capitolo 2- "piccola"
-ogni volta che penserai che il tuo cuore affonderà, sai che non lo farà-
So any time you think that your heart is gonna sink, you know it won't.
Non riesco ad aggiungere l'originale della canzone, non me lo trova. Comunque per chi volesse ascoltarla la canzone è
I want to write you a song_ One direction
Il rientro a scuola fu qualcosa di traumatico, come sempre durante gli ultimi mesi di scuola sono soliti riempirti di verifiche e di interrogazioni senza tener contoche tu hai un solo cervello e non puoi avere il tempo materiale per prepararti tutto.
Dovevi esserti messo in pari durante l'anno
Continuano a ripeterti tutti i professori e tu li manderesti a quel paese ma alla fine sai che dovrai arrangiarti come puoi.
Tuttavia non fu traumatico per i compiti, ma per Andrea.
Vederlo a scuola era il più lancinante dei dolori che una persona potrebbe provare, era rimasto il mio vicino di banco perchè i professori non avevano avuto l' intenzione di spostarci.
Il primo giorno fu il peggiore di una lunga serie di giorni infernali; la sua presenza accanto a me faceva emergere miriadi di ricordi, molte volte, durante le lezioni, le lacrime inumidivano i miei occhi rossi; cercavo di nascondere la mia tristezza e di scacciare quei giorni felici dalla mia mente.
Affrontai le prime ore stringendo i denti e cercando di mascherare la malinconia; la terza ora la prof di italiano entrò con un annuncio da fare.
-"oggi tema ragazzi, so che lo avevo programmato per la prossima settimana, ma visto che siamo indietro e ho bisogno di voti lo facciamo oggi"
Improvvisamente in classe regnò un silenzio di tomba.
-"non fate quelle facce, è un tema libero non preoccupatevi, potete tenere anche i banchi uniti se volete."
Tutti fummo improvvisamente sollevati, dopo esserci sistemati la prof dettò la traccia
Parla di una canzone che ha molto significato per te, spiega il motivo di questa scelta.
Vidi tutti iniziare immediatamente a scrivere, la mia mente invece era totalemente vuota.
Andrea al mio fianco abbozzava qualcosa ma subito lo cancellava, mi fermai ad osservare le sue mani morbide e dolci che fino ad una settimana prima avevano tenuto il mio cuore, e mi trovai a desiderare un contatto. Avvicinai il dorso della mia mano alla sua e già potevo sentire il brivido di attrazione che scaturiva dalla nostra vicinanza. Lui probabilmente se ne accorse perchè posò la biro e schiuse il palmo lasciando cadere la mano semiaperta sul banco scuro. Non osai muovermi, avevo il cuore che batteva all'impazzata e il suo rumore era udibile a chilomentri di distanza; nel silenzio che aleggiava tra le pareti blu della classe si poteva sentire solo il rumore del mio cuore e quello del suo respiro regolare.
Andrea mosse leggermente la mano sfiorando con un dito il dorso della mia, poi la spostò verso il basso e la tolse; era stata una piccola e leggera carezza ma la mia pelle ardeva sotto la linea tracciata dal suo tocco.
Lui tornò a scrivere avendo trovato improvvisamente l'ispirazione e così decisi di fare anche io.
Dopo due ore di intenso lavoro ero piuttosto soddisfatta di quello che avevo prodotto, avevo deciso di parlare della canzone che mi aveva dedicato E... di Vasco Rossi, e ciò mi aveva portato alla mente non pochi dolorosi ricordi. Mentre scrivevo sentivo le lacrime scendere, ma alla fine il risultato era stato più che convincente.
Mi voltai e lo guardai di sfuggita con gli occhi ancora rossi e umidi e vidi che mi stava fissando. Il suo sguardo ardeva sulle mie guance che diventarono subito rosse; ma prima di distogliere lo sguardo lo vidi serrare la mano in un pungo.
-"che cosa hai scritto Mer?" Mi chiese Federico, il mio vicino di banco, distogliendomi dai miei pensieri e da Andrea.
-"Eh...una canzone di Vasco" risposi incerta se dire la veritá.
-"leggeresti il mio correggendo gli errori di grammatica?" Mi implorò con le mani in segno di preghiera.
Nonostante il suo essere irritante e fastidioso ogni giorno dell'anno era speciale; ci volevamo bene come fratello e sorella e come tali litigavamo pure.
-"certo" gli risposi. Lui mi porse il foglio senza nemmeno ringaziarmi, non si sarebbe mai abbassato a questo livello, ma nei suoi occhi azzurri come il mare notai un cenno di riconoscenza.
scossi la testa ridendo e iniziai a leggere.
Finita la lettura gli posi il tema e feci per andare a consegnare il mio; ma stranamente era scomparso dal banco. Mi voltai e vidi Andrea che leggeva interessato, scattai immediatamente verso di lui strappandoglielo di mano mentre lui percorreva con il dito la frase
Te lo dico sottovoce amo te, come non ho fatto infondo con nessuna
Sospirai e lo guardai pregandolo con gli occhi di non dire nulla. Lui mi fissò stordito mentre camminai verso la cattedra, poi presi il mio zaino e aprii la porta. Gli rivolsi un ultimo sguardo e lui era ancora li a fissarmi con gli occhi che esprimevano un sentimento strano, forse rammarico, ma non azzardai conclusioni affrettate e chiusi la porta.
Scesi correndo le numerose scale ed entrai nel cortile, improvvisamente mi sentii cingere da un braccio
-"non mi aspetti piccola?"
Mi voltai e vidi Matteo con la faccia imbronciata; gli presi la mano che teneva sulla mia spalla e risposi
-"sai, la situazione in classe si stava facendo pesante quindi me ne sono andata, tu dovevi ancora consegnare il tema. Scusami, mi perdoni?" gli feci gli occhi dolci e il labbruccio sperando di essere perdonata.
Lui mi diede un bacio sulla tempia e poi si staccó da me.
Era così dolce Matteo, era protettivo e premuroso e mi voleva veramente bene. Da quando mi ero trasferita in cittá a causa del lavoro dei miei genitori avevamo legato moltissimo; sapevo che con lui avrei sempre potuto essere me stessa.
Mi accompagnava sempre a casa dopo scuola prima, e durante il tragitto immancabilmente incontravamo un gruppetto di ragazze che si scioglievano soltanto a guardarlo.
Come da abitudine le incontrammo anche quel giorno; gli passarono accanto tre ragazze che lo scrutarono dalla testa ai piedi come se volessero fargli un esame.
Lui le guardò con la coda dell'occhio distogliendo subito lo sguardo riportandolo su di me.
-"se continui così ti ritroverai solo" scherzai
-"ha parlato la playgirl in persona eh" mi prese in giro
-"non scherzare con il fuoco Matteo, prima o poi me la pagherai"
Rise e il resto della camminata proseguì in silenzio. Giunti alla porta di casa mia feci per entrare e lo salutai con la mano
-"piccola?" Mi chiamò
-"dimmi?"
-"Andrea non capisce quello che si perde"
Gli sorrisi ed entrai in casa.
P.O.V MATTEO.
-"che cazzo era quello Andrea?!" Gli urlai contro spingendolo contro al muro
-"calma amico, quello cosa?" Mi rispose guardandomi sbigottito.
-"tutto! Ti tengo d'occhio lo sai! Io ti avevo avvertito. Se avessi fatto qualunque cosa che avrebbe potuto ferire Meredith, non ci sarebbe stato niente a fermarmi."
-"lasciami andare Matte"
Lo mollai, rendendomi conto di averlo sovrastato con la mia altezza.
Scossi la testa allontanandomi e sbuffai.
-"lo sai Andre che non ho mai voluto mettermi tra voi due, mai. Ma cos'era questa cosa di oggi? Ti ho visto come la guardavi, se continui a fare così la fai stare ancora peggio. L'hai lasciata, l'hai illusa, l'hai distrutta e se vai a cercare tra la neve troverai ancora i pezzi del suo cuore infranto."
-"sono uno stronzo, lo so Matte, ma non ho potuto fare altro. Lei si merita di meglio" sospiró amareggiato
-"certo che si merita di meglio, sei un coglione. Lei si è fidata di te, ti ha dato in mano tutto il suo cuore e tu cosa hai fatto? Lo hai ridotto a brandelli, sei riuscito a svuotare corpo e anima di una ragazza piena di vita. Vedi come sono spenti ora i suoi occhi?" Alzai nuovamebte il tono della voce, l'immagine degli occhi grandi e tristi di Meredith mi colpiva cone un pugnale nello stomaco.
-"Matte ti prego basta" il pugnale aveva colpito anche lui.
-"Andrea, devi smetterla con questo gioco, se l'hai amata almeno un po lasciala in pace" gli diedi un ultimo sguardo e me ne andai.
Me :)
Questo Mat protettivo è troppo dolce non trovate?
*.*
non ho nulla da dirvi se non che l'ultima parte di questo capitolo mi si era cancellata e quindi ho dovuto reinventarmela totalmente.
Bene ora passo e chiudo e mi ritiro nel mio mondo della lettura di Harry Potter. Bye ❤
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