Capitolo 7
"Mi fa male il cuore..." "lo capisco Arthur..." "Ethan...Ethan come sta...Alfred rispondimi..." "s-sta male..." "Sono...stato un cattivo figlio e pure fratello..." "Non è vero...Non hai sbagliato nulla tu..." "potevo salvare tutti..." "no che potevi..." "invece si..." "i tuoi genitori...Come Sono morti..." "si dice che era stato un incindente... ma non è vero..." "assassinio premeditato quindi..." "si... sono stati uccisi... E...So Da chi..." "se sai che sono stati assassinati...perché Non l'hai detto..." "Non l'ho fatto perché... Sono debole..." "Non sei debole..." "invece si...Non riesco mai a dire le cose come stanno..." "manco io quindi..." "si però...Tu sei molto più aperto...Se vuoi dire qualcosa ti si nota in faccia..." "questo è vero..." "signori..." "Oh dottore...Come sta il piccolo?" "Sta bene...Si è ripreso...Solo che...deve fare l'insulina quando deve mangiare...Ora Non ne doveva neanche vedere...doveva mangiare qualcosa di dolce..." "Signore...L'insulina Costa...?" "Eh? Ah si certo" "Arthur tranquiĺlo...Ti aiuterò io..." "Ah tenete questo...Dovete andare lì per avere più informazioni" "s-si..." "fratellone..." "Ethan calmo...Sono qui..." "Ok... Non ti puoi avvicinare ...vero?" "Non posso piccolo...Ora finisce tutto e ti riposi...ok?" "Ok..." "Alfred tu..." "io?" " *sussurra* tu continui...ad amarmi?" "Ma che domanda è? Certo che si! Una malattia non può dividerci... Non ci sono riusciti i miei fratelloni non ci riuscirà mai nulla..." "grazie Alfred..." "Da te non voglio un grazie...Voglio un *lo bacia*" "M-Ma che fai- ci sono tutti-" "e va beh...Io voglio un bacio da te... Voglio detto Ti amo..." "Non te lo posso dire...Lo sai bene... sarebbe un Ti amo falso..." "lo so..." "in quanto al bacio..beh...Me l'hai dato tu..." "aspettiamo ora che il dottore ci dica di prendere il piccolo..." Arthur non era più triste.Non sapeva neanche lui perché quando c'era Alfred il sorriso gli tornava. Era sempre felice e coccolato con lui. Dimenticava tutto quello che succedeva intorno a lui. Rimaneva incantato nel suo sorriso ogni volta. Arthur sorrise a pensare al sorriso e Alfred fu sconvolto. Perché sorrideva? Non lo capiva. Non capiva nulla di Arthur. Sapeva solo che lo amava più di tutto. Non era il semplice affetto che ha per suo fratello. Era molto di verso. Voleva tenerlo stretto per sempre. Lo amava. Si. Lo adorava più di ogni altra cosa. Non voleva staccarsi da lui. Però sapeva benissimo che certe Cose non le poteva fare in pubblico.Non poteva ne baciarlo,ne coccolarlo e ne tenergli la mano. I gay non sono mai stati accettati in società. Vedeva persone dello stesso sesso che venivano disprezzati e picchiati. Non voleva che qualcuno picchiasse Arthur perché gli stava vicino. Voleva cambiare la società ma era impossibile. Quando si è stupidi si rimane stupidi. Quando voleva aiutare gli altri non poteva. Manon era sempre in mezzo. Però non era il momento di pensare a lei. Doveva pensare a Arthur che era assolto nei suoi pensieri. Voleva rallegrarlo fino a che sentì una mano sulla spalla. "Signori... Il bambino ora sta bene e... *gli da una penna* e degli aghetti* almeno per un po' può stare il piccolo" "Oh...Grazie mille...dottore..." "fratellone!" "Ethan..." "fratellone perché piangi?" "A-Ah...Nulla piccolo..." "Arthur!" "S-si Alfred?" "Vuoi riprendere la scuola tu?" "E-EH?" "Tanto...Non lavori più e... Potresti tornare a scuola..." "non posso" "perché?" "Almeno...Un lavoro lo devo ritrovare..." "Ti piace così tanto lavorare?" "Non mi piace ma...Almeno un aiuto economico ve lo devo dare..." "No,smettila." "Alfred...Già do troppo fastidio..." "non ne dai Arthur..." "invece si...sto a casa vostra a scrocco...Mi date anche da mangiare... Non posso non lavorare...Almeno devo ripagarti un po'..." "no...Smettila,siamo felici di avervi in casa" "non ci credo..." "credici,la casa era vuotissima prima che voi arrivaste. Noi siamo felicissimi...Abbiamo la compagnia ora..." "io lo stesso non posso stare a casa vostra senza fare nulla..." "Vai a scuola" "eh?" "Per fare qualcosa di gradito,vai a Scuola!" "M-Ma..." "dai...Non ci vorresti tornare?" "S-si però..." "ti faccio mettere in classe mia,ok?" "O-ok... *lo abbraccia* grazie Alfred...Ti voglio bene..."
*=Penne non sta per le penne per scrivere,Le penne che intendo sono Quelle piene d'insulina. Sono delle specie di punture che si fanno: nella pancia,nel braccio o nel culo. Solitamente nel culo e nella pancia si tiene il micrinfusore. Quest'Ultimo è una specie di telefonino che va a batterie piccole e si attacca con un ago e una specie di cerotto che sono insieme. Sempre dentro al Micrinfusore ci sta l'insulina. Quando clicchi i pulsanti ti da l'insulina per ogni pasto.
Spero di avervi fatto una coltura- ste Cose le so per mia sorella,che ho davanti XD
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