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Un milione di validi motivi II

"I ragazzi non si sono ancora visti?" domando a Daisy. Siccome ho già finito tutti i mestieri, sono andata al Boars Nest dove ci sono anche Rosco e Boss seduti al tavolo vicino al bancone. 

"No, il tuo principe azzurro non è ancora arrivato a portarti nel castello" risponde ridendo, 

"Allora lo aspetterò qui" dico sedendomi e Daisy mi offre una birra,

 "Ancora non riesco a crederci: hai ereditato un milione di dollari e vuoi pagare una parte di ipoteca, sei fantastica!"

 "Almeno saremo apposto per un bel po'! poi troverò un lavoro, guadagnerò bei soldi e nel giro di poco tempo la fattoria sarà nostra, ma ci pensi?" le domando entusiasta, 

"Come cosa? Hai ereditato un milione di dollari?" mi domanda Boss avvicinandosi a me, 

"Ebbene?" domando "qualche problema?" 

"No, no... ma stavo pensando... perché invece di pagare una parte di ipoteca non investi quei soldi? Potresti unirti a me, diventare mia socia e dividere i soldi" mi propone sedendosi vicino a me, 

"Che assurda idea!" commenta Daisy, 

"Tornatene al lavoro tu" le dice Boss e sorseggio la mia birra. Poi Boss ritorna a parlare con me. "Pensaci bene: tu ed io soci, guadagneremmo un mucchio di soldi facili, non dovrai nemmeno trovarti un lavoro come cameriera, ricoprirai una carica importante, avrai bei vestiti, gioielli, troverai un marito benestante che ti manterrà a vita..." 

"Non ti sembra di correre un po' troppo? Ho appena 19 anni" lo stoppo ironicamente,

 "Sarai la diciannovenne più ricca del mondo se diventerai mia socia. Farai una bella vita e troverai un fidanzato adatto a te" continua sorridendo, "e così te ne andrai finalmente da quella dannatissima fattoria e non avrai più niente a che fare con quella brutta gente dei Duke! Con me frequenterai solo gente che conta"

 "Cosa ti fa pensare che io abbia intenzione di allontanarmi dalla fattoria e dai Duke? Forse il milione di dollari?" 

 "Certo! Ormai sei una milionaria, ti puoi permettere molto di più e molto meglio di quella fattoria"  

"Sai, hai proprio ragione"

 "Ma Chiara!" esclama Daisy allibita, 

"ammetto che stavolta ha proprio ragione" 

 "Sentito?" domanda felicemente Boss,

 "Posso avere molto di più con tutti quei soldi: casa lussuosa, belle macchine, un fidanzato..." 

"Non starai parlando sul serio!" mi dice Daisy, 

"Zitta tu, che ne vuoi sapere?" domanda Boss contrariato, 

"Ma cosa ti fa credere che io voglia veramente tutto questo? Tutto quello che voglio ce l'ho già: voglio stare alla fattoria con zio Jessie, Daisy, Bo e Luke" dico sorridendo e Boss ci rimane molto male, mentre Daisy diventa raggiante. 

"I soldi non fanno la felicità, ed io sono felice per le cose che ho. I soldi mi fanno comodo, sistemerò un paio di cose e poi basta. Non me serve il lusso" continuo e poi finisco la mia birra, 

"Pensaci, hai in mano una fortuna! se non vuoi proprio diventare mia socia, lascia che mi occupi io dei tuoi soldi, non li perderai ma anzi li aumenterai, me ne intendo di investimenti!" mi propone Boss, ma scuoto nuovamente la testa. 

"So io cosa fare con quei soldi: pagare una parte di ipoteca, se non estinguerla del tutto" dico sorridendo e poi mi alzo. "Tieni i soldi della birra, grazie mille Daisy" le dico sorridendo e poi esco dal Boars Nest.

"Ah, eccola qui! vieni Chiara" mi dice zio Jessie sorridendo, "questo signore è l'avvocato Gladys" 

"Mi scusi, non sapevo che fosse già arrivato!" esclamo stringendogli la mano,

 "Non importa, sono io che sono arrivato in anticipo" mi dice sorridendo, "si sieda signorina" mi dice e ci sediamo al tavolo. "Come già scritto nella lettera che ha ricevuto stamattina, sono qui per consegnarle l'eredità che le ha lasciato sua zia Fiordaliso, cioè un milione di dollari" mi spiega indicando una valigetta nera appoggiata sul tavolo, "sono le ultime volontà della signora ed è mio preciso compito eseguirle. Come ben sa, la signora Fiordaliso diffidava molto dei suoi parenti, eccetto lei che le è sempre stata molto vicina non puntando ai suoi averi. La signora ha pensato bene di lasciarle tutto, come ricompensa" 

 "Sicuramente non le sono stata vicino per i soldi, non mi serve una ricompensa"

 "So perfettamente quello che intende dire e mi scuso con lei se ho usato quel termine sgradevole. La signora vuole solamente renderla felice e visto che le si era affezionata molto dopo tutti i servigi che le ha fatto, questo è il suo ultimo ringraziamento" si corregge il notaio, "quindi ora se vuole farmi il favore di firmarmi questa ricevuta di ritorno nel quale si impegna a ricevere l'eredità, posso concludere il mio lavoro ed eseguire le volontà della defunta" mi dice passandomi un foglio.

 "Tieni la penna" mi dice zio Jessie passandomi la penna, 

"Grazie" rispondo "solo una curiosità: io sono comunque libera di non accettare l'eredità?" domando lasciando senza parole l'avvocato, 

"Be, sì" 

 "Grazie, era solo una mia curiosità" dico sorridendo e firmo il foglio, "in tal caso a chi sarebbe spettato il milione?" domando ripassando il foglio,

 "Sarebbe andato in beneficenza" risponde l'avvocato Gladys firmando a sua volta e autenticando il foglio, 

"Devo dare una parte in beneficenza?"

 "La signora Fiordaliso ha scritto nel testamento  di darle il milione di dollari senza essere obbligata a fare beneficenza. Ecco, questa è la sua eredità le auguro buona fortuna" mi dice l'avvocato passandomi la valigetta e stringendomi la mano, 

"La ringrazio avvocato Gladys" dico sorridendo,

 "Ora è meglio che vada, il mio volo parte tra poche ore"

"Grazie di tutto, arrivederci" gli dice zio Jessie e l'avvocato se ne và. Io e zio Jessie apriamo la valigetta: le banconote sono perfettamente ordinate.

 "Bene, tutto quello che devo fare ora è nascondere la valigetta in un luogo sicuro e domattina andrò a pagare l'ipoteca!" 

 "Sei sicura di quello che fai? Sono i tuoi soldi dopo tutto" 

"Nostri, i soldi sono nostri zio. Sono sicura che zia Fiordaliso sarebbe d'accordo, mi avete aiutato tantissimo" rettifico sorridendo, 

"Eccoci arrivati, abbiamo perso qualcosa?" domanda Bo, 

"Solo la consegna dell'eredità!" rispondo sorridendo,

 "Ecco perché quella macchina lussuosa veniva via dalla fattoria!" esclama Luke, 

"Be, come ci si sente ad essere milionaria?" mi domanda Bo, 

"Esattamente come mi sentivo prima, non mi è cambiato nulla" 

"Ecco Daisy" esclama zio Jessie. 

"Ciao a tutti" dice annoiata mentre entra in casa, 

"Qualcosa è andato storto al lavoro?" domanda Luke,

 "Ci sono anch'io" dice Boss entrando dalla porta e capiamo perché Daisy è così.

 "Ha insistito talmente tanto che alla fine ho ceduto" ci spiega sedendosi al tavolo, 

"Qual buon vento ti mena, Jd?" domanda sospettosamente zio Jessie, 

"Non sono qui per te" risponde Jd sorridendomi,

 "Immaginavo" dico incrociando le braccia, 

"Senti, senza tanti giri di parole: accetta di diventare mia socia, non te ne pentirai! O se proprio non vuoi, lasciami amministrare i tuoi soldi" 

"Cosa?" domanda Bo allucinato, 

"Ma come ti permetti di venire qui a proporle una cosa del genere!" urla zio Jessie, 

"Non ti ho interpellato" 

 "Tu sei pazzo, credi davvero che accetti?" gli domanda Luke, 

"Non capisco perché ti ostini così tanto, ti ha già detto di no anche al Boars" dice Daisy, 

"Ah, hai pure la faccia tosta di ripresentarti?" domanda Bo, 

"Silenzio tutti! Sono qui per metterla in guardia da voi che la state usando solo per i soldi!" urla Boss e a quelle parole zio Jessie si arrabbia moltissimo.

 "Non ti permetto di parlare così alla mia famiglia! Ti ricordo che mi hanno sempre aiutato e l'eredità l'ho ricevuta tre mesi dopo averli conosciuti" dico innervosendomi, 

"Già, ma io non mi fiderei molto: dopo tutto li conosci solo da tre mesi" 

"Fuori da casa mia! Fuori!" urla zio Jessie, 

"Zio, stai calmo" gli dice Daisy calmandolo un po', 

"Avrai bei vestiti, un bel lavoro..." insiste Boss, 

"Non mi interessa. L'unico lavoro che mi piaceva era quello al Boars" dico convinta,

 "Sono disposto a riassumerti" 

 "Con tutti quei soldi non si limiterà più a fare una semplice cameriera" 

"Bo!" lo riprendo sorpresa,

 "Quello che vuole dire è che adesso del lavoro al Boars non le interessa più niente. Si troverà un altro lavoro e soprattutto avrà una paga molto più lauta di quella che le davi tu!" spiega Luke, 

"Esatto, tu paghi una miseria" 

 "Bene, stattene qui con questi morti di fame invece che diventare sempre più ricca e risolvere tutti i tuoi problemi economici" dice Boss spazientito, "io ti ho fatto una vantaggiosa offerta e tu la rifiuti? Non ho intenzione di stare qui un minuto di più!" conclude raggiungendo la porta, 

"Meglio morti di fame che tirchi grassi come te!" urla zio Jessie e Boss esce dalla porta seccato. 

"Questa è bella! Mi mancava proprio!" esclama Luke sedendosi tavola,

 "Ma come osa venire qua e offendere tutti quanti?" mi domando, 

"Credo che adesso, dopo il tuo secondo rifiuto, non ci seccherà più!" dice Bo, 

"E invece ti sbagli di grosso! Ritornerà alla carica usando tutti i mezzi più scorretti che ci siano a questo mondo per entrare in possesso del milione di dollari. Chiara passami la valigetta, la nascondo io in un posto sicuro, se ti fidi" dice zio Jessie,

 "Certo che mi fido, ci mancherebbe!" dico sorridendo mentre gli consegno la valigetta, 

"Morti di fame, puh! Gliela farò pagare!" esclama zio Jessie uscendo dalla cucina. 

"Con che faccia si è ripresentato qui?"

 "Sai benissimo che quando si tratta di soldi Boss non ci pensa nemmeno un secondo" mi dice Luke, 

"Spero solamente che non sia come dice zio Jessie, sarebbe una storia mai finita!" esclama Bo, 

"Tutto quello che so è che adesso devo ritornare al lavoro" dice Daisy alzandosi, 

"Ti accompagno io" dico sorridendo.

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