Capitolo 51
Lily si precipitò su per le scale del dormitorio maschile con un diavolo per capello e l'espressione furente, mentre Hermione, al seguito, cercava di calmare la sua ira.
"Hermione, credimi,bisogna fargli capire chi comanda. Non possono fare sempre ciò che vogliono e poi perdonami, ma mi sono stufata di aspettare Black e quell'imbecille di Potter." Esclamò Lily risoluta. La riccia annuì, debolmente, sapendo già come sarebbe andata a finire.
Da dietro la porta si sentiva un vociare assordante e frasi sconnesse che sembravano quasi versi animaleschi. Hermione impallidì, guardando Lily allarmata. Lei non aveva alcuna intenzione di entrare lì dentro! La compagna doveva essere pazza a voler entrare in quel manicomio.
"Nessuna paura Herm', siamo armate." Tentò di rassicurarla la rossa, estraendo con decisione la bacchetta. La riccia però non era particolarmente convinta anche perché...
"Si Lily, ma noi siamo in due, loro sono in quattro e poi cielo... Vuoi davvero entrare lì dentro?" Chiese con orrore, guardandola come se fosse pazza. Lily strinse le labbra, guardando prima la porta poi lei e infine disse
"Facciamo così...Prima proveremo a bussare educatamente. Se non aprono, busseremo più energicamente e se continueranno a non aprire, faremo saltare la porta." Sospirò, cercando di darsi un contegno. Era mai possibile che quando si trattava di quei quattro, ogni volta, perdeva sempre il senno della ragione? Ancora si chiedeva come mai Remus facesse parte di quella banda di disgraziati... Così pacato, educato, gentile e studioso. No, c'era qualcosa che non andava... Forse lo drogavano per approfittarsi di lui e della sua bontà. Avrebbe dovuto indagare.
"Se sei proprio decisa a farlo..." Sospirò la riccia, distraendola dal suo monologo interiore. Lily annuì, decisa. Prese un respirò profondo e poi bussò due volte alla porta dei malandrini. Nella stanza sembrò regnare per alcuni secondi il silenzio, ma poi le due ragazze iniziarono nuovamente a sentire il fracasso di prima.
"Dici che non abbiano sentito?" Chiese Hermione dubbiosa. Lily aggrottò le sopracciglia, scrutando con stizza la porta chiusa.
"Dico che sono degli idioti, Provo a bussare più forte." Mormorò furiosa, scoccando un'occhiata all'orologio. Ormai era tardi, tardissimo. Mancava cinque alle otto e sarebbero irreparabilmente arrivate in ritardo. Lumacorno sarebbe rimasto deluso e sconvolto... Lei, Lily Evans, non era mai arrivata in ritardo a uno dei suoi inviti. Strinse i denti, con gli occhi lucidi... Forse era una reazione esagerata, anzi lo era sicuramente, ma lei ci teneva... Ci teneva così tanto ad essere sempre impeccabile, precisa e puntuale e in qualche modo, Black e Potter, ma soprattutto quest'ultimo..Facevano il possibile per rovinare la sua immagine ed era una cosa che non riusciva a tollerare. Ma la cosa che le dispiaceva, era che Hermione non sapeva di essersi scavata la fossa da sola ad accettare l'invito di Black, povera ragazza. Ma presto avrebbe capito che razza di idiota fosse... Le dispiaceva soltanto che avrebbe sofferto, quello si, era una brava ragazza... Magari un po' ingenua, forse vedeva in Black il bel principe buono e pronto ad innamorarsi della principessa per difenderla e salvarla dai pericoli... Ma non era esattamente così. Era Black stesso il pericolo e lei era una brava ragazza, e non era giusto che magari si... Affezionasse a lui, poteva dire, per poi restarne profondamente delusa.
"VOLETE APRIRE QUESTA DANNATA PORTA?" Ringhiò furiosa, continuando a sbatacchiare i pugni contro il legno duro. Se non avessero aperto, l'avrebbe seriamente fatta saltare in aria. Per Godric, era un prefetto dopo tutto, dovevano aprirle e poi... Doveva accertarsi che lì dentro non stesse accadendo niente di illegale.
"Ehm Lily, fai atten...." La riccia non fece in tempo a finire la frase, perché la rossa si ritrovò a battere ripetutamente i pugni contro la testa di James che, a petto nudo, strillò come una ragazzina, cadendo all'indietro e portandosi, un'altra volta, Lily dietro. Quest'ultima, quando vide Potter mezzo nudo, sotto di lei, urlò così forte da farsi sentire da mezzo castello per poi tirargli uno schiaffo in piena faccia. Quest'ultimo la guardò stralunato e dolorante, così come il resto dei malandrini. Hermione invece si portò le mani in faccia, sconfortata davanti a quella scena. Cielo, che imbarazzo... C'era Sirius in mutande che le guardava come un pesce fuor d'acqua mentre Remus, sconvolto, cercava di non far morire Peter soffocato, per l'ennesima volta, da un dolciume di troppo mangiato troppo velocemente.
"Accidenti Evans, non credevo che tu mi desiderassi così tanto da volermi aggredire nel mio dormitorio, davanti ai miei amici." Bofonchiò James, con una smorfia di dolore. Lily deglutì, come paralizzata, osservandolo come se fosse un mostro marino.
"Potter... Cosa ci fai mezzo nudo sotto di me?" Chiese la rossa, troppo imbarazzata e costernata per riuscire a muoversi e spostarsi da lì, voleva assolutamente evitare un qualsiasi movimento troppo brusco. James inarcò un sopracciglio, divertito.
"Tecnicamente sei te ad essere sopra di me, Evans. Vorrei giusto farti notare che mi hai aggredito nel mio dormitorio."Le rispose sornione, beandosi di quella vista... Quella sera la Evans era diversa dal solito.Più luminosa... Più bella.Senza la divisa scolastica che tappava ogni centimetro del suo corpo, sembrava quasi un'altra ragazza ma poi, non appena apriva bocca, l'incantesimo si spezzava. Quella era la Evans, in tutta la sua furia,pronta ad ucciderlo e che lo aveva già schiaffeggiato senza un apparente motivo.
"Diciamo che è un po' tardi e ormai il Lumaclub sarà sicuramente iniziato. Lily non aveva più voglia di aspettare e diciamo che... Che è voluta venire a chiamarvi. Ha provato a farlo con gentilezza,ma non apriva nessuno." La giustificò Hermione, osservando ancora dubbiosa quella scena, cercando di evitare di guardare Sirius ancora in mutande. James e Sirius sbiancarono, osservandosi con terrore.
"E guarda caso, voi siete ancora mezzi nudi." Ringhiò Lily, tentando di strozzare James, anche se fu prontamente fermata da Remus e Hermione che molto coraggiosamente, entrò nella stanza.
"Ma...Ma non iniziava alle nove?" Chiese James,con voce stridula,ancora schiacciato sotto il peso della rossa.
"Ma certo Potter, già che ci siamo alle dieci. Iniziava alle otto e per colpa vostra, siamo già in ritardo di dieci minuti." Urlò, battendo un pugno sul petto di James. Sussultò, notando quanto fosse caldo... Troppo caldo, per un normale essere umano.
"Evans, zuccherino mio, perdonami infinitamente. Non volevo arrivare in ritardo al mio primo appuntamento con te,non avrei mai osato! Ma ho frainteso l'orario. Potrai mai perdonarmi?" Squittì James, con gli occhi fuori dalle orbite, cercando lo sguardo di Sirius che nel frattempo aveva cercato lo sguardo di Hermione. Quest'ultima gli rivolse un debole sorriso, prima di spostare lo sguardo su Lily. Cielo, perché non si vestiva? Non voleva continuare ad essere così vicina, troppo vicina, a lui mentre era in mutande. Quello era Sirius,il padrino del suo migliore amico... Ed era tremendamente sbagliato. Era praticamente nudo davanti a lei, se non fosse stato per quel misero pezzetto di stoffa che gli tappava le sue così dette grazie. Si sentì ancora più accaldata e sperò che si sbrigassero a vestirsi sia perché si stava facendo davvero tardi e sia perché non voleva essere testimone di un duplice omicidio. Lily fulminò James con lo sguardo, sibilandogli contro furiosa.
"Io e te non abbiamo nessun appuntamento, Potter! Ma quell'idiota di Black invece ne ha uno con Hermione che povera ragazza, lo sta aspettando da mezzora e non ha ancora capito che razza di imbecille sia! E di grazia, vestitevi!" Sbottò furiosa, tirando un altro pugno a James, che la guardò allarmato.
"Sia chiaro,non mi dispiace che tu stia sopra di me,però comprendi che finché continuerai a stare in questa posizione,picchiandomi ripetutamente, non potrò vestirmi?" Le fece notare il moro, sorridendo sotto i baffi. Lily arrossì, trovando improvvisamente il coraggio di alzarsi di scatto, non senza avergli prima tirato una ginocchiata che lo fece gemere di dolore.
"Dio quanto sei violenta." Gemette, rotolando di lato come un sacco di patate.
"Il nostro non è un appuntamento, buon Godric è...è un amichevole invito ad una festa, si." Borbottò Hermione, terribilmente accaldata. Voleva uscire da quella stanza e soprattutto,voleva che Sirius Black si vestisse, non era difficile indossare degli abiti, buon Godric. La situazione stava degenerando e lei stava già impazzendo. Cielo,nel suo tempo non c'era mica tutto quel caos... Si, c'erano i gemelli che erano dei veri e propri combina guai e i Serpeverde che come al solito insultavano però... Cielo, la situazione non era così tragica, non c'era tutta quella...Violenza! Pensò costernata. In ogni caso nessuno parve ascoltarla, perché dopo poco la baraonda riebbe inizio. Lily prese praticamente Sirius per i capelli, facendolo strillare come una femminuccia, per poi cercare nel suo armadio un completo che gli fece indossare quasi a forza e con James fece la stessa cosa, ma in modo molto più manesco...
"Butta strega, hai rovinato i miei meravigliosi capelli." Sibilò Sirius per la decima volta, osservando Lily rancoroso. Finalmente, seppur di mezzora in ritardo, stavano andando al Lumaclub. Sirius aveva rivolto un buffo inchino ad Hermione, insistendo per prenderla a braccetto, nonostante la riccia gli avesse più volte ripetuto che non era necessario, dopo averle chiesto umilmente scusa.
"Zitto cagnaccio, la mia futura moglie ha ragione." Lo rimbeccò James, sorridendo mieloso a Lily, che se non gli sputò in faccia gli andò di lusso.
"Ma se non ha detto niente." Gli rispose Sirius seccato.
"Ha ragione a prescindere." Lo sfidò James, solidale con la rossa. Quest'ultima grugnì esasperata,mentre Hermione li guardò dubbiosa. Forse assumevano delle droghe... Altrimenti non sapeva come giustificare quei comportamenti assurdi.
"Fatela finita, o giuro che vi strozzo! Per colpa vostra siamo in ritardo, in ritardo! Che pessima figura farò con Lumacorno?" Piagnucolò Lily, osservando Hermione disperata.
"Dai Lily, vedrai che anche se un po' in ritardo, non ci saremo persi niente di che per il momento." Cercò di rassicurarla la riccia, giusto per cercare di calmare un po' la sua ira.
"Si ma io...Io sono sempre in anticipo e adesso, siamo in ritardo di quasi quarantacinque minuti. Ti rendi conto? E' un'eternità, un'eternità!" Piagnucolò disperata, scoccando un'occhiata infuocata ai due ragazzi.
"Non ti preoccupare Evans, quando Lumacorno vedrà che sei arrivata in ritardo perché in mia compagnia, si renderà conto che il tuo ritardo è più che giustificato. I migliori si fanno sempre aspettare, no?" Sogghignò James. Lily lo fulminò con un'altra occhiata rabbiosa.
"Noi non siamo insieme, Potter! Inoltre... Perché non arrivi in ritardo a una delle tue stupide partite di quidditch?" Gli chiese aspra, mentre Sirius fischiava di sottofondo. Quello era un colpo basso. James deglutì, passandosi una mano tra i capelli per scompigliarli di più. A Hermione alla fine venne da ridere, quei due erano uno spasso dopo tutto. Chissà come si sarebbero comportati da fidanzati e poi da sposati...
"Il quidditch è un argomento a sé, e poi sono il capitano." Borbottò, cercando con lo sguardo gli occhi di Sirius che in tutta risposta gli fece una linguaccia.
"Anche le ronde che dobbiamo fare, sono un argomento a sé? Cerchi di scappare dai tuoi doveri di...Prefetto." Sibilò Lily a denti stretti, ignorando all'improvviso quelle pagliacciate sul quidditch. James sbiancò, Sirius sbuffò e Hermione alzò gli occhi al soffitto, sperando in un miracolo da parte di Merlino.
"Cielo Evans, possibile che tu sappia parlare solamente di scuola?" Le domandò Sirius, annoiato. Lui e Hermione erano ancora avvinghiati in quella posa ridicola, ma la ragazza si sentiva leggermente a disagio. Non sapeva ancora bene come comportarsi in quelle situazioni e soprattutto, si rendeva conto di quanto fosse teso il rapporto tra Lily e James. Entrambi erano molto testardi, ma Lily lo era davvero, davvero tanto. Se solo avesse almeno provato ad allentare un po' la cinghia... Magari provando a dare una possibilità al ragazzo. Ma oltre a quello, non si era immaginata così quella specie di appuntamento con Sirius. Non credeva che avrebbe dovuto sorbire le litigate tra quei tre cercando, in qualche modo, di non farli uccidere a vicenda.
"Taci Black."
"Ma non sto scappando Evans, non mi permetterei mai!" Si indignò James, passandosi nuovamente la mano tra i capelli. La ragazza assottigliò gli occhi, osservandolo furiosa.
"Sto per perdere un fratello."Borbottò Sirius rivolto a Hermione. Quest'ultima lo guardò sorpresa, meravigliandosi di come gli venisse spontaneo considerare James come un vero e proprio fratello. Il legame che li univa doveva essere davvero molto forte.
"Cos'ha combinato James?" Si limitò a chiedergli, inarcando un sopracciglio. Aveva sentito e visto Lily fare diverse sfuriate riguardo alle ronde, ma aveva preferito evitare accuratamente quei momenti. Sirius sogghignò, guardandola malandrino.
"Lo scoprirai presto, dolce fanciulla. La Evans non si risparmierà dall'elencare tutto ciò che ha combinato James." Hermione arrossì di fronte a quel nomignolo, ma al tempo stesso dovette dargli ragione...
"Ah no? Fammi pensare...Sono già tre ronde che salti, Potter! Una volta ti ha sostituito Rogier, di corvonero, un'altra l'ho dovuta fare da sola e l'ultima ho dovuto fare una ronda supplementare con Piton." Sibilò a denti stretti.
"Perché proprio Piton?" Sbottò James, improvvisamente serio e irritato. Non gli piaceva che quel viscido passasse del tempo da solo con Lily, dopo ciò che le aveva fatto doveva starle alla larga come la peste.
"Perché era l'unico disponibile, Potter! E perché tu, che mi dovresti accompagnare, ogni volta hai una scusa per non venire."Sbottò arrabbiata.
"Ero in punizione, mi dispiace."James abbassò il capo, sentendosi un po' in colpa. Effettivamente era vero... Era già tre volte che dava pacco a Lily e ciò non lo aiutava a farsi mettere in buona luce con lei.
"E questo perché la prima volta hai dato fuoco alla divisa di Dolow, la seconda hai fatto scivolare Piton giù dalle scale e l'ultima hai fatto cadere i capelli a Mcnair. Sei proprio un genio Potter! Quale scusa inventerai per saltare la prossima ronda?"Sibilò rabbiosa e indignata.Era mai possibile che Potter, al loro sesto anno, ancora non fosse in grado di smetterla di comportarsi da bambino di undici anni? Il ragazzo chinò nuovamente il capo, colpevole.
"Hai ragione, ma i serpeverde proprio non li sopporto. Dolow e Mcnair ti avevano insultata e poi essendo nella squadra di quidditch dei serpeverde ed essendo delle serpi, li odio a prescindere mentre Piton... Beh, Piton è un caso a parte." Si accalorò tutto ad un tratto, guardandola negli occhi e incrociando le braccia al petto. Hermione per fortuna si accorse che erano quasi arrivati, perché temeva seriamente che la situazione degenerasse, in quanto vedeva la tempia di Lily pulsare pericolosamente. La rossa però lo guardò interdetta,mentre Hermione e Sirius si guardarono senza osare fiatare.
"Perché, Potter?" Chiese infine, esitante...
"Oh ragazzi cari, finalmente! Credevo che non sareste più venuti. Ma che piacere, vedo che le coppie che ho formato hanno portato i loro frutti." Gongolò Lumacorno felice, apparendo dal nulla. Sirius lanciò un gridolino spaventato, beccandosi le occhiate scettiche delle due ragazze, anche se a Hermione venne da ridacchiare.
"Ehm... Di che coppie parla professore?" Chiese Lily, impallidendo. James invece sorrise come un bambino il giorno di Natale nel momento in cui scarta i regali.
"Ma come, Lily cara. Vedo che sia tu che la signorina Granger siete in dolce compagnia." Le rispose stupefatto, tornando subito dopo a sorridere. Hermione arrossì leggermente, vedendo Sirius sorridere sotto i baffi mentre la stringeva meglio sotto braccio. James invece allargò maggiormente il suo sorriso e afferrò la mano di Lily, che lo fulminò con lo sguardo mentre guardava con orrore le loro mani intrecciate.Era una sensazione strana,mai provata prima e non era certa che le piacesse... Anche perché quello che le teneva la mano era Potter.
"Professore sta fraintendendo,io non sono venuta in compagnia di Potter!" Balbettò Lily, rossa in faccia e sul punto di esplodere.Il professore però notando le loro mani intrecciate, fece un sorrisino di chi la sapeva lunga.
"Suvvia Lily cara, non pretendo certo che voi giovani diate spiegazioni a un povero vecchio come me,però sappiate che non dovete sentirvi in imbarazzo nel mostrare i vostri sentimenti." Sorrise gioviale. Lily ormai era sul punto di farsi venire un infarto,mentre James gongolava come non mai, tenendo saldamente la sua mano bella stretta per impedirle di fuggire e Sirius e Hermione se la ridevano sotto i baffi.
"Ben detto professore, ben detto. Presto si abituerà pure lei."Sorrise James malandrino, ammiccando verso una Lily quasi sul punto di collassare, veramente, considerando il suo colorito color porpora.
"Non lo metto in dubbio signor Potter! Confido in un suo miglioramento nella mia materia, dopo tutto dare un'altra possibilità non è mai sbagliato. Ma adesso entrate, se non volete perdervi la serata. Al momento non vi siete persi nulla di che. Altri vostri compagni sono arrivati da poco." Annunciò il professore, aprendo la porta del suo ufficio, addobbato per il party. C'era della musica in sottofondo e molte decorazione abbellivano l'ambiente. Gli studenti si erano già accomodati e stavano chiacchierando tra di loro, probabilmente aspettando l'inizio del banchetto. Ma la loro attenzione, fu colta dall'entrata del nuovo quartetto. Hermione a braccetto con Sirius e Lily Evans, rossa in faccia, per mano con un sorridente James Potter. Quella scena, lasciò tutti nello sconcerto più totale. Severus, che fino a quel momento era stato in disparte,nel vedere le loro mani intrecciate, sbiancò, sentendosi quasi mancare. Non poteva essere vero... Lily non poteva aver accettato un invito di Potter. Lei non sarebbe mai stata sua, sapeva che probabilmente lui l'aveva persa per sempre, ma avrebbe fatto il possibile per impedire che quell'arrogante pallone gonfiato le rovinasse la vita. Non si sarebbe mai perdonato per ciò che le aveva fatto... Ma in tutti quegli anni lei gli aveva sempre detto di odiarlo e disprezzarlo e tali sentimenti non potevano essere cambiati da un giorno all'altro. Eppure, Lily non faceva niente per divincolarsi dalla sua presa. La conosceva, vedeva che era a disagio e imbarazzata però, non stava facendo niente per lasciargli la mano. Una crepa gli andò ad intaccare il suo cuore già martoriato. Nel profondo del cuore, anche se ancora lei non lo sapeva, a Lily non dispiaceva affatto quel contatto...
"Sei morto, Potter. Sappilo." Sibilò Lily a denti stretti, facendo sorridere ancora di più il moro.
"Pensala come vuoi Evans,però ti vorrei far notare che mi stai ancora tenendo la mano, senza tentare di spezzarmela." Le rispose con un sorrisetto lasciandola, ancora una volta, spiazzata. Guardò prima Potter, poi la sua mano, e infine di nuovo Potter e dovette dargli, con suo profondo sgomento, ragione. Lo stava ancora tenendo per mano, senza ancora avergliela troncata. Cercò di prendere un respiro per calmarsi... Forse era l'ansia, lo shock iniziale, il fatto che se lo avesse ucciso, Lumacorno sicuramente non avrebbe reagito molto bene. Di certo a lei non piaceva avere tutto quel contatto con James Potter, era stato lui ad afferrarle la mano, e lei stava cercando l'occasione giusta per liberarsi di lui e poi ucciderlo. Sì, doveva decisamente essere così...
-Ciao a tuttiiii, eccomi qua con un nuovo capitolo! Cosa ne pensate? L'entrata trionfale di James e Lily per mano, seppur non previsto, deve aver lasciato tutti quanti abbastanza sotto shock peroooo', è successo e forse forse, Lily non ne è poi così dispiaciuta, anche se per il momento non lo ammetterebbe mai né a sé stessa né tanto meno a James. Cosa accadrà secondo voi nei capitoli successivi? Cercate di lasciare qualche commentino, mi fa molto piacere leggere ciò che pensate <3. Un bacione grandissimo, a presto <3 <3 <3.-
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