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8

-Dovrebbe essere qui- dissi spegnendo la Bmw che ruggì, mentre osservavo una vecchia officina malandata.

-Dici? Non mi sembra il posto per una gang questo...- disse Dom uscendo dalla macchina, poco convinto.

-Non giudicarla dall'aspetto esteriore- dissi ridendo sotto i baffi. 

Appena aprii la porticina dell'officina, un bel gruppetto di uomini ci circondò, puntandoci le loro armi contro. 

D'istinto estrassi la mia pistola, sentendo le spalle di Dom contro le mie, anche lui con una pistola alle mani.

-Che bel benvenuto- scherzò Dom, facendomi sorridere. 

Eravamo in netta minoranza e non era un vantaggio.

Qualcuno aprì di scatto la porta di un ufficio, vedendo poi uscire un ragazzo: lo guardai bene e quello era...

-Zechi?- chiesi abbassando la pistola, guardandolo bene. Lui si fermò e mi osservò per poi accennare un sorriso, passandosi la mano tra i capelli lunghi.

-Eleonor!- urlò felice, venendo verso di me a passo svelto. 

Rimisi la pistola a posto, venendo sgretolata dall'abbraccio di Zechi.

-Abbassate quelle armi voi!- urlò poi seccato verso gli altri uomini.

-Vi conoscete?- disse con tono sorpreso Dom, guardandoci sbigottito, riponendo la pistola dietro la sua spalla.

-Ovvio! Sua madre ci cambiava i pannolini insieme- disse in tono scherzoso, dandomi una pacca amichevole sulla spalla.

-Comunque, come mai sei qui?- mi chiese, sorridendomi.

-Cerco il capo di questa banda- dissi osservando tutti gli uomini che prima ci puntavano una pistola contro.

-Ce l'hai davanti- disse Zechi, aprendo le braccia indicandosi.

-Mi prendi per il culo vero?!- dissi scuotendo la testa.

-E' una lunga storia Nora, ma tu hai un conto in sospeso con me, vero?- mi chiese diventando serio.

-Parliamone in privato- dissi lanciando un'occhiata veloce a Dom, vedendolo annuire e seguirci. Ci recammo nel suo ufficio chiudendo la porta, così da essere in privato.

-Come ben sai Adam faceva parte della banda e aveva dei compiti. Questi compiti sono venuti a mancare quando tu l'hai ucciso, mentre cercava di impedirti di scappare via. Da allora abbiamo cercato di contattarti e ucciderti, ma dato che sei venuta di tua spontanea volontà ti offro un patto: entri a far parte della banda al posto di Adam- mi propose.

-Niente affatto!- urlò Dom, più che irritato da quel patto.

-Sono dentro- ribattei senza tener conto di Dom.

Zechi mi sorrise, come era sempre solito fare, contagiandomi.

-Aspettati miei notizie, Nora- disse accompagnandoci all'uscita dell'officina. 

Per tutto il tragitto alla base, Dom non parlò. Appena però scese, vedemmo anche tutti gli altri in officina, ammirando il mio nuovo bolide.

-Stai facendo una gran cazzata!- urlò Dom, mettendosi le mani sui fianchi, mostrando i suoi muscoli delle braccia.

-Io non sono della stessa idea- dissi appoggiandomi al cofano della Bmw. Lui era proprio difronte a me, mentre io lo osservavo con le braccia conserte.

-Finirai per farti ammazzare come il tuo ex-fidanzatino!- urlò ancora indicandomi. 

Gli occhi di tutti erano su di noi, mentre io mi alzai lentamente dal cofano e cercando di trattenere la mia rabbia, mi avvicinai a lui, a un palmo da lui, guardandolo dritto negli occhi.

-Non hai nessun diritto di parlare di Adam e intrometterti nella mia vita, nè sono di tua proprietà Toretto- dissi in tono minaccioso, a testa alta.

-Quel bacio non ha significato nulla per te?- mi chiese a tono trafiggente, facendomi trasalire.

-Ho finito con le storielle d'amore Dom- dissi indietreggiando, continuando a fissarlo negli occhi.

-Sei solo una ragazzina che ha paura, una fottuta paura!- disse a denti stretti Dom, stringendo i pugni lungo i fianchi.

-Sei disposto a rischiare Dom?- chiesi sfidandolo, guardandolo di sottecchi.

-Io rischio sempre- disse per poi camminare verso di me con passo deciso, posando le sue grandi mani sul mio volto e baciandomi. 

Non indugiai e posai le mani intorno al suo collo, mentre le sue mani erano sui miei fianchi a sollevarmi e a unire le mie gambe intorno al suo bacino.

-Woooh!-

-Vai Dom!- sentimmo urlare da tutti, mentre ci battevano le mani contenti.

Dom mi mise giù mentre risi, guardando poi Dom sorridermi soddisfatto, così gli diedi un colpo sul petto, vedendolo ridere e far finta di aver subito dolore dal mio colpo.

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