Hermione tornò nel suo vagone, dopo aver salutato un'ultima volta Emmeline ed aver ricevuto gli ultimi accorgimenti su cosa fare nel caso non fossero riuscite a ritrovarsi una volta scese dal treno. Ovvero le aveva detto di seguire i ragazzini del primo anno che sarebbero stati richiamati da Hagrid, il mezzo gigante buono come il pane, che a primo impatto faceva paura, ma che non avrebbe mai fatto del male nemmeno ad una mosca. Pensare ad Hagrid, la faceva sorridere, perché era bello sapere che ci sarebbe stato qualcuno ad accoglierla che già conosceva. Certo, al tempo non erano amici, ma almeno per lei, Hagrid non sarebbe stato una delle tante facce estranee. 

Tornò però a sedersi accanto al suo baule con il cuore pesante, le membra stanche e la preoccupazione che le attanagliava le viscere con fare doloroso. Conoscere le ragazze l'aveva momentaneamente rasserenata, ma era solamente l'inizio. Aveva tante, troppe cose a cui pensare, talmente tante che non aveva nemmeno avuto il modo di organizzarle a dovere anche perché, avendo passato le ultime settimane alla tana, non aveva di certo potuto stare tutto il tempo china su dei fogli a progettare schemi e piani anche perché, sarebbe stato abbastanza impossibile programmare per filo e per segno una cosa del genere. Avrebbe dovuto fare ciò che più la spaventava... Seguire l'istinto, andare dietro al destino e distaccarsi dalle sue linee guida che da sempre, si era prefissata, proprio per avere tutto sempre sotto controllo. Ma quella volta, non avrebbe potuto fare così...Lì avrebbe dovuto vivere una vita non sua, dovendosi adattare a ciò che l'avrebbe circondata per portare a termine la sua missione e doveva ammetterlo, aveva paura perché non sapeva cosa aveva comportato il suo salto nel passato.

In mente adesso aveva il chiodo fisso di Lily e James. Quei due adolescenti che erano immersi in una situazione di stallo, mista tra odio e amore, soprattutto di odio, se si basava sui sentimenti di Lily e la paura che non si mettessero insieme, era alta. Nel passato alla fine era andato tutto a buon fine tra loro, anche se poi il destino era stato crudele, colpa di Peter Minus, pensò con rammarico...Ma per lo meno si erano sposati e avevano avuto un figlio. Ma se la sua intromissione avesse cambiato, per qualche assurdo motivo, le carte in tavola? Se Lily non si fosse accorta in tempo dell'amore di James e quest'ultimo si fosse innamorato di un'altra ragazza? Lei avrebbe dovuto impedire in ogni modo che ciò accadesse, ma non poteva nemmeno mettersi in mezzo alla vita di James e Lily così apertamente. Sarebbe dovuta diventare loro amica e agire in silenzio, li avrebbe dovuti aiutare ad avvicinarsi, passo passo, un po' alla volta. Ma egoisticamente, si rese conto che se voleva che Lily e James si fidanzassero, alla fine, ora come ora, era solamente perché voleva che in futuro Harry nascesse, non per loro in sé.

Tutti quei pensieri riguardo alle storie d'amore, le fecero tirare un sospiro sconsolato perché mentre lei pensava all'amore altrui, si chiese se mai avrebbe avuto un fidanzato e se mai si sarebbe fatta una vita. Con una punta di vergogna, si ritrovò a pensare a Ron e a quei sentimenti confusi che aveva provato per lui. Non aveva mai capito se Ron le piaceva o era solamente un amico, esattamente come Harry eppure, sentiva che le due amicizie erano diverse, anche perché Harry e Ron erano entrambi molto diversi tra loro. Ma restava pur sempre il fatto, che al momento nessuno dei due esisteva o se esistevano, si trovavano in chissà quale dimensione, lontani da lei di decenni e non era nemmeno detto che sarebbe riuscita a rivederli. A quel pensiero, il cuore le si strinse in una morsa e gli occhi le tornarono lucidi mentre nel baule andava alla ricerca dell'album fotografico che tanto aveva temuto che qualcuno potesse vedere e toccare. Per lei quello era un gioiello prezioso, qualcosa che nulla e nessuno doveva toccare, senza il suo permesso. Era ciò che la legava al suo passato, alla sua vita, e non avrebbe permesso a nessuno di torcergli anche un solo angolo-

Era ancora al suo posto, chiuso e ben custodito e con mano tremante, ne accarezzò il dorso, sentendo le lacrime pungerle gli occhi. Lì dentro era racchiusa una piccola parte della sua vita, quella vita che forse non avrebbe mai più vissuto e che per questo, avrebbe dovuto custodire con estrema cura e dedizione. Lì dentro c'erano le foto di lei insieme ai suoi migliori amici, alcune foto di lei e i suoi genitori, di Grattastichi, della sua vita insomma. Quella vita che aveva appena lasciato ma che già le mancava, anche se si sarebbe dovuta fare forza e coraggio per affrontare quella nuova che aveva appena inaugurato. Dipendeva tutto dalle sue scelta... In base a quelle, avrebbe riscritto la sua vita e possibilmente, a parte le cose principali, voleva cercare di stravolgere la vita futura, quella che conosceva, il meno possibile. Ma per prima cosa... La cosa essenziale, era che James e Lily si fidanzassero, poco ma sicuro...