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Capitolo 45

"Cielo Lily, Calmati!" Strillò a un tratto Marlene, in quanto l'amica per l'ennesima volta aveva sbattuto sul tavolo, con violenza, il povero cucchiaio con il quale stava mangiando i cereali nella tazza, facendo sobbalzare le ragazze. La rossa sbuffò frustrata, socchiudendo gli occhi per cercare di tranquillizzarsi. Non vedeva il suo ormai ex migliore amico dalla fine dello scorso anno scolastico, quindi dai primi di giugno. Aveva fatto di tutto per ignorarlo quell'estate, ed era stato tremendamente strano. Lei e Severus avevano sempre passato le vacanze estive insieme. Certo, Lily si alternava facendo visita anche alle amiche, però per il resto lei e il suo ormai ex migliore amico avevano passato insieme le loro giornate estive per ben quattro anni. Quella che sarebbe dovuta essere la quinta, nemmeno a parlarne.

Rivederlo era stato un colpo al cuore, non era ancora pronta a riparlarci, a risentire la sua voce, a trovarsi bene o male a stretto contatto con lui. Sapeva che lui aveva fatto ogni tentativo possibile e inimmaginabile per riavvicinarla e porle quelle che lui definiva scuse. Ma lei non voleva saperne, non voleva sentire quelle inutili frasi prive di significato. La ferita che aveva aperto nel suo cuore non poteva essere rimarginata con delle scuse. Sempre che fossero sincera, doveva ormai chiedersi.

Severus era ormai finito nel vortice della magia nera, trascinato dentro e affondato insieme a quegli insulsi e disgustosi suoi compagni di casa, tutti aspiranti mangiamorte. Persone orribili che volevano farsi marchiare come bestie per eseguire gli ordini folli di un mago altrettanto folle, dalle idee malsane, dall'anima marcia e dannata, anche se non era certa che ne avesse una. Lui si era fatto trascinare e ormai era troppo tardi e lei non poteva accettarlo... Aveva fatto tanto per lui, aveva sopportato insulti, frecciatine e prese in giro per stargli accanto. Una volta, Dolov, un ragazzone stupido tanto quanto la sua stazza, le aveva addirittura dato della sgualdrina, della poco di buono...

"Ei Sev', puoi trovarti molte altre ragazze purosangue, per soddisfare i tuoi bisogni, non è necessario che tu frequenti questa mezzosangue. Lasciala a Potter, tu puoi avere...Di meglio, non so se capisci." Aveva sogghignato maligno, facendole gelare il sangue nelle vene. 

"Non rivolgerti a me con tali insulti.Non mi conosci." Aveva sibilato sprezzante, cercando di mostrarsi il più forte possibile. In realtà si era sentita malissimo, perché quelle parole la ferivano, anche se pronunciate da un essere viscido e stupido. Non era giusto che una persona venisse giudicata  in modo tanto dispregiativo per dello stupido sangue. Non le sembrava giusto ricevere quegli insulti così cattivi.

"Altrimenti? Corri da Potter? Non mi meraviglierei. Lo disprezzi tanto, però alla fin fine sai che se corri da lui con le lacrime agli occhi, quell'idiota non esiterebbe un attimo a farti da cavaliere azzurro." Le chiese con sfida.

"Principe azzurro, casomai.Comunque non inventarti eresie. Ti ripeto, non sai niente di me e di certo non ho bisogno dell'aiuto di Potter." Sbottò, sentendo la rabbia crescerle nel petto. In quel momento ce l'aveva con il mondo. Con quell'idiota che la stava ingiustamente insultando, con Potter che in qualche modo veniva sempre associato a lei e anche con Severus, che se ne stava in disparte, senza muovere un dito per difenderla. 

"Fa poca differenza Evans. So che sei una mezzosangue, e ciò basta e avanza." Dolov fece una smorfia e se ne andò, lasciando Lily e Severus da soli.

"Lily... Non te la prendere, non è vero niente di ciò che ti ha detto..." Aveva mormorato Piton quando si era accertato che del compagno non vi fosse più traccia.

"Ah, adesso parli? Beh, grazie dell'aiuto. Grazie per avermi difesa, sono davvero commossa. Tra amici non ci si dovrebbe aiutare e difendere a vicenda? Soprattutto se migliori amici? A me sembra che io ti difenda sempre quando Potter e la sua banda ti prendono di mira ingiustamente. Tu però per me non muovi mai un dito, quando i tuoi amichetti mi insultano e mi danno addirittura della sgualdrina!" Aveva gridato, con gli occhi lucidi e le gote arrossate. Severus aveva sgranato gli occhi, cercando di avvicinarsi per cercare di tranquillizzarla. Lei però si era spostata di scatto, fulminandolo con lo sguardo.

"Lily ti prego..."

"No, Lily niente. Lasciami stare, per favore. Ho bisogno di stare con le mie amiche. Buona giornata, Severus." Gli aveva risposto freddamente, girando sui tacchi per andare a cercare conforto dalle ragazze.

Quella era stato uno dei tanti episodi dove Piton, anche se indirettamente, l'aveva ferita. Era da lì che aveva iniziato a capire che lo stava perdendo, che le cose non andavano più bene come allìinizio e i suoi tentativi per salvarlo erano falliti miseramente. Aveva capito che lui in ogni caso non si sarebbe mai schierato contro i suoi compagni per lei, nonostante si ostinasse a definirla la sua migliore amica dicendole di volerle bene. Le parole non bastavano, servivano i fatti. Ma tutto ciò che vedeva in lui era il male prendere il sopravvento. Lui voleva diventare un mangiamorte, e lei non poteva impedirglielo, ma nemmeno accettarlo. Non si sarebbe fatta muovere a compassione...Non era disposta a tornare a soffrire per colpa sua, non era disposta ad essere amica di un mangiamorte, di una persona che voleva uccidere e torturare persone innocenti per degli ideali folli... Persone come lei.

"Perdonami 'Lene, perdonatemi tutte...Ma è più forte di me." Sospirò nervosa, mettendo da parte la tazza ormai vuota. Hermione voleva chiederle qualcosa, ma temeva di scatenare l'ira delle ragazza e ciò la intimidiva. Lily le sembrava una ragazza molto forte e determinata e porle delle domande in quel momento, che era così arrabbiata, non sapeva quanto fosse saggio.

"Tranquilla Lily, è comprensibile che tu sia arrabbiata. Però cerca di non prendertela troppo." Le disse Alice dolcemente.

"Purtroppo credo che ci ritenterà a fare questi teatrini, e non puoi prendertela a morte ogni volta. Devi ignorarlo, così capirà che tu non vuoi più averci a che fare e si arrenderà." Le consigliò a sua volta Emmeline. 

"Non ti preoccupare Lily, mi preoccupavo solamente per la tua sanità mentale. Hai un diavolo per capello, e nemmeno sono arrivati i malandrini." Ridacchiò Marlene, facendo fare una smorfia tra il divertito e il disgustato alla ragazza.

"Beh, se quest'ultimi sparissero proprio, sarebbe un giorno felice per Hogwarts, ma soprattutto per me e la mia sanità mentale." Sospirò Lily, lanciando uno sguardo accigliato all'entrata della sala grande, come ad accertarsi che non arrivassero. A Hermione sembrò che la ragazza fosse più tranquilla, quindi decise di provare a farle una domanda.

"Non vorrei essere indiscreta Lily...Ma quello era il tuo migliore amico?" Le chiese, fingendosi incerta. Lily tornò a concentrarsi sulle amiche e guardò Hermione, annuendo turbata.

"Si Herm', lo era...A patto che sia mai davvero stato mio amico. Un amico non dovrebbe farti soffrire, giusto? Dovrebbe accettarti per ciò che sei e non ferirti con insulti spregevoli sulle tue origini. Dal momento in cui lo fa, dimostra di non esserti mai stato veramente amico, perché un vero amico, non ti tratterebbe mai come Severus ha trattato me. Capita di litigare, a volte più intensamente del solito, però se si vuole bene a una persona, anche se si è arrabbiati, non gli si rivolgono insulti così spregevoli. L'unica cosa che mi fa pensare Severus, è che per tutti questi anni sia stato con me solo per convenienza e che non appena ha trovato i suoi nuovi amichetti, che l'hanno affascinato con i loro ideali malsani, che a quanto pare condivide, e non appena ha trovato l'occasione per liberarsi di me l'ha colta al balzo, dimenticando tutto ciò che io ho fatto e passato per lui. Ma il bello è che non gliel'ho mai rinfacciato, e mai lo farei, perché io credeva davvero nella nostra amicizia, ero convinta che io e Severus fossimo un esempio per dimostrare che Grifondoro e Serpeverde potrebbero tranquillamente convivere pacificamente se solo volessero e lo facevo perché mi andava e perché per me la cosa più importante era la nostra amicizia. Ma a quanto pare mi sono sempre sbagliata, forse la nostra amicizia è sempre e solo stata a senso unico. Io ci credevo e ci tenevo, lui no." Le rispose con amarezza. Gli avrebbe voluto fare un'infinità di domande, e al tempo stesso l'avrebbe voluto picchiare per liberarsi di tutta la sua rabbia. Ma se gli stava lontana era molto meglio. Aveva capito che Severus era un manipolatore e non voleva cadere nella sua trappola e credere alle sue scuse. Purtroppo, doveva ammettere che Potter aveva ragione e lei, odiava dar ragione a Potter, spesso lo contrariava anche se era perfettamente consapevole che era nel giusto, ma questo perché non aveva alcuna voglia di aumentare ulteriormente il suo ego smisurato. Ma in quel caso, anche se ovviamente non glielo avrebbe mai detto, aveva tremendamente ragione e ciò aveva il potere di farla terribilmente irritare.Potter e i suoi amici avevano sempre insultato, deriso e preso di mira Severus e lei si era sempre messa in mezzo per difenderlo dalle loro accuse. Era sempre stata convinta che agissero in quel modo solamente perché erano dei bambini capricciosi in vena di prendere di mira qualcuno con offese infondate ma a quel punto, non ne era più poi così tanto sicura. Forse loro avevano visto molto di più rispetto a quello che si era imposta di voler vedere lei.

Hermione la guardò pensierosa, rivedendo nella mente quella scena. Alla fine Harry gliel'aveva descritta e non era stato difficile ricrearla nella sua mente, soprattutto adesso che poteva vedere i diretti interessati.

"Mi dispiace molto Lily, deve essere difficile." Mormorò. Poteva solamente immaginare il dolore di Lily. Lei aveva più volte litigato con Harry e Ron, soprattutto con Ron, ed era stato molto brutto...Ma per lo meno loro non le avevano mai rivolto degli insulti, soprattutto così spregevoli. Quelli glieli rivolgeva Malfoy, perché la odiava e disprezzava. Inizialmente ci restava male, ma poi ci aveva fatto l'abitudine, pur quanto fosse brutto da dire. Ma per Lily era diverso...Era stato quello che da sempre considerava il suo migliore amico, una persona importante della quale si fidava ciecamente, ad insultarla così crudelmente.

"Non ti preoccupare Herm', passerà." Cercò di sorridere la rossa. Sembrava più tranquilla, forse perché evitava di guardare verso il tavolo dei serpeverde e forse perché dei malandrini ancora non c'era l'ombra.

"E te invece Herm'?Chi sono i tuoi amici nel mondo babbano?" Le chiese a quel punto Marlene, curiosa. Hermione trasalì, sentendo il cuore batterle più velocemente. Si era aspettata domande simili, ma aveva sperato che arrivassero il più tardi possibile. Ma si era creata troppi castelli in aria. Era ovvio che essendo la nuova arrivata, le avrebbero fatto molte domande il prima possibile, soprattutto i primi giorni.

"Ehm io si...Ho dei migliori amici, sono molto importanti per me." Rispose di getto, sentendosi un po' stupida. Era tutto ciò che riusciva a dire di Harry, Ron e Ginny? E adesso cosa si inventava? Ovviamente le ragazze la guardavano incuriosite, aspettandosi qualcosa in più. Lily le aveva praticamente raccontato ciò che era successo con Piton, e la conosceva dalla sera prima, e lei stava lì, guardandole immobile come una statua, senza avere la più pallida idea di cosa dire o fare.

"Anche loro sono maghi? Oppure sono babbani?" Chiese a quel punto Alice, forse per non far parlare solo Marlene. Hermione si sentì un po' in difficoltà, ma decise di non inventarsi troppe balle.

"Loro sono maghi, esattamente come noi...Però come me hanno sempre studiato a casa. Ci siamo conosciuti nel mentre che ci organizzavamo per fare tutti i fogli necessari per poter studiare a casa da privati e da lì non ci siamo mai separati. Siamo sempre rimasti in contatto. Harry è figlio unico, mentre Ron e Ginny sono fratelli e hanno altri cinque fratelli più grandi." Sperò che quella storia fosse credibile, dopo tutto era una mezza verità.

"Oh wow, che famiglia allargata che hanno i tuoi amici." Sgranò gli occhi Alice, facendola sorridere. Era stata la sua stessa reazione quando aveva scoperto quanti fossero i Weasley.

"E adesso loro cosa faranno? Come mai non ti hanno seguita ad Hogwarts?" Domandò questa volta Mary, con un'espressione curiosa dipinta sul viso. La riccia aveva notato che lei era molto più timida rispetto alle compagne e che spesso tendeva a stare in disparte. Effettivamente non aveva mai sentito parlare granché di lei, quando era ancora nel futuro. Hermione sentì un groppo in gola. Cosa doveva rispondere a quel punto? I suoi amici non c'erano più, erano scomparsi... E lei non poteva mentire anche su quello. Quando avrebbero visto che non riceveva lettere da nessuno sarebbe stato difficile da spiegare, visto che aveva appena detto di avere degli amici ai quali voleva molto bene. L'unica soluzione, anche se amara, era dire che erano morti e in un certo senso... Poteva passarla per la verità, visto che tornando nel passato loro erano letteralmente scomparsi. Non erano mai nati, non era rimasta alcuna traccia di loro, se non le tantissime foto che aveva scattato lei prima di partire e salutarli per chissà quanto tempo. 

"Loro...Loro, non ci sono più." Rispose piano, guardando Marlene con un sorriso triste. Ammetterlo ad alta voce le fece venire gli occhi lucidi e un groppo in gola ancora più soffocante. Ma doveva essere forte, visto che la sua missione era ancora lunga e chissà per quanto tempo sarebbe durata. Vide Marlene sgranare gli occhi, Alice portarsi una mano davanti alla bocca, Emmeline e Mary sussultare e Lily, guardarla sconvolta.Avevano tutte quante capito a cosa si stava riferendo.

"Oddio Hermione, perdonami io non avrei mai immaginato..."Sussurrò Marlene mortificata.

"Marlene non ti preoccupare, chiedere è normale. Mi mancano molto, ma dovrò abituarmi alla loro assenza e non parlarne, non mi sarà d'aiuto. Fingere che loro ci siano ancora, non mi farebbe stare meglio, anzi. Purtroppo il destino ha voluto così... E io non posso che ricordarmeli per ciò che erano e per tutto ciò che mi hanno donato negli anni passati insieme e quindi devo affrontare questa nuova esperienza sia in loro memoria che per me." Sorrise, questa volta più serena. Lo pensava davvero... Se i suoi amici avessero saputo della missione che voleva intraprendere, probabilmente inizialmente avrebbero cercato di fermarla ma poi, una volta resesi conto che non ci sarebbero riusciti, le avrebbero detto di essere forte, coraggiosa, di fare attenzione e soprattutto, di non affrontare tutto da sola ma bensì, di godersi la vita in quel periodo come avrebbe fatto nel loro tempo.

"Cielo Herm'... Ci dispiace davvero tanto ma insomma...Tutti i tuoi amici?" Chiese Alice tristemente. Hermione cercò una scusa credibile da rifilare a quelle che forse sarebbero diventate le sue nuove amiche, coloro su cui contare nei momenti di bisogno. Le dispiaceva però dover basare la loro amicizia sulle menzogne. Ma purtroppo era necessario.

"Quel giorno ci saremmo dovuti incontrare per passare insieme le vacanze natalize. Il padre di Ron avrebbe portato Ron, Ginny ed Harry a casa mia e sarebbe tornato a prenderli dopo l'ultimo dell'anno. Ma purtroppo, non arrivarono mai a destinazione. Ci chiamò la madre di Ron e Ginny, in lacrime, dicendoci che i suoi figli, Harry e suo marito erano stati coinvolti in un gravissimo incidente e che per loro non c'era stato niente da fare. I soccorritori avevano provato a rianimarli in ogni modo possibile e inimmaginabile, ma solo estrarli dall'auto fu un'operazione lunga e complessa. Per tutti noi, ma soprattutto per me, fu uno shock tremendo. Mi chiusi in me stessa, non parlai con nessuno per mesi e solo grazie all'aiuto di uno psicologo riuscii ad accettare, almeno in parte, la cosa. Perdere tutti i miei amici, in un giorno solo, mi ha devastata. I miei genitori erano timorosi all'idea di farmi frequentare Hogwarts, così lontana da casa e senza nessun conoscente, però dopo un simile episodio, hanno capito che forse mi avrebbe fatto bene integrarmi nel mondo magico ed entrare a contatto con ragazzi più o meno miei coetanei. Dopo tutto sono una strega, e passare il mio tempo solo ed esclusivamente tra i babbani, dovendo costantemente mentire, mi avrebbe provocato ancora più stress e frustrazione. Ogni cosa mi ricordava i miei amici e cambiare aria credo sia stata la scelta migliore. Non li dimenticherò mai, però ho bisogno di andare avanti." Raccontò Hermione. Un fondo di verità c'era, alla fine si era ispirata alla macchina volante del signor Weasley. Non si sarebbe mai dimenticata del loro secondo anno. Di come Harry e Ron, per colpa di Dobby, avevano perso il treno trovandosi incoscientemente costretti a rubare l'auto del padre di Ron per volare fino ad Hogwarts, dove si erano brutalmente schiantati contro il platano picchiatore, che aveva distrutto la bacchetta di Ron e al tempo stesso era quasi costata l'espulsione ad entrambi, per non parlare della terribile strillettera inviata dalla signora Weasley. Se non si poteva considerare un incidente quello...

"Buongiorno dolci fanciulle. Ma soprattutto buongiorno a te, mia dolce Evans." Un sorriso sgargiante, capelli neri sparati ovunque, occhiali rotondi e un boccino libero di svolazzare sopra le loro teste sfrecciava avanti e indietro senza tregua... 

Potter e il resto dei malandrini erano arrivati.

Lily fulminò James con un'occhiata raggelante, mentre le altre ragazze ricambiarono allegramente. Hermione si sentì sollevata, in quanto il loro arrivo l'aveva salvata da ulteriori domande scomode ma provò anche un leggero senso di imbarazzo quando il suo sguardo si posò per un attimo su Sirius. Vederlo di mattina, sotto un'altra luce, le fece notare ancor di più quanto fosse bello e capire al tempo stesso quanto fossero sbagliati quei pensieri. Evitò accuratamente il suo sguardo, anche se si sentì osservata, fingendo di cercare dei libri.

"Non sarò mai tua, Potter." Sbuffò Lily, rinunciando a continuare la sua tranquilla colazione in compagnia delle amiche.Non era dell'umore giusto per imbandire un testa a testa con quel rompi scatole di Potter e le sue manie di protagonismo. L'unica cosa che voleva fare era andare a lezione e poi immergersi nello studio. La fortuna voleva che alle prime due ore ci fosse pozioni, la sua materia preferita, ma la sfortuna voleva che fossero insieme ai serpeverde e ciò significava che sarebbe dovuta stare a stretto contatto con Severus. Un sentimento amaro le contorse lo stomaco, perché aveva sempre condiviso il banco con lui a pozioni, i due migliori studenti di tutta la scuola, riuniti nella stessa classe. Erano i gioielli di Lumacorno, ma quell'anno l'anello si sarebbe spezzato. Lily si era già organizzata con Alice. L'amica non brillava particolarmente in materia e quindi Lily le sarebbe stata di grande aiuto, mentre Marlene ed Emmeline, che entrambe se la cavavano, sarebbero state vicine. 

"Ufga Egvans, sii fiù sofievole!" Si lamentò il ragazzo, con la bocca piena di crostata al mirtillo. La rossa lo guardò schifata, lanciando un'occhiata eloquente alle amiche che fiutato il pericolo, si affrettarono ad alzarsi dai loro posti.

"Ehm, io direi di andare a lezione, Si sta facendo tardi." Squittì Alice, correndo a dare un bacio a Frank prima di iniziare la missione "Salviamo la vita di Potter dalla furia di Lily Evans ". 

"Alice ha ragione, se non ci sbrighiamo i serpeverde ci prenderanno i posti migliori." Si affrettò ad incalzare Marlene. Sirius inarcò le sopracciglia.

"Ma se voi vi mettete sempre davanti, mentre le serpi occupano i banchi in fondo per riunirsi nel loro viscido covo." Constatò annoiato, lanciando uno sguardo disgustato al tavolo verde argento.

"Taci Sirius. Hermione vieni con noi, il professor Lumacorno è un bonaccione, però non gli piacciono molto i ritardi. Ci vediamo a lezione." Si affrettò a dire a sua volta Emmeline, trascinando via Hermione, Mary e Lily, che stava per ribattere inferocita, quasi di peso...

-Nuovo capitoloooo! Come va? Finalmente sono tornata e sto scrivendo nuovi capitoli per la storia, come vi sembra per il momento? Spero vi piaccia, fatemi sapere nei commenti. Si sta andando nel vivo del racconto pian piano e questi capitoli sono belli sostanziosi, non più corti come quelli all'inizio, quindi sono più ricchi di dettagli e informazioni.La scusa di Hermione come vi sembra? Mi è dispiaciuto un sacco scriverlo, ma alla fine darli per morti credo che sia stata l'unica soluzione, la migliore, per poter giustificare in futuro la loro assenza. Un po' macabro, lo so, ma purtroppo diciamo necessario. In ogni caso nel frattempo vi mando un bacione grande grande, e vedrò di aggiornare il prima possibile :D. Ancora tanti baci, a presto.-


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