Capitolo 61
"Dobbiamo scendere a pranzo e la cosa mi spaventa." Borbottò Remus teso, scoccando occhiate ansiose all'orologio.
"Buon Godric Rem', sei ancora preoccupato per quella stupida lezione?" Lo apostrofò Sirius, lanciando una scarpa di soppiatto a James dopo che quest'ultimo, aveva ben pensato di spruzzargli addosso un getto d'acqua, scatenando il delirio nella stanza adesso più sottosopra che mai.
"Sì, Sirius. Lo sono eccome, visto che abbiamo perso ben due ore di lezione e Lily sarà tutt'altro che felice di questa cosa. Vi devo ricordare, di nuovo, che collaboro ancora come prefetto?" Sibilò Remus, scoccando un'occhiataccia a James che, in risposta a Sirius, gli aveva lanciato contro il libro di pozioni.
"Andiamo Moony, abbiamo la scusa perfetta, cosa vuoi che faccia. Nemmeno fosse tua madre." Gli rispose Sirius alzando gli occhi al cielo.
"E' uguale, non mi piace dire le bugie e inoltre quella scusa è stupidissima. Non ci crederà mai." Brontolò il ragazzo, corrucciato. Era stata una pessima, pessimissima idea quella di saltare lezione.
TOC TOC.
Un bussare deciso alla porta li fece sobbalzare e ammutolire. I ragazzi si guardarono tra loro, confusi.
"Chi può essere? Uno di voi aspettava qualcuno?" Bisbigliò Peter, nascondendo le cioccorane sotto il cuscino del suo letto. I ragazzi scossero la testa in senso di dinego.
"Oddio, oddio, oddio... E' la McGranitt, me lo sento. Ha scoperto che abbiamo saltato storia della magia e adesso ci metterà in punizione." Bisbigliò Remus livido in faccia.
"Andiamo ragazzi, sarà qualche ragazzino più piccolo oppure Frank, d'altronde questa è anche camera sua." Sorrise James, alzandosi dal letto senza la maglia che si era tolto dopo essersi a sua volta inzuppato per il dispetto fatto a Sirius.
"Oppure è qualche ammiratrice venuta qua per chiedermi un autografo. Forse dovrei togliermi la maglia pure io." Si vantò Sirius, facendo alzare gli occhi al soffitto a Remus. Dopo tutto, era un evento realmente accaduto...Tutto ciò aveva montato all'inverosimile l'ego già smisurato del giovane.
TOC TOC. I colpi alla porta furono ancora più forti e decisi questa volta.
"Sarà meglio che vada ad aprire." Disse James, incamminandosi verso la porta.
"Ramoso! Hai intenzione di andare senza nulla addosso? E se fosse veramente la McGranitt?" Chiese Remus scandalizzato, facendo inarcare un sopracciglio all'amico.
"Non può essere la McGranitt e in tal caso, vedrebbe qualcosa di particolarmente bello. Inoltre sono vestito, mi manca solamente la maglietta. Che vuoi che sia." Ghignò James convinto.
"Non supererai mai la mia bellezza, cornuto." Lo apostrofò Sirius dal suo letto.
"Zitto cagnaccio pulcioso, ti piacerebbe essere bello quanto me." Lo affrontò James, sogghignando divertito.
"Finitela voi due! La vostra vanità finirà per uccidervi." Bofonchiò Remus esasperato.
TOC TOC.
"Arrivo arrivo, solo un secondo." Gridò James, sentendo bussare per la terza volta di seguito e ignorando finalmente Sirius. A passo convinto andò ad aprire la porta e...
"L-Lily?" Biascicò James, sbiancando come un cencio, una volta aperta la porta. Sulla soglia della loro stanza apparve una Lily infuriata, seguita dalla povera Hermione e da Marlene. Emmeline, Alice e Mary erano andate a prendere i posti a tavola.
"Potter, perché diavolo sei sempre nudo?" Gridò Lily, avvampando e distogliendo lo sguardo il più possibile dai pettorali nudi del ragazzo. Anche Hermione si sentì un po' imbarazzata mentre Marlene, anche se cercando di far finta di niente, tossicchiò e lo scrutò da cima a fondo il più possibile, rivolgendo un sorrisino malizioso a Lily che, voltata dall'altra parte, non la vide.
"Non sono nudo e poi... Cosa ci fate qua? Ci hai preso gusto a vedermi a petto nudo?" Cercò di scherzare James, seppur teso come una corda di violino. Non aveva avuto modo di riparlarle dalla sera precedente, perché lei lo aveva evitato come la peste e adesso, vederla lì davanti a lui, mentre si trovava a petto nudo, gli stava mandando in pappa il cervello. E pensare che solamente poche ore prima era quasi riuscito a baciarla.
"Finiscila Potter e per...Per favore, mettiti qualcosa addosso. Non voglio vederti nudo. Dov'è Remus?" Chiese, assottigliando lo sguardo e cercando di guardare il meno possibile James scrutando al di sopra della sua spalla. Viste le circostanze, anche lei era particolarmente tesa e averlo lì, mezzo nudo a pochi passi da lei, non aiutava. Ma in qualità di prefetto era un compito che le spettava.
"Sono qua Lily." Pigolò Remus, bianco quanto James. Peter era rimasto zitto zitto mentre Sirius se la rideva sotto i baffi.
"E'...Permesso?" Chiese Marlene alzando un sopracciglio.
"Certo 'Lene, siete sempre le benvenute." Sghignazzò Sirius. Nel sentirlo parlare, Hermione arrossì leggermente e il pensiero le tornò a quella mattina e alla sera precedente. Ma soprattutto le tornò in mente il viso di Camilla, quell'oca giuliva di una Corvonero e stranamente, si sentì compiaciuta per essere riuscita a farla fuggire in lacrime a gambe levate. Ma era bastato così poco che lei, in fondo non aveva fatto niente, non aveva motivo per sentirsi in colpa.
"Dio...Questa stanza è un porcile. Come fa Frank a convivere qua dentro con voi?" Sibilò Lily disgustata, facendosi spazio tra i cumuli di roba accatastata per terra.
"E' arte, Evans. Possibile che tu non lo capisca?" la prese in giro Sirius, beccandosi un'occhiata di fuoco da parte della ragazza.
"Remus, perché non siete venuti a lezione?" Chiese Lily asciutta, portandosi le mani al petto e scrutando seria l'amico dopo essere riuscita ad individuarlo, più pallido che mai.
"Ecco Lily...Noi...Noi non ci siamo sentiti molto bene." Deglutì. Tutte e tre le ragazze inarcarono un sopracciglio quasi all'unisono. Sirius gli mimò con le labbra un "sii più convincente."
"Tutti e quattro? Insieme?" Chiese Lily più scettica che mai. Remus non gliela dava a bere, ma era quello che sapeva mentire peggio di tutti quindi le toccava mettere lui sotto torchio, pur quanto provasse pena per lui.
"Ecco, vedi, James a fine lezione ci ha offerto delle caramelle che ha trovato nella tasca del mantello ma chissà da quanto tempo erano lì e quindi erano scadute. Ci è venuto mal di pancia e siamo dovuti andare da Madama Chips. Quando ci siamo sentiti meglio siamo tornati in dormitorio per stare...Tranquilli." Esalò, guardando gli amici supplichevole. Sirius roteò gli occhi, Peter cercò di farsi piccolo piccolo e mise su un'espressione contrita e James, finse a sua volta una faccia addolorata. Molto credibili, sicuramente.
"Che Potter sia un imbecille è un dato di fatto. Ma le caramelle sono a lunga conservazione, lo sapete, vero?" Li apostrofò a denti stretti.
"Certo che lo sappiamo. Ma ce le avevo da veramente tanto tempo. Saranno pure a lunga conservazione, ma prima o poi scadono pure loro." Borbottò James indignato, dimenticandosi per un momento della sua recita. Lily lo ignorò bellamente.
"Va bene, supponiamo che questa storia sia vera. Se siete venuti in dormitorio per stare tranquilli, perché la stanza è sottosopra, Potter mezzo nudo, Peter sporco in faccia di cioccolato, Black zuppo di quella che spero sia acqua e tu, Remus, hai in faccia un'espressione da condannato a morte?" Chiese tagliente, arricciando lo sguardo in una smorfia di disgusto.
"Se non ci credi arrangiati." La rimbeccò Sirius.
"Quando ti metterò in punizione per una settimana, costringendoti a pulire i bagni maschili, che fanno vomitare, insieme a Gazza, vedrai che quello ad arrangiarti sarai tu." Lo minacciò Lily, puntandogli un dito contro. Il bel Black impallidì notevolmente.
"Ehm Lily...Siamo stati veramente un po' male. Non era una cosa grave, adesso stiamo molto meglio, ma sai quant'è pignolo Ruff. Venire tardi a lezione ci avrebbe fatti finire più nei guai che saltarla." Cercò di calmarla Remus, sperando di riuscire a convicerla e maledicendo mentalmente gli amici.
"Remus, sei un prefetto! Con quale scusa ti stanno ricattando?!" Chiese Lily indignata, rivolgendosi all'amico.
"Ei! Sono io il prefetto di Grifondoro." Brontolò James ancora più indignato. Nel frattempo si era rimesso una felpa asciutta e aveva abbandonato la sua ridicola recita, consapevole che la sua bella rossa non ci avrebbe mai creduto. Non riusciva a non trovarla bellissima, nemmeno quando era arrabbiata e lo insultava. Era Lily, semplicemente Lily...E avrebbe fatto qualsiasi cosa per farle cambiare idea su di lui. Qualsiasi cosa. Magari avrebbe dovuto smetterla di saltare le lezioni...Per esempio.
"Beh, considerando quanto poco tu sia affidabile, preferisco continuare a fare affidamento su Remus anche se a quanto pare, si fa ricattare da voi mascalzoni." Lo rimbeccò Lily, zittendolo impermalito.
"Ti ripeto che siamo stati male Evans. Non puoi crederci e basta e permetterci di scendere a pranzo? Dopo aver passato un'intera ora a vomitare avrei un po' di fame, sai com'è." Mentì Sirius spudoratamente.
"Bene Black. Quindi, se io adesso andassi da Madama Chips, lei mi potrebbe confermare che voi quattro, alla seconda ora, siete andati da lei per farvi curare?" Gli chiese con un sorrisino ironico di chi la sa lunga e di chi è consapevole di aver incastrato i colpevoli.
"Certo che non può! Si chiama segreto professionale." La rimbeccò di nuovo Sirius, beccandosi un'occhiataccia in tralice da James.
"Senti Lily...Facciamo così...Dopo pranzo noi ci metteremo in pari con la lezione di Ruff e storia risolta. Che ne dici?" Le chiese cauto James, spaventato all'idea di scatenare la sua ira.
"Con mettervi in pari, Potter, intendi dire dopo che io avrò passato i miei appunti a Remus che, una volta ricopiati, farà copiare voi a vostra volta oppure, vi moltiplicherà direttamente una copia ciascuno?" Sibilò minacciosa.
"Ehm Lily...Facciamo così. Tu darai i tuoi appunti a Remus, mentre io passerò i miei a Sirius e James e anche a Peter oppure, Peter può prendere quelli di Marlene o delle altre ragazze o viceversa." Si intromise Hermione, sperando di placare l'amica.
"Ti adoro Hermione, sei la numero uno." Le sorrise Sirius raggiante, facendola arrossire maggiormente. Lily ci pensò, ancora arrabbiata,ma infine annuì.
"Bene, per questa volta la passate liscia. Ma cinque punti in meno a grifondoro per aver mentito e ricattato in chissà quale modo Remus. Se risalterete lezione senza una valida motivazione, farò rapporto alla McGranitt." Tuonò la rossa, facendo protestare Sirius, che ricevette un'occhiata di fuoco da parte di Remus.
"Taci Black, se non vuoi che vi tolga cinque punti a testa." Sirius la guardò male ma non protestò.
"Ehm...Penso che si possa andare a pranzo a questo punto. Ci vediamo dopo." Mormorò Hermione.
"Ciao ragazzi, imparate a mentire meglio." Sogghignò Marlene, ricevendo un'occhiata torva anche da Lily, indecisa se togliere altri punti o no. Alla fine, togliere troppi punti a grifondoro era sconveniente anche per lei. Grifondoro era la sua casa ed era vero che i punti che toglieva poi li faceva riguadagnare tutti e di più, adesso fortunatamente grazie anche all'aiuto di Hermione, ma ci teneva a non rischiare di perdere la coppa delle case.
"Zitta Marl' o giuro che ne tolgo cinquanta di punti." Bofonchiò Lily, uscendo dalla stanza.
"E pulite questo porcile, ci puzza di cane morto." Aggiunse schifata.
"Hermione?" La vocina indecisa di Peter raggiunse le orecchie della riccia, che si voltò sorpresa.
"Si, Peter?" Chiese cauta e indecisa sul come comportarsi. Era la prima volta che Peter le rivolgeva la parola e lei, doveva ancora abituarsi all'idea ma soprattutto, doveva mettersi in testa che a quel tempo era ancora innocente e che lei, era lì proprio per aiutarlo e impedirgli di fare ciò che in futuro avrebbe fatto se lei non fosse intervenuta.
"Posso offrirti una cioccorana?" Le chiese sorridente, afferrando con le mani paffute una di quelle delizie da sotto il suo cuscino. Tutti i presenti lo guardarono stralunati, compresa Lily che borbottò "Questi sono tutti matti." e Marlene che mormorò tra sé e sé
"Ci sta forse provando?".
"Oh...Grazie Peter, è un gesto molto carino da parte tua. Accetto volentieri." Abbozzò un sorriso sorpreso, avanzando cauta verso Peter che tutto allegro, le porse una delle sue preziose cioccorane. Hermione la prese con gentilezza e la ripose nella tasca del mantello.
"Adesso è meglio se andiamo. Ci vediamo ancora e...Grazie Peter." Li salutò Hermione, uscendo dalla porta seguita da Lily, ancora torva e da Marlene più perplessa che mai.
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"Avete visto? Ha sorriso perché era felice. I dolci mettono sempre di buon umore." Disse Peter soddisfatto, una volta che le ragazze se ne furono andate. I ragazzi bofonchiarono tra loro, buttandosi ognuno sui propri letti.
"Ve l'avevo detto che non ci avrebbe mai creduto." Borbottò Remus imbronciato, ignorando le parole di Peter.
"Sei tu che non sai mentire Moony. La nostra scusa era perfetta altrimenti." Lo rimbeccò Sirius.
"Certo, come no, felpato. Credibilissima." Sospirò Remus, alzandosi dal letto per scendere a pranzo.
"Dai, in fin dei conti ci è andata bene. Solitamente toglie cinquanta punti a volta. Cinque punti non è poi così terribile." Li incoraggiò James con un sorrisino. Non riusciva proprio a prendersela con lei.
"Tu sei un po' di parte James." Sorrise furbo Peter, beccandosi una linguaccia in risposta.
"Jamie?" Lo guardò Sirius implorante
"No! Assolutamente no. Questo ve lo proibisco." Sbraitò Remus, capendo dove voleva andare a parare l'amico.
"Non se ne accorgerà mai nessuno." Brontolò Sirius, incrociando le braccia al petto.
"E' uguale Sirius! Questo si chiama abuso di potere e i punti in meno ce li siamo meritati! E' già un miracolo che non ce ne abbia tolti di più." Lo rimbeccò.
"Anche togliere punti per ogni cavolata è abuso di potere. Chi ha dato il distintivo da prefetto alla Evans, ha creato un mostro." Ribadì Sirius imbronciato.
"Ma noi i punti in meno ce li siamo meritati, perché abbiamo saltato lezione senza motivo inventando una balla assurda. Lily è già stata incredibilmente buona e James, non può aggiungere punti a caso solamente perché è un prefetto. Per Merlino James, di a Sirius che ho ragione." Strillò Remus in preda all'isteria, girandosi in direzione dell'amico, che spostava lo sguardo dall'uno all'altro.
"Mmh...Remus questa volta ha ragione Sir'. Non lo posso fare." Rispose vago, cercando di non ridere di fronte all'espressione scandalizzata del suo migliore amico.
"Andiamo Jamie, solamente cinque punti." Piagnucolò Sirius, osservando tradito il suo migliore amico.
"Non se ne parla Sirius e adesso,muovetevi. Tutti e due. Andiamo Peter, prima che finisca il pranzo e si resti anche a pancia vuota." Brontolò Remus, scoccando un'occhiata severa a James e Sirius.
"Sei un traditore ramoso, mi hai ferito nel profondo." Brontolò Sirius, scoccando un'occhiata imbronciata al suo migliore amico, che ridacchiò.
"Andiamo...dieci punti a Grifondoro." Sussurrò prontamente quest'ultimo non appena Remus e Peter furono scomparsi dalla loro vista, facendo scoppiare fragorosamente a ridere Sirius.
"Accidenti ramoso, per un momento ci avevo creduto." Continuò a ridere Sirius, mentre James gli faceva un occhiolino furbo.
"Mi dispiace Per lunastorta e Lily ma su questo, sono competitivo quasi quanto sul quidditch. La coppa delle case deve essere nostra." Sogghignò, scendendo le scale insieme al suo migliore amico.
"Sarà un nostro piccolo segreto." Sorrise Sirius furbamente. Uno dei tanti, avrebbe dovuto aggiungere.
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"Che mangiata." Mormorò James, ripieno come una patata al forno. Aveva mangiato talmente tanto che si sentiva quasi incinto. Meno male che aveva gli allenamenti di quidditch che lo aiutavano a mantenere in perfetta forma il suo fisico atletico e muscoloso altrimenti, con tutto il cibo che ingurgitava, sarebbe diventato la versione due di Peter.
"Ci vorrebbe proprio un bel pisolino adesso, visto che per oggi abbiamo finito." Disse Sirius, stiracchiandosi sulla panca.
"Scordatevelo. Dobbiamo recuperare storia della magia e in più dobbiamo fare la ricerca di pozioni. Ve lo ricordate?" Disse Remus, assottigliando lo sguardo. James e Sirius gemettero sconfortati, mentre Peter si limitò a fare un versetto rassegnato.
Dall'altra parte del tavolo, le ragazze erano sedute tra loro e ridevano e scherzavano in compagnia.
"Herm', ma Peter ci stava provando con te?" Chiese Marlene per l'ennesima volta alla riccia, che si sentì terribilmente a disagio. Per Godric, sperava seriamente di no. Le ci mancava solamente dover dare il due di picche proprio a Peter Minus, una delle persone che in futuro avrebbe disprezzato di più e che già ora, non amava particolarmente, in quanto conosceva il futuro e sapeva quello che avrebbe fatto se non lo avesse fermato in tempo. Sapeva di non doversi lasciare andare ai pregiudizi ma con tutto quello a cui doveva pensare, le risultava difficile vedere in Peter Minus un eventuale amico o, peggio ancora, un eventuale spasimante. Ovviamente Marlene si era premurata di raccontare la scena alle amiche non presenti.
"Ma no Lene, voleva solamente essere gentile. Alla fine non ho avuto molto modo di parlare con loro. Forse voleva farmi capire che sono la benvenuta o qualcosa del genere." Rispose imbarazzata. Anche se non avesse saputo niente riguardo a Peter di certo, non le sarebbe ugualmente piaciuto. Sapeva che il detto "mai giudicare un libro dalla copertina" era vero ma d'altronde, pure l'occhio voleva la sua parte e Peter, con almeno i suoi venti chilogrammi di troppo, i denti sporgenti proprio stile topo, gli occhietti di quello strano celestino sbiadito e i capelli color biondo cenere, di certo non era il suo tipo. Di nuovo il viso di Sirius le tornò in mente ma prontamente, cercò di allontanarlo. Tutto ciò non era normale, non lo era affatto. Doveva pensare alla missione, non alla bellezza di Sirius. Nel suo futuro sarebbe potuto essere tranquillamente suo padre, visto che aveva la stessa età di James e Lily e quando loro lo avevano conosciuto avevano già tredici anni. Ma al tempo era suo coetaneo, le ricordò la sua vicina interiore, che la riccia cercò di spegnere il più velocemente possibile.
"Sarà, però è strano che Peter regali i suoi dolci di sua spontanea volontà. Non è che lo hanno stregato?" Chiese Mary dubbiosa e al tempo stesso divertita.
"Oh ragazze, finitela dai! Povero Peter, voleva solamente essere gentile. Non createvi sempre film mentali assurdi e nemmeno lontanamente realizzabili." Ridacchiò la riccia, scuotendo il capo.
"Mmh, potrebbe però rivelarsi il principe azzurro." Sogghignó Emmeline, pungente. Hermione fece una smorfia, mordendosi quasi la lingua. Altro che principe azzurro...Sarebbe stato solamente un criminale, se non si fosse mossa a fare quello che doveva fare.
"Beh, non sarebbe ugualmente il mio tipo." Ribadì alzando gli occhi al soffitto, quel giorno cosparso di nuvoloni fitti e grigi che promettevano tempesta. Dopo tutto era quasi ottobre e il clima ad Hogwarts iniziava ad essere sempre più rigido e coperto.
"Hai ragione, non potrebbe mai eguagliare la bellezza di Sirius, vero Herm'? Anche se...Tra lui e James è una bella sfida. Ho osservato attentamente i suoi pettorali, lo ammetto e...Cavolo che pettorali!" Esclamò Marlene con un sorrisino malizioso rivolto sia alla riccia che a Lily. Entrambe arrossirono.
"Zitta Marl', mi sanguinano ancora gli occhi a ripensare a lui a petto nudo. Non è niente di speciale." Borbottò Lily, cercando di risultare convincente. In realtà un'odiosa vocina nella sua testa le diceva che i pettorali di quel disgraziato erano molto più che belli. Per un istante si morse il labbro inferiore, ripensando alla sera precedente. Ma fu solamente un attimo. Quello era sempre Potter, non doveva lasciarsi influenzare dal suo aspetto fisico...Gradevole, lo doveva ammettere. Era sempre il solito ragazzino immaturo, lo dimostrava il suo aver saltato due ore di lezione per puro vagabondaggio, cercando oltre tutto di passarla da stupida tentando di convincerla con scuse da bambini dell'asilo.
"Come vuoi te Lils, come vuoi te." Ridacchiò Marlene divertita, beccandosi un'occhiataccia da Lily.
"Su, finiscila 'Lene! Dobbiamo andare tutte in biblioteca a fare i compiti." La rimbeccò Lily, facendola imbronciare sconfortata.
"Non possiamo fare prima una pausa?" Provò a chiedere la mora.
"L'abbiamo già fatta. Quella di pranzo. Quindi adesso andiamo." Le rispose irremovibile, facendola borbottare sconfortata.
Le ragazze si alzarono da tavola una dopo l'altra e sempre chiacchierando, si incamminarono verso il portone della sala grande.
"Comunque Ali, prima o poi, mi dovrai spiegare come fa quel santo di Frank a convivere in quel porcile di stanza insieme a quei due animali di Potter e Black. Mi chiedo anche come faccia Remus, a dire il vero. Su Peter non mi esprimo perché non so cosa dire." Stava chiedendo Lily ad Alice, quando una ragazzina del secondo anno di tassorosso, accompagnata da qualche amica, la interruppe emozionata.
"Lily, Lily! Ma quindi è vero che tu e James Potter vi siete finalmente fidanzati? Girano voci che Jamie sia innamorato di te da un sacco di tempo e che ieri sera, vi siate finalmente decisi a fare il grande passo!" La rossa emise un verso strozzato, quasi soffocandosi con la sua stessa saliva.
"C-co-cosa? Io e...P-Potter insieme? E seriamente l'hai chiamato...J-Jamie?" Chiese con voce stridula, osservando le ragazzine come se fossero delle aliene.
"Sì, storia molto interessante mezzosangue! Perché non ce ne rendi partecipi?" Una voce maschile e sgradevole fece voltare le ragazze che si trovarono a fronteggiare un gruppo di serpeverde. A parlare era stato un ragazzo che Hermione non riconobbe, probabilmente era dall'ultimo anno dietro, però, c'erano anche Piton ed altri due ragazzi del loro anno. Hermione a quelle parole provò un moto assurdo di rabbia. Mezzosangue...Era già un po' che non sentiva quella parola che veniva utilizzata in modo così spregevole e risentirla, le fece tornare in mente le sue litigate con Malfoy e i suoi amici serpeverde stupidi tanto quanto lui. Sapeva quanto facesse male, almeno le prime volte, sentirsi chiamare in quel modo. Sentirsi diversi, sbagliati. Vide Lily assottigliare lo sguardo con sfida, per niente offesa ma sicuramente, pronta a uno scontro bello tagliente. Ma ciò che fece più rabbia ad Hermione, fu Piton. Lui non stava ridendo, non si era nemmeno quasi mosso, aveva in faccia una strana smorfia, ma Hermione lo fulminò con lo sguardo. Come poteva non dire niente? Come poteva permettere che la trattassero in quel modo se erano stati amici per così tanti anni? Se davvero le voleva bene, pur quanto si fosse comportato in modo orribile con lei, perché non prendeva le sue parti per redimersi? Gli mancava il coraggio, ecco cosa.
"Il cibo ti ha fatto acidità, Montague?" Lo affrontò Lily a testa alta. Hermione lo scrutò meglio, ma non riuscì ad associarlo a nessun viso conosciuto. Eppure...Il cognome non le era estraneo.
"Tu e il fan club di quello sfigato di Potter state bloccando il passaggio quindi, a questo punto eravamo curiosi, vero ragazzi? Dai mezzosangue, ci sei andata o no con Potter?" La canzonò il serpeverde.
"Non le parlare in questo modo." Intervenne Hermione, schiumante di rabbia. Nemmeno Malfoy era mai stato tanto viscido e volgare nei suoi confronti.
"Lascia perdere Herm'! Ad Hogwarts ci sono anche questi simpatici elementi. In ogni caso la mia vita privata non vi riguarda." Rispose gelida, incrociando per alcuni secondi, appositamente, lo sguardo di Piton. Il suo ex migliore amico.
"E tu chi saresti, nuova arrivata?" Chiese Montague, scrutandola da capo a piedi.
"Lasciatela stare! Fareste bene ad andarvene Montague. Siamo in sala grande e stiamo attirando troppe attenzioni." Sbottò Emmeline gelida.
"Sono Hermione Granger, una nuova arrivata, per l'appunto." Gli rispose a sfida la riccia, ignorando Emmeline.
"Ci sono problemi, qua?" La voce di James fece voltare le ragazze, che incontrarono gli sguardi dei quattro malandrini. In prima linea ovviamente c'erano James e Sirius.
"Ecco il paladino della giustizia, ecco a noi Potter! Stavamo giusto parlando di te, vero Evans?" Lo stuzzicò con un sorrisino di scherno.
"Non osare infastidirla." Sibilò James minaccioso, sentendo immediatamente la rabbia fluirgli al cervello. Odiava quei viscidi vermi, soprattutto Piton, semi nascosto là dietro, che non stava muovendo un muscolo in difesa di quella ragazza che per anni gli era stata accanto, nonostante tutto. Odiava che le parlassero, la guardassero, respirassero la sua stessa aria. L'idea che potessero averla insultata lo mandavano fuori di testa.
"Lascia perdere Potter! Stavamo giusto andando via. Non costringetemi a togliere punti né a serpeverde né a Grifondoro. Non siamo qua per dare spettacolo." Sibilò Lily, guardando James in tralice.
"Ma la senti, Potter!? Scuola, punti, compitucci da prefetto. Sempre i soliti discorsi. Fa tanto la difficile, ma forse a letto è un po' meno noiosa?" Lo stuzzicò. James ringhiò, sguainando la bacchetta per puntarla verso Montague.
"POTTER!Ho detto di no, lascia perdere. Finiscila di cedere ad ogni provocazione." Sibilò Lily, rossa in faccia. Per puro istinto gli afferrò il braccio che teneva la bacchetta, facendoglielo abbassare. Quel gesto le scatenò tanti piccoli brividi lungo la spina dorsale. Lo aveva toccato, di sua spontanea volontà. Quel piccolo gesto fece però sgranare gli occhi a tutti i presenti, in primis a James.
"Che carini, non trovate? La nuova coppia del secolo. Una mezzosangue, l'eroe delle mocciosette di Hogwarts e il fan numero uno. Il traditore del suo sangue per eccellenza. Vero, Black?" Hermione era rimasta in silenzio, in quanto erano già in troppi e gli studenti che non riuscivano a passare, scrutavano verso di loro per capire cosa stesse succedendo, attirando così l'attenzione. Di lì a breve qualche professore sarebbe intervenuto.
"Me lo ripeti spesso Montague che sono un traditore del mio sangue. Sei un po' noioso, lo sai? Se sei così invidioso dei Black, prova a sedurre quella vecchia tarantola di mia madre. Non è detto che non decida di accontrattarti qualcosa. Oppure, avvelenala direttamente, insieme al mio adorabile padre. Grimmald place numero due, puoi trovarli lì. Se ce la fai fammelo sapere, provvederò io stesso a farti recapitare un ordine di Merlino prima classe per un atto di eroismo verso l'umanità. Ah, potresti trovare un ostacolo nel mio ex fratello, ma potreste mettervi d'accordo tra di voi." Lo beffeggiò Sirius. Hermione, involontariamente, sorrise divertita non passando però inosservata a Montague.
"Nuova arrivata, trovi simpatico quel traditore? Fammi indovinare...Granger, giusto? Sicuramente sei anche tu una sporca mezzosangue ed è un peccato, sai? Hai un bel faccino, ma è sprecato per colpa del tuo lurido sangue." Montague le sputò addosso quelle parole con tutto il disprezzo possibile ma la riccia, non si sentì minimamente toccata. Lo sapeva che prima o poi avrebbe dovuto fare i conti con quegli ideali ma ormai, ci aveva già fatto il callo. Sirius, però, non parve vederla allo stesso modo.
"Non osare rivolgerti a lei in quel modo." Sibilò furioso, estraendo la bacchetta per puntarla alla gola di Montague. Nel frattempo, si trovavano ancora in sala grande.
"Sirius lascia perdere, non sono minimamente offesa!" Si affrettò a dire Hermione, scoccando un'occhiata preoccupata al tavolo dei professori. Non voleva che arrivassero e li trovassero in quella situazione ed era già un miracolo che non fosse ancora venuto nessuno a controllare.
"Adesso basta! Andiamo tutti via di qua. Tra poco arriveranno i professori. Voi sparite e fatevi gli affari vostri. Voi, seguiteci in sala comune." Sbottò ad un tratto Alice, riemersa dalle quinte con le gote arrossate e gli occhi scintillanti di rabbia. Al suo fianco anche Frank annuì, poggiando le mani sulle spalle dei compagni che dopo ultimi battute aspre, decisero di togliersi da lì, senza mai dare totalmente le spalle ai nemici.
La dolce e silenziosa Mary aveva incontrato lo sguardo del capitano della squadra di quidditch di serpeverde e, senza dire una parola, aveva abbassato lo sguardo ed era arrossita. A Hermione quella scena non era sfuggita e una piccola "O" di meraviglia le era apparsa sulle labbra. Forse, le avrebbe dovuto parlare...
-Nuovo aggiornamento ragazziiii! Sì, non ci credo nemmeno io tra poco 😂. Non voglio annoiarvi con i miei soliti discorsi, quindi non scriverò il solito papiro. Però ringrazio con tutto il cuore tutte le persone che votano, lasciano un commentino, che mi fa sempre un piacere grandissimo leggervi e rispondervi, o che si limitano anche solamente a leggere. Un bacione grande a tutti ❤. Vi lascio alle vostre 4608 parole 💕.-
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