Romeo è da qualche tempo che sembra essere preso da una ragazza, una sua compagna di classe, e non sapendo come fare chiede consiglio a Natsu. Perché a Natsu e non a Zeref? Semplice, Zeref non sa essere romantico, mentre Natsu si

" io non so essere romantico, vado dritto al punto" - Natsu -

" dai per favore concentrati, da qualche parte ci sarà stata una ragazza, una sola che ti abbia dato forti emozioni. Dai, chiudi gli occhi e pensa " - Romeo -

Natsu con un leggero sorriso chiuse gli occhi e pensò alla ragazza

" i tuoi occhi sono incredibili, non mi lasciano andare via, sono come una strada che ti guida " - Natsu -

" che bella frase, bravo " - Romeo -

" cosa? " - Natsu -

" quello che hai detto " - Romeo -

Zeref raggiunge Natsu in camera mandando Romeo nell'altra

" Natsu mi ha chiamato il tuo allenatore, ha detto che non sei andato agli allenamenti " - Zeref -

" mi sono dimenticato, non è grave" - Natsu -

" comunque sia, mi vuole vedere tra un'ora, se hai problemi con il tuo allenatore me lo devi dire tu e non lui. E un'altra cosa, smetti di infastidire Lucy " - Zeref -

" non ho fatto nulla, io provo qualcosa di speciale per lei " - Natsu -

" tu sei matto, non puoi essere innamorato di lei " - Zeref -

" e perche no? Ti sembra difficile innamorarsi di una ragazza come lei? " - Natsu -

" in due settimane? " - Zeref -

" no, in due minuti, non so se sia amore o meno, ma so per certo che non posso dimenticarmi di lei" - Natsu -

" ma smettila " - Zeref -

" non sai ciò che provo io. Io sono fatto di fuoco e passione, e ti assicuro che quella ragazza mi fa impazzire " - Natsu -

" tu non sai che cosa stai dicendo " - Zeref -

" si che lo so. Ti sto dicendo che voglio arrivare al suo cuore "
- Natsu - indicandogli il cuore

" basta, non ti voglio più ascoltare  " - Zeref - uscì dalla stanza ed entrò Lucy

" tutto OK? " - Lucy -

" sei tu o un miraggio?.... Sei tu " - Natsu -

" cosa? " - Lucy -

" il mio angelo, colei che vorrei baciare, stavo parlando di te con Zeref " - Natsu -

" ma che.... Scherzi? " - Lucy -

" Sono serio, mi piaci tanto " - Natsu -

" a te piacciono tutte " - Lucy -

" no, le altre sono solo un passatempo, ma tu, da quando ti ho viso ho occhi solo per te, lo giuro " - Natsu -

" .... Si certo " - Lucy - uscì dalla stanza

Natsu raggiunse il fratello Zeref al bar in cui si doveva incontrare con l'allenatore di calcio

" mentre noi stiamo qui a parlare di lui, lui sicuramente starà correndo dietro a quella ragazza, Lucy " - allenatore  - arrabbiato

" cosa c'entra Lucy ? " - Natsu - alzando leggermente il tono

" che ci fai qui? " - Zeref -

" ho fatto una domanda " - Natsu -

" semplice, quella ragazza per te è una distrazione  " - allenatore  -

" una bella distrazione " - Natsu - con occhi sognanti

L'allenatore, per dare una svegliata a Natsu, gli tirò un pugno, e poi fu Zeref a colpire l'uomo . Poi prese Natsu e tornò a casa.

In tarda serata verso le 22:34, Lucy scese in cucina a farsi una tazza di latte, poco dopo scese pure Nastu il quale non riusciva a dormire a causa della febbre.

" ciao " - Natsu - sorridente

" ciao, è avanzato del latte se lo vuoi, io vado a dormire a domani" - Lucy - fece per andarsene ma poi si accorse che Natsu era pallido e allora gli si avvicinò

" che succede? " - Lucy "

" non lo so, penso di avere la febbre, mi sento male " - Natsu -

Lucy mise una mano sul viso di Natsu per sentire la sua temperatura, i loro visi erano vicinissimi. Natsu dopo averla guardata per un istante la baciò lentamente.

Dopo qualche secondo si separarono e Lucy fece qualche passo indietro fino a toccare il tavolo della cucina e appoggiandosi due dita sulle labbra come se volesse imprimere quel bacio

" scusami, scusami, e che ho la febbre " - Natsu - disse facendo qualche passo verso di lei

" si, no, OK, fa niente capisco " - Lucy - girando attorno al tavolo

" non.. Non dirmi che non ti è piaciuto?! " - Natsu - con un triste sorriso

" no, cioè si, uff, è meglio che vada a dormire " - Lucy - abbassando lo sguardo

Cosi se ne andarono a dormire, ma prima la ragazza si assicurò di fargli abbasssare la febbre.