A little short story
Sono le due e mezza. Il sole scalda la stanza, filtrando dalle finestre e dalle tende grige. L'atmosfera è perfetta, la casa silenziosa: è da sola. Un'improvvisa voglia di riprovarci la pervade. Cerca nel cassetto l'occorrente. Impila degli scatoloni. Uno contiene nastri e carta da regalo, è sempre stato così fin da quando ne ha memoria. La doccia l'ha fatta la mattina. Si pettina delicatamente i capelli, giusto per coccolarli nella speranza che stiano come vuole lei. Si trucca ma a metà si ferma, chiedendosi chi vuole apparire. Deve parlare di se stessa giusto? E' un introduzione alla sua vita, a questa nuova esperienza. Decide di stare leggera, vuole apparire come si vede tutti i giorni e poi non è una di quelle make-up artist che si vedono su you tube, anzi, per una riuscire a mettersi l'eyeliner impiega circa dai dieci (quando le va bene) ai quindici minuti. Cerca una camicetta carina ed impreca, perchè nonostante la pila di magliette carine non ce ne è manco una che sia adatta per il ruolo che deve interpretare oggi. Nel frattempo 'Ed Sheeran' canta 'Wake me up' in sottofondo, cercando senza saperlo, di calmarla. Canticchia le parole senza neanche accorgersene mentre sistema la luce. Accende qualche lampada per fare contrasto, d'altronde quel corso di cinema è stato utile. Si siede sulla sedia del nonno, quella che prima era nel suo ufficio e spegne tutto. Si chiude in camera sua, quella con l'atmosfera perfetta. Prova l'inquadratura e via. Inizia una volta. Due. Tre. Si ferma per un rumore improvviso. Non saranno mica i ladri a quest'ora? Proprio adesso? Non potevano aspettare che avesse finito? Riprende, convinta che poi non si vedrà neanche perchè sa tagliarla. Inizia da dove aveva ripreso. Qualcosa lampeggia e cattura la sua attenzione. Ci mancava solo la batteria scarica! Che scema. Poteva certo metterla in carica ieri no? Si affretta, legge, risponde. Finisce per la quarta volta e nella fretta si dimentica di concludere, di fare almeno un finale decente. Beh, attingerà dagli altri video. Scarica tutto sul computer. Apre quel programma che aveva scaricato qualche settimana prima su consiglio di qualcuno. Importa, taglia, aggiusta, musica, qualche effetto giusto per dare un'impronta del proprio stile. Sono le otto e quarantacinque di sera. Cosa? Scusa? Eh? E le ore chi le ha rubate? Soddisfatta chiude il computer e va a preparare qualcosa, giusto in tempo perchè tutti arrivino. Finito la riunione familiare, fa vedere a tutti il suo operato. Momenti di silenzio. La mamma guarda il padre per cercare le parole giuste.
'Alessia, sai che ti vogliamo bene e che le nostre sono critiche costruttive giusto?'
Annuisce e si prepara già alla botta.
'Beh, diciamo solo che potresti fare di meglio e che ci sono alcune cose da rivedere. Vuoi una mano tesoro? Magari posso riprenderti io, oppure possiamo chiedere aiuto a qualcuno dall'editore per insegnarci come si tagliano i video.'
Annuisce anche sta volta silenziosamente quando in realtà dentro sta pensando che non chiederà mai aiuto a qualcuno, perchè è testarda e perchè pensa che tutti i grandi di oggi non avevano qualcuno dietro al culo.
The End.
Okay rega, io ci sto provando, ma vi giuro che pensavo che fare un video per you tube fosse più facile. Allora, iniziando dalla cosa più banale. Il cavalletto per reggere la macchina fotografica. Bene, un anno fa l'ho rotto e pensavo non mi sarebbe mai più servito in vita mia, nonostante io faccia fotografia, quindi perchè comprarne un altro? Beh, impilare degli scatoloni come faccio io può essere un'alternativa ma non sarà mai come avere un fottuto cavalletto. Per seconda cosa la luce. Una calda e un fredda per creare contrasto, oppure comunque una luce decente, naturale o artificiale, non importa, basta che sia dignitosa (questioni di marketing). Per terza il mio aspetto estetico, che dovrebbe essere decente visto che in teoria dovrei presentarmi. Per quarta le cose da dire, come sviluppare un discorso comprensivo, semplice da ricordarmi, visto che devo guardare fisso in obbiettivo e puntualmente mi scordo persino come mi chiamo. Per quinta, il momento giusto. Perchè mi sento una deficiente a parlare da sola mentre c'è anche solo mia madre in sala che mi ascolta. Per sesta il momento dell'editing. Devo trovare il programma giusto, capire come usarlo, tagliare al frame giusto per far in modo che tutto fili liscio, aggiungere alcune parti di altri video che mi sembrano migliori ma magari ho il ciuffo a destra e nel taglio successivo ho la riga in mezzo e quindi non va bene, oppure l'inquadratura è più vicina o che ne so. Non ne va mai bene una. La musica poi non ne parliamo. Deve essere senza copyright, adeguata al mio stile e a quello che sto dicendo, possibilmente non uguale a quella di altri 54832058 milioni di persone. Quindi vi chiedo pazienza. In tante mi hanno chiesto 'Ma il video?' vi giuro che ci sto lavorando. Volevo fare un aggiornamento quando ci ero finalmente riuscita ma sta passando troppo tempo e volevo solo farvi sapere che non vi ho dimenticati. Eeeergo, vi aggiornerò quando accadrà un miracolo e dopo tutte queste prove ce ne sarà una presentabile.
Ma parlando di cose serie: Come state? Vi sta piacendo il libro? FRA DIECI GIORNI RINIZIA LA SCUOLA. Sono in panico. Voi?
bye bye
Ale
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