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Capitolo 11

Hermione incespicò goffamente nei suoi stessi piedi e sentì il cuore fermarsi per qualche istante.

Non poteva crederci... Lui era lì, subito dopo la curva che si snodava poco più avanti ed era sicura che ci fosse anche Lily. Non li aveva ancora visti, ma aveva già capito che quella voce apparteneva a Lily Evans e quello sotto accusa era James Potter. I genitori di Harry, del suo migliore amico che a quel tempo, ancora non esisteva.

Sentiva il cuore scoppiarle nel petto, contro le costole, quasi a farle male. Aveva abbastanza coraggio da proseguire e vedere finalmente la prova della loro esistenza? Coloro che avevano messo al mondo una delle persone più importanti della sua vita?

Se l'era ripetuto tante volte in quelle poche ore e adesso che era arrivato il momento aveva più paura che mai. Le sembrava che il suo coraggio Grifondoro si fosse vaporizzato nell'aria nel momento stesso in cui aveva sentito la voce cristallina e arrabbiata di Lily inveire contro il futuro padre di suo figlio. Sentiva di poter svenire da un momento all'altro per il subbuglio di emozioni che si stavano scontrando nella sua testa. Non era certa che, la razionale e coraggiosa Hermione Granger, sarebbe riuscita a gestire tutte quelle emozioni in una volta sola.

Ma deglutì con forza, decidendo di percorrere gli ultimi metri che la separavano dal luogo del misfatto. Alla fin fine era curiosa di scoprire cosa avesse fatto James per provocare l'ira della giovane.

Varie teste curiose sbucavano dagli scompartimenti impedendole la vista e altri studenti si erano riversati nel corridoio impedendole di passare. Quando capì che non sarebbe riuscita a farsi strada, facendosi coraggio, chiese a un ragazzotto biondo alla sua destra
"Scusa... Sapresti dirmi cosa sta succedendo?" Il suo tono di voce era talmente basso che il ragazzo la guardò incuriosito prima di capire che si stava rivolgendo proprio a lui.

"Ma certo! Lily Evans e James Potter stanno per avere una delle loro famose litigate. Credo la prima ufficiale di quest'anno... E siamo ancora sul treno." Le rispose divertito. Hermione lo guardò di sottecchi. Non sapeva se quel ragazzo le piaceva, sembrava eccitato alla prospettiva di assistere a una lite. Con un'occhiata più attenta Hermione riuscì a scorgere lo stemma che portava sulla divisa.

Serpeverde. Fantastico.

"Oh... E succede spesso?" Chiese incerta, cercando di non pensare al fatto che forse quel ragazzo l'avrebbe insultata non appena avesse scoperto che era una mezzosangue e una futura Grifondoro.
" Volendo anche più volte al giorno! Quando va bene riescono a mantenere la pace per un giorno di seguito senza fare scenate per i corridoi. Ormai pure i professori hanno perso le speranze. Li lasciano litigare e basta. Ma tu sei nuova? Non ti ho mai vista e poi credo che altrimenti conosceresti quei due."

Ecco fatto, colta in castagna. Doveva iniziare a inscenare il suo gioco e proprio con un serpeverde.
"Hai indovinato, sono nuova." Si limitò a dire con un'alzata di spalle. Il ragazzo la squadrò da capo a piedi.
"Mi sembri grande per essere una del primo anno." Le chiese sospettoso.

La riccia sbuffò. Quel ragazzo non le piaceva, aveva deciso. Faceva fin troppe domande.
"Ho studiato a casa, solo quest'anno i miei hanno deciso di iscrivermi ad Hogwarts. Frequenterò il sesto anno" Gli rispose.
"Hai l'accento inglese, perché non ti hanno iscritta prima, se sei di queste parti?." Insistette il biondino. Hermione iniziò a prendere in considerazione l'idea di schiantarlo, maledicendosi per aver deciso di rivolgergli la parola. Quel ragazzo era decisamente troppo curioso per i suoi gusti e anche fin troppo arrogante. Ma chi si credeva di essere, quel perfetto sconosciuto, per farle tutte quelle domande così personali?.

"Per questioni familiare hanno preferito farmi studiare a casa. Io però ho sempre desiderato frequentare Hogwarts e quest'anno sono riuscita a convincerli. Farò qua gli ultimi due anni." Gli spiegò, cercando di metterlo a tacere.

Il ragazzo parve essersi convinto di quella frottola.
"E sai già che casa frequenterai?" Le chiese nuovamente, facendola sbuffare lievemente."No, farò questa sera lo smistamento." Gli disse. Voleva toglierselo dai piedi e andare a vedere cosa stava succedendo, ma non voleva farsi un nemico già sul treno mostrandosi scortese.

"Capisco, buona fortuna allora. Magari verrai smistata a serpeverde, pure io sono del sesto anno." Le rispose infine con un sorrisetto che la sapeva lunga.

A Hermione non piacque per nulla e si ripromise che, se il cappello parlante avesse osato giocarle un simile scherzo, sarebbe tornata sui suoi passi seduta stante.
"Vedremo." Gli rispose con quello che sperò risultasse un sorriso cordiale. In realtà sembrò che avesse  appena subito una paralisi facciale.

Il ragazzo annuì a sua volta e Hermione appena vide che sarebbe riuscita a passare salutò in fretta il ragazzo e si fece spazio tra gli studenti...

- Nuovo capitolooo! Vedo che la storia cresce e mi fa davvero piacere ❤❤❤. Continuate a leggere e lasciate qualche commentino!! Spero che la storia vi piaccia... Bacioni a tutti! 😙😙😙❤❤❤. -

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