ridere!» mi guarda male, ma con quell'espressione sconvolta è ancora più comico.
«Si invece! Percy è tuo zio... HAHAHAHA!» mi asciugo una lacrima che mi è scesa dagli occhi per le troppe risate.
«Oh dei, Percy potrebbe essere mio fratello... e invece è mio zio.» scuote la testa e io lo guardo divertita.

«Ed è anche più bello di te.» canticchio, superandolo e camminando più velocemente verso il castello.
«Cosa hai detto?!» mi urla dietro, e io aumento ancora di più il passo.
«La verità!» gli urlo di rimando.

«Non è più bello di me!» dice, provando a raggiungermi ma io inizio a correre, senza rispondergli.
«TALIA, ANDIAMO! IO SONO BIONDO!» mi urla dietro e io rido ancora più forte mentre raggiungo il castello.
Non lo odio così tanto, infondo.

—Coso autrice.—

Aw, diventano sempre più shippabili.
Volevo tanto ringraziarvi per le 11mila letture, sono troppo felice aw.❤️
Comunque, vorrei descrivervi l'aspetto dei genitori di Drew e anche sua sorella.

Ailon: capelli biondi, occhi verde mare. Figo come il figlio obv🌚
Daphne: Capelli rossi, occhi blu, smistata in Serpeverde ad Hogwarts.
Hestia: Capelli rosso fuoco e occhioni marroni, molto spesso infuocati, lol.

capitolo corretto il 15.08.2018

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