Capitolo 23
"Stupido cane, non vale barare!" Gridò Remus rivolto al bel sedicenne Sirius Black che, in tutta risposta, scoppiò a ridere di gusto, facendo roteare gli occhi al paziente ma esasperato Remus, ancora di più indispettito, che gli lanciò un'occhiataccia accusatrice. La partita a scacchi che avevano iniziato per passare il tempo, dove si erano promessi di giocare lealmente, era via via degenerata nella slealtà più assoluta da parte di Sirius, che aveva cercato in tutti i modi di mettere fuori gioco le pedine di Remus per riuscire a vincere ed erano arrivati a un tale livello di slealtà che forse forse, l'ultima partita di quidditch, la finale Grifondoro-Serpeverde, era stata più leale... Ed era tutto da dire.
"Io non ho fatto nulla Moony" Sogghignò Sirius malandrino, seduto davanti all'amico che a sua volta, seduto a fianco, aveva il piccolo e grassoccio Peter che al posto di giocare, aveva preferito fare da spettatore mentre sgranocchiava i dolci che si era portato da casa. All'appello mancava solamente James, disperso chissà dove. In quel momento anche Peter, più conosciuto come il buon Minus, se la stava ridendo di gusto sotto i baffi, nel notare l'espressione contrariata di Remus. Era solamente Peter Minus, un ragazzo grassottello e bonaccione che era riuscito a farsi spazio nel cuore dei compagni fino a diventare un malandrino,uno di loro. Non era ancora quel ragazzo spietato che di lì a pochi anni, se niente fosse cambiato, avrebbe mandato al patibolo uno dei suoi migliori amici insieme a tutta la sua famiglia. Era ancora innocente, era ancora spensierato , era un amico fidato e leale, che amava ingozzarsi di dolciumi e organizzare scherzi insieme ai suoi migliori amici. Era un ragazzo bonaccione, un po' maldestro e imbranato ma pur sempre un buon amico. Tra i quattro, era quello più in ombra rispetto a tutti gli altri, che pendeva dalla labbra di James e Sirius, ma che agli occhi di tutti non avrebbe mai fatto del male nemmeno a una mosca. Era quell'amico al quale fare affidamento se si aveva voglia di dolciumi, visto che era sempre informato sulle ultime novità in commercio e tutti, erano certi che un giorno, avrebbe sicuramente aperto un negozio di caramelle. E quando di lì a breve ingerì una piccante gelatina a tutti i gusti più uno, che lo fece tossire e sputacchiare, scoppiarono a ridere tutti insieme, facendo rimbombare l'intero vagone. Ogni loro viaggio di andata e ritorno era a dir poco memorabile e indubbiamente, il loro scomparto era il più confusionario di tutto il treno, quello dal quale tutti cercavano di tenersi alla larga. Ormai anche i prefetti e i capo scuola avevano perso le speranze con loro. Tutti tranne uno... Lily Evans, per Sirius, la furia dai capelli rossi.
Ma dopo essersi stancato di ridere per l'accaduto di Peter, Sirius si incupì di colpo, guardandosi attorno accigliato. Pur quanto si divertisse in compagnia di Remus e Peter, mancava all'appello il suo braccio destro, il suo compare, colui con il quale organizzava gli scherzi migliori, il re indiscusso dei malandrini o per meglio dire, suo fratello. James Potter. La sua assenza stava iniziando a farsi sentire e soprattutto, era insolita. Solitamente non stava mai via così a lungo, visto che erano passate quasi due ore dall'ultima volta che lo avevano visto. Era insolito da parte sua e Sirius, sentì l'agitazione crescere. E se gli fosse successo qualcosa? Magari una banda di Serpeverde l'aveva colto alle spalle, mettendolo al tappeto oppure, ancora peggio, era stato brutalmente torturato e ucciso da Lily, furia rossa, Evans. Al solo pensiero deglutì... Dopo quello che era successo lo scorso giugno, non se ne sarebbe meravigliato e la prospettiva di rivederla, non lo entusiasmava granché, visto che l'ultima volta che l'aveva vista era quasi stato maledetto. Per questo si preoccupò ancora di più per la salute fisica del suo migliore amico che sicuramente... Se si fosse trovato alle prese con la sua ira fin a partire dal primo giorno, quell'anno ne sarebbe uscito nero.
"Secondo voi ramoso dov'è?" Chiese infatti, sperando di ricevere una risposta positiva dai due amici, che a loro volta stavano iniziando a chiedersi che fine avesse fatto il malandrino. Remus, captando la preoccupazione di Sirius, si affrettò a rispondere
"Non ti preoccupare Sir', probabilmente si sarà dovuto trattenere più a lungo per via dei suoi doveri di prefetto. Vedrai che a breve arriverà." cercò di rassicurarlo ma a quelle parole, Sirius si allarmò ancora di più.
"Come faccio a non preoccuparmi se si trova alle prese con quella pazza della Evans? Quella lo uccide, sempre che non lo abbia già fatto e buttato giù dal treno." Disse istericamente, guardando Remus, nella speranza che di lì a breve si rimangiasse ciò che aveva detto. Ma in tutta risposta, l'amico lo fulminò con un'occhiataccia raggelante.
"Sirius!" Lo ammonì secco, scoccandogli un'occhiata di rimprovero.Sapeva dove voleva arrivare, ma non gli sembrava proprio il caso di scherzarci su.Ciò che era successo a giugno era estremamente grave e a distanza di mesi, si sentiva ancora in colpa per l'accaduto perché in parte, se ne sentiva responsabile. Anche Peter si era improvvisamente ammutolito, sbarrando gli occhietti azzurri per la paura. L'ira di Lily l'aveva sempre intimorito perché quando si arrabbiava, era veramente terribile e per questo non invidiava affatto James anzi, lo ammirava per il suo coraggio di non voler desistere con lei, pur quanto assurdo fosse.
"Sai anche tu che ne sarebbe in grado, ce l'ha a morte con lui...Io non la prenderei sotto gamba." Borbottò Sirius, evitando accuratamente lo sguardo accusatore di Remus. Sotto sotto era più che convinto che se non fosse stato illegale, la Evans avrebbe seriamente tentato di uccidere James con le sue stesse mani, alla babbana, giusto per farlo soffrire ancora di più prima di morire.
"Sirius...Dopo quello che è successo a giugno non mi sembra proprio il caso di accusarla. So come la pensi e in parte sono d'accordo con te ma..." Remus sospirò deluso, senza riuscire a scacciare il senso di colpa per ciò che era successo a quella che per lui era sempre stata una buona amica. A quelle parole Sirius boccheggiò, mentre Peter squittì agghiacciato. Ma Remus non si smentì, perché si sentiva davvero in colpa per l'accaduto e se Lily non lo avesse più voluto come amico, se lo sarebbe meritato. Durante l'estate non l'aveva mai sentita e lui, non aveva mai avuto il coraggio di scriverle. Sapeva di essersi comportato da codardo ma il senso di colpa gli aveva corroso il fegato perché sapeva che quella volta era stato sorpassato ogni limite e lui, in qualche modo, ne era colpevole e la paura che lei non gli rispondesse o le parole che avrebbe potuto leggere come eventuale risposta, lo aveva frenato ancor prima di provare ad impugnare piuma e inchiostro. James invece aveva provato a contattarla in tutti i modi, ma le sue lettere non avevano mai ricevuto risposta e alla fine, pure lui si era arreso all'evidenza che la ragazza non gli avrebbe mai e poi mai risposto.
"Rem' non è colpa nostra se quel viscido di Mocciosus l'ha insultata in quel modo. Noi abbiamo cercato di farglielo capire in tutti i modi che non era altro che un insulso, viscido e untuoso, soprattutto untuoso, moccioso adorante delle arti oscure. Avesse mai provato ad aprire gli occhi davanti all'evidenza." Si difese Sirius, incrociando le braccia al petto ma l'occhiata estremamente seria di Sirius, lo fece sentire piccolo piccolo.
"Siamo tutti colpevoli Sirius, io per primo. La colpa principale è indubbiamente di Piton ma voi, non avreste dovuto innescare la scintilla, per l'ennesima volta e senza motivo. Ma la colpa è anche mia, perché vi avrei dovuti fermare, soprattutto quando ho visto che Lily era presente. Non dovevo permettervi di fare quello che avete fatto e per questo in parte, me ne prendo la colpa. Nemmeno a me Piton è mai piaciuto ma Lily, una volta che si impara a conoscere e capire, si rileva davvero un'ottima amica e pur quanto non abbia mai compreso cosa ci trovasse in Piton, ho sempre visto e capito quanto fosse legata a lui e quello che è successo, per lei è stato uno shock felpato. La loro amicizia era destinata a finire, era evidente, pur quanto Lily abbia cercato in tutti i modi di scacciare l'evidenza, ma non sarebbe dovuto succedere in quel modo. Abbiamo sbagliato Sirius e devi essere obiettivo. Nessuno di noi si sarebbe mai immaginato una simile reazione da parte di Piton ma adesso che il danno è fatto, forse sarebbe l'ora di capire che quando si tira troppo la corda, prima o poi si spezza. Dovremmo tutti scusarci con Lily e alla prima occasione adatta, sarò il primo a farlo, pur quanto vorrei evitare di tirare nuovamente in ballo ciò che è successo, anche se credo che sia inevitabile." Sirius non ebbe il coraggio di controbattere perché pur quanto non fosse in buon rapporti con la Evans, le dispiaceva che stesse così male e soprattutto, Remus riuscì a farlo sentire un po' in colpa. Dopo tutto, se per una volta avesse lasciato in pace Piton, pur quanto lo odiasse, tutto quel casino non sarebbe successo. Era stato lui ad istigare James,ad innescare la scintilla e Remus, aveva ragione ma era anche vero che con la Evans, non era esattamente una passeggiata arrivare a delle buone conclusioni.
"La Evans non vuole le nostre scuse Moony...L'ultima volta volta che ci abbiamo provato ci ha quasi maledetti e in ogni caso, James ha provato in ogni modo possibile e inimmaginabile a chiederle scusa per l'accaduto. E' stato appostato in fondo alle scale del loro dormitorio per tre giorni se ricordi e se non fosse stato per noi, non avrebbe nemmeno mangiato, per quanto si era intestardito di non volersi smuoversi da lì. Non posso vedere il mio migliore amico stare così male per colpa della Evans, che non fa altro che insultarlo da cinque anni." Remus scosse tristemente il capo, emettendo un sospiro di frustrazione. Era stato straziante vedere James stare così male ed era stato un colpo per tutti gli studenti e professori del castello perché nessuno, aveva mai visto James Potter e Lily Evans in quello stato. Quello che era successo sulle sponde del lago nero si era diffuso a macchia d'olio nell'arco di una decina di minuti e Remus, non sapeva spiegarsi se erano state peggio le occhiate di compassione rivolte a James o quelle rivolte a Lily oppure, i discorsi distorti e le teorie che erano state fatte a riguardo. Ma pur quanto gli dispiacesse per James, doveva essere duro e obiettivo quando era necessario e Sirius, doveva capire. Avevano tutti torto e certo, Lily spesso e volentieri se l'era presa con James anche per delle banalità o solamente perché le aveva rivolto parola, ma era anche pur vero che James non si era mai comportato da stinco di santo con lei e questo, era innegabile.
"Lo Sirius, ed è stato orribile vedere James in quello stato. Ma da quello che mi hanno detto Emmeline e le altre ragazze, Lily stava ancora peggio ed erano spaventate che facesse qualche pazzia, infatti non l'hanno mai lasciata sola e almeno una di loro, è sempre stata con lei. Ha pianto ininterrottamente per giorni, senza toccare cibo, Per lei è stato orribile ed era logico che non avrebbe mai accettato le nostre scuse ma adesso che sono passati mesi, sono certo che le acque si sono un po' calmate. Dovremmo davvero scusarci con lei e se James vuole conquistarla una volta per tutte, deve iniziare a mettere la testa a posto. Certo, considerando che non sono per niente in buoni rapporti, ci vorrà del tempo, perché Lily continuerà ad insultarlo e a non dargli fiducia, considerando anche il carattere orgoglioso che ha, ma piano piano inizierebbe a cambiare idea, se vede che James è realmente cambiato. Ma lui deve stringere i denti e riconoscere di avere anche le sue colpe. Non deve cambiare radicalmente per lei, perché non sarebbe giusto, deve però imparare a controllarsi su alcune cose..." Gli spiegò pacato, zittendolo. Ma prima che qualcuno potesse aggiungere altro, la porta dello scompartimento si aprì, mostrando un James Potter dall'aria affranta e un sorriso tirato dipinto sulle labbra che immediatamente, fece capire agli amici che la burrasca era già iniziata.
"JAMES!" Gridarono tutti in coro, sollevati nel vederlo apparire. Anche se era evidente che qualcosa non andava, per lo meno si accertarono che godeva ancora di ottima salute e che era ancora in possesso di tutti e quattro gli arti.
"Scusatemi se vi ho fatti aspettare ma...Ci sono stati alcuni imprevisti." Spiegò vago, andandosi a sedere accanto a Sirius, che lo guardò preoccupato. Era ovvio che tra gli imprevisti era inclusa anche Lily ma da quello che aveva detto, sembrava che ci fosse anche altro sotto.
"Problemi con..." Provò a chiedere Sirius, incapace di trattenersi. Ma James, lo stoppò quasi subito con un cenno della mano.
"Sentite, perché non ne parliamo ad Hogwarts, mh? Vi ho lasciati soli fin troppo a lungo e sinceramente, vorrei distrarmi un po'. Questo scompartimento mi sembra fin troppo tranquillo e considerando che è il vagone dei malandrini, non va per niente bene." Commentò il moro, esibendosi in un sorriso sghembo dietro il quale cercò di nascondere tutta la sua tristezza. A tradirlo, però, c'era il suo sguardo ancora cupo e pensieroso ma gli amici, dopo essersi guardati tra di loro, decisero di non insistere.
"Una partita a scacchi per iniziare?" Lo incoraggiò Remus, indicando la scacchiera con la partita tra lui e Sirius rimasta a metà. James, dopo aver osservato la scacchiera, si voltò sogghignando verso Sirius, che lo guardò con un sopracciglio inarcato.
"Vada per gli scacchi Rem'! E comunque, Sir', sappi che a scacchi fai veramente schifo." Sogghignò, gustandosi la faccia scandalizzata dell'amico.
"EI! TU, farai schifo!" E da lì, scoppiò nuovamente il caos nello scompartimento dei malandrini e James fu grato agli amici per non aver insistito perché ripensare allo sguardo sprezzante e ricolmo di rabbia di Lily, gli faceva troppo male. Non voleva prendersi tutta la colpa di quello che era successo, perché se avesse saputo che Piton si sarebbe comportato in quel modo, pur quanto lo odiasse a morte, si sarebbe tagliato un braccio piuttosto che far scoppiare quel putiferio e far soffrire così tanto Lily ma d'altronde, era consapevole di essere in parte colpevole e il senso di colpa, lo corrodeva come ardemonio e il brutto, era che non sapeva veramente come rimediare a quel danno. Già Lily non lo sopportava... Dopo quell'ultimo disastro, temeva che ormai non avrebbe mai più avuto speranze con lei. Se prima aveva sperato in un barlume di speranza, adesso che anche per colpa sua Lily aveva definitivamente chiuso i rapporti con quello che era stato per tanti anni il suo migliore amico, temeva veramente che l'avrebbe odiato per il resto della sua vita...
"Sarà con Lily a fare le ronde." Commentò Remus pacato. Sirius sbuffò
"Credete che quest'anno gli andrà meglio?" Chiese Peter timidamente.
"La Evans lo farà uscire di senno." Bofonchiò Sirius a denti stretti.
"Lily è una brava ragazza." Sospirò Remus, facendo immediatamente scattare Sirius.
"Fa soffrire mio fratello da cinque anni, e questo sarà il sesto, me lo sento." Sibilò arrabbiato. Per lui James era tutto, da quando era fuggito di casa abitava a casa sua e in un certo senso, erano diventati veramente due fratelli. Sapeva che James soffriva per quel tornado dai capelli rossi e non poteva non serbarle rancore. Se solo quella sciocca si fosse decisa ad aprire gli occhi e a mettere da parte l'orgoglio, avrebbe capito quanto fosse speciale James e quanto fosse fortunata ad essere amata da lui.
"Ogni volta che ne parliamo diventi intrattabile, ma sai che James ha sbagliato a fare quello scherzo di pessimo gusto a Piton. Lily gli era affezionata, perché tormentarlo così? Nemmeno a me piace, ma James se si vuole ingraziare agli occhi di Lily deve cambiare una volta per tutte." Remus sapeva che Sirius avrebbe sbraitato come un ossesso, ma era la pura verità e forse era per questo che lui si trovava bene in compagnia della rossina. La capiva.
Felpato si gonfiò come un tacchino arrabbiato pronto a scattare. Ovviamente avrebbe difeso il suo migliore amico a spada tratta.
"Affezionata? A uno che l'ha insultata nei peggiori dei modi alla prima occasione? Quella viscida serpe ha sempre subito ciò che meritava e la Evans è sempre stata troppo ottusa e orgogliosa per riconoscere la verità. Quel maiale vuole diventare un mangiamorte." Ringhiò furioso.
Remus sospirò e tacque. Ognuno aveva la sua porzione di ragione e lui non poteva schierarsi dalla parte di nessuno in particolare. James e Sirius erano i malandrini, i suoi fratelli, gli amici che lo accettavano nonostante la sua natura pericolosa e addirittura si offrivano di aiutarlo infrangendo decine e decine di regole della scuola solo ed esclusivamente per lui. Lily era una sua buona amica ma non poteva competere con i malandrini. Era impensabile.
A un certo punto la porta dello scompartimento si aprì e tutti si girarono in quella direzione.
"Fratello!" Sbottò Sirius sollevato nel vederlo.
"Ci stavamo chiedendo dove fossi finito." Gli disse Remus, anche lui sollevato, così come Peter.
"Avevo bisogno di fare due passi, per sgranchirmi le gambe." Rispose, con un sorriso flebile.
Sirius captò immediatamente la bugia e sbuffò rabbioso, guardando in direzione di Remus. Aveva litigato ancora una volta con la Evans. Quell'anno ci avrebbe parlato lui, faccia a faccia, mettendo in chiaro due cosette. Non gliene fregava se era una ragazza... Nessuno doveva far soffrire suo fratello e se la Evans non lo intendeva, le avrebbe fatto capire lui come funzionavano le cose.
Remus abbassò lo sguardo dispiaciuto, senza sapere cosa dire. Forse avrebbe dovuto parlare lui con Lily, prima che la situazione degenerasse. Aveva intuito i pensieri di Sirius e non poteva permettere che combinasse qualche guaio. James non l'avrebbe sopportato... Per lui Lily era una questione personale che non voleva affidare nelle mani di nessun altro. Nemmeno in quelle di suo fratello.
- Capitolo finitooo, non pubblico da un po' ma sono stata incasinatissima! Ho cercato di avvantaggiarmi con qualche capitolo, ma non è facile 😧. In ogni caso la storia Continua e spero che vi piacciaaa ❤❤❤. Fatemi sapere...Bacioni grandi a tutti. A presto 😙. -
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