Per qualche motivo non mi ha pubblicato tutto il capitolo precedente... ecco il seguito

E ancora.
E ancora.
E ancora...
Ma quanto ci impiegava?

Non stava cadendo, era sospesa nel vuoto. Draco corse giù per le scale e Astoria, che finora era rimasta impietrita, lo seguì.
Quando arrivarono sotto la finestra, videro Delphini sospesa a cinque metri da terra. Piangeva terrorizzata.

"Scendi giù!" gridò Draco.
"Non so come fare..."
"Buttati! Ti prendo io!"

Delphini chiuse gli occhi e cercò di ricordarsi come aveva fatto a bloccare la caduta. Ma non era facile, era stata una reazione istintiva... poi si rese conto che ogni muscolo del suo corpo era teso.
Tenendo gli occhi chiusi per non vedere il vuoto sotto di lei, li rilassò, e la caduta riprese improvvisamente. Colta dal panico, contrasse involontariamente i muscoli e si fermò bruscamente.
Riaprì gli occhi e vide che era quasi arrivata a terra, tanto che Draco riuscì a prenderla in braccio e a stringerla forte forte forte.
"Sei impazzita?!?" singhiozzò il ragazzo.
"Io... non so... io non..."

"Ma come hai fatto a fluttuare nell' aria?" chiese Astoria dopo un po'.

Draco sapeva che doveva averlo ereditato da suo padre.