You say space will make it better
And time will make it heal
I won't be lost forever
And soon I wouldn't feel
Like I'm haunted, oh falling

Take me home _ Jess Glynne

La luce offuscata che si rifletteva sulla neve passava come uno spiraglio attraverso la tenda rossa; aprii lentamente gli occhi. Filippo dormiva ancora con un braccio attorno alla mia vita tenendo la mano al caldo sotto alla mia maglietta; il suo petto nudo aderiva completamente alla mia schiena e la sua testa era ancora incastrata nel mio collo; cercai di alzarmi senza svegliarlo ma appena mi mossi lui aprì gli occhi assonnati.
Mi sorrise.
-"non dormivo così bene da secoli" chiuse gli occhi sbadigliando di nuovo.
Mi girò con il braccio verso di lui e ci trovavamo faccia a faccia; mi strinse avvicinando i miei fianchi ai suoi.
-"sei bellissima anche appena sveglia"
Mi spostò con una mano una ciocca ribelle e poi, tenendo la mano sulla mia guancia mi attirò a lui per baciarmi.
Le sue labbra avevano un buon sapore, anche se erano sempre sconosciute ed estranee.
Se continui a paragonare tutto ciò che fai con Andrea allora non lo dimenticherai mai.
La mia coscienza aveva ragione, non potevo continuare a voltarmi indietro e a guardare il passato. Ne ero consapevole che mai nessuno avrebbe potuto occupare il suo posto ma non potevo lasciarmi condizionare da questo.
Avevo voltato pagina, o almeno ci avevo provato; ma ogni volta che mi capitava tornavo a guardare indietro, come se mi mancasse un pezzo per continuare la mia storia.
Io ho sempre visto la vita in questo modo, ognuno ha un proprio libro, giá scritto. Quello che ti succede è così perchè deve essere così, e questo vale anche per ciò che è successo e per ciò che succederá; la tua vita è giá stata decisa a grandi linee, puoi cambiare qualche parola ma non potrai mai cambiare il senso della storia.
Fin da quando nasciamo abbiamo giá scritto quello che ci succederá; io nelle pagine del mio libro avevo giá scritto l'incontro con Andrea, e nemmeno se avessi voluto avrei potuto cambiarlo.
Poi se nel futuro ci sará ancora non lo so, perchè l'ingiustizia vuole che tu possa continuare a guardarti indietro ma mai andare avanti.
Possiamo vederlo come un gioco, devi superare il livello corrente per accedere a quello successivo, ma puoi sempre guardare quelli giá superati per vedere il tuo risultato.

-"a cosa pensi?" Filippo si staccò dalle mie labbra
-"oh a nulla, posso stare qui ancora un oretta poi è meglio che vada se non vuoi che tuo padre ci veda qui insieme"
Suo padre era uno degli allenatori.
-"e poi abbiamo da fare le valigie, si parte alle dieci" esclamai.
-"Meredith sono le 6 di mattina, abbiamo tempo" sorrise malizioso.

Mi attirò nuovamente con il braccio verso di lui alzandomi leggermente la maglietta; toccai la sua pelle con la mia e fui scossa da un brivido, era così freddo.
Riportò le sue labbra con le mie con dolcezza e desiderio, ricambiai il bacio assaporando le sue labbra morbide.
Lui chiese accesso alla mia bocca e glielo concessi mentre la sua mano mi premeva con più forza contro di lui. Incastrai una mia gamba tra le sue mentre il bacio si faceva più forte e più passionale. In un attimo mi portó sopra di lui mentre con le labbra percorreva il mio collo e appoggiava le mani sul mio fondoschiena giocherellando con la maglietta e l'elastico dei pantaloni.
Continuammo a baciarci per diversi minuti mentre in entrambi cresceva il fuoco dentro.
Mi chiesi se fosse amore.
No non poteva essere amore, era soltanto piacere, puro piacere. Ma in fondo che cosa è l'amore se non sessualitá e puro desiderio carnale? Tutti pensano che l'amore sia desiderio infinito e incondizionato di una persona; mancanza di ciò che ci fa stare bene, volere per l'altro le cose migliori del mondo, stargli vicino sempre. È vero, ma che cosa è l'amore senza il piacere di un bacio? O senza i brividi sulla pelle al tocco dell'altro? O senza gli abbracci? Cos'è l'amore senza fare l'amore?
Quando una persona mi verrá a dire di aver amato qualcuno senza averlo mai baciato o senza mai aver desiderato di farlo allora crederò che l'amore non è passione.

***

Eravamo in viaggio da un paio d'ore, io ero seduta accanto a Filippo e ad Elisa, una mia compagna, ma non volevamo che gli altri sapessero della nostra piccola novitá. Passammo il tempo a ascoltare musica e a cantare a squarciagola tutti i singoli brani, anche se nessuno di noi aveva una bella voce; da davanti si sentivano le proteste per il nostro piccolo concerto da parte dell'allenatore che noi accoglievamo con sonore risate. Piano piano fuori il sole tramontò e il cielo iniziò a diventare rosso, mi voltai in direzione di Filippo per guardare il tramonto e lui sfiorò leggermente la mia mano facendomi provare non pochi brividi.
Quando fu buio piano piano ci addormentammo, io appoggiai la mia testa sulla spalla di Filippo e le gambe sulle sue, lui mise una mano sulle mie cosce prendendo la mia e ci addormentammo abbracciati e felici.

****
-"Spiegami cosa cazzo ti è saltato in mente Meredith" urlò Matteo quando finii di raccontargli la storia di Filippo.

-"Meredith, quale parte di 'stai attenta perchè non voglio che tu soffra' non hai capito? Lui è come tutti gli altri, non ha aspettato nemmeno un giorno per portarti a letto!" Si passò frustrato una mano nei capelli.

-"Matteo non è come pensi, intanto non abbiamo fatto niente, abbiamo solo dormito insieme. E secondo lui non è assolutamente come gli altri!" Ero sul punto di scoppiare a piangere, non sopportavo litigare con Matteo.

-"Si certo, avete dormito insieme, e figurati se lui non ti ha toccato nemmeno una volta"
-"Beh, non nel modo in cui pensi tu" cercai di difendermi.

-"e poi tu cosa ne sai di lui? Anche Andrea doveva essere il Principe Azzurro della situazione, no? Invece adesso questo Filippo sarebbe l'eroe che viene a salvare la sua bella dalla torre giusto? Senti Meredith, la vita non è una favola a lieto fine, non esiste nessun eroe e nessun principe. Non esiste nessuna torre dalla quale devi essere salvata. Esisti soltanto tu con la tua tristezza e le tue insicurezze; tu vivi in un castello fatto di illusioni, inizia a scendere o quando scoprirai che sono tutte stronzate cadrai e ti farai veramente male."

Ero arrivata al limite. Iniziai a piangere e ad urlare furiosa.

-"che cosa ne vuoi sapere tu di ciò che mi rende veramente felice? Scusami se è più facile essere ottimisti che pensare sempre negativo. Ma infondo nemmeno a te importa che io sia felice giusto? Se così fosse invece di urlarmi contro mi avresti abbracciato e mi avresti incoraggiato ad essere felice come avrebbero fatto tutti gli amici"

-"vorresti dire i falsi amici. Quelli veri non ti stanno vicini quando sei felice, quelli veri fanno di tutto per farti evitare di stare male. Ti proteggono e si preoccupano per te. Meredith è ora che apri gli occhi."

Mi avvicinai a lui furiosa.

-"Se allora non è Filippo, chi é la persona giusta per me? Saresti tu?"

-"Io.... io... no... non lo so"
Abbassò lo sguardo sui suoi piedi.

-"ah non lo sai? Allora se non sai cosa è meglio per me, non sai neanche che cosa può farmi male."

Mi voltai e uscii dalla stanza sbattendo la porta.
Mi era cascato il mondo addosso. Non lui, tutti ma non lui.