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Capitolo 13

Viso dai lineamenti morbidi, pelle chiarissima e spruzzata di lentiggini. Lunghissimi capelli rossi che le incorniciavano il profilo delicato e infine, occhi luminosi e di un verde talmente intenso da far girare la testa. Hermione si sentì prosciugare ogni energia. I suoi occhi si incatenarono a quelli di Lily, e in essi si perse in mille ricordi. Poteva rivedere Harry in ogni sua sfumatura.

Quello sguardo sembrava leggerle l'anima, scavare ogni suo sentimento più nascosto, artigliarlo e riportarlo a galla con inaudita forza. Alcune lacrime iniziarono a solcarle le guance e non riuscì a fermarle in tempo. La testa le girava talmente forte che le sembrava che in torno a lei tutto vorticasse.

"Evans, come mai sta piangendo?" Chiese James allarmato, accovacciandosi a sua volta vicino a Lily e a una Hermione ormai in preda a un pianto silenzioso. La riccia si sentiva scossa nel profondo, talmente devastata da non riuscire nemmeno a parlare. Come avrebbe fatto a passare giorni, mesi, forse anni, in loro compagnia? Magari si sarebbe abituata, avrebbe accettato l'idea che quelli erano i futuri genitori di uno dei suoi migliori amici e che lei, non era detto che l'avrebbe mai rivisto. Forse sarebbe cresciuta nel mondo dei malandrini e l'avrebbe visto addirittura nascere.

I suoi occhi ricolmi di lacrime si spostarono su James e un gemito stridulo le sfociò dalle labbra. Le sembrava tutto assurdo... Quello non poteva essere James, era sicuramente Harry e quella accanto non era Lily, era Ginny. Il ragazzo moro aveva capelli neri e in disordine, gli stessi tratti del suo migliore amico e addirittura le stesse abitudini. Il fisico però era più muscoloso e gli occhi, non erano verdi ma bensì di un intenso color nocciola con calde sfumature color oro. Ma se tralasciati quei piccoli dettagli, erano identici.

Il suo cervello le chiedeva un po' di tregua, supplicandola di aiutarlo a prendere tempo per metabolizzare tutte quelle informazioni. Sotto di sé sentiva le vibrazioni del treno che la scuotevano leggermente da una parte all'altra. Le voci di James e Lily le giungevano ovattate e dopo aver dato un'ultima fugace e appannata occhiata a James e Lily, svenne.

Un velo nero cadde su di lei, trascinandola in un oblio agitato, fatto di voci lontane e forme indistinte. Il suo subconscio le gridava di svegliarsi, ma il suo cervello voleva riposare. Non era pronta per affrontarli, e forse non lo sarebbe mai stata. Ma aveva una missione da compiere... Solo che era così difficile, così spaventoso.

Tante voci nella sua testa le sembrava che stessero gridando qualcosa. Forse stava sognando, o magari erano tanti incubi che si stavano aggregando tra di loro, formando un mostro pronto a sovrastarla e schiacciarla con prepotenza al momento giusto.

Immagini orribili iniziarono a formarsi nella sua mente. Immagini e voci che era certa di non aver mai udito. Persone gridavano, coperte di sangue, imploranti e terrorizzate. Hermione guardava dall'alto, impotente  e sconvolta. Chi erano quelle persone? Cosa stava accadendo?

Sotto di lei una battaglia infuriava impetuosa. Ancora urla, grida di dolore e paura, pianti, maledizioni lanciate da ogni parte. Hermione cercò di urlare, ma dalla sua bocca non uscì alcun suono e la paura assalì pure lei.

Era tutto un incubo, il suo cervello era consapevole di aver perso conoscenza. Ma allora perché non si svegliava? Perché vedeva quelle immagini?

Il suo sguardo spaventato vagò ancora in basso e si concentrò meglio sulla battaglia. Figure incappucciate erano ovunque e seminavano terrore e distruzione. Corpi giacevano sparsi lungo una via lunga e acciottolata e alcuni edifici erano diventati un rogo informe. Hermione sgranò gli occhi orripilata... quella era Diagon Alley e le figure incappucciate, erano i mangiamorte.

Ma cosa stava accadendo? Era forse una premonizione? Qualcosa che sarebbe accaduto in futuro, qualcosa che era già successo o qualcosa che si stava svolgendo al momento? Non sapeva darsi una risposta...

Poi il suo sguardo fu catturato da due figure poco più lontane da lei. Stavano anche loro combattendo contro due mangiamorte, lanciando incantesimi di ogni genere, fianco a fianco.

Una ragazza dai lunghi capelli rossi fiammeggianti e un ragazzo alto e muscoloso dai capelli neri e scompigliati.
"Sai Evans, se dovessi morire, vorrei ricordarti che ti amo e che la proposta di matrimonio resta valida, anche dopo la morte!" Urlò il ragazzo.
"POTTER, sei un maledetto imbecille! Qua non morirà nessuno dei due, pensa a combattere adesso. E ricordati che pure io ti amo, e ho tutta l'intenzione di sposarti e di passare il resto dei miei giorni con te." Strepitò la ragazza, lasciando mulinare i rossi capelli al vento e schiantando di slancio un mangiamorte.

Hermione boccheggiò sconvolta. Quella era la prima guerra magica, svoltasi a Diagon Alley, dove i malandrini e tutte le persone che a breve avrebbe conosciuto, avevano combattuto. Non sapeva come fosse possibile che vedesse quelle immagini, forse faceva parte della magia dell'incantesimo. Ma a suo modo una cosa le era certa. Lily e James si amavano e meritavano di vivere la loro vita, il loro matrimonio e il loro futuro figlio a pieno e con felicità. Lei aveva una missione da svolgere, salvargli la vita.

E restando incosciente avrebbe risolto ben poco...

- Nuovo capitolooo! Spero che vi piaccia. Fatemi sapere nei commenti, mi fa sempre piacere scoprire cosa pensano i lettori delle mie storie 😙❤😙. Grazie a chi segue, bacioni grandi a tutti ❤❤❤.-

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