Questo sarebbe stato il tuo primo Natale. Spesso scaccio via il pensiero di te in quel posto scuro e freddo, immaginando a quando eri circondata dal tepore del ventre della tua mamma, ma ecco che il ricordo di quel maledetto giorno viene fuori, con ogni minimo particolare, ogni dettaglio.

Ho paura di dimenticare il tuo volto, figlia mia.

Ti stringerei delicatamente fra le mie braccia, mentre il tuo papà ti riempie di baci, canterei fino a farti addormentare...ma tu stai giá riposando.

Ho comprato i tuoi regali, sono tanti vestitini, li abbiamo presi con tanti sacrifici.
Li doneremo all'associazione, quella a pochi passi da casa, regalando il Natale a qualche bimba, minuscola come te.

La tua mamma ed il tuo papà (che sta piangendo, fingendosi girato).

25 dicembre 1998