Coprifuoco
Un giornalista di mezza età stava davanti alla telecamera a parlare con in mano un microfono nero nel emntre che le immagini mostravano le riprese all'interno della scuola oppure sulla strada. La sua voce un po' impaurita narrava di un lupo, un mostro gigante, entrato nella scuola. "Nessuno ha visto come ci è riuscito, però, al secondo piano del Liceo Artistico di Pinerolo, ha scatenato la sua furi,a ha rotto le finestre e ha graffiato moltissime porte, probabilmente nel tentativo di entrare dentro alle aule. Un bidello molto coraggioso, che si può definire un eroe, ha tentato di sfidare l'animale, armato solo di una sedia, unica cosa con cui poteva fronteggiarsi con la bestia, però non è stato forte abbastanza, infatti il lupo lo ha disarmato e lo ha bloccato a terra. Stava quasi per mangiarlo vivo, quando alcuni testimoni dichiarano che è arrivato un falco, che ha cominciato a lottare insieme all'altra bestia e, poco dopo, entrambi si sono allontanati dalla scuola. Il bidello è rimasto a terra. Quest'uomo, che risponde al nome di Salvatore Neri, ora è stato portato prontamente in ospedale per cercare di salvargli la vita".
La scena cambiò e comparve una donna di circa 30 anni che stava intervistando un medico.
"Ci dica le condizioni del signor Neri", gli domandò e il dottore, assumendo un'aria molto grave, rispose: "Purtroppo non sappiamo ancora dire nulla. Dobbiamo aspettare di vedere se risponde alla terapia e se riesce a sopravvivere. Il sangue che ha perso è stato moltissimo e, grazie ai donatori, potremmo fargli alcune trasfusioni, però tutto sta a come il signor Neri reagirà. Non possiamo ancora essere certi che riesca a superare la notte".
Di nuovo la linea passò alla scuola e, questa volta, c'era il preside che parlava al microfono: "La situazione è molto grave e la scuola è stata dichiarata inagibile, almeno per tutta la settimana. Si spera che per lunedì si possano rimettere i vetri e pulire e disinfettare l'intero corridoio. Dovremmo anche pensare a sostituire le porte di sicurezza, per metterne altre più efficaci. Questa sarà una spesa molto incisiva sul bilancio dell'Istituto, speriamo che la Regione ci dia un aiuto in questo frangente molto grave".
Il giornalista si riprese il microfono per concludere con: "Siamo quindi in uno stato di allarme e, finché non si riuscirà a trovare le tracce di quel lupo a capire come sia potuto entrare nella scuola, l'intera città rimarrà in allerta. Ma sentiamo adesso il nostro collega che sta parlando con la polizia e i carabinieri".
La linea venne data a un ragazzo che avrà avuto circa 25 anni, tutto ben vestito in giacca e cravatta e con gli auricolari alle orecchie. Prese a parlare appena i colleghi gli lasciarono lo spazio: "Come potete vedere, con me ci sono un esponente del corpo della polizia e uno di quello dei carabinieri, i quali adesso ci faranno il punto della situazione su cosa hanno raccolto e le conclusioni che ne hanno tratto".
Cominciò a parlare il carabiniere: "Appena fuori dalla scuola, siamo riusciti a intervistare alcune persone che hanno visto il lupo e il falco dirigersi sui binari della stazione, attraversando il parco giochi che sta appena dietro all'Istituto scolastico. Le due bestie non hanno guardato nessuno né hanno arrecato danni in alcun modo, tuttavia i testimoni si sono presi un grande spavento. Siamo poi andati a controllare i binari, però non abbiamo trovato alcuna traccia. I nostri cani hanno ispezionato la zona e hanno cominciato ad avere un comportamento strano, molto impaurito, proprio dietro al muretto che divide la stazione dal parco giochi".
Il microfono fu messo a questo punto davanti alla bocca del poliziotto: "Stiamo facendo dei rilevamenti all'interno della scuola e stiamo analizzando dei campioni di sangue raccolti, sperando che tra quello che ha perso il signor Neri ci siano anche delle tracce di quelle del lupo. Abbiamo anche rilevato le impronte delle zampe e stiamo analizzando alcuni peli e alcune piume che sono state trovate sul sito. In un angolo c'erano anche dei vestiti stracciati che non appartenevano al signor Neri, ma a qualcun altro, probabilmente uno degli studenti della scuola. Non sappiamo di chi siano, però speriamo che lo studente sia sano e salvo, sebbene la cosa ci sembra strana, perché c'erano anche le sue scarpe, il che significa che è uscito nudo dall'Istituto scolastico. Tutti gli insegnanti della scuola hanno dichiarato che, gli alunni che stavano nelle aule con loro, sono usciti dalle aule e ognuno è toranato a casa, quindi la faccenda dei vestiti trovati per terra rimane un mistero da risolvere. Ora è comunque più rilevante ritrovare il lupo e provvedere ad abbatterlo per prima che aggredisca qualche altra persona. Il motivo per cui un animale selvaggio sia arrivato fino in città non lo possiamo conoscere, siccome i nostri boschi sono pieni di cacciagione, però dobbiamo stare molto in allerta e probabilmente chiederemo al sindaco di mettere un coprifuoco almeno durante le ore della notte, sì che tutti i cittadini restino al sicuro nelle loro case finché il pericolo non sarà scongiurato".
"Ho combinato un gran bel pasticcio", commentò Malcolm mentre posava sul tavolino di vetro davanti al divano un vassoio con sopra alcuni panini e due bicchieri affiancati da una bottiglia di succo di frutta alla pesca.
"Sì, è proprio una situazione davvero spiacevole. So che non l'hai fatto apposta, però hai completamente rovinato tutto il lavoro che io in 16 anni di vita ho fatto per restare nell'anonimato e non farmi scoprire".
"Mi dispiace, ma proprio non so che cosa farci", sì scusò lui.
"Siamo comunque in una situazione in cui possiamo ancora restare anonimi. In fondo nessuno ci ha visti trasformare né da umani in animali, né da bestie in umani e questo gioca a nostro vantaggio. Chi mai sospetterebbe che due ragazzi abbiano questo potere? Nessuno, perciò facciamo finta di essere spaventati e preoccupati esattamente come i nostri compagni e di non sapere proprio nulla a riguardo del lupo e del falco che sono stati visti. Loro adesso stanno cercando due animali selvaggi e non due persone".
Malcolm sollevò entrambe le sopracciglia, positivamente colpito. Per la prima volta lo vidi sorridere un po' più rilassato.
"É proprio vero, chi mai potrebbe sospettare una cosa del genere? Manco mia madre ci crederebbe".
"A proposito di tua madre, quando tornerà a casa se vuoi io sarò con te, però le dovrai dire di questa cosa, anche perché non puoi rompere un intero cambio di vestiti al giorno perché ti trasformi e tenerle tutto nascosto".
"Ma sei impazzita? Mia madre si prenderebbe un colpo al cuore".
"Lo so, ma è necessario. Almeno in casa potrai essere te stesso e lei potrà darti il suo appoggio morale nei momenti in cui ne avrai bisogno. Inoltre non si arrabbierà troppo se ogni tanto romperai qualche vestito. Io, come ti ho già detto, starò con te e ti aiuterò a spiegargli la situazione, va bene?"
Il ragazzo non era proprio del tutto convinto, però parve abbastanza consapevole del fatto che era impossibile mantenere un segreto del genere a sua madre e alla fine annuì, poi allungò le mani verso i panini e me ne sporse uno.
"Assaggia, sono buonissimi, è una ricetta personale".
Io feci per prenderlo, ma lui mi abbassò le mani con delicatezza: "Voglio imboccarti io, ti prego, permettimelo".
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