XVIII
ATTENZIONE! ⚠️
Sono presenti spoiler per quanto riguarda i genitori divini di Piper e Leo, ovviamente anche di Annabeth e Percy (che è figlio di Dioniso ceh!1!1!1), quindi leggete a vostro rischio e pericolo, lol. Detto questo, buona lettura e spero che il capitolo vi piaccia.💙
t a l ì a
«Quindi i figli di Efesto possono andare a fuoco senza morire?» guardo Leo con gli occhi a cuoricino palpitante mentre tutti camminiamo verso l'ufficio della preside, scortati da Drew.
«Non tutti, è molto raro che qualche figlio di Efesto nasca come me.» mi spiega Leo e io annuisco mentre il mio cervello assume sempre più informazioni.
Poi corro verso Percy.
«Come ci si sente ad essere un semidio così potente?» gli chiedo e lui sembra pensarci un po.
«È bello essere un figlio di Poseidone, più o meno.» la sua faccia si fa incerta mentre pronuncia l'ultima frase.
Io annuisco, poi il mio sguardo da depravata mentale passa ad Annabeth. La raggiungo velocemente e le porgo la mia fatidica domanda.
«E tu da quale divinità discendi?» le chiedo e lei posa i suoi occhi grigi su di me.
«Mia madre è Atena, la dea-»
«-della saggezza e della strategia militare, nata dal cranio di Zeus, si, lo so!» la interrompo guardandola con un sorriso che va da un orecchio all'atro. Annabeth per un momento resta spiazzata, poi inizia a ridere.
«Non avrei saputo spiegarlo meglio!» dice fra le risate.
Ancora con un sorriso da ebete stampato sulla faccia mi volto verso Piper che cammina alla mia destra. Assottiglio lo sguardo mentre la osservo.
«Tu sei una figlia di Afrodite, vero?» le chiedo e lei sospira un 'si' un po sconfortato. «Immaginavo, sei bellissima e non hai nemmeno un filo di trucco!» mi imbroncio mentre Piper farfuglia un 'grazie' imbarazzato.
«Hai finito di fare il terzo grado a tutti?» sbuffa Drew, ruotando gli occhi.
«Quando parlerai con i tuoi genitori arriverò anche da te, non essere geloso!» gli rispondo e lui si porta una mano alla fronte, mormorando qualcosa.
Mi volto verso Annabeth e noto Percy dietro di lei che si guarda intorno con una mano in tasca, come a guardarle le spalle. Mi avvicino all'orecchio della biondina.
«Dimmi un po' Annabeth, Percy è il tuo ragazzo?» le sussurro all'orecchio e lei si volta verso di me.
«Eh, si.» mi sorride e da brava fangirl provo ad immaginare la loro storia, poi però mi torna alla mente un piccolo particolare.
«Ma Poseidone e Atena non erano in conflitto per la storia di Atene?» le chiedo e lei mi guarda stupita.
«Sai molte cose per essere una mortale.» mi guarda curiosa e io alzo le spalle.
«Da piccola mia madre mi raccontava storie sull'antica Grecia. Mi sono rimaste in mente perché le cantava.» le rispondo semplicemente.
«C'è qualcosa di diverso in te.» mi dice, poi mi sorride.
Le rivolgo anch'io un sorriso, poi mi volto verso Piper.
«E tu, Piper? Leo è il tuo ragazzo?» la guardo alzando e abbassando le sopracciglia, ma lei scoppia a ridere.
«Leo? No!» ride e io mi sento improvvisamente cogliona.
«Io no cosa?» dice Leo, interessandosi alla conversazione.
«Niente!» rido nervosamente, imbarazzata per la figura di merda.
«Ecco l'ufficio della preside.» dice Drew, fermandosi davanti alla porta.
«Entriamo io e Piper, voi due restate qui con loro.» dice Annabeth, indicandoci. «È tutto troppo tranquillo.» si guarda intorno e il silenzio che regna nel corridoio mezzo vuoto mi fa gelare il sangue nelle vene.
Sicuramente il sangue di Drew non può GELARE nelle sue vene.
Okay, devo smetterla di fare battute squallide su di lui.
«Per quanto sia inutile dirlo, Annabeth ha ragione.» dice Leo guardandosi intorno. Poi si volta verso di me. «Ma non preoccuparti raggio di sole, c'è super Leo qui a proteggerti.» ammicca nella mia direzione e io lo guardo basita, poi lui guarda Drew. «M-ma forse non ce n'è bisogno!» ride nervosamente, poi guarda di sfuggita un'ultima volta Drew e deglutisce, affrettandosi a raggiungere Percy.
Mi volto verso il re dei pupazzi di neve dietro di me con un sopracciglio alzato, ma lo vedo con gli occhi rivolti al soffitto e un'espressione angelica sulla faccia. Sembra quasi carino.
Annabeth e Piper si chiudono la porta della presidenza alle spalle e io inizio a guardarmi intorno non sapendo cosa fare.
Poi mi ricordo che in Sala Grande ho rimasto il mio futuro marito e per poco non mi viene un colpo.
«Per Merlino, James!» esclamo attirando l'attenzione di tutti e tre.
«L'ho piantato lì da forse più di mezz'ora, che razza di futura moglie sono?» mi rimprovero da sola, poi sorrido verso Percy e Leo che mi guardano basiti.
«Vi dispiace se vado e torno? Faccio subito, giuro.» unisco le mani a mo di preghiera e loro si guardano.
«Non puoi aspettare che Annabeth e Piper finiscano?» mi chiede Percy e io abbasso lo sguardo.
«E se la accompagno?» dice Leo e io alzo immediatamente la testa felice.
«La accompagno io.» mormora Drew, afferrandomi un polso e iniziando a camminare verso la Sala Grande.
Qualcuno ci raggiunge velocemente, e Leo mi affianca guardandosi intorno.
«Percy non si fida molto della magia, una volta Circe l'ha trasformato in un porcellino d'India, come biasimarlo.» dice e io spalanco gli occhi. «Circe? Intendi quella dell'Odissea?» dice Drew e Leo annuisce.
«Ma non è tipo... una leggenda? Esiste davvero?» continua Drew.
«Certo che esiste, e lei non è la peggiore.» gli risponde Leo, e sto per aprire bocca quando qualcuno spunta da un angolo buio.
Ci fermiamo tutti e tre contemporaneamente.
Un figura avanza verso di noi, e tutti e tre ci immobilizziamo. Un po' di adrenalina aveva già iniziato a diffondersi nel mio corpo, ma poi quella figura si è rivelata Elizabeth.
Ruoto gli occhi infastidita, sbuffando sonoramente.
«Ma sono tutte stra fighe in questa scuola?!» sento parlare Leo fra sé e sé.
«Elizabeth? Che ci fai qui?» gli chiede Drew e la bionda sorride in modo sinistro, scoprendo una piccola ma affilata zanna.
Aspetta, COSA?!
Porto velocemente una mano alla mia bacchetta.
«Alcuni semidei puzzano così tanto.» dice e con uno scatto fulmineo sì avventa su Leo, ma io sono abbastanza veloce da precederla. «Stupeficium!» la colpisco in pieno, schiantandola contro il muro.
«Woh, grazie dolcezza.» dice Leo mentre evoca una palla di fuoco nella sua mano «Era davvero tutto troppo tranquillo.»
«Ma che diavolo... é un vampiro?!» fa Drew sconvolto, con lo sguardo fisso su quella che credevo una normale Serpeverde antipatica del sesto anno.
«Quanto sei moderno, amico!» gli dice Leo mentre scaglia una palla di fuoco verso la... ragazza(?) che si sta rialzando.
Quella la schiva, cambiando forma e trasformandosi in un... cane.
Merlino, lo sapevo che le piacevano i croccantini tanto che scodinzolava dietro a Drew!
«Non penso sia un vampiro...» mormora il biondo, indietreggiando.
«È un'empusa!» finalmente mi ricordo del nome di quell'orribile creatura.
«Esatta... mente.» mormora Leo, steso per terra con quella cagna sopra di lui.
«Emh... ragazzi? Potreste fare qualcosa tipo, che ne so, chiamare Percy?» ci dice Leo e io mi guardo intorno nervosamente fin quando in mio sguardo non cade su un'armatura non molto distante. Mi volto verso Drew.
«Vai tu, sei più veloce.» gli dico e lui mi guarda un po' preoccupato.
Prova a protestare, ma lo spingo verso il corridoio che abbiamo percorso prima e presto i suoi capelli biondi scompaiono dietro un angolo.
«Percy sta arrivando!» avverto Leo, che non è proprio in una bella situazione.
L'empusa si trasforma di nuovo in Elizabeth, e Leo sembra calmarsi immediatamente non appena quella inizia a parlare.
Cosa mi raccontava la mamma sulle empuse?
Ah si, che dilaniavano tutti i ragazzi che si trovavano davanti, stregandoli e poi uccidendoli.
Leo infatti ha smesso di reagire, ed è come ipnotizzato sotto Elizabeth, che inizia già a scoprire le zanne mentre passa un'artiglio sulla guancia del figlio di Efesto.
Devo fare qualcosa, non c'è più tempo.
«Accio spada!» punto la bacchetta contro l'armatura non molto distante, e riesco ad afferrare l'elsa della spada, evitando che mi infilzi.
Pensavo che sarebbe stato facile maneggiarla, MA È PIÙ PESANTE DI UN'IPPOPOTAMO, SANTO GODRIC.
Con uno sforzo sovrumano riesco a sollevarla, e parto alla carica verso quella cosa.
Ho sempre desiderato farlo.
La colpisco ad una gamba, e lei urla di dolore, liberandosi in aria circondata dal fuoco.
La sua gamba di bronzo resta per terra.
«Allora ho preso quella giusta.» la guardo con un ghigno di sfida stampato sulla faccia, anche se detto sinceramente fra noi... mi sto cagando sotto.
È terrificante, completamente avvolta fra le fiamme si riesce a scorgere solo il viso mostruoso, con gli occhi rossi e la bocca spalancati.
«Ho sempre desiderato ucciderti, anche se i mortali non possono essere toccati. Ma tu non sei una mortale, riesci a vedermi!» sibila e io indietreggio mentre quella avanza. «Sai miss capelli fumanti... sono una strega, per questo posso vederti! E ti ucciderei anche, se solo avessi un qualcosa fatta di bronzo celeste.» mormoro l'ultima frase, ma mi ritrovo con la schiena contro il muro e lei a poco più di un metro da me.
«Non sei solo una strega, ora che stai per morire riesco a sentire la tua puzza, anche se è molto diversa da quella degli altri semidei. Ma forse non sai nemmeno tu cosa sei, e non avrai il tempo per scoprirlo. » chiude il suo discorso con una risata, per poi fondarsi su di me.
Chiudo gli occhi.
Sono morta, penso.
Poi sento qualcuno urlare il mio nome e apro gli occhi per assistere alla scena più wow a cui abbia mai assistito.
Drew si piazza davanti a me, e per un momento le fiamme dell'empusa lo avvolgono.
Poi mi accorgo che le fiamme attorno a lui sono blu.
Una folata di vento gelido mi investe e l'ultima cosa che sento sono le urla strazianti di un mostro che muore.
Guardo la schiena di Drew che si alza e si abbassa velocemente, poi cade in ginocchio per terra.
Mentre mi abbasso per aiutarlo, quasi non muoio d'infarto quando vedo l'empusa con tutte le sue fiamme completamente ghiacciata, immobile come una statua.
Poggio una mano sulla spalla di Drew, che alza il braccio verso la statua di ghiaccio.
Nello stesso momento in cui stringe il pugno, la bella statuina si disintegra in mille fiocchi di neve.
Lascio la presa sulla spada, adagiandola per terra e provo a guardare in viso il biondino accanto a me.
Solo che, ovviamente, mi sviene addosso.
Di nuovo.
Alzo lo sguardo e noto Leo ancora per terra, che ci guarda sconvolto ma sorridente, Percy con gli occhi quasi fuori dalle orbite poco lontano da noi con una spada che brilla di una strana luce stretta fra le mani, e infine Annabeth e Piper con la stessa faccia di Percy accompagnate della McGrannit che quasi non fa la stessa fine di Drew.
«Ha una forte carenza di ferro, il ragazzo.» rido nervosamente «Qualcuno mi aiuta a portarlo in infermeria?»
—Coso autrice.—
Siamo a 6k views, aw. Scusate se ieri non ho aggiornato, ma sono stata tutto il giorno in montagna e sono tornata stanca morta.❤️
capitolo corretto il 01.08.2018
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