-Ama e cambia il mondo- Gruvia#2 pt1
Magnolia era una città piena di vita e ricca di magia. Un etereo splendore che da lontano sembrava rasentare la perfezione. Solo ad un'occhiata più approfondita si poteva scorgere che Magnolia era tutto tranne che perfetta. A Magnolia, infatti, due Gilde potenti di maghi, la Fairy Tail e la Panthom Lord si volevano male. Chi apparteneva alla Fairy Tail era inevitabilmente un nemico della Panthom e viceversa. L'inimicizia che legava le due parti risaliva a tantissimi anni prima, e quasi nessun membro delle due gilde sapeva quale fosse il motivo scatenante.
La rivalità tra la Fairy Tail e la Panthom Lord era così grande e distruttiva che il consiglio dei maghi fu costretto a prendere provvedimenti, vietando qualsiasi zuffa, punendo con la pena di morte chiunque si fosse sottratto ad essi.
"Gray, dove vai?" Natsu rincorse il suo amico fuori dalla gilda. Era tutto il giorno che si comportava in maniera strana ed a Natsu la cosa non piaceva per nulla. Sapeva che il comportamento del Fullbuster voleva dire solo una cosa.
"Sei ancora fissato con quella ragazza?" Chiese, infatti, quando finalmente riuscì a raggiungerlo e a bloccarlo, trattenendolo per un braccio. Gray si voltò verso il rosato e sbuffò.
''Fissato? Qui non si tratta di fissazione. Qui si tratta di amore. E lei lo rifiuta come rifiuta me.'' Lo riprese con fastidio il moro, per poi ricominciare a camminare per le strade deserte di Magnolia.
''Come puoi dire di amare quella ragazza? Il mondo è pieno di ragazze belle e talentuose quanto lei, se non di più. Non soffrire per una che non ti desidera.'' Disse ancora Natsu, conoscendo bene il suo amico e conoscendo anche che la sua era solo una piccola e stupida infatuazione di poco conto.
''Questa sera io e Jellal andiamo ad una festa. Vieni con noi e vedrai che l'amore che dici di provare troverà il giusto sfogo.'' Propose Natsu con un sorriso sornione. Gray lo guardò male per un attimo, non era convinto della veridicità delle parole di Natsu, ma infondo aveva davvero bisogno di pensare ad altro. Fu così che anche se con qualche ripensamento, annuì, mentre Natsu contento gli dava una pacca sulla spalla.
***
''Juvia! Juvia!'' Sue con i suoi capelli verdi e l'aria da ragazzina spensierata, raggiunse Juvia nel giardino della gilda con la chiara intenzione di parlarle.
''Juvia è qui.'' Rispose l'altra alzando una mano in modo regale. Era seduta su un muretto in pietra, intenta ad osservare i fiori intorno a lei. Sue, come ogni volta pensò a quanto fosse bella. Era ovvio che fosse lei, insieme a Gajeel-kun, ad avere tutte le attenzioni del master Jose.
''Juvia, il master mi ha mandata qui a chiamarti. Dice di volerti vedere per discutere con te i dettagli della festa di questa sera.'' Disse Sue facendo un mezzo inchino quando si rivolse alla ragazza. Sapeva che a Juvia non piacevano molto queste formalità, ma le leggi della gilda parlavano chiaro. Juvia era ai piani alti e Sue doveva avere per lei molto rispetto.
''Ti ringrazio, Sue. E quante volte devo dirti che con me non hai bisogno di fare queste cose?'' Juvia si alzò e toccando la spalla della più piccola, le fece cenno di alzarsi e comportarsi normalmente.
''Certo, Juvia. Mi dispiace.'' Si scusò allora Sue, facendo sorridere la Lockser.
''Non devi dispiacerti per una cosa come questa. E adesso che ne dici di accompagnarmi dal master?'' Chiese con un dolcissimo sorriso. Come si poteva dire di no ad un sorriso come quello? Si chiese Sue, seguendola.
***
Gray, Natsu e Gellal camminavano tra le strade buie di Magnolia gridando, ridendo e scherzando tra loro come al solito. Quei tre si definivano i re indiscussi di Magnolia e si comportavano da tali facendo tutto quello che volevano, in ogni momento del giorno e della notte.
"Sapete una cosa ragazzi? Noi siamo i re del mondo. Noi viviamo per godere. Non abbiamo una morale." Ai vantò Natsu saltando come un grillo da tutte le parti, scatenando le risate dei suoi compagni.
"Hai ragione palla di fuoco. Solo vivere è importante." Concordò Gray.
Jellal sbarrò gli occhi fingendosi meravigliato. "Il nostro ragazzo innamorato sta finalmente tornando a ragionare." Lo prese in giro battendo il cinque a Natsu che continuava a ridere allegro. ''A proposito, ragazzi, dov'è che mi state portando?'' Chiese Gray curioso, approfittando per cambiare argomento. Natsu lo guardò con un ghigno che non prometteva nulla di buono.
''Gira a destra e lo vedrai con i tuoi stessi occhi.'' Disse infatti il rosato facendo bloccare immediatamente i passi del moro che incredulo lo fissò come se l'amico avesse tre teste.
''Ma a destra si trova la Panthom? Non dirmi che vuoi andare lì ad attaccare briga. Sai che il concilio...'' Ma Gray non terminò la frase, dato che Jellal cominciò a parlare in modo cauto, ma divertito. ''Ehi. Calmati. Nessuno vuole fare cavolate. C'è una festa alla gilda stasera e noi andiamo soltanto a divertirci.'' Precisò cercando di tranquillizzare Gray, che al contrario parve arrabbiarsi di più.
"E davvero pensate che quelli ci permetteranno di entrare nella loro gilda una volta che ci avranno riconosciuti?''
Gridò agli amici, che al contrario scoppiarono nuovamente a ridere.
"E chi ha detto che devono riconoscerci?" Jellal cacciò dalla tasca due maschere dall'aria elaborata e ne porse una a Gray, mentre Natsu indossava la sua, presa un attimo prima.
Gray soppresse una smorfia di fastidio e la afferrò con riluttanza.
"Va bene. Ci rinuncio. Andiamo." Si arrese indossando la maschera, legandola bene sulla testa per non rischiare che cadesse.
I suoi amici sorrisero fieri e affiancandolo varcarono il cancello della gilda che da sempre consideravano loro nemica, con la spensieratezza che li caratterizzava.
La sala era piena di gente tra i quali Gray riconobbe molti membri di altre gilde, altri volti erano, invece, celati dietro maschere come quelle che indossavano lui ed i suoi amici.
''Ehi, Gray! Guarda quella ragazza laggiù.'' Natsu con una spallata attirò l'attenzione dell'altro per poi accennare con lo sguardo verso la parte opposta della sala.
''La mora...'' Continuò il rosato, ma Gray aveva avvistato un'altra ragazza. Una ragazza da cui non riusciva a togliere gli occhi di dosso e che non aveva mai visto in vita sua. Era bella come non mai. I suoi capelli erano blu e lunghi fino alla schiena, indossava un abito blu che le fasciava completamente il corpo formoso rendendola irresistibile. Anche lei come Gray, indossava una maschera, blu come il suo vestito e con dettagli in argento.
Doveva essere rimasto a fissarla per molto più tempo di quanto avesse creduto, perchè quando si voltò per rivolgersi a Natsu, quello era già sparito, forse alla ricerca di uno svago degno della sua presenza.
Gray ne approfittò così per avvicinarsi alla donna del suo desiderio. Lei ballava e conversava con gli invitati, toccandosi i capelli e ridendo con una mano a coprirle la bocca, così come una vera signora aveva il dovere di fare. Sembrava quasi splendere di luce propria.
Come sentendo lo sguardo del moro, la ragazza si voltò nella sua direzione ed i suoi occhi si scontrarono con quelli di Gray che smise di respirare per un attimo. Era la creatura più spettacolare che avesse mai potuto scorgere.
Senza pensarci due volte, Gray afferrò con dolcezza la ragazza sulla pista da ballo, cominciando a ballare con lei, seguendo il ritmo calzante della musica.
''Mi scuso se la mia mano indegna sta toccando la tua santa mano, e sono pronto a chiedere scusa baciandola." Disse Gray con calma, mentre la ragazza davanti a lui lo ammirava con una strana luce negli occhi.
''La tua mano non mi sembra affatto indegna.'' Rispose lei tenendo ben salda la presa con la mano del suo cavaliere.
''Forse allora dovremmo lasciare che le labbra facciano ciò che le mani hanno già fatto, anche se le mie labbra potrebbero essere più indegne delle mie mani.'' Gray fece per avvicinarsi, ma la ragazza si voltò. ''Dove scappi?'' Chiese Gray riportandola su di se. Cogliendo la ragazza di sorpresa, si avvicinò poi con velocità e la baciò. Riusciva a sentire il calore delle labbra della ragazza e il candore del suo corpo, prima che lei si divincolasse e facesse un passo indietro, senza però fermare la loro danza.
''Se le tue labbra sono indegne come dici, adesso il loro peccato è sulle mie labbra.'' Fece la turchina sorridendo maliziosa. Gray rise per la sua ingenua richiesta.
''Devo scusarmi per questo mia signora e sono felice di riprendermi il mio peccato.'' Non appena Gray terminò la frase, la fanciulla si sporse verso di lui facendo ricongiungere le loro labbra.
La musica terminò ed i due furono costretti ad allontanarsi, perdendosi tra la miriade di ospiti in sala. ''Maledizione.'' Sbottò Gray passandosi una mano tra i capelli arruffati e guardandosi intorno. Vide la ragazza parlare con un'altra giovane, prima di andare via. Gray sospirò frustrato. Sgattaiolò tra le persone e di avviò verso la più piccola, che aveva tutta l'impressione di essere una cameriera, forse la personale della ragazza con la quale aveva ballato. Le si avvicinò cauto e attirando la sua attenzione, provò a parlarci.
''La ragazza con la quale stavate parlando...'' Cominciò, e non dovette neppure specificare che la giovane lo interruppe.
''Parlate della signorina Lockser? Juvia-sama è la maga più promettente della Panthom Lord...'' Si vantò la ragazzina, Gray da quella distanza si accorse di quanto fosse piccola e se ne meravigliò, ma non più di quanto non fosse meravigliato dell'identità della sua dama.
''Juvia Lockser?'' Fece meravigliato? Prima che l'altra potesse dire qualcosa, Gray scappò verso l'uscita.
''Sue. Come mai stavi parlando con quella feccia di Gray Fullbuster?'' Una voce alle spalle della ragazzina la fece rabbrividire. Gajeel era dietro di lei e la fissava come se fosse stata immondizia all'angolo di una strada.
''Io non sapevo fosse lui...'' Balbettò confusa. Aveva visto come quel ragazzo avesse osservato con attenzione la sua padrona, li aveva visti ballare insieme ed aveva visto quanto Juvia fosse rimasta scalfita dal loro incontro, ma mai avrebbe pensato che lui fosse un mago della Fairy Tail.
''Svegliati ragazzina. Dovresti smettere di essere così ingenua.'' Gajeel la fulminò con disprezzo e se ne andò da dove era venuto, non prima di averle dato una spallata che fece gemere Sue. Proprio in quel momento Juvia tornò da lei con un sorriso stampato sul bel viso.
''Sue, hai per caso visto quel giovane che prima mi ha fatto da cavaliere?'' Chiese con allegria, guardandosi intorno curiosa. Sue si torse le mani, ma poi si decise a parlare.
''A tal proposito signorina... Avrei qualcosa da dirle a riguardo...'' Ammise, sicura che il sorriso che incorniciava il viso di Juvia sarebbe sparito subito dopo averle detto la verità.
''Cosa ci potrà mai essere di così brutto da farti corrucciare in quel modo? Pensavo che piacesse anche a te...'' Sbottò Juvia scuotendo la testa.
''E mi piace, signorina. Solo che con la maschera non lo avevo riconosciuto... lui è un membro della Fairy Tail. Uno dei più importanti. Gray Fullbuster.''
Ed ecco qui il primo capitolo di questa nuova piccola storiella, da come avrete capito (forse già dal titolo) ma sicuramente dal capitolo stesso, la storia è ispirata a Romeo e Giulietta. Avrei voluto scriverla in un unico capitolo, ma sarebbe stata troppo lunga, quindi ne scriverò due. Spero che vi sia piaciuta questa prima parte e mi scuso per gli eventuali errori, ma non ho il tempo per rileggere e correggere. Per qualsiasi cosa scrivetemi nel commenti o in privato.
Detto questo: se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento e/o accendete la stellina che trovate qui sotto.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro