Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 38

"Hermione siamo qua, ti abbiamo fatto posto!" Strillò Marlene entusiasta, sventolando la mano per farsi vedere dalla riccia che, al settimo cielo, stava percorrendo a passo svelto gli ultimi metri che la separavano dalla sua ritrovata casa che ancora la stava applaudendo entusiasta. Aveva sentito lo sguardo penetrante del preside trapassarle la schiena ma, ad ogni cosa, il suo tempo. Al momento voleva solamente festeggiare con i suoi nuovi compagni e lasciarsi alle spalle un po' della paura che l'aveva perseguitata fino a pochi minuti prima. 

"Alla fine ce l'hai fatta!" Strillò Alice felice, sorridendole radiosa non appena le raggiunse .

"E brava Hermione, sono certa che con noi ti troverai benissimo." Aggiunse Emmeline calorosamente.

"Emmeline ha ragione! Sarà stupendo avere un'alleata in più. Inoltre spero che tu possa scusarmi per il pessimo comportamento di oggi pomeriggio, non so cosa mi sia preso, davvero." Si affrettò a dirle anche Lily, sinceramente dispiaciuta e al tempo stesso felice come le sue compagne per la nuova aggiunta alla loro cerchia. La riccia sorrise radiosa a tutte e quattro le ragazze, rivolgendosi poi alla rossina di fronte a lei.

"Tranquilla Lily, abbiamo tutti i nostri momenti no. Vi ringrazio tutte quante, siete davvero gentilissime con me.Non ho dubbi a riguardo, con voi mi troverò benissimo." Rispose infine, sedendosi accanto ad Emmeline che le aveva creato spazio tra lei e Marlene.

"Figurati Hermione, ormai sei dei nostri! Ci penseremo noi a farti fare le ossa in questo posto di matti." Ridacchiò Marlene, seguita a ruota dalle amiche.

"Non prenderla troppo sul serio, a Marlene piace esagerare a volte." Ridacchiò Emmeline, vedendo la faccia un po' perplessa della riccia.

"Oddio...Non esagera nemmeno poi così tanto..." Commentò Alice, osservando davanti a sé e lasciando la frase in sospesa.

E mentre la McGranitt annunciava anche l'ultima ragazzina, una nuova tassorosso, e le tavole si riempivano di cibo e bevande per il maestoso banchetto di inizio anno, Lily ululò

"POTTER!" IL sottoscritto si voltò con un ghignò malandrino stampato in faccia e osservò spavaldo sia Lily che le amiche e la nuova arrivata, Hermione, anche se l'aveva già conosciuta sul treno.

"Oh no... Ci siamo." Sbuffò Emmeline esasperata.

"Si, dolce Lily? Già ti mancavo?" La provocò sfacciato, facendo inarcare le sopracciglia a Hermione. Non ci poteva credere... James Potter doveva assolutamente essere un ragazzo piuttosto lunatico. Solo poche ore prima le era sembrato veramente ferito dalle parole dure della ragazza mentre in quel momento, sembrava che non fosse mai successo niente. Forse era solamente molto bravo a nascondere le emozioni negative.

"Smettila di fare il pagliaccio, e fai sparire quella coda di cavallo dal fondo schiena di quel ragazzo!" Abbaiò furiosa, indicando un serpeverde del loro anno che si stava guardando in torno confuso e imbarazzato, mentre i compagni vicini a lui lo guardavano o altrettanto confusi o ridendo di gusto. Hermione quasi si strozzò con un sorso di succo di zucca e strabuzzò gli occhi incredula. Si voltò verso la tavola dei serpeverde e in effetti, vide un ragazzo bruno dall'aria sconvolta che si rigirava tra le mani una lunga coda color mogano attaccata al fondo schiena. Non ci poteva credere... Avendo conosciuto i gemelli Weasley, avrebbe scommesso, fino a pochi minuti prima, di averne viste di ogni genere ma in quel momento, capì che si era sbagliata alla grande.

"Che noia Evans, quando imparerai a divertirti nel vero senso della parola?" Si lagnò James. Lily chiuse gli occhi per alcuni secondi, cercando di trattenersi dallo schiantare il ragazzo occhialuto che in quel momento stava sogghignando malandrino.

"Ma fanno sempre così?" Chiese Hermione shoccata, guardando le tre ragazze. Anche lei nel suo tempo litigava spesso e volentieri con Malfoy. Ma più che altro il biondo si limitava ad insultarla, lei gli rispondeva a tono o lo ignorava e finiva lì. James e Lily invece sembravano cane e gatto. Non riuscivano a convivere in pace per più di dieci minuti di fila a quanto pareva. Come diavolo avessero fatto alla fine a sposarsi, Hermione non se lo sapeva ancora spiegare. Al momento, sembrava che Lily lo volesse morto.

"Diciamo di si... Poi considera il fatto che James e gli altri malandrini la sera del banchetto devono sempre combinarne una delle loro. Sia per inaugurare al meglio l'inizio del nuovo anno scolastico, o almeno è ciò che dicono loro, James e Sirius intendo, sia per fare colpo sui nuovi arrivati. Non cambieranno mai e Lily dovrebbe smetterla di prendersela così tanto per le loro malandrinate... Tanto è impossibile tenerli a bada, finirà per prenderci un brutto esaurimento nervoso." Le spiegò Alice.

"Ben detto donna, una che capisce!" Le rispose un ragazzo dai capelli neri come la pece e ondulati. Hermione restò a fissarlo per alcuni secondi come imbambolata, riconoscendolo quasi subito. Quello era Sirius da ragazzo ed era... Bellissimo. Emanava un'aurea quasi regale, principesca. I lineamenti marcati erano perfetti e ben proporzionati. Gli occhi chiari  erano magnetici e i capelli, già allora lunghi, gli donavano un'aria ancora più sexy. Hermione si sorprese di quei pensieri e si voltò immediatamente a guardare Alice, cercando di nascondere la sua espressione da ebete. Quello era Sirius, il padrino del suo migliore amico, e lei era lì per degli obiettivi ben precisi, non di certo per fare la ragazzina in preda agli ormoni. Peró, doveva ammettere, che Sirius era stata una gran sosrpresa ed era impossibile restare indifferenti. Alice roteò gli occhi scettica.

"Hermione questo è..." Iniziò a dire la ragazza, ma fu interrotta immediatamente da Sirius

"Sirius Black, bambola. Il fratello di James, o per meglio dire ramoso. Se vuoi, qualche volta possiamo uscire insieme." Le sorrise malandrino, abbagliandola con un sorriso provocante. Hermione arrossì leggermente, sentendo il cuore perdere qualche battito. Le sembrava così strano che Sirius si rivolgesse a lei in quel modo... Ma forse perché le veniva in mente il Sirius adulto.Quello segnato dalla prigionia ad Azkaban e dal dolore di chi ha perso quasi tutto nella vita. Era difficile riconoscere la versione adulta in quella adolescente, scalmanata e senza pensieri.

"Oh finiscila Sirius! Questa ragazza è appena arrivata, vorremmo salvaguardare la sua sanità mentale, se non ti dispiace. E di a James che faccia sparire quella benedetta coda a quel ragazzo, prima che Lily lo schianti." Lo ammonì Emmeline, salvando la riccia da quella situazione assurda.

"Ti ho detto di farla sparire Potter, se non vuoi che ti schianti ora, in questo preciso istante, e poi ti rasi a zero i capelli!" Nel frattempo Lily stava minacciando James, che a quell'ultima affermazione la guardò spaventato, impallidendo leggermente.

"Andiamo donna, vacci piano con le minacce. I miei capelli sono bellissimi, come lo sono io in generale del resto. Prima o poi resterai ammaliata dal mio fascino, credimi." Le rispose il ragazzo, pavoneggiandosi. Hermione lo guardò ancora più shoccata, non sapendo se ridere o piangere. Per l'aspetto fisico era quasi identico ad Harry, ma caratterialmente c'era un universo nel mezzo tra lui e il futuro figlio. Lily sbuffò irritata

"Non vantarti troppo Potter, sono certa che anche un avvincino sia più bello di te e per puntualizzare, non mi ammalierai mai con il tuo... Presunto fascino che non hai. E adesso fai sparire quella maledetta coda, se non vuoi finire in punizione già a partire dalla prima sera." Gli rispose acida, facendolo imbronciare. Come un bambino, James incrociò le braccia al petto e la guardò impermalito.

"Falla sparire te allora, se è così che la pensi." La rimbeccò. Le punizioni erano l'ultimo dei suoi pensieri... Il suo pensiero principale era quella ragazza rossa, davanti a lui, che in quel momento gli stava gridando contro come un'oca inferocita, che si ostinava a volerlo odiare con tutte le sue forze, senza nemmeno provare a conoscerlo meglio perché no, Lily Evans non avrebbe mai ceduto all'orgoglio ma lui, nonostante tutto, avrebbe dato e fatto tutto per lei, pur di averla in qualche modo nella sua vita. Tuttavia avrebbe continuato imperterrito per la sua strada, rifiutandosi di arrendersi... Era certo che prima o poi Lily avrebbe capito. C'era molto di più sotto la facciata da ragazzo ribelle, popolare e ottimo giocatore di quidditch, bello da far invidia e sempre circondato da ragazze.

"Oddio Potter... Sei insopportabile, davvero. E questo è solamente il primo giorno." Si lamentò Lily esasperata.

"Beh... Accetta di uscire con me e ti prometto che ti renderò la vita più sopportabile." Tornò improvvisamente a sorridere radioso. I presenti guardavano la scena in attesa di una risposta, iniziando poi ad osservare l'espressione paonazza della ragazza.

"Potter...Non uscirò con te, quante volte dovrò ripetertelo prima che tu te lo ficchi bene in quella testaccia dura che ti ritrovi?" Sbottò infuriata, minacciandolo con la forchetta a portata di mano.

"Sei antipatica Evans, e comunque la coda non gliela tolgo, gli dona. Sicuramente è più grazioso così che al naturale. Altrimenti può togliersela da solo." Le rispose sdegnato, tornando a mangiare in tutta tranquillità. Lily lo fissò incredula, per poi sbuffare arrabbiata e far sparire, con un solo gesto della bacchetta, la coda al ragazzo, che si voltò a guardare grato chi fosse stato a fargli sparire quell'affare dal fondo schiena. Lily non si sprecò a guardarlo, seppur non avesse mai avuto pregiudizi, sapeva che era uno dei serpeverde che a volte si divertiva a prenderla di mira insieme ai compagni. Faceva parte del gruppetto in cui si trovava anche Piton. Pensare a lui le fece ribollire ancora di più il sangue nelle vene. Non sapeva come comportarsi con lui ma di certo, non l'avrebbe perdonato, nel caso fosse mai tornato da lei per scusarsi. Poteva accettare tutto, ma non che lui l'avesse insultata in quel modo davanti a tutti, quando lei gli era sempre stata amica e l'aveva sempre difeso per lo più, sopportando le offese e prese in giro da parte dei suoi amici serpeverde.

"Benvenuta ad Hogwarts Hermione. Vedi che non stavo esagerando prima?" Commentò Marlene con una scrollatina di spalle.

"Si...Ho visto." Mormorò debolmente la riccia, ripensando incredula alla scena alla quale aveva appena assistito.

Un ragazzo vicino a James le sorrise cordiale e comprensivo di fronte alla sua espressione confusa e la riccia, con un senso di calore che le invase il petto, si accorse che quello era Remus.

"Ciao Hermione, io sono Remus. Non farci caso... Questi due screanzati sembrano due smidollati, ma in realtà sono anche dei bravi ragazzi." Le sorrise divertito ma cordiale.

"Sono, due smidollati." Bofonchiò Lily, infilzando con ferocia un pezzo di torta alla melassa. In qualche modo Potter riusciva sempre a farla franca. Lily però, grazie al suo ben noto orgoglio, non si sarebbe fatta fregare da lui e da quel pallone gonfiato del suo migliore amico. Gli avrebbe fatto vedere lei di che pasta era fatta.

"Piacere mio Remus... Immagino che ne vedrò delle belle quest'anno..." Gli rispose la ragazza, abbozzando un sorriso. Le provocava una sensazione stranissima dover fingere di non conoscerlo, ma d'altronde faceva tutto parte della recita. Il ragazzo le sorrise di rimando, porgendole la mano per stringerla, gesto che Hermione ricambiò senza esitazione ma quando le loro mani si toccarono, entrambi provarono una sensazione davvero bizzarra.

Remus sgranò gli occhi, ritraendo la mano di scatto, sotto le occhiate confuse degli altri malandrini mentre la riccia, si ritrasse con il cuore in gola. Remus la guardò stralunato, cercando di spiegarsi quella scarica elettrica che l'aveva attraversato quando le loro mani si erano sfiorate. I suoi sensi da lupo mannaro gli avevano suggerito che quella ragazza non era una loro comune coetanea, apparsa dal nulla casualmente, ma nascondeva qualcosa di più profondo dietro le prime apparenze. Cercò di calmarsi, per non sembrare un pazzo, forse era solo suggestione e paranoia. Faceva parte del suo carattere essere sospettoso e voler indagare su tutto, ma Hermione alla fine sembrava innocua e per lo più, era la prima sera che la vedeva, non poteva già farsi venire dei complessi esistenziali. 

"Scusa Hermione... A volte ho questi... ehm, scatti. Sai, un leggero tic... Piuttosto imbarazzante, ma spero tu possa comprendermi." Si inventò il giovane, arrossendo come un pomodoro, mentre James, Sirius e un Peter ancora nascosto, inarcavano le sopracciglia scettici. Quando Remus faceva così, c'era sempre qualcosa sotto che non quadrava. Hermione prese un respiro profondo, cercando di tranquillizzarsi, ma non le fu facile. Non aveva messo in conto la natura di Lupin e i suoi sensi molto più sviluppati. Tra le tante qualità e curiosità che li distingueva, i lupi mannari avevano anche la capacità di captare l'animo più profondo delle persone anche attraverso un semplice contatto. Quindi, quando si erano sfiorati, Remus doveva aver sentito che in lei c'era qualcosa di anomalo e ciò, avendolo colto di sorpresa, l'aveva fatto ritrarre come se avesse subito una leggera scossa elettrica, sensazione che a sua volta aveva provato. Sarebbe dovuta stare molto attenta a Remus, perché se il ragazzo avesse iniziato a sospettare di lei e avesse indagato più a fondo coinvolgendo anche gli amici malandrini, sarebbe stato un bel guaio per lei. Non poteva permettere che scoprissero la sua storia e il futuro... Sarebbe stato disastroso.

"Figurati Remus, non hai niente di cui vergognarti. Sono cose che capitano." Gli rispose infine, esibendosi in un sorriso più caloroso rispetto al precedente. Più si faceva vedere a suo agio e tranquilla fin dall'inizio e meno avrebbe attirato dei sospetti su di lei. Doveva imparare a convivere in fretta in quella nuova realtà e a prendere confidenza con quelli che sarebbero stati i suoi nuovi amici, soprattutto adesso che aveva appreso quel piccolo... Intoppo in più.

Le ragazze avevano assistito alla scena e Lily aveva corrugato le sopracciglia, confusa. Conosceva Remus da cinque anni e rispetto agli altri malandrini, lo considerava un ottimo amico, forse alla pari di Severus, anche se con quest'ultimo ormai aveva litigato irreparabilmente. In ogni caso, se avesse avuto bisogno di un parere maschile, sarebbe andata da lui senza la minima esitazione e se in quegli anni aveva capito qualcosa di lui, era che non sapeva affatto mentire. Quel piccolo episodio infatti la insospettì leggermente... Perché mentire? Sapeva che era un ragazzo molto timido, infatti non l'aveva mai visto insieme a una ragazza, ma non perché quest'ultime non si interessassero a lui, bensì perché era proprio lui a non volersi relazionare con il sesso opposto. A volte aveva addirittura pensato che fosse omosessuale, e non ci sarebbe stato niente di male in tal caso, ma per non rischiare di creare imbarazzo nella loro amicizia, non aveva mai approfondito l'argomento. Restava comunque il fatto che aveva mentito, perché lei quel tic che aveva appena citato non gliel'aveva mai visto e dando un'occhiata rapida ai malandrini, ebbe conferma dei suoi sospetti. Pure loro, che stavano sempre a stretto contatto con lui sembravano sorpresi, quindi l'unica risposta ai suoi dubbi era la conclusione alla quale era arrivata lei. Ma decise di non volersi fissare su quel piccolo episodio. D'altronde Hermione era una bella ragazza e all'apparenza le sembrava anche molto dolce, forse Remus non essendo abituato a relazionarsi con le ragazze aveva reagito così per timidezza, inventandosi la prima scusa che gli era passata per la mente per giustificare il suo strano comportamento.

Fu James a salvare l'amico da quella situazione imbarazzante e a mettere Hermione più a suo agio, distogliendo i presenti da quel piccolo episodio. Avrebbe chiesto spiegazioni all'amico una volta arrivati in dormitorio.

"Beh, noi siamo i malandrini" Le disse James, sorridendo a trentadue denti.
"I bellissimi malandrini" sogghignò Sirius. Lily, sentendolo, sbuffò irritata.

"Anche se te ne manca uno, da
conoscere. Quel timidone di Peter." Aggiunse James, rivolgendo uno sguardo alla sinistra di Remus. La riccia rabbrividì, sentendo il ribrezzo assalirla. Avrebbe avuto bisogno di tutta la sua buona volontà per non confessare tutto e riuscire a relazionarsi con lui.

"Oh...E dov'è?" Chiese, cercando di fingersi interessata.

"Sono qui..." rispose timidamente una vocetta squittente, che Hermione riconobbe immediatamente. Come avrebbe potuto non riconoscerla? L'aveva sentita solamente per poche ore, forse nemmeno, durante quella notte di luna piena del suo terzo anno. Quante ne erano successe quella notte... Non se la sarebbe mai dimenticata ma soprattutto, non si era mai dimenticata la voce di Peter Minus. Il suo modo di comportarsi squallido, il suo aspetto grassoccio e somigliante in tutto e per tutto a un topo... Rabbrividì ancora, ma cercò di calmarsi e fingere che fosse tutto perfettamente nella norma, anche se nella norma non c'era proprio niente, a partire da lei che in quel tempo non sarebbe nemmeno dovuta esistere.

Peter si affacciò dalla spalla di Remus, continuando a mangiucchiare una fetta di torta, l'ennesima. L'aspetto grassoccio e gli occhietti di un celestino acquoso erano sempre gli stessi. Hermione sentì una sensazione strana alla bocca dello stomaco. Perché aveva tradito gli amici? Perché aveva venduto la famiglia di uno dei suoi migliori amici, lui incluso, a Voldemort? Sembravano così uniti... James ne parlava con affetto di Peter... Come aveva potuto? Quelle domande le vorticavano in testa come uragani. Avrebbe dovuto trovare una soluzione a tutto ciò.

"Ciao Peter, io sono Hermione." Si sforzò di sorridere, cercando di non comportarsi in modo strano e sembrò funzionare, anche se dentro di lei si sentiva dilaniare da mille lame roventi. 

"E adesso, dolcezza, hai conosciuto tutti e quattro i magnifici malandrini. Spero che tu abbia un animo ribelle e combina guai, in modo da far divertire... I prefetti e i capo scuola. " Sogghignò Sirius, abbandonandosi mollemente sulla panca e ammiccando furbo verso Lily, che lo incenerì con lo sguardo.

"Finiscila Black, se non vuoi essere punito a partire dalla prima sera." Gli rispose aspra la ragazza, guardando con disperazione Emmeline, Marlene, Mary e Alice e di rimando, anche Hermione, anche se quest'ultima era ancora troppo impegnata a rielaborare ciò che le aveva detto Sirius o forse, a guardarlo incantata...

Quella futura permanenza nel castello si sarebbe rivelata molto dura, estenuante, e ricca di sorprese... Ne era certa...

-Nuovo capitoloooo, ho iniziato a scrivere capitoli lunghi, come tutte le altre mie storie. In questo modo mi servirà più tempo per prepare un maggior numero di capitoli, però ne varrà la pena, ne sono certa. Fatemi sapere, come vi sembra l'entrata in scena di Hermione? E le varie presentazioni? Sirius è troppo scontato o esagerato?

Sono curiosissima, fatemi sapere. Bacioni enormi, a presto ❤😙❤.-

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro