Capitolo 29
Hermione trattenne il fiato, sentendo ogni muscolo del corpo irrigidirsi. Un'ondata di mormorii e gridolini pervase l'ambiente circostante costringendo i prefetti a richiamare il silenzio. La riccia, prendendo un respiro profondo si decise ad abituare la vista all'oscurità per riuscire ad individuare il mezzo gigante stagliato nella notte, imponente come una collina.
Restò senza parole nel vederlo, non sorpresa o spaventata come la ventina di ragazzini che la circondavano, ma pur sempre senza parole. Un Hagrid sorridente salutava i nuovi arrivati nel tentativo di rassicurare i più timorosi. Era diverso dal guardiacaccia che aveva salutato poche settimane prima, se voleva continuare a pensarla così. Era più giovane, meno segnato dalla fatica del suo lavoro e dagli anni. I capelli, da quello che poteva scorgere nell'oscurità, erano più corti, più ordinati e di un nero più lucente. Molte delle preoccupazioni del futuro non segnavano ancora prematuramente il suo volto e in quel tempo, pur quanto su di età fosse, doveva avere circa una cinquantina d'anni, più o meno l'età di Voldemort. A quel pensiero rabbrividì...Vodemort era all'apice del suo potere, intento a seminare distruzione e morte...Nascosto chissà dove.
"Adesso siete in buone mani, ci rivediamo ad Hogwarts, buona fortuna a tutti. Spero che tra di voi ci sia qualche corvonero." Sorrise il prefetto in modo amichevole. I ragazzini tornarono a mormorare, chi preoccupato, chi emozionato e chi, come Hermione, taciturno a causa della miriade di emozioni che la assillavano in quel momento.
"È un piacere averci qui con noi. Hogwarts è una vera chicca, vi ci piacerà sicuramente." Disse Hagrid allegramente.
"Seguitemi, su. Non vorrete piantarci le radici in questo posto." Aggiunse, iniziando a camminare in direzione del porticciolo. A quell'affermazione la fila di giovani maghi e streghe si mosse a sua volta, costringendo anche Hermione a fare lo stesso.
In quel momento le parve di rivivere la sua esperienza da ragazzina undicenne. Sforzando la memoria rivide nella sua mente una lei bambina circondata da quelli che sarebbero stati i suoi futuri compagni e amici, arrancare nella notte guidati da un Hagrid più anziano che man mano gli indicava dove stavano andando e cosa avrebbero visto.
"Dopo questa curva qui, ci sta la prima vista del castello!" Avvertì Hagrid, distogliendo la riccia dai suoi pensieri. Un altro coro di mormorii pervase l'aria e i ragazzini iniziarono ad allungare il collo eccitati, tutti tranne Hermione, che sentì il cuore battere sempre più forte.
Sovrastava tutti quei ragazzini di una decina buona di centimetri, o forse più. Infatti guardava dritto davanti a sé senza tradire alcuna emozione. Sapeva cosa aspettarsi, ma prima di esultare voleva aspettare... Vedere il castello con i suoi occhi sarebbe stata la conferma definitiva che ce l'aveva fatta. La conferma che le serviva. Era ancora semi convinta di essere in un sogno ad occhi aperti, qualcosa dal quale si sarebbe presto risvegliata.
Tornò ad osservare Hagrid, sentendo un groppo in gola. L'istinto di corrergli in contro, salutarlo e parlargli come se fosse il solito amico di sempre era una tentazione davvero forte. Ma non poteva... Quell'Hagrid ancora non la conosceva e non poteva permettersi simili errori.
Però le sarebbe piaciuto tornare ad essergli amica, per lo meno avrebbe riacquistato una sua vecchia quotidianità. Seppur poco, andare a far visita ad Hagrid di tanto in tanto, rimettere piede nella sua capanna e scambiare qualche chiacchiera con lui l'avrebbe resa più felice. Anche bere il suo tea offerto in tazze immense insieme ai suoi biscotti rocciosi spacca denti sarebbe stato bello, pur di rivivere alcuni sprazzi di quotidianità del passato.L'unica nota stonante doveva essere Thor, che era quasi certa che fosse arrivato parecchi anni dopo.
Continuarono a camminare per alcuni minuti, dove Hermione stette attenta a non inciampare nel terreno sconnesso per evitare brutte figure anche davanti a dei ragazzini undicenni. Ma tutti quei pensieri furono interrotti da un nuovo coro di grida di stupore e meraviglia, che la fecero sussultare per la sorpresa.
La riccia alzò immediatamente lo sguardo e il suo cuore perse qualche battito per l'emozione. Hogwarts, imponente e maestosa, svettava illuminata in tutta la sua grandezza, riflettendo la sua ombra gigantesca nelle acque scure e placide del lago nero. Migliaia di luci si riflettevano sullo specchio nero che circondava l'imponente castello, irradiando bagliori luminosi e mozzafiato, che incantarono i ragazzini uno ad uno, Hermione compresa, che sentì il cuore esploderle nel petto e lacrime di commozione spingere agli angoli degli occhi per cercare di sgorgare, lacrime che però cacciò indietro a fatica. Ma quella visuale era così mozzafiato che fu davvero come se la vedesse per la prima volta, seppur fosse identica a come l'aveva lasciata e una nuova ondata di eccitazione la attraversò da capo a piedi, perché si chiese se anche l'interno del castello sarebbe stato uguale a come lo ricordava oppure, se qualcosa avrebbe trovato diverso ma per scoprirlo...Non le serviva che continuare la sua avventura.
- Nuovo capitolooo! Spero che la storia vi piaccia, sto facendo il possibile per renderl interessante e innovativa. Per una storia del genere non posso basarmi su quasi niente, perché le informazioni sono ben poco. Però è anche un punto a mio favore, perché ho campo libero. Come potrete vedere scrivo parecchi capitoli, ma abbastanza corti. Così mi è più facile scrivere e aggiornare. Vi consiglio anche le altre mie storie,ovviamente e vi mando tantissimi bacioni. A prestissimo, grazie di tuttooo!!-
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro