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V

t a l ì a

Mi trovo in un fondale marino dove davanti a me si erge una strana fortezza, tanti pesci nuotano tutt'intorno e sembra che formino un arcobaleno sott'acqua.
Una figura, una sirena per essere precisi, mi raggiunge e rimango più che basita quando vedo che la sirena ha la faccia di James.
Quindi in realtà è un tritone.
Ma in pratica ha anche le tette.
Quindi non ha molto senso.
Aspetta, perché sono in mezzo a chissà qualche parte dell'oceano con davanti un esemplare di tritone-James transgenetico?
Okay, c'è solo una spiegazione.
Sono morta.

O sto sognando, più plausibile.
Già, quindi devo svegliarmi...umh.
Mi do un pizzicotto.
Nulla.
Penso al cibo che mi aspetta in sala grande, ma non riesco a svegliarmi.

Poi penso alla cosa più brutta che esiste sulla faccia della terra, e mi appare quella faccia da schiaffi di Davis che sorride in quel modo che lui crede sexy ma che non lo è neanche lontanamente.

Inutile dire che mi sveglio di soprassalto, spalancando gli occhi. All'inizio ci vedo appannato, poi riesco a mettere a fuoco le figure davanti a me.

«SIA LODATO SALAZAR, SEI VIVA!» un Albus selvatico mi salta letteralmente addosso, abbracciandomi, o meglio, stritolandomi.
«Al... non sei una piuma eh.» parlo con un filo di voce e Albus scende dal letto d'infermeria sul quale sono sdraiata.
Aspetta... perché sono in infermeria?

«Che è successo?» mi strofino gli occhi e all'improvviso sento un dolore alla testa.
Mi lascio sfuggire un lamento per la sorpresa, e Albus si allarma subito.

«Cos'hai? Chiamo Madame Pomfrey?» fa tutto preoccupato e io scuoto la testa, soffocando il dolore e sorridendo al mio migliore amico.

«No Al, sto bene. Quanto ho dormito? E cos'è successo?» riformulo la domanda.

«Dormi da circa cinque ore, è passata l'ora di cena. Poi, non ti ricordi? Tu e James stavate giocando contro Drew e Flint quando un bolide impazzito ti ha quasi uccisa.» inizia a spiegare e lentamente i ricordi mi tornano in mente.

Davis che mi ruba la pluffa.
Il bolide.
Un dolore alla testa.
E poi tutto nero.

«Si, ora ricordo...» mormoro, massaggiandomi la fronte fasciata.
«Sono caduta?»

«Si, ma Drew ti ha presa prima che ti schiantassi a terra.» dice guardandomi come se si aspettasse una mia strana reazione.
Perfetto, quindi ora devo un favore al principino dei miei stivali.

«E... e mentre ti faceva da scudo il bolide gli ha rotto qualche ossa, ma Madam Pomfrey glie li ha aggiustate subito!...» continua e sgrano gli occhi.

«COSAH?!» urlo quasi strozzandomi, e Albus mi fa segno di stare zitta.
«È lì, sta dormendo.» mi dice indicando un letto. In un nanosecondo mi alzo, e barcollo come un ubriaca verso il letto di Drew.

«DAVIS COSA DIAVOLO TI È SALTATO IN MENTE!» urlo e lo vedo sbuffare ancora con gli occhi chiusi.

«Ma non potevi startene buona ancora per un po'? Tipo dieci anni?» mormora strofinandosi gli occhi.

«DIMMI COSA HAI IN QUEL CERVELLO BACATO, SEMPRE SE HAI UN CERVELLO! COME HAI POTUTO FARE... TU... TU SEI UN CRETINO.»
Non so perché stia dando così in escandescenza, però il fatto che lui si sia fatto male per me mi da sui nervi.
Insomma, noi ci odiamo, lui non può fare... quello che ha fatto!

«Si può sapere perché ti lamenti tanto? Stai bene, io sto bene, siamo entrambi vivi! Non c'è bisogno di rompermi i timpani solo perché salvandoti ho ferito il tuo orgoglio Grifonshifo.» dice con nonchalance, e un caro vecchio amico torna a farmi visita. Il tic all'occhio.
Sorrido sadicamente.

«Senti, testa di fagiano.» ringhio alzandomi le maniche della maglia. Lui ruota gli occhi.

«Talìa, sta calma...» mormora Albus, e proprio quando sono sul punto di cantarle al biondino la porta dell'infermeria si apre e James entra seguito da Lily, che appena mi vede sorride.

Inutile dire che non appena incrocio gli occhi marroni di James abbasso il pugno, mi allontano dal letto del biondino senza cervellino e divento un angioletto. Sorrido nel modo più innocente e tenero possibile non appena lui mi guarda e inizio a dondolare come una ritardata sui miei stessi piedi.

«Bleah.» mormora Drew, ma lo ignoro beatamente.
Lily corre ad abbracciarmi, sussurrandomi tutte le sue preoccupazioni e quanto sia stata in pensiero per me. Lily si stacca da me e lascia spazio a James che si avvicina a me, sorridendo.
Io muoio.

«Hey, come stai?» mi chiede, e se non mi fossi ripresa dall'imbambolamento gli avrei risposto 'arance', già.
«Ora sto meglio, grazie.» spero che i miei occhi non siano a cuoricino.

«Bene.» sorride. Poi fa una cosa che non aveva mai fatto prima di allora: mi abbraccia. E io rimango immobile fra le sue braccia, il suo profumo mi fa sentire la testa più leggera e mi sento come se potessi spiccare il volo da un momento all'altro.

Però dura tutto troppo poco, neanche un minuto che James si stacca da me e con le mani sulle mie spalle mi guarda intensamente.

«Non puoi capire quanto sia stato in pensiero per te.» mentre pronuncia queste parole le sue mani salgono lungo il mio collo fino a che le sue dita possano sfiorare le mie guance, che si tingono lentamente di rosso.

Io sono imbambolata a fissare i suoi occhi che mi stanno facendo andare il cuore a mille. Potrei morire questa sera. Poi mi avvicina a se e mi lascia un bacio sulla fronte. Un bacio molto lungo che mi fa diventare più rossa dei capelli di Lily.
Sto morendo dall'imbarazzo, aiuto.

Qualcuno entra in infermeria e James si stacca da me. Non sapendo cosa guardare, guardo per terra e percepisco Davis girarsi nel letto, dandoci le spalle.

«Ciao...» fa Scorpius, timido come sempre. Albus gli regala un sorriso a 32 denti, Lily lo saluta timidamente. James continua a fissarmi.
Bene.
CoSa CaZzO fAcCiO?!?!

«Talìa! Ti sei svegliata finalmente! Come stai?» Scorpius si avvicina e James finalmente distoglie lo sguardo.
SIA BENEDETTO SCORPIUS MALFOY.

«Hey Scorpius, sto bene adesso.» gli sorrido.
«Se non fosse stato per Drew non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere...» fa tutto preoccupato e Davis sbuffa sonoramente «A proposito, come stai tu?» dice avvicinandosi al letto di Drew che mormora un «Magnificamente» molto sarcastico.

Ad un tratto la testa inizia a girarmi, barcollo un po' ma Albus mi afferra appena in tempo.

«Talìa!» fa Lily preoccupata, avvicinandosi.
«Dovresti riposare, siediti.» James mi afferra l'altro braccio e assieme ad Albus mi accompagnano al mio letto.

«Vuoi che ti porti qualcosa?» mi chiede Albus dolcemente, mentre James mi aiuta a stendermi sul lettino.

«No, non preoccuparti Al...» gli sorrido e arrossisco se possibile ancora di più quando James mi sposta i capelli dalla fronte.
Madame Pomfrey entra in infermeria e quasi non sbianca.

«Voi non dovreste essere qui! Coraggio, è tardi, filate tutti nei vostri dormitori!» dice severa.
I ragazzi salutano me e Davis e filano fuori dall'infermeria.
«Come ti senti, caro?» Madam Pomfrey si avvicina al letto di Drew.

Una mezz'ora dopo l'infermiera mi raggiunge, mi fa la stessa domanda che ha fatto a Davis e inizia a cambiarmi le bende e medicarmi le ferite proprio come ha fatto con lui.
Una volta terminato il suo lavoro ci da la buonanotte e va nel suo studio. In quel preciso istante, la porta dell'infermeria si apre lentamente, ma non entra nessuno. Sarà stato il vento?

«Sono qui.» sento qualcuno sussurrare e poi la faccia di James sbuca in mezzo al nulla, facendomi sobbalzare.

«Stai infrangendo le regole Potter, in quanto prefetto dovrei punirti.» alzo un sopracciglio e incrocio le braccia al petto, trattenendo un sorriso.

«É per una buona causa, giuro.» alza una mano e io scuoto leggermente la testa, invitandolo a continuare.
«Questo fine settimana c'è la prima gita ad Hogsmeade dell'anno, e volevo chiederti se ti andasse di venirci con me prima che qualcun altro mi rubi l'occasione! Allora, accetti?»

Reprimo l'istinto di mettermi a saltellare urlando e assumo un'espressione di finta indecisione.
«Devi anche pensarci?» fa James sconvolto, e mi lascio scappare una piccola risata.

«Va bene.» accetto. Lui sorride, e io muoio.
Quante volte sono morta oggi?
Altro che Harry Potter che quando muore non muore, il mio futuro suocero può accompagnare solo.

«Mi stavo preoccupando, immagina quanto sarei rimasto sconvolto se mi avessi detto di no!» dice e la luce nell'ufficio di Madam Pomfrey si accende. «Corro prima di prendermi una punizione per aver infranto il coprifuoco, buonanotte!» mi lascia un bacio veloce sulla guancia e poi corre invisibile fuori dall'infermeria.

«Buonanotte.» mormoro come un ebete tastandomi la guancia, mentre la luce dell'ufficio dell'infermeria si spegne.

«Mi avete quasi fatto rimettere il pranzo di due natali fa.» mormora Drew schifato e anche dopo quella frase non riesco a smettere di sorridere.

«Chiudi il becco, brutto anatroccolo.» gli rispondo sorridendo, con ancora la mano sulla guancia.

«Pensavo che Potter provasse qualcosa solo per la sua scopa.»
«Beh, ti sbagliavi.» mi stendo meglio.

«Non di molto, tra te e un pezzo di legno non c'è tanta differenza.» ribatte e tento di reprimere il tic all'occhio.

«Ma Madame Pomfrey non ti ha detto di riposare?» ringhio e lui sospira, poi chiude finalmente quella bocca.
Poi lo sento ridere.

«CHE C'È?!» urlo sottovoce, sempre se sia possibile urlare sottovoce.

«No è che ho immaginato te e Potter come la bella e la bestia. Tu la bestia, naturalmente.» ride.

«Ti lancio un petrificus, Davis.» lo avverto.

«Okay, okay. Sogni d'oro, Nott.» soffoca un altra risata.

Io sbuffo e dopo qualche secondo chiudo gli occhi. Proprio quando solo sul punto di addormentarmi Drew dice: «I piccioni hanno sentimenti?»

«BUONANOTTE DREW!»

—Spazio autrice.—

YOoo, spero che il capitolo vi sia piaciuto.😂
Volevo ringraziarvi perché già in un giorno abbiamo quasi raggiunto le 500 views w t f 😱
Grazie anche per i follow e per i bei messaggi che mi lasciate in bacheca e mi scrivete in privato.
Aggiornerò di nuovo verso le 19 e poi verso le 22:30 o direttamente le 23, idk. 💁
Ora evaporo, shau! 👋

capitolo corretto il 22.07.2018

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