Addio
Mi ritrovai distesa su un lettino in ospedale, con una fascia in testa.
<Papà...>pensai turbata.
Spinsi quelle lenzuola bianche e mi ritrovai davanti a un uomo col camice bianco. Era un medico.
<Ehi tu, dove credi di andare?> disse, portando le mani ai fianchi.
<Devo assolutamente vedere mio padre>risposi.
<Quel signore è tuo padre?>mi chiese.
<Non so a chi vi riferite. Thomas Brown è mio padre ed io devo vederlo, senza o con il vostro permesso>dissi, alzandomi dal letto.
<Ehi, ragazza! È in fondo a destra. Corri> urlò.
Corsi e, arrivata in fondo al corridoio, mi fermai col cuore in gola . Quando vidi mio padre attraverso quella vetrata, il mio cuore si lacerò spezzandosi in mille pezzi.
Proprio in quel momento capii quanto era importante e vitale la sua presenza nella mia vita.
<Dottore! Per favore...>dissi con voce tremante.
<Mi spiace, non sopravvivrà>disse a bassa voce.
Restai immobile, con quelle parole che tornavano nella mia mente ogni singolo attimo.
Era un vero e proprio tormento.
Non potevo credere alle mie orecchie, non volevo crederci.
Entrai in quella stanza buia con le lacrime agli occhi. Mi avvicinai e poggiai la mia mano su quella di mio padre. Le lacrime scendevano senza sosta ed io cominciavo a pensare di non farcela senza di lui. Mi gettai sul suo corpo semifreddo e, proprio in quel momento, capii che era morto già da qualche istante. Il suo cuore si era fermato definitivamente, per sempre.
<Nooooo! Papà> urlai disperatamente.
<Non puoi abbandonarmi. Ti prego.
Io ti amo! Ti ho sempre amato e continuerò ad amarti! So che ho detto di odiarti tantissime volte, ma in realtà ti ho sempre ammirato per avermi cresciuta ed esserti occupato di me. Io ho bisogno di te.
Non lasciarmi, tu sei...sei la mia ragione di vita. Non lasciarmi!>
Il dottore mi afferrò per un braccio e mi portò fuori, ma io non feci altro che urlare per tutto il corridoio "papà resta".
Mio padre era andato via per sempre, per l'eternità. Cosa ci facevo io ancora qui? Insomma, cosa stavo aspettando per andarmene con lui?!
Non avevo mai provato così tanto dolore. È un dolore atroce che pian piano ti distrugge, ti consuma e causa la morte interiore. La morte dell'anima.
Riunii tutte le mie forze e mi alzai.
Entrai nuovamente in quella terribile
stanza e mi sedetti accanto al corpo di mio padre.
<Papà...>dissi con voce tremante.
<Non mi hai dato neanche la possibilità di...>
Mi fermai e strinsi il suo corpo gelido in un caloroso abbraccio, che avrei voluto durasse per sempre.
<Addio papà. Rimarrai per sempre nel mio cuore. Addio> dissi con le lacrime agli occhi. Lo baciai sulla fronte e uscii.
Thomas Brown, mio padre, l'unico uomo della mia vita, era morto.
Ed io?
Io ero viva, ma morta dentro.
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