Capitolo 28
Scese nella stazione che ormai era buio pesto, i lampioni dalla luce tremolante rischiaravano poco quella serata nebbiosa. Era un'atmosfera inquietante, tant'è vero che Hermione sentì il cuore battere più velocemente. La sua avventura stava definitivamente per iniziare, e non appena avrebbe individuato Hagrid avrebbe aggiunto il tassello mancante per dare inizio a quella che per lei sarebbe stata una nuova era e una grande impresa eroica.
"Corri Hermione, quelli sono i prefetti di corvonero, stanno radunando gli ultimi studenti." La incitò Emmeline, indicandole un ragazzo e una ragazza che stavano chiamando a gran voce i ragazzini del primo anno. Hermione annuì nervosamente, rivedendosi per un istante in quel vecchio ruolo che tanto le calzava a pennello. Una nuova ondata di ricordi di lei e Ron la travolse con la furia di un uragano, ma trattenne un sospiro malinconico per non destare altre preoccupazioni in Emmeline. Per conoscerla da poche ore le aveva già dato il suo bel da fare.
"Lily e James?" Chiese frettolosamente. Prima di salutarla voleva sapere se era riuscita a trovare l'amica e soprattutto, se quest'ultima si era ripresa dal battibecco con James, che sembrava averla insolitamente scossa.
"Adesso non pensare a loro, Lily sta bene, corri!" La incitò ancora una volta la bionda, indicando a Hermione i prefetti che stavano iniziando a muoversi in prossimità del porto.
"Grazie di tutto Emmeline, ci vediamo dopo.Salutami le ragazze, vi mando un abbraccio grande. Tenete le dita incrociate per me!" Gridò in risposta Hermione, con un leggero sorriso dipinto sul volto, iniziando a camminare nella direzione del gruppetto di ragazzini che si trovavano a una decina di metri più avanti rispetto a lei. Si sentiva inadeguata ad unirsi a loro, sapeva che avrebbe dato nell'occhio e ciò non la rendeva per niente felice ma d'altronde, non aveva grandi alternative.
"Buona fortuna, credo che tu abbia buone probabilità di unirti a noi!" Le gridò Emmeline per farsi sentire, la riccia le sorrise radiosa in risposta, prima di correre incontro ai prefetti. Il cuore le batteva a mille e si aspettava di vedere apparire Hagrid da un momento all'altro, chissà come avrebbe reagito. Ovviamente sperò di non svenire, piangere o avere altre crisi di alcun genere, sarebbe stato davvero troppo umiliante per lei.Non voleva passare per una debole e soprattutto, sperò che la voce del suo svenimento non si fosse già diffuso a macchia d'olio per il treno. Non voleva essere già presa di mira a partire dalla prima sera.
"Ci sono pure io!" Ansimò affannata, quando ebbe finalmente raggiunto la giovane ragazza di corvonero che Emmeline le aveva indicato come prefetto. Osservandola meglio Hermione notò la spilla appuntata sulla divisa e un'ulteriore ondata di nostalgia le strinse il cuore. In un piccolo cofanetto aveva voluto inserire anche alcuni oggetti di ricordo tra i quali la sua spilla di prefetto e, in fondo al baule, una delle vecchie divise di grifondoro. Aveva però notato che quelle del passato erano leggermente diverse e quindi sperò caldamente che nessuno ci facesse troppo caso.
La ragazza la guardò sorpresa, scrutandola attentamente.
"Primo anno?" Chiese incerta, guardandola nuovamente. Ovviamente si vedeva che Hermione non poteva essere una ragazzina di undici anni, e ciò creava confusione. Anche altri ragazzini, tutti quanti intimoriti e che si guardavano attorno spaesati, spostarono la loro attenzione su di lei.
"In realtà no, devo frequentare il sesto anno... Ma sono nuova e devo affrontare lo smistamento." Spiegò nervosamente. Sinceramente non vedeva l'ora che tutto quanto finisse per potersi riunire alla casata dei grifondoro, insieme ad Emmeline, Lily, Mary, Alice e tutti gli altri. Per lo più voleva conoscere anche Sirius, Remus e infine, anche se con riluttanza, Peter.
"Oh, non sapevo ci fosse una nuova ragazza. Io sono Marietta, il prefetto di corvonero, pure io sesto anno. Sai come funzionano le cose ad Hogwarts?" Si riprese immediatamente, entrando nel suo ruolo professionale. La riccia annuì.
"Allora non ti preoccupare. Vi stiamo accompagnando da Hagrid, il nostro guardiacaccia. Lui si occuperà di traghettarvi dall'altra parte del lago."
La giovane le sorrise cordialmente ed Hermione ricambiò a sua volta, cercando di ignorare le occhiate curiose dei ragazzini e i ricordi prepotenti che volevano tornare a galla. Per il momento le persone del passato che aveva conosciuto le sembravano molto cordiali ed amichevoli, anche se non doveva dimenticarsi di con chi avrebbe avuto a che fare.
"Ragazzi, siamo arrivati, lui è Hagrid." Annunciò il ragazzo che ricopriva il ruolo dell'altro prefetto...
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