Caos. Era l'unica parola che mi veniva in mente. Nella mia mente c'era il caos, nel mio corpo c'era il caos, attorno a me c'era il caos più totale. Luce e Tenebra si scontravano incessantemente, senza paura, senza stancarsi neanche un secondo. E così tutti gli altri. Rouge, figlia del Fuoco,combatteva al fianco di Luce, contro quella che una volta era sua la sua migliore amica, la sua roccia, ma più di tutto sua sorella al di là del legame di sangue. Nessuno si sarebbe mai aspettato che Celeste si sarebbe schierata dalla parte dei figli del buio e della paura, del rimorso e della colpa del peccato. Lei, figlia dell'acqua più pura, amica fidata di tutti, sorella amata, colei che ti ascoltava, ti consolava e ti abbracciava, si era schierata dalla parte del male. Eppure la capivo. La potevo capire. Voleva smettere per una volta di mettere gli altri al primo posto, di subire tutto in silenzio senza poter dire niente a causa del suo elemento che rappresentava la purezza e l'innocenza dell'animo. Il buio l'aveva affascinata con i suoi modi misteriosi, l'aveva ingannata dicendole di voler creare un regno in cui tutti erano liberi di essere come volevano, senza essere limitati a rappresentare il loro potere. L'aveva illusa, fatta cadere nella trappola e ora l'aveva messa contro coloro che una volta erano i suoi amici, i suoi fratelli, coloro a cui voleva più bene al mondo. L'aveva messa contro colui che più amava al mondo. Aldar, figlio dell'aria, stava scagliando raffiche di vento, tentando di tenere Celeste sottocontrollo mentre combatteva contro Rouge. Sentivo urla di dolore e gridi di battaglia rieccheggiare nell'aria. Vidi qualcosa muoversi dietro di me e scattai. In un attimo il mio corpo si caricò di elettricità; la sentivo scorrere nelle vene al posto del sangue. Mi girai e ne scagliai una scarica verso il mio aggressore. Era un'Ombra, un soldato del male. Lo guardai dissolversi nell'aria, dopodiché corsi ad aiutare Luce, che stava cercando di tenere a bada un esercito di Ombre. Le Ombre non erano facili da sconfiggere, sparivano e riapparivano appena cercavi di colpirle con qualcosa, perciò l'unica soluzione era usare i nostri poteri, anche se questo avrebbe significato esaurire più velocemente le nostre energie. Purtroppo questa era la soluzione più facile e veloce per abbatterle e dovevamo sfruttarla al meglio, perché il tempo scarseggiava e noi ne avevamo bisogno, un disperato bisogno. Appena raggiunsi Luce mi buttai in mezzo alla mischia e scagliai diverse cariche elettriche contro le Ombre. Luce mi guardò negli occhi riconoscente, dopodiché raggiunse Tenebra e cominciò a combattere conero di lui con più forza di prima. Era una vera guerriera, forte, tenace, carismatica e un'ottimo capo. Non ero innamorato di lei, no. Forse all'inizio lo ero stato, ma ora l'ammiravo semplicemente. Il mio cuore, ormai, apparteneva da tempo ad un'altra persona e spero che un giorno, quando la guerra sarà finita, io le riuscirò ad aprire il mio cuore.
Ad un tratto un forte boato ci fece voltare tutti verso un'unico punto. Luce e Tenebra si erano trasformati nei loro elementi, non erano più nella loro forma umana, e questo non poteva significare altro che fine. Si, fine, perché in quell'istante compresi che stava per arrivare la fine.

#Spazio autrice
Scusami Accio_Firebolt se ci ho messo tanto, avevo detto che avrei pubblicato la sera stessa del 20, purtroppo sono stata impegnata e non ho potuto. Mi dispiace molto, ma ora eccoti qui la mia one shot fantasy, so che non è il massimo ma non importa, a me piace lo stesso :)
Ciao gente❤👋