Di nuovo...
Pioggia.Si svegliò grazie ad ella.Il suo profumo inondò i polmoni della gente e le strade di Roma.Dolce,leggera,fitta.Portava con se il dolce profumo della terra bagnata.Era incredibile la marea di gente che andava e veniva dal mercato.Gente che vendeva,gente che comprava,gente che arrivava con cestini pieni di cibo per venderli e cosa ancora più triste,gente che se ne andava con altre persone incatenate.Eppure nessuno si ribellava a tale orrore.Nessuno...
Artur e Annalisa camminavano tranquilli e,senza farsi notare,infilavano le loro mani nelle tasche dei pantaloni e nelle borse della gente,estraendo portafogli e soldi.<<Non capisco...perché stiamo rubando??>> chiese Annalisa raggiungendo il gruppo di orfanelli in un vicolo.<<Te lo ripeto:noi non rubiamo prendiamo il prestito.>>fa Artur quasi scocciato.<<E poi devi portare alla banda dei soldi per pemmeterli di vivere,se vuoi restare con noi>>fece Dimitri scendendo da un muretto e andandole incontro.<<Ah è vero..>>fece Annalisa mortificata.<<Forza figli miei andate e divertitevi!Ci vediamo oggi a pranzo>>fa l'adulto strofinandosi le mani e sorridendo.Gli orfani corse da tutte le parti,sparpagliandosi per le vie di Roma.<<Vieni con me Annalisa.>>fece Brian prendendola per mano e trascinandola via,con Artur dietro che li seguiva imbronciato.Si accucciarono dietro una bancarella e si sporsero a spiare un paio di prede.<<Eccoli loro sono le nostre vittime.>>fece Brian uscendo dal nascondiglio e camminando tranquillo in mezzo ai due uomini,andandogli "accidentalmente" addosso.<<Ops scusatemi gentili signori non volevo venirvi addosso>>si scusò lui togliendosi il berretto e inchinandosi.Tornò dai suoi amici mostrando il bel portafoglio nuovo del signore.<<Wow sei bravo.Non hai paura che ti scoprino??>>chiese Annalisa applaudendo.<<Neanche un pochino.Io sono furbo,cerco sempre di evitare le zone con poca gente,dove sicuramente ci noterebbero subito,quindi con una fila come questa è più facile per noi nasconderci è scappare.>>spiegò il ladro infiandosi il portafoglio nella tasca interna del giubbotto.<<Qui non lo perderò.>>sorrise e porse una mano ala sedicenne.<<Ora tocca a te>> si mise dietro di lei e le massaggiò la schiena come in un torneo di box.<<Allora poche regole,ma semplici:1)Scegli la preda;2)squadrala da cima a fondo per capire cosa vuoi rubare;3)gli vai addosso fingendo di cadere e intanto prendi l'oggetto da te desiderato. 4)torni qui.Semplice no?>>le spiegò.<<E se mi beccano?>>
<<Semplice:corri!!>>detto questo la spinse in mezzo alla folla.
Annalisa squadrò tutti da cima a fondo cercando di trovare una preda facile.Si avvicinò ad un signore con fare differente,finse di cadere andandogli addosso.<<Scusi,sono così imbrana...>> non fini la frase che si ritrovò a guardare un uomo familiare.<<Stai attenta ragaz-!Annalisa?>>fece lui guardandola.<<P-padrone>> sussurrò lei indietreggiando.Lui sorrise di gusto.<<Che sorpresa rivederti,vedo che sei riuscita a scappare dalle fiamme.>>fece lui avvicinandosi a lei.<<V-voi siete un mostro.Mi avevate rinchiusa in quella stanza.Volevate uccidermi!!>>disse la ragazza indietreggiando con una paura allucinante negli occhi.<<Oh piccola mia,come sei perspicace>>la afferrò per un braccio e iniziò a trascinarla via.<<No!Mi lasci,mi lasci andare!!>>gridò lei dimenandosi
<<Oh no tesoro,ora tu verrai a casa con me!>>disse lui stringendo la presa nel polso.<<Mi lasci per favore!!>>gridava la sedicenne cercando di farsi sentire.<<Smettila di ribellarti ora tornerai a casa con me!>> disse lui<<Ed faresti meglio a fare la brava altrimenti sai cosa ti spetta>>abusò un sorriso malizioso e Annalisa capì,quindi smise di ribellarsi e seguì il padrone tranquilla.
Intanto nel covo degli orfanelli Artur si tormentava le mani preoccupato dalla scomparsa dell'amica.<<Non ce la faccio devo andare a cercarla>>faceva andando avanti e indietro per la sala.<<E dai tornerà.>>lo tranquillizzava Brian<<È colpa tua!Se nn l'avessi lasciata andare da sola a quest'ora sarebbe qui con noi>>brontolò il minore.<<Ascolta ora non dare la colpa a me!Tu dovevi farle da guardia.>>disse il maggiore.<<Lo so lo so ma...>>
<<Mi lasci andare la prego>>
Artur si affacciò alla finestra e vide la sua amica che veniva trascinata da un uomo alto e robusto.<<Smettila e cammina>>insisteva lui ed entrarono in un appartamento strano,quasi abbandonato.<<Oh no!>>Artur uscì di corsa di casa.
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