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capitolo 73

Quella mattina le ragazze si alzarono relativamente presto, ognuna con la propria storia da raccontare.

"Chi inizia?" La voce sempre semi assonnata di Marlene fece capolino nel dormitorio femminile, illuminato da una pallida luce fredda di inizio novembre.

"Potresti iniziare tu, visto che sono certa che fremi dalla voglia di raccontare qualsiasi cosa tu abbia fatto." Sbadigliò Lily dal suo letto. Non si era ancora guardata allo specchio, ma era certa di assomigliare ad uno spaventapasseri visto che la sera prima si era giusto tolta l'abito per poi buttarsi a letto come un peso morto e crollare addormentata nell'arco di forse un minuto.

"Oh e va bene, sapevo che l'avreste detto! Ho conosciuto un ragazzo che lavora come pozionista in Scozia. Ha qualche anno più di noi ma penso valga la pena conoscerlo meglio. È incredibilmente bello, intelligente, simpatico e anche galante. Mi ha fatta ballare per tutta la sera e mi ha riempita di attenzioni senza mai essere volgare e indiscreto. Si chiama Marlon ed ha studiato a Durmstrang. Conosce Lumacorno perché suo zio è un famoso pozionista amico del caro vecchio Luma. Adesso però tocca a voi." Spiegò eccitata, con gli occhi che le brillavano per l'entusiasmo. 

"Wow, niente male, non c'è che dire." Mormorò Lily, non ancora del tutto lucida.

"E tu con Potter? Non penserai mica di stare zitta, vero? Devi raccontarci ogni cosa." L'ammonì la compagna con voce improvvisamente vispa. Lily deglutì, sentendosi osservata da cinque paia di occhi e maledicendosi per aver aperto bocca per prima. Avrebbe potuto fingere di dormire ancora, avrebbe potuto improvvisare una sua momentanea morte o insomma, qualsiasi altra cosa. Avendo invece aperto bocca, sarebbe stata tra le prime ad essere messa alla gogna.

"Io...Non c'è molto da raccontare in realtà. Dico davvero." Sbiascicò a disagio, sperando di sprofondare nel suo letto a baldacchino. Non era successo niente di eclatante con Potter però...

"LILY." Ringhiarono le amiche in coro, facendola sospirare. Era finita.

"È stata una serata...Piacevole. Non fatevi strane idee perché non ci sono stati né baci né niente di niente. Però abbiamo parlato a lungo, abbiamo ballato e insomma...Ho conosciuto Potter un po' meglio. Sotto sotto è...Decente, ma non capisco perché voglia mostrare solamente il suo lato da sbruffone. Questo comunque non cancella tutto quello che ha fatto negli anni e di certo, per una serata piacevole, non significa che adesso lo adori e che saremo amiconi." Brontolò in imbarazzo, sperando inutilmente che le amiche non la torturassero ancora a lungo. Il suo orgoglio si era puntato per non farla scucire più del minimo indispensabile ma, dentro di sé, sapeva che c'era molto di più solo che faticava ad ammetterlo anche a sé stessa, figuriamoci dirlo ad altre persone.

"Però ammetti di averlo rivalutato." La pungolò Alice, con gli occhi che brillavano per l'entusiasmo.

"Leggermente. Ma non fatevi strane idee e che non se le faccia nemmeno lui. Ho già messo le cose in chiaro. Adesso tocca a te, direi." Lily chiuse in fretta e furia il discorso, per niente intenzionata a pensare un secondo di più a James Potter. Il fatto era che Potter si era veramente comportato da galantuomo, lasciandola piacevolmente sorpresa. L'aveva fatta ballare, non aveva fatto lo stupido e l'aveva fatta ridere di gusto con poco, senza che nemmeno se ne accorgesse.Ma, cosa più importante, lui non le aveva mai parlato di Piton e non aveva nemmeno fatto accenno ai serpeverde con battute pungenti. Si era prodigato nel raccontarle molte cose della sua vita privata e lei, incredibilmente, lo aveva ascoltato con piacere e a sua volta gli aveva raccontato un po' della sua. Le sue abitudini, le sue passioni nel mondo babbano...E addirittura del rapporto difficile con Petunia. E, sorprendendola, Potter non aveva mai riso e non le era mai sembrato annoiato o disinteressato, anzi. L'aveva ascoltata rapito e, arrivata alla parte di Petunia, le aveva stretto dolcemente la mano e l'aveva addirittura incoraggiata. E quel gesto non le aveva dato fastidio, ma lo aveva apprezzato. Era stato dolce e comprensivo con lei...Lasciandola profondamente colpita. Avevano anche discusso di alcuni punti cruciali, senza litigare. Ed erano arrivati a una semi riappacificazione su alcune cose...Ma tutto ciò l'aveva incredibilmente scombussolata e confusa e per questo preferiva evitare di dover pensare ancora a lui. Non voleva tormentarsi ulteriormente, per Merlino.

"E va bene, va bene. Comunque io mi sono divertita e a fine serata...Frank mi ha chiesto se una volta diplomati lo vorrò sposare. Ma non so se era lui o l'alcol a parlare." Ammise Alice emozionata e al tempo stesso un po' divertita. Quella proposta le aveva mozzato il fiato, ma era anche vero che Frank aveva alzato un po' il gomito con la burrobirra e il whisky incendiario.

"Ma è pazzesco Alice! Sai che si dice che le persone ubriache, così come i bambini, dicono sempre quello che pensano senza peli sulla lingua? Frank ti ha chiesto di sposarlo, te ne rendi conto? E tu cosa diamine gli hai risposto?" Ululò Marlene esaltata, mentre le altre ragazze avevano trattenuto il respiro a loro volta emozionate. Tutte avrebbero voluto una storia d'amore come quella tra Frank e Alice, che sembrava una vera e propria favola. Amori così erano difficili da trovare, soprattutto ragazzi come Frank. Amorevoli, rispettosi e fedeli...un sogno praticamente.

"Ma gli ho detto di SÌ, ovviamente." Gridò Alice, improvvisamente ridendo e piangendo allo stesso tempo per l'emozione. Per Merlino se si rendeva conto di quello che le aveva chiesto Frank...e anche se era mezzo ubriaco, sapeva che la sua proposta era sincera e lei nel profondo del suo cuore già fantasticava a quel giorno e al loro futuro insieme. Dopo altri complimenti e congratulazioni, fu il turno di Emmeline.

"Roger è un ragazzo molto dolce, elegante ed intelligente. Con lui sono stata molto bene e mi ha chiesto di uscire ancora. Ovviamente ho accettato, ma per il momento non c'è stato niente su cui spettegolare." Sorrise divertita. Ma il suo sguardo sereno ed entusiasta indicava che aveva una bella cotta per il bel corvonero.

"Va bene, va bene...Tutto molto interessante. Ma adesso mancano i pezzi forti. Herm' e Mary? Voi due non avete niente da raccontare?" Chiese ironica Alice, rivolgendosi alle ultime due compagne. Entrambe impallidirono, guardandosi brevemente tra loro, ma la prima ad aprire bocca, lasciando tutte sconcertate, fu Mary.

"Forse sarete arrabbiate con me ragazze, e me lo meriterei. Ma ammetto che non volevo essere giudicata per le mie scelte e per una volta ho voluto agire seguendo il cuore. Mi sono innamorata di Flint, mi piace dallo scorso anno ad essere sincera, ma non ho mai trovato il coraggio di dirlo né a voi né tanto meno a lui. Non avrei mai immaginato di poter interessare ad un ragazzo come lui, con tutte le ragazze cento volte più belle di me che ci sono ad Hogwarts. Ma da quando Lumacorno ci ha messo a fare coppia fissa a pozioni i miei sentimenti si sono sempre più intensificati e non sapevo veramente come comportarmi, finché Herm' non ha scoperto tutto. Grazie a lei ho capito di dover almeno provare e che se fosse andata male, almeno non avrei avuto rimpianti. Dopo la fine dell'ultima lezione ho preso coraggio e l'ho invitato, credevo di svenire ed ero convinta che avrebbe rifiutato e che sarei diventata lo zimbello dei Serpeverde. Ma, incredibilmente, ha accettato il mio invito dopo essersi accertato che né io né lui avremmo avuto problemi alla festa.

E ieri sera è andato tutto bene ragazze...Tutto fin troppo bene. Abbiamo ballato, riso e parlato. Ci siamo baciati e alla fine...Ho deciso di fare l'amore con lui. Lo so, lo so, non fate quelle facce. Sono consapevole di quello che ho fatto ma non me ne pento, nemmeno se andasse male. In quel momento sentivo che era ciò che volevo fare con la persona con la quale volevo stare. Non siamo fidanzati, non mi ha fatto nessuna promessa e da oggi potremmo tornare ad essere semplici compagni di banco. Sarebbe amaro da mandar giù, ma lo accetterei e capirei. La decisione è stata mia, non ha forzato la mano e io sono felice. Molto felice. Se non dovesse funzionare, per lo meno avrò un bel ricordo." Le ragazze guardarono Mary a bocca aperta, Hermione compresa. Era felice che avesse preso coraggio, ma non avrebbe creduto così tanto.

"Mary...La tua è stata una scelta molto importante. Ammetto che avrei preferito saperlo da te, piuttosto che scoprirlo alla festa. Ma non sono arrabbiata né con te né con Herm' che sapeva né con Lily che ovviamente aveva capito tutto ed è stata zitta. Capisco i tuoi timori, ma siamo tue amiche. Avremmo capito, accettato e avremmo potuto darti dei consigli." Rispose seria Marlene, in tono diplomatico. L'aria nella stanza era leggermente tesa, ma sembrava che nessuna delle ragazze fosse intenzionata a litigare per le scelte della compagna.

"Lo so...E mi sono sentita molto in colpa e combattuta. Ero indecisa se dirvelo oppure no, gli ultimi giorni, ma alla fine ha vinto la mia paura. Mi dispiace tanto per non avervi dato fiducia, ma avevo paura che non sareste state d'accordo e che avremmo litigato a pochi giorni dal ballo." Ammise pentita.

"Onestamente mi è preso un colpo quando ti ho vista con Flint, e ci sono rimasta un po' male ad averlo scoperto in quel modo. Però è la tua vita Mary...E sembra che tu abbia le idee ben chiare. Spero solamente che tu non soffra per lui e che non ti prenda in giro. Penso che lo farei a pezzi con le mie stesse mani, alla babbana." Aggiunse Alice minacciosa.

"Avevo capito tutto Mary, fin da quando hai dato i primi indizi, non è facile fregarmi. Ammetto, ipocritamente, che se lo avessi saputo probabilmente ti avrei detto di pensarci molto bene prima di chiedere di uscire a un serpeverde. Ma dopo quello che ho passato con Piton, le serpi le conosco bene, so di cosa sono capici e mi vedrò bene dal fare nuovamente amicizia con uno di loro. Ma sono d'accordo con le altre...È la tua vita e devi essere libera di fare le tue scelte. Però stai attenta ugualmente, non farti fregare da lui e, soprattutto, se hai bisogno di consigli non esitare a chiedere." Aggiunse Lily seria, ricevendo un sorriso grato da parte dell'amica.

"Condivido quello che hanno detto le ragazze, Mary. Tu sei nostra amica e noi siamo qua per appoggiarti, per sostenerci a vicenda. Capisco la tua scelta, ma d'ora in avanti non farti più  paranoie. Io ti sostengo e, nel caso Flint ti facesse del male, mi assocerei ad Alice." Concluse Emmeline con un sorriso dolce.

"Ho baciato Sirius Black. Per ben due volte. La prima mi ha baciata lui...La seconda gli ho chiesto il bis." Biascicò Hermione, sentendo lo stomaco contorcersi come se all'interno vi fossero serpenti vivi.

Per Merlino.

La sera precedente credeva che fosse stato un sogno...La missione, l'emozione forte,  l'adrenalina e infine quei baci inaspettati e il cuore che le era esploso nel petto. Ma adesso si rendeva conto che era successo tutto realmente...E il cuore le sembrava fosse impazzito.  Batteva talmente forte da farle quasi male. Provava talmente tante emozioni da girarle quasi la testa. Per non parlare delle mille domande alle quali voleva dare una risposta.

Perché Sirius l'aveva baciata? Era decisamente la più importante.

Cosa provava adesso per Sirius? Quella domanda la terrorizzava.

Cosa provava lui per lei? Quella, proprio, era in grado di farle venire un infarto.

Quello che era successo le sembrava così assurdo e surreale da farle credere di essere ancora in un sogno ad occhi aperti.

"COSA?!" Gridarono praticamente in coro le ragazze, shoccate.

"O.MIO.DIO. Quindi adesso state insieme?" Urlò Marlene euforica, saltando sopra il letto per l'emozione e spaccando i timpani di tutte quante.

"Per la barba di Merlino, lo sapevo che prima o poi sarebbe successo! E dicci, com'è stato?"  Chiese Alice altrettanto emozionata.

"Oh wow, questa si che è una notizia bomba." Boccheggiò Emmeline, guardando la riccia a bocca aperta.

"Mio Dio che schifo Herm', torna in te!" Sbraitò Lily sconvolta, rischiando di strozzarsi con la sua stessa saliva. Lei doveva stare zitta visto che alla fine era uscita con Potter...Ma per lo meno non lo aveva baciato, si consolò mentalmente. Sì, ma in passato lo aveva quasi fatto...Le ricordò subdola la maledetta vocina della sua coscienza sporca, che prontamente zittì. Adesso doveva pensare alle amiche, messe decisamente peggio di lei, in particolar modo la riccia.

"Andiamo Lily , non la condizionare e non fare la guasta feste... Sembra quasi un sogno." Sospirò Mary incantata.

"Io direi più un incubo..." Grugnì la rossa in tutta risposta.

"Ragazze per l'amor del cielo, state tranquille. Io e sirius non stiamo insieme...è successo e basta. Sicuramente ne parleremo, ma tra noi c'è solamente una bella amicizia." Mormorò la riccia in imbarazzo, cercando di non dare briglia sciolta ai suoi mille pensieri.

"Solamente un'amicizia? O andiamo Herm', è palese ormai che ti piace... A noi puoi dirlo." Disse Alice impaziente e concentrata. Hermione tacque, sempre più in soggezione.

"Io...Onestamente non so cosa provo per Sirius. È bello, è simpatico, credo che mi voglia bene e adesso ci siamo baciati. Ma eravamo ad una festa e un po' avevamo bevuto. Magari lui non gli ha dato nemmeno peso e poi è pur sempre Sirius Black. Non voglio crearmi false illusioni inutilmente. Non siamo in una favola ragazze... Sirius non è il principe che magicamente si innamora della principessa che in questo caso sarei io. Voglio essere realista e inoltre non è mia intenzione avere un fidanzato, ho cose più importanti a cui pensare." Spiegò velocemente, non seppe spiegarsi se per cercare di convincere le amiche, o sé stessa.

"O per Morgana Herm', ci vuoi far credere che se Sirius ti chiedesse di diventare la sua ragazza, tu rifiuteresti perché a quanto pare hai cose più importanti a cui pensare?" Domandò Marlene scettica.

"Per la sua salute mentale, spererei di si." Mormorò Lily in sottofondo, ricevendo delle occhiatacce ammonitrici.

"Ragazze, questo tanto non accadrà mai, ve l'ho già detto. Quindi non mi devo nemmeno porre la domanda." Commentò velocemente la diretta interessata, cercando di non fantasticare su un suo ipotetico fidanzamento con Sirius e su come sarebbe potuta essere la loro relazione. Sapeva che si sarebbe fatta del male, e complicare la sua permanenza nel mondo dei malandrini non era decisamente una buona idea. Non erano in un libro per adolescenti dove i classici personaggi sono la brava e timida ragazza mai stata fidanzata che, inspiegabilmente, tra centinaia di altre ragazze, puntualmente riesce a cambiare il playboy di turno facendolo magicamente innamorare per la prima volta, diventando così l'unica donna della sua vita quando, fino al giorno prima, cambiava le ragazze più spesso di quanto si cambiasse le mutande. 

"Ragazze tutti questi discorsi sdolcinati mi stanno facendo salire la glicemia e a proposito...Ho fame. Andiamo a fare colazione?" Borbottò Lily ancora semi assonnata, sbadigliando dai meandri del suo letto a baldacchino.

Le ragazze si alzarono lentamente, sbadigliando e continuando a chiacchierare tra loro, anche se Hermione cercò di evitare accuratamente di finire nuovamente nel mirino delle compagne. Scambiò però un'occhiata grata con Lily, mimandole un grazie per aver interrotto quell'interrogatorio mortale al quale era stata sottoposta. La rossa annuì seria, guardandola però con le labbra ridotte ad una linea sottile. E Hermione capì a cosa stesse pensando l'amica e sapeva quanto avesse ragione, ma il batticuore che provava non appena ripensava a Sirius e a ciò che c'era stato tra loro, le impediva di pensare razionalmente. Non aveva idea di come sarebbe andata a finire, ma ormai sapeva che era troppo tardi per tirarsi indietro. Si sentiva emozionata ed agitata al tempo stesso, perché non sapeva come si sarebbe dovuta comportare in sua presenza e per Merlino...Le gambe le tremavano come gelatina. Cosa diamine doveva fare? Come si sarebbe dovuta comportare? Sicuramente lei non voleva lasciare la cosa in sospesa, ma non aveva idea di come si sarebbe comportato Sirius. E se lui avesse fatto finta di niente? Non si era mai sentita tanto agitata, nemmeno quando era andata al ballo del ceppo con Viktor Krum, famosissimo giocatore di quidditch, finendo su tutti i giornali e nel mirino di quell'arpia di Rita Skeeter.

Ogni rampa di scale scese era un rivolo di sudore freddo che scendeva lungo la schiena della riccia. Si sentiva una sciocca, ma l'idea di rivedere Sirius di lì a poco le mandava in tilt il cervello. Quella mattina avrebbero avuto trasfigurazione con la Mcgranitt alla prima ora, dove lei sarebbe stata a sedere nei primi banchi e Sirius negli ultimi. Se fosse partita con pozioni come il giovedì, probabilmente le sarebbe venuto un colpo ancor prima di raggiungere l'aula.

"Stai tranquilla Herm', avrai modo di parlare con Sirius. Non devi essere agitata." La voce rassicurante di Mary fece trasalire la riccia, che sentì nuovamente il cuore schizzarle in gola.

"Non lo so Mary...Mi sento troppo agitata e non è da me. Ho come la sensazione che qualcosa andrà storto, ma non so cosa." Mormorò la riccia all'amica, liberandosi di quel peso che si portava dietro fin da quando si era alzata. La sua agitazione quel giorno effettivamente era strana. Aveva la brutta sensazione che qualcosa sarebbe andato male, ma non capiva proprio cosa sarebbe potuto andare storto. La missione era andata a buon fine ed era quasi certa che Lumacorno non si sarebbe accorto di nulla,  la pozione era al sicuro nel suo baule, accanto a quella che aveva utilizzato per tornare indietro nel passato. Non c'era niente che fosse fuori posto, se non il suo cuore che continuava a galoppare impazzito. 

"Noi siamo con te Herm', qualsiasi cosa accada. Puoi contare su di me per qualsiasi cosa, perché pure io sono terrorizzata. Non ho idea di cosa accadrà con Flint, ma ormai è andata e agitarsi non serve a niente. Affronterò via via quello che sarà ed è ciò che consiglio di fare anche a te." Le consigliò Mary dolcemente, rivolgendole un sorriso caloroso che la riccia ricambiò. Dopo pochi minuti giunsero di fronte all'entrata della sala grande, chiacchierando allegramente ma, a un certo punto, Alice e Marlene che erano in testa al gruppo si fermarono bruscamente. Con espressioni sconvolte ed improvvisamente molto più pallide, si guardarono con orrore tra loro dopo aver fissato qualcosa di indefinito in sala grande. Ma cosa potevano aver mai visto, di prima mattina, di così sconvolgente?

"Ragazze, cosa succede?" Chiese Lily accigliata, cercando di allungarsi per guardare oltre le amiche.

"ehm...Siete sicure di avere fame? Non trovate che sia già tardi? Potremmo andare direttamente a lezione, no?" Blaterò Alice agitata, facendo inarcare le sopracciglia alle amiche.

"Effettivamente pure io mi sento piena come un uovo! Potremmo mangiare di più a pranzo magari." Si aggiunse Marlene tesa, insospettendo ancora di più le compagne.

"Per Morgana ragazze, cosa sta succedendo là dentro? A meno che un buco nel pavimento non mi inghiotta, non salterò la colazione. Sapete cosa significa per me non bere una bella tazza di caffè bollente di prima mattina?" Sbottò Lily spazientita, dando una leggera spintarella ad Alice per farsi spazio. Era un prefetto, buon Godric , e se stava accadendo qualcosa di illegale doveva scoprirlo e mettervi fine immediatamente. Per questo si affacciò in sala grande con le braccia conserte e lo sguardo acuminato come quello di un falco, pronta a non lasciarsi sfuggire nessun dettaglio. Scrutò a fondo la sala già semi piena, cercando di individuare qualcosa di strano ma inizialmente non vide niente finché, scorrendo bene la tavolata dei grifondoro, non vide una scena che le fece accartocciare lo stomaco per il disgusto. Impallidì leggermente, desiderando di distogliere lo sguardo da quella scena vomitevole prima di fare irruzione e prendere a schiaffi diverse persone. Ma in quel momento il problema era un altro...

"Ragazze, ma qual è il problema? Cosa sta accadendo in sala grande?" Chiese a quel punto Hermione, sentendo uno strano magone pesarle sul petto. Le espressioni funeree delle amiche non promettevano niente di buono, ma cosa poteva essere successo di tanto brutto, in sala grande, di prima mattina? Si ritrovò a pensare anche lei.

"Herm'...Forse è meglio se andiamo veramente subito a lezione." Mormorò Lily, cercando di impedire alla riccia la visuale sul tavolo dei grifondoro. Quest'ultima la guardò stralunata, insieme a Mary ed Emmeline che a loro volta non avevano idea di cosa stesse accadendo.

"Lily, voglio passare. Sta succedendo qualcosa che mi coinvolge, vero? C'è per caso Sirius nel mezzo?" A Hermiome tremò leggermente la voce, mentre le gambe le diventavano pesanti come il piombo ad ogni passo che faceva verso la porta per cercare di vedere oltre. Ma altrimenti non sapeva darsi altre spiegazioni, visto che Lily trenta secondi prima aveva detto di voler fare colazione a tutti i costi. Era impossibile che avesse improvvisamente cambiato idea, ormai la conosceva abbastanza bene. Là dentro stava succedendo qualcosa di strano.

"Per favore Herm'...Andiamo via." Cercò di convincerla Marlene, ma la riccia scosse il capo, con la testa che le esplodeva e i nervi tesi come corde di violino. Se in qualche modo la cosa la riguardava, voleva scoprire di cosa si trattasse.

"Hermione, andiamo a lezione." Mormorò Lily, più pallida del solito e con un'espressione furiosa dipinta sul viso.

"NO! Lily, per favore, fammi passare. Se la cosa mi riguarda, non ho alcuna intenzione di scappare come una codarda." Sbottò la riccia decisa, facendo sospirare Lily.

"Lo sapevo che avresti detto così...Non sono nessuno per poter decidere per te." Borbottò la rossa, facendosi da parte a malincuore. La riccia fece alcuni passi avanti con il cuore che le batteva impazzito nel petto. Si affacciò in sala grande con le gambe che le tremavano più forte che mai, socchiudendo gli occhi per alcuni secondi per prendere un grosso respiro profondo. Aprì gli occhi, aguzzando lo sguardo per scoprire cosa stesse succedendo. Lo spostò sulla tavolata dei grifondoro, partendo dalla cima. Tutto regolare, studenti che chiacchieravano e mangiavano allegramente tra di loro prima dell'inizio delle lezioni. Poi lo spostò verso il centro...Vide Peter che si abbuffava di torta al cioccolato, e fece una smorfia di disgusto, chiedendosi come diavolo facesse ad ingurgitare tutto quel cibo. Al suo fianco sedeva Remus che leggeva il giornale, con James seduto al suo fianco che lo stava praticamente implorando per qualcosa, probabilmente per copiare dei compiti che non aveva fatto, e la cosa la fece sorridere divertita. Vide Frank poco più avanti parlare con uno studente del settimo anno che conosceva di vista, al suo fianco aveva tenuto un posto libero, probabilmente per Alice e la cosa la intenerì molto. Ma infine, il dettaglio che sicuramente aveva scosso le amiche, entrò nel suo campo visivo.

Il respirò le si mozzò in gola, lo stomaco sussultò e il cuore si accartocciò su sé stesso, stringendosi dolorosamente, così dolorosamente, che a un certo punto le sembrò di sentire il crack che indicava che si era appena spezzato in centinaia di frammenti affilati. Sirius era seduto poco distante dai malandrini...Ma non era seduto da solo, perché sulle sue gambe c'era Camilla e non stavano semplicemente parlando. Si stavano letteralmente mangiando la faccia a vicenda, quando poche ore prima Sirius aveva baciato lei con dolcezza. Quella scena la ferì in modo orribile, facendola sentire una povera sciocca, sporca ed usata. Avrebbe voluto distogliere lo sguardo, avrebbe voluto piangere, gridare, andare là e chiedergli spiegazioni. Ma alla fine quali spiegazioni doveva chiedergli? Pensò amaramente e con il cuore a pezzi. Lui non le aveva mai promesso niente e dopo quella scena, le sembrò evidente che a lui non gliene potesse fregar di meno di lei. Ma allora perché l'aveva baciata? Perché, pur quanto fosse stata stupida, le aveva fatto nascere un dubbio e forse una speranza?

"Herm'...Mi dispiace tanto." Mormorò Alice alle sue spalle.

"Io lo faccio a pezzi, quell'idiota!" Sbottò Marlene furiosa.

"Disgustoso porco! Gli auguro di diventare impotente." Sibilò Lily, sparando saette con gli occhi. E quello non era una buona motivazione per non sopportare i malandrini, ovvero Black e Potter? In quel momento non voleva tirare in ballo Potter perché doveva ammettere che lui non era responsabile, ma Black...Quel sudicio porco. Indubbiamente Potter non era mai stato da meno, ma per lo meno era sempre stato più...Discreto. Ma Black no, lui era sempre stato ingestibile, sconsiderato, privo di tatto e completamente privo di moralità e rispetto nei confronti del sesso femminile. E le dispiaceva terribilmente che adesso fosse proprio Hermione la sua nuova vittima, che lei si fosse ingenuamente affezionata a lui, convinta che non l'avrebbe mai ferita.

"Oh Herm'...Coraggio, andiamo via di qua." Mormorò Mary, tirando leggermente la mano della riccia che ancora non era riuscita a distogliere lo sguardo da quella scena così dolorosa. Ma nonostante stesse soffrendo incredibilmente, la compassione proprio non la voleva. Era stata una sciocca, una terribile sciocca, ma doveva tirare indietro le lacrime e continuare a testa alta per portare avanti la sua missione. Certo, le cose con Sirius sarebbero cambiate e non avrebbe fatto finta di niente. Ma lei era più forte di una delusione, vero?

Doveva essere più forte.

"No. Andiamo a fare colazione ragazze." Mormorò a testa alta, per niente intenzionata ad abbassare la testa.

"Ma Herm'...Non sei obbligata." Insistette Alice decisa, ma la riccia la interruppe quasi subito.

"Alice, Frank ti sta aspettando e so che tu vuoi andare da lui. E voi, ragazze, avete bisogno di fare colazione tanto quanto me, che sto morendo di fame. Non è il momento di piangersi addosso." Affermò con voce sicura, entrando in sala grande. In realtà aveva lo stomaco contorto e annodato su sé stesso, punta voglia di mangiare e il cuore in frantumi che continuava dolorosamente a battere alla sola idea di dover passare accanto a Sirius e a quella perfida gallina. Ricordava la scena di settimane prima dove l'aveva trovata sempre a sedere sulla gambe di Sirius la mattina dopo il lumaclub, ma lui aveva detto che non era la sua fidanzata e lei era scappata in lacrime. Ma le cose erano due...O le maledette feste di Lumacorno attiravano sfortuna, o quella tizia adorava farsi sfruttare ed umiliare. Forse entrambe, ragionò con amarezza. Sfilarono in silenzio in sala grande, raggiungendo velocemente il tavolo. James rivolse un sorriso caloroso a Lily, che a sua volta ricambiò leggermente anche se tesa. Alice andò incontro a Frank posandogli un bacio casto sulle labbra che lui ricambiò con entusiasmo facendola accomodare al suo fianco. Hermione invece indugiò al fianco di Mary, Marlene ed Emmeline cercando di ignorare Sirius che ancora teneva in braccio la gallina corvonero. Avevano smesso di baciarsi, ma lei gli teneva ancora fastidiosamente le braccia al collo. Quella scena le fece contorcere ancor di più le viscere, facendole provare il desiderio di prenderla per i capelli e spedirla al suo tavolo con una maledizione. Per quanto riguardava Sirius, che ancora non si era accorto della sua presenza, non aveva idea di cosa avrebbe voluto fargli. Probabilmente, per prima cosa, prenderlo a schiaffi. Ma raccogliendo tutto il coraggio che aveva, proseguì a testa alta per raggiungere uno spazio vuoto di panca sul quale potersi sedere.

E fu a quel punto che Sirius la vide, mentre ancora teneva in braccio la corvonero. La guardò con sguardo colpevole, aprendo e chiudendo più volte la bocca, forse cercando di dire qualcosa. Ma la riccia lo guardò gelida, cercando di non perdersi nel suo sguardo magnetico.

"Hermione..."Biascicò Sirius, attirando la sua attenzione.

"Buongiorno anche a te, Black. Vedo che ti sei svegliato bene." Gli rispose sprezzante, quella volta senza nascondere il disgusto nella sua voce e al tempo stesso la delusione nel suo sguardo. Sentendosi chiamare per cognome, così freddamente, Sirius tacque, sentendo nel suo stomaco scatenarsi l'inferno.

Hermione passò avanti, ignorandolo con freddezza e sempre a testa alta, con l'orgoglio che la caratterizzava. E lui si sentì un emerito imbecille...

Cosa aveva fatto?

Cosa stava facendo?

Perché, lo stava facendo? Per lei, per sé stesso o per la sua codardia?

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I giorni passarono velocemente e Hermione ancora non aveva affrontato Sirius, che dal canto suo però continuava a girare con Camilla attaccata alle calcagna insieme ad altre oche giulive. Quelle scene la ferivano terribilmente, si sentiva usata e sfruttata e mille pensieri negativi le vorticavano in testa. Tra loro era calato il gelo ed era palese che il ragazzo stesse cercando di ignorarla il più possibile, sicuramente per dover evitare di affrontarla da uomo. E quella consapevolezza la rendeva ancora più furiosa, ma non sarebbe andata a cercarlo nemmeno per dieci sacchi pieni di galeoni. Al momento il suo orgoglio era troppo forte per abbassarsi al livello di andarlo a cercare di sua spontanea volontà.Ma non capiva perché si comportasse in quel modo con lei...Cosa aveva fatto per meritarsi un trattamento del genere? Era stato lui a farsi avanti per primo per baciarla e lei mica gli aveva chiesto di sposarla o di diventare la sua fidanzata! Si erano solamente baciati e poi in sala comune si erano salutati con il sorriso e lui l'aveva ringraziata. Le era sembrato normale, il solito Sirius di sempre e poi...La mattina dopo l'aveva trovato a mangiare la faccia a Camilla come se niente fosse e ciò l'aveva terribilmente ferita. Possibile che lui l'avesse solamente usata per ottenere la pozione? Quel pensiero le corrodeva lo stomaco, perché non voleva credere che Sirius fosse stato tanto meschino. Inoltre lui l'aveva invitata alla festa quando ancora lei non aveva in programma di prendere la pozione e a lui non aveva detto niente. L'aveva invitata e basta, perché gli andava di farlo. E si erano confidati...Avevano stretto un bel rapporto. Possibile che per lui fosse stato troppo e avesse deciso di allontanarla? Ma perché! Non era giusto, non sopportava di essere trattata così, come una pezza per piedi. 

Ma quella mattina era giovedì, e ci sarebbe stata lezione con Lumacorno alle prime due ore e Hermione si sentiva tesa come una corda di violino. Sarebbe dovuta stare a stretto contatto con lui per due lunghe ore, avrebbero dovuto collaborare e a meno che lui non si presentasse a lezione, cosa che non escludeva, se ci fosse stato in qualche modo avrebbe dovuto fare.

"Herm', stai bene? Guarda che se non vuoi stare con lui possiamo sempre trovare una soluzione." Mormorò Emmeline quella mattina a colazione, mentre le amiche, che erano state molto vicine alla riccia, annuivano d'accordo con la bella bionda.

"No ragazze, tanto prima o poi dovrò trovare il modo di affrontarlo. Io non sono una vigliacca...E deciderò dopo oggi il da farsi. Tanto prima voglio vedere cosa accadrà e come si comporterà." Rispose convinta, cercando di mangiare i suoi cereali nonostante lo stomaco chiuso. Sirius non era seduto al tavolo dei grifondoro e la riccia si rifiutò di controllare quello dei corvonero per vedere se si fosse seduto là con l'arpia. Ma allo stesso tempo non voleva controllare per paura di scoprire che nemmeno lei era seduta al suo tavolo e ciò avrebbe significato una sola cosa...Alla quale non voleva assolutamente pensare, perché le si attorcigliava lo stomaco alla sola idea. Non era di certo stupida, ma preferiva pensarci il meno possibile. O possibilmente non pensarci affatto.

"Come vuoi Herm'...Ma se ci ripensi, l'offerta è sempre valida, anche da parte nostra." Aggiunse Marlene.

"Se vuoi ti do Potter." Borbottò Lily dal suo posto, sbuffando sonoramente. Con Potter la situazione era tranquilla, dalla festa non c'erano stati grandi contatti, però si era comportata civilmente con lui e lui non le aveva dato motivo di arrabbiarsi, che era già qualcosa. Ma a lezione era talmente duro che lei arrivava ogni volta sull'orlo della disperazione.

"E faresti a cambio con Sirius? Non mi sembra un bello scambio." Le rispose ironica la riccia, ammutolendola. Effettivamente preferiva tenersi Potter, piuttosto che prendersi quell'emerito cretino di Black. Ma al tempo stesso le sarebbe piaciuto fare coppia con lui solamente per avere la sadica e perversa occasione per torturarlo due ore di fila senza la minima pietà.

"Dai ragazze andiamo, Lumacorno ci aspetta." Sbuffò Alice, rimpiangendo il suo letto. L'unica nota positiva di pozioni era che faceva coppia con Frank che, oltre tutto, se la cavava anche piuttosto bene in quella materia, aiutandola così a prendere dei buoni risultati.

"Oh non lamentarti Ali, tra tutte sei la più fortunata. Fai coppia con il tuo fidanzato che è anche bravo in quella materia a dir poco sadica. " Sbuffò Marlene disperata, prendendo la sua borsa dopo aver lanciato uno sguardo scontento a Peter, seduto poco distante da loro, mentre si ingozzava di dolci ome suo solito. Lei in pozioni ci capiva poco e niente e Minus era messo ancor peggio di lei e ciò la metteva in crisi. Se non fosse riuscita a raggiungere almeno accettabile sarebbe bocciata agli esami e per Merlino, cosa ne sarebbe stato di lei? Pensò disperata.

"Non è così difficile 'Lene. Devi solamente applicarti di più e seguire bene ogni passaggio senza mai distrarti. Ti aiuterei volentieri, se solo tu non scappassi ogni volta che ti propongo di studiare." La rimbeccò Lily con professionalità, facendola arrossire. Beccata e affondata, forse avrebbe dovuto realmente mettersi più d'impegno.

Raggiunsero l'aula chiacchierando allegramente e le ragazze coinvolsero anche Hermione cercando di tenerla il più impegnata possibile, cosa per la quale fu loro grata ma d'altronde, l'aula di pozioni non era lontana e dopo cinque minuti la voce del professore le accolse benevole e tutte furono costrette a raggiungere il loro posto. Mary ed Hermione erano le più tese di tutte. La prima perché avrebbe rivisto Flint e sarebbe stata a stretto contatto con lui. Non avevano avuto altri momenti intimi, ma per lo meno loro per i corridoi si erano salutati senza ignorarsi,però tutto era in forse. Hermione invece era super tesa perché nemmeno sapeva se Sirius si sarebbe presentato a lezione e, nel caso si fosse presentato, non aveva idea di come si sarebbe comportato con lei e ciò la terrorizzava. Ma nonostante ciò prese posto in modo composto e iniziò a recuperare con calma i suoi strumenti per pozioni, insieme al libro. Sulla lavagna erano riportate le istruzioni per creare una pozione in grado di trasformare una persona in un animale a piacere, un'alternativa al diventare animagus ma, anche quella, era una pozione tenuta sotto stretto controllo dal ministero della magia perché, se fosse stata realizzata in modo sbagliato, chi l'avesse assunta avrebbe potuto rischiare di restare per sempre nella forma di animale assunta. Era un'alternativa relativamente più semplice alla trasformazione in animagus ma al tempo stesso più rischiosa. A un certo punto la sedia al suo fianco grattò e un profumo di colonia maschile raggiunse le sue narici, facendola irrigidire. Come non riconoscere quel profumo...Il cuore le schizzò nel petto alla velocità della luce, ma restò in silenzio per vedere se Sirius le avrebbe detto qualcosa. Il ragazzo però si sedette senza dire una parola e il gelo cadde tra di loro, facendo sentire Hermione terribilmente a disagio.

"Bene miei cari ragazzi, la pozione che vedete segnata alla lavagna è una pozione molto particolare, che confido che qualcuno di voi sappia spiegare alla classe." Lumacorno rivolse un sorriso a Hermione e Lily, le sue studentesse predilette, sicuro che non lo avrebbero deluso. E Hermione tirò un sospiro di sollievo, perché il professore sembrava tranquillo, non mostrava segni di preoccupazione e in quei giorni, da quando aveva rubato la pozione, non era accaduto niente di strano, cosa che l'aveva di molto tranquillizzata.

"Il sesto anno richiede dagli studenti un alto livello di preparazione e, come vedrete, molte delle pozioni che vi faccio preparare sono molto pericolose e il loro utilizzo regolamentato dal ministero della magia. Siccome anche questa è molto particolare, ho deciso che ogni coppia che realizzerà bene questa pozione riceverà cinquanta punti bonus per la sua casa. Quindi spero che vi impegnerete al massimo, ragazzi. Prima di iniziare qualcuno mi sa elencare le sue proprietà?" Chiese Lumacorno entusiasta. Hermione alzò la mano senza pensarci due volte, facendo sorridere compiaciuto il professore. Lei e Lily erano arrivate alla conclusione che avrebbero risposto alternandosi, visto che entrambe erano sempre ben preparate e tra loro non c'era alcuna rivalità.

"La pozione convertit hominem è una pozione regolamentata dal ministero della magia in quanto consente a chi la realizza di trasformarsi in un animale a sua scelta. E' un'alternativa più semplice alla trasformazione in animagus, anch'essa regolamentata dal ministero in quanto ogni mago in grado di compiere questa azione dovrebbe essere registrato nell'albo degli animagus. Questa pozione può essere utilizzata solamente una volta che degli esperti si sono accertati che sia stata realizzata correttamente perché l'assunzione di una pozione fallata potrebbe sì trasformare il mago in un animale, ma quest'ultimo poi potrebbe non essere più in grado di riprendere le sue sembianze umane o, peggio ancora, potrebbe creare a quest'ultimo delle malformazioni all'interno del suo dna, danneggiandolo irreparabilmente. Solitamente è una pozione assunta dagli auror durante appostamenti ed altre missioni speciali. Il colore che la caratterizza è un rosso carminio." Spiegò con voce forte e chiara la riccia, notando compiaciuta le espressioni da pesce lesso sulle facce della maggior parte dei suoi compagni di classe.

"Ottimo signorina Granger, veramente ottimo. Venti punti a grifondoro. Oggi vi darò la possibilità di ricrearla, ma sappiate che allo scoccare delle due ore lancerò un incantesimo che incanterà i vostri calderoni in modo che solamente io possa metterci mano, in modo che nessuno possa pensare di fare scherzi. Capito bene?" Chiese Serio Lumacorno, facendo annuire la classe. Dopo un'ultima occhiata sospettosa, diede il via alla lezione. Hermione ancora non aveva degnato Sirius di uno sguardo e lui non aveva aperto bocca, anche se aveva sentito su di sé il suo sguardo. Forse si aspettava che fosse lei a parlare per prima? Molto probabile. Ma non sarebbe successo. Accese il fuoco sotto il calderone con un colpo di bacchetta e iniziò a prendere gli ingredienti necessari, senza aspettare che Sirius facesse qualcosa. D'altronde era lei quella a fare sempre tutto, solitamente a lui assegnava piccoli compiti giusto per non farlo stare ad oziare con le mani in mano per tutto il tempo. Ma ad un certo punto, impegnata com'era, si trovò nella condizione di dover chiedere aiuto al ragazzo, pur quanto la cosa la irritasse a morte.

"Mi servono gli scarafaggi tritati." Mormorò a bassa voce, continuando a controllare il bollore della pozione.

"Mmh cosa?" Biascicò Sirius d'un tratto, forse sorpreso che le avesse rivolto parola.

"Gli scarafaggi tritati, Sirius." Ripeté la riccia a denti stretti, cercando di reprimere l'impulso di schiantarlo.

"Non ho scarafaggi tritati." Borbottò Sirius, osservandola di sottecchi.

"Forse perché vanno tritati?" Gli rispose acidamente, aggiungendo polvere di corno di unicorno tritato, girando il mestolo per tre volte in senso orario e tre in senso antiorario. 

"E perché dovrei pensarci io?" Sbottò con arroganza, lasciandola a dir poco incredula e furiosa. Si voltò lentamente verso di lui, con gli occhi fiammeggianti di pura ira.

"Stai scherzando, vero? Grazie a me otterrai l'ennesimo eccezionale senza fare un bel niente. E hai pure il coraggio di non voler fare nemmeno i compiti più elementari?" Gli rispose indignata ed incredula.

"Beh, potresti anche chiedermelo con gentilezza. Visto che sono giorni che non mi parli." L'apostrofò in modo infantile, lasciandola ancora di più incredula. Ma credeva pure di avere ragione, quel pezzo di cretino?

"Cosa? Dimmi che stai scherzando! Proprio tu hai il coraggio di parlarmi di gentilezza?  Tu, che hai iniziato ad ignorarmi da subito dopo la festa di Lumacorno. Cosa c'è, Camilla ti ha proibito di parlarmi? E' gelosa di me per caso?" Sputò furiosa, cercando di non alzare troppo il tono di voce e di non perdere il controllo sulla pozione. L'avrebbe ammazzato in quel momento, seriamente. Sirius boccheggiò, a corto di parole, e la riccia gli lanciò uno sguardo sprezzante appellando gli scarafaggi, che si sarebbe tagliata da sola.

"Io...Tu...Non...Cosa centra Camilla adesso?" Biascicò il ragazzo, guardandola stralunato.

"Niente Sirius, un bel niente! Fingi che non sia successo niente, fingi che vada tutto bene così com'è. Ma almeno abbi la decenza di lasciarmi in pace." Sussurrò con gli occhi lucidi, cercando di ricacciare indietro le lacrime per non mostrarsi completamente debole, accanendosi contro i poveri scarafaggi senza pietà per sfogare la sua rabbia.

"Guarda che Camilla non è la mia fidanzata..." Borbottò Sirius a disagio, grattandosi la nuca come uno scimmione.

"Oh, molto illuminante, davvero! Onestamente non mi interessava sapere che ci vai solamente a letto. E' questo il massimo del rispetto che hai per le ragazze? Sai Sirius, pensavo che fossimo almeno amici. Ma a quanto pare mi sbagliavo. E adesso stai zitto, non voglio sbagliare proprio gli ultimi passaggi." Sbottò furiosa, lasciandolo ancora una volta a corto di parole. Hermione lanciò gli scarafaggi tritati nel calderone, mescolò ancora due volte in senso orario e una in senso antiorario e la pozione assunse un bel colore rosso carminio, nonché quello richiesto. E dopo pochi secondi la campanella trillò, mentre Lumacorno annunciava che avrebbe lanciato l'incantesimo.

"Ah, non ti sprecare per ringraziarmi per l'ennesimo eccezionale. Mi sei stato molto d'aiuto." Sbottò furibonda, prendendo le sue cose e lanciandole letteralmente nella sua borsa, furiosa con Sirius e con il mondo intero, mentre Lumacorno si complimentava con la coppia formata da lei e Sirius, Lily e James e Piton e il suo compagno.

Stupida, stupida, stupida! Non voleva passare un secondo di più in compagnia di Sirius Black!

- Buon anno nuovo a tutti miei cari lettori! Questa volta sono riuscita ad aggiornare in un tempo accettabile e ne sono super felice, davvero! Lo so che da una parte forse mi odierete, ma d'altronde non può essere tutto rose e fiori, no? Comunque ho deciso che il prossimo, salvo eventuali cambiamenti necessari, sarà l'ultimo capitolo di questa storia. Dopo di che inizierò il nuovo libro, nel quale ci saranno mooolti cambiamenti, che sarà comunque il continuo di questo. Io ragazzi vi mando un bacione grande, vi ricordo del gruppo whatsapp nel caso qualcuno fosse interessato, e spero di riuscire a pubblicare nuovamente nel minor tempo possibile! Vi ringrazio di cuore per le visualizzazioni, i voti ma soprattutto i commenti che mi fanno sempre tantissimo piacere. A presto fanciulli <3.-




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