Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 43

Non voleva essere punita, cosa ne sarebbe stato della sua immagine da studentessa modello? Inoltre essere punita la prima sera sarebbe stato ancora peggio, per lo più se insieme a Sirius Black, che insieme al resto dei malandrini era in perenne guerra con l'anziano custode. Cosa avrebbero pensato di lei i professori se fosse stata punita per essere stata trovata a bighellonare in giro per il castello in piena notte in compagnia di uno degli studenti più ribelli e combina guai probabilmente degli ultimi cent'anni? Non voleva nemmeno pensarci, avrebbero sicuramente pensato male e si sarebbe fatta una pessima reputazione e ciò per lei era inaccettabile, non poteva permetterlo.

"Cosa è stato? Maledetti mocciosi, se vi prendo..." Mormorò minaccioso il custode, scrutando nell'ombra, indeciso in che direzione andare. Miss Purr continuava a guardare nella loro direzione e la riccia la fulminò con un'occhiataccia, come se fosse possibile che quest'ultima la vedesse.

"Gaaaazzuccia" Trillò una vocina acuta. Hermione trasalì, questa volta però trattenne anche il minimo rumore per non fregarsi una seconda volta. Dopo un attimo di esitazione comprese che era stato Sirius e aggrottando le sopracciglia, si chiese quale fosse il suo piano, sempre che ne avesse uno.

"Ma cosa diavolo..." Sussurrò l'uomo, facendo vibrare le guance flaccide in un'espressione furiosa.

"Non vuoi giocare con me?" La vocetta era terribilmente irritante e canzonatoria, perfettamente irriconoscibile da quella di Sirius. Possibile che... Hermione iniziò a capire...

"Pix... Dannato poltergeist, sei tu... Non sono quei delinquenti dei malandrini..." Sussurrò adesso furibondo, dirigendosi lentamente dalla parte opposta. Hermione ringraziò mentalmente Godric, Merlino e anche Pix. Sirius aveva avuto un'ottima idea, non sapeva da quanti anni Pix fosse in quel castello, ma in quel momento gli era infinitamente grata.Se avesse funzionato, Gazza avrebbe iniziato la sua guerra contro il poltergeist e loro sarebbero potuti fuggire indisturbati. 

"Molto bravo, sciocchino che non sei altro." 

"Come osi, brutto..." 

SBANG! Un fracasso infernale fece sobbalzare la riccia, che si guardo attorno spaventata. Cosa diavolo era stato tutto quel fracasso? Comprese il tutto quando Gazza lanciò un ululato di guerra nei confronti della creatura che in realtà non c'era.

"LE ARMATURE! HAI INTENZIONE DI SVEGLIARE TUTTO IL CASTELLO? SE TI PRENDO TI FACCIO SBATTERE FUORI, FOSSE L'ULTIMA COSA CHE FACCIO!" Ululò furibondo, trotterellando nella direzione opposta. Sirius, in tutta risposta, imitò una lunga e sonora pernacchia, che fece infuriare ancora di più il custode, che ormai si stava allontanando.

"Andiamo, corri Hermione, dobbiamo fare una strada un po' più lunga, ma conosco delle scorciatoie." Mormorò Sirius concitato, cercando per alcuni istanti la mano invisibile della ragazza e iniziando a correre dopo averla trovata. Corsero, corsero a perdifiato, sperando di non incontrare più il custode. A quel punto doveva essersi accorto che non c'era nessun Pix e che quindi era stato preso in giro oppure, si era convinto che il poltergeist l'avesse fregato ancora una volta e quindi era tornato a letto, furioso e deluso più che mai per non aver punito nessuno. 

Si fermarono solamente davanti al quadro della signora grassa, ansanti e rossi in volto, ma ancora invisibili. Avevano percorso scorciatoie che Hermione non conosceva e non aveva la più pallida idea da dove fossero saltate fuori, ma in quel momento non aveva le forze di pensarci. Sciolse l'incantesimo e tornò visibile seguita dopo poco da Sirius che, in un gesto impeccabile, si sistemò i lunghi capelli. 

"parola d'ordine?" Chiese la signora grassa, assonnata e leggermente scocciata nel vedere studenti fuori dal letto a quell'ora improponibile. 

"Civetta." Mormorò Sirius. Il quadro del ritratto scattò e la riccia seguì il ragazzo emozionata. Finalmente si sentiva a casa... Non appena vide la tanto familiare stanza circolare invasa dai colori rosso e oro, le venne quasi da piangere. Era tutto uguale identico a come la conosceva lei,mancavano solamente Harry e Ron...

"Ti piace? Questa è la nostra  sala comune." Le rivolse un leggero sorriso Sirius, vedendo la sua faccia estasiata, che ovviamente lui interpretò per meraviglia. I caminetti erano quasi spenti, ma l'ambiente era caldo e accogliente.

"La adoro... E' fantastica." Mormorò Hermione rapita, lasciandosi invadere dai ricordi. Dopo poco individuò la sua  poltrona preferita dove si metteva sempre a leggere e accanto, quelle di Harry e Ron.  Hermione si riscosse dai suoi pensieri quando si accorse di Sirius che la guardava di sbieco, leggermente a disagio, poco lontano da lei.Tutto quel silenzio non lo rispecchiava, non sapeva come comportarsi.

"Ti ho portato via fin troppo tempo...E' meglio se andiamo a dormire. Domani abbiamo lezione." Aggiunse a un certo punto la riccia, rivolgendogli un sorriso. Era molto stanca e Sirius non le pareva da meno.

"Buona idea, il dormitorio femminile è da quella parte. Basta che cerchi quello del sesto anno." Le fece l'occhiolino, riprendendosi immediatamente. La riccia scosse la testa,divertita... Sapeva perfettamente dov'era il dormitorio, ma era divertente ascoltare le spiegazioni altrui senza che loro ne sapessero niente. 

"Grazie Sirius... Mi raccomando, evita di gironzolare per i corridoi di notte per andare a rubare dolciumi nelle cucine." Ghignò divertita, pungendolo nel vivo.

"E tu prima di lanciare incantesimi a casaccio, rischiando di uccidere persone innocenti, accertati per l'appunto che non siano semplicemente dei poveri malcapitati." La rimbeccò Sirius, inarcando un sopracciglio. Hermione ridacchiò, restando immobile dov'era... Le piaceva parlare con lui, le ricordava il Sirius saggio e adulto che aveva conosciuto pochi anni prima, nel suo futuro ovviamente. Quei tempi già un po' le mancavano, ma non voleva pensarci troppo a lungo, perché deprimersi era l'ultimo dei suoi desideri.

"Ci proverò, a patto che un ingordo non mi spaventi a morte mentre sto cercando di raggiungere la mia sala comune." Lo prese in giro, facendogli inarcare entrambe le sopracciglia per quell'ultima affermazione.

"Ma dimmi, sei nuova, come facevi a sapere come raggiungere la sala comune?" Le chiese scettico,aggrottando la fronte. La riccia non si fece cogliere impreparata, stava iniziando a tornare la solita Hermione,quella dalla risposta pronta in ogni situazione e momento.

"Ero a parlare con il preside, dovevo chiarire alcune cose con lui e se te lo stai chiedendo no, non potevo aspettare. Mi ha spiegato come raggiungere la torre e quindi niente, mi stavo incamminando per raggiungerla, finché non sei arrivato tu che mi hai quasi fatta morire di crepacuore." Gli rivolse un sorrisetto furbo,ma Sirius la guardò ugualmente scettico.

"Hogwarts è enorme, saresti riuscita ad orientarti tramite una banale spiegazione?" Le chiese perplesso. Hermione sbuffò, leggermente spazientita. Non pensava che fosse così insistente da ragazzo, il Sirius adulto le era sembrato molto diverso. Grazie Hermione, l'hai conosciuto da uomo adulto che ha affrontato una vita orribile, non come un ragazzino in preda agli ormoni che fa ancora parte della banda dei malandrini, Le sussurrò una vocina.

"Mi sottovaluti Sirius, ti renderai presto conto che sono molto più sveglia di quello che credi." Le rispose furba, lasciandolo appeso come un baccalà ad osservarla andare via, verso il dormitorio femminile.

"Che tipo..."Mormorò Sirius, scuotendo la testa e incamminandosi dalla parte opposta a quella della riccia.

-------------------------------------------------------

"Codaliscia, stupido topo, non tentare di mangiare me!" Strillava James, scacciando l'amico malandrino a cuscinate.

"Zitti voi due, state facendo un chiasso assurdo."Li apostrofò Remus, guardando in direzione della porta.

"Ma io ho fame, siete voi che mi avete impedito di mangiare un'altra fetta di dolce." Piagnucolò Peter, ributtandosi a peso morto sul suo letto a baldacchino.

"Era la sesta fetta, Peter. Stavi per esplodere." Gli disse James, chiedendosi come facesse l'amico a mangiare così tanto, ogni giorno, da sedici anni. 

"Ragazzi...Io mi sto preoccupando per felpato. Ormai è parecchio tempo che è uscito. Dovrebbe essere tornato da tempo."Li distrasse Remus, seriamente preoccupato e consapevole che quella discussione sarebbe andata avanti in eterno. Sapeva che era stata una pessima idea quella di farlo uscire dal dormitorio, aveva cercato di impedirglielo, in realtà tentava di sventare diverse malandrinate dei suoi amici, ma con scarsi risultati.

"sono certo che stia bene. Ne avrà fatta un'altra delle sue." Gli rispose prontamente ramoso, elegantemente disteso sul  suo letto. Non era preoccupato per suo fratello, conoscevano il castello come le loro tasche, era certo che avesse avuto un contrattempo. Magari aveva architettato qualcosa contro Gazza e la sua odiosa gatta, anche se gli sembrava strano che agisse senza di loro e per meglio dire, senza di lui. 

"Non saprei James, mi sto davvero preoccupando per lui." Disse nuovamente Remus, il più saggio tra i malandrini, quello che riusciva un minimo a ristabilire un po' di ordine in quel gruppo e a impedire che il dormitorio maschile del sesto anno saltasse in aria, visto che una volta era già successo...

Il loro scambio di battute fu interrotto dallo spalancarsi della porta per lasciar entrare un Sirius Black esausto.

"Stupido cane, ti sembra l'ora di tornare?" Ululò James, lanciandogli una scarpa in testa che fece gemere il ragazzo di dolore. Non voleva preoccupare ulteriormente gli amici, ma anche lui un po' aveva iniziato a preoccuparsi.

"Ma sei per caso pazzo, stupido cornuto? Tra poco mi uccidi, con il tanfo dei tuoi piedacci puzzolenti!" Gli gridò contro scandalizzato, andandosi a distendere sul suo letto con un gemito di sollievo. Tra la Granger che lo schiantava e suo fratello che gli lanciava scarpe in testa, era certo di aver dato abbastanza per quella sera. 

"Sirius eravamo preoccupati per te, sei via da più di un'ora e non ci hai mai messo così tanto per andare nelle cucine." Commentò Remus gentile, cercando di placare gli animi. Il ragazzo in questione sbuffò irritato, lanciando agli amici un'occhiataccia.

"Hai i dolci?" Chiese Peter, fremendo impaziente. Sirius sbuffò ancora, estraendo dalla tasca del mantello il bottino che era riuscito a sgraffignare.

"Tieni, ingordo di un topo. E in quanto a voi, invece di tentare di uccidermi, se mi lasciaste spiegare..." Commentò irritato, guardandoli male. James aveva incrociato le braccia al petto e lo guardava di sottecchi, segno che gli indicava che l'avrebbe ascoltato e Remus gli fece un segno con il capo per indicargli che a sua volta l'avrebbe ascoltato. Peter invece si avventò felice sui dolci, anche se a sua volta avrebbe ascoltato l'amico.

"Stavo tornando delle cucine, avevo già fatto rifornimento di dolci, vi parlo di venti minuti, forse meno, dopo avervi salutati. I corridoi erano deserti quindi non mi sono preoccupato di disilludermi o altro. Ero appena uscito dal quadro e me l'ero chiuso alle spalle quando ho sentito un rumore e ho chiesto chi fosse. Non era Gazza, altrimenti l'avrebbe preceduto la sua odiosa gatta. Non ho fatto in tempo a finire la frase che sono stato schiantato e mi sono anche fatto piuttosto male alle mie preziose chiappe. 

Insomma, quando stavo già cercando un modo per liberarmi, mi sono visto arrivare in contro la Granger..."

"La ragazza nuova, Hermione?" Chiese James stupefatto. Remus invece si era improvvisamente rabbuiato. 

"Si esatto, proprio lei. In sostanza era lei che tornava da una chiacchierata con Silente, all'una e passa di notte e ha beccato proprio me mentre uscivo dalla cucine..."

"Ha scoperto delle cucine? Nemmeno la Evans ci è mai riuscita...Adesso glielo dirà?" Trasalì Peter, osservando l'amico preoccupato. Se Lily Evans avesse scoperto delle cucine, per loro sarebbe stata la fine. Anche James sembrava dello stesso pensiero, perché era piuttosto preoccupato, mentre Remus era sempre più pensieroso. 

"Ha fatto due più due... Sembra una ragazza molto intelligente. Mi ha visto uscire da un quadro raffigurante frutta con le braccia cariche di dolci e ha capito. In ogni caso abbiamo un po' parlato, poi ha annullato l'incantesimo e stavamo proprio tornando in sala comune, quando è arrivato proprio Gazza. Lei ha avuto l'idea di ci ha disilluderci per non farci beccare e devo dire che è stata molto in gamba, io lì per  non ci avevo minimamente pensato. Quel maggiordomo impagliato però ha subito sospettato di noi e io per allontanarlo, visto che già eravamo invisibili, ho pensato di fingermi Pix e di lanciare un incantesimo alle armature. Ha funzionato, il vecchio ha imbastito guerra al poltergeist e io e la Granger ce la siamo filata finché non siamo arrivati cinque minuti fa in sala comune. Ha promesso che non dirà niente alla Evans, mi sembra affidabile." Concluse Sirius con uno sbadiglio, lasciando gli altri a bocca aperta.

"Quella ragazza è strana." Disse subito Remus. Covava quella sensazione dall'ora di cena e sentiva il bisogno di confessarlo agli amici. James alzò gli occhi al cielo.

"Moony, dovresti rilassarti. E' soltanto una nuova ragazza, non trovare stranezze anche dove non ci sono." Gli rispose ramoso, cercando di calmare l'animo sospettoso dell'amico.

"Non sto esagerando, l'ho percepito tramite i miei sensi da lupo." Rispose a denti stretti, ripensando alla scarica che aveva sentito lungo il corpo quando le aveva stretto la mano. Quella ragazza aveva qualcosa di strano, ne era sicuro, non sapeva ancora cosa, ma l'avrebbe scoperto. Non diceva che fosse una cattiva ragazza, nemmeno la conosceva dopo tutto... Però era certo che nascondesse qualcosa.

"Ma forse ti sei sbagliato." Provò a dire Peter, incerto. Non interveniva molto nelle conversazioni e spesso dovevano essere gli amici a chiedergli di intervenire, per evitare che restasse davvero zitto come un topo.

"Credo che coda abbia ragione. Mi sembra una ragazza tranquilla e seria, anche se un po' matta. Per un certo senso mi ricorda un po' la Evans, però spero che sia meglio di lei sotto molti punti di vista, sarebbe un colpo al cuore avere due pazze isteriche ed esaurite nella stessa sala comune tutti i giorni tutto il giorno." Rispose Sirius con un ghigno, pigramente abbandonato sul suo letto a baldacchino.

"Ei, stupido cane pulcioso! Lily non è una pazza isterica esaurita. Porta rispetto per la mia futura moglie." Sbottò James impermalito, osservando il suo migliore amico con un cipiglio accusatorio. Gli altri malandrini alzarono gli occhi al cielo, chi sbuffando e chi scuotendo la testa ormai stanco di portare avanti quella battaglia personale di James. 

"Hai ragione Jamie, perdonami. E' solamente una psicopatica assetata di sangue che se potesse, ci legherebbe sui binari della ferrovia e ci farebbe mettere sotto dall'espresso per Hogwarts per mettere fine alla nostra esistenza una volta per tutte. " Ghignò Sirius nell'ombra. Lui ci scherzava, ma in realtà c'era un fondo di verità in quella sua battuta... Era certo che la Evans prima o poi li avrebbe ammazzati se non avessero smesso di tormentarla pesantemente.

"Ah, vuoi vedere solo gli aspetti negativi. Vedrai, un giorno capirà di amarmi e a quel punto diventerà la ragazza più dolce di questo mondo." Cinguettò un James sognante, facendo grugnire Sirius di disgusto, emettere un versetto scettico a Peter e sospirare un esasperato Remus. Tutto ciò non sarebbe mai finito...Nel frattempo Il povero Frank si era messo i tappi e stava dormendo.

-Eccomi con il nuovo capitolooo :D! Finalmente ho un po' di capitoli pronti, in questo modo potrò aggiornare più regolarmente e nel frattempo continuare a scrivere. Come vi sembra la storia? Vi piace? Nei prossimi capitoli inizierò a descrivere anche cose più serie, ovviamente.Per buona parte della storia ho scritto capitoli molto brevi, però adesso che ho preso a scriverne di più lunghi, saranno più ricchi di informazioni. Fatemi sapere. Un bacione grandissimo e apresto <3.-

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro