Si sa, ognuno di noi ha come due faccie

Un po' come le monete

Un po' come la terra,quando una parte è irradiata dal sole e l'altra rimane buia e nascosta
Con la differenza che poi la terra gira e le parti si invertono

Da noi non è così.
Noi rimaniamo sempre con due faccie.
quella buona e quella cattiva.
Bianco e nero.
Nessun grigio,nessuna via di mezzo.

Ognuno ha la sua parte predominante,quella che mostra ogni giorno,quella che è più presente nel suo modo di essere.

C'è chi mostra quella buona e chi quella cattiva ma comunque ognuno nasconde al suo interno l'altra faccia.

Io ho sempre fatto vedere quella buona.

Tutti mi vedevano sempre felice,allegro,buono,altruista,insomma una persona buona,affidabile,serena

Ma era veramente quella la mia parte predominante?la mia essenza?

Fino a qualche mese fa avrei detto sì

E invece ora direi di no.

Quella era la faccia che mi imponevo di mostrare agli altri.

Non so bene perchè.
Forse era per lei,lei che aveva appunto la sua parte buona predominante
Forse per mia madre,che così mi vedeva come 'il figlio perfetto'
o forse per riscattare il passato terribile di mio padre

Non so dirlo con certezza.

Eppure non era quella la mia vera essenza.

Negli ultimi tempi avevo sentito che qualcosa non andava,
Che qualcosa in me non accettava tutto ciò che succedeva
Ma non potevo certo immaginare cosa fosse.

È successo una sera.
Una sera tranquilla.

Ero appena tornato a casa dopo aver passato la serata con Karen,avevamo riso così tanto
Ma sentivo che quelle risate era come se uscissero da un'altra bocca

Mi sono lavato e messo il pigiama.

Poi mi sono soffermato a guardarmi allo specchio
e quello che vedevo non ero io.

Non ero io quello.
O meglio la faccia era quella ma non rispecchiava come ero dentro.

C'è stato un tuono all'esterno,aveva cominciato da poco a piovere.

Ci fu un corto circuito momentaneo.
E subito dopo le luci tornarono

E lo specchio era rotto.

Per tutta la notte cominciai a sentire una voce
Era la mia.
O almeno sembrava ma era come una registrazione rotta

Continuava a dirmi 'Lasciami uscire,lasciami uscire Luke'

Io non capivo.
Io non volevo capire.

Continuai a sentire quella voce per tutte le notti seguenti.

Un giorno passando da uno di quei negozi di piercing e tatuaggi fui come spinto da qualcosa più forte di me,non potevo resistervi

Entrai.

Mi feci fare un piercing al labbro.

Quando mia madre lo vide mi sgridò come non mai
era sull'orlo di cacciarmi di casa

Quando anche Karen lo vide decise di lasciarmi,lei non poteva davvero sopportare i piercing.
Stranamente non cominciai a piangere come immaginavo.
No,cominciai a gridare
A gridare contro quello specchio rotto cercando di capire cosa succedeva.

Passò un'altra settimana e tornando in quel negozio mi feci anche fare un tatuaggio:uno specchio rotto.

Non so neanche perchè lo feci,ormai stavo perdendo il controllo

Mia madre mi cacciò definitivamente di casa ma poco mi importava.

Trovai dopo poco un altro appartamento dove trasferirmi a basso prezzo.

Cominciai a riempire il mio armadio di indumenti neri o comunque dal colore scuro e quando mi vedevo allo specchio non mi riconoscevo più,ero pallido e con profonde occhiaie.
Ma sentivo che almeno mi assomigliavo dentro.
E questo mi faceva accaponare la pelle.

Cominciai lentamente a non riuscire più neanche a controllare ciò che dicevo.

Karen un giorno mi accusò di averle detto delle cose orribili la sera prima al telefono.

Ma io non lo ricordavo.

La sera la voce c'era ancora ma diceva altre cose
Continuava a dire 'Presto sarò totalmente libero'

E ora cominciavo a capire.

La mia vera essenza stava uscendo,si stava rivelando
E io non potevo permettetlo.

Ma ormai tutto era fuori controllo.

Una sera poi andai in discoteca e mi ubriacai,tanto.
Non l'avevo mai fatto prima.
Era sempre stata quella forza a spingermi a farlo
Ma io non volevo,almeno credevo di non volerlo.

Incontrai anche un ragazzo,mi sembra si chiamasse Calum.
Mi offrì della polverina strana e me la fece provare a un modico prezzo.

Accettai.
Sapevo che non dovevo,che mi sarei cacciato nei guai ma accettai

E non mi sentii mai così vivo come quella sera.

Le settimane seguenti continuai a frequentare Calum e vari pub della zona.

Portavo ogni giorno una ragazza diversa a casa.

Una sera costrinsi anche una povera ragazzina a venire con me a letto.

Lei non voleva.

Le ho mollato un forte ceffone e mollato diversi pugni finchè poi non fece come dicevo io.
Mi è dispiaciuto così tanto per lei,ma davvero non riuscivo a controllarmi.
Non potevo controllarmi.

Ora sì che non ero più io.

Mi capitò di guardarmi un pomeriggio di nuovo allo specchio

E successe di nuovo.

Un tuono,il corto circuito e lo specchio rotto.

Dopo il tuono però sentì anche una voce gridare 'Sono libero'.
Era come se quella voce uscisse da dentro di me.

Ed era vero.

Lui,o meglio io,era libero.

Aveva totalmente preso possesso del mio corpo.

Non so più neanche cosa cominciai a fare.

Ero rimasto intrappolato dentro me.
Io ero la parte buona.
E sono stato risucchiato da quella cattiva.

So per certo che avevo cominciato a fare cose orribili.
Cose che pensavo non avrei mai fatto.
Cose che pensavo non fossero da me, e invece mi sbagliavo.

Ma almeno ora era uscito il vero me.

Ora tutti potevano vedere la mia essenza dominante.

Ero io.

Sono io.

Spazio autrice
Ehm sì
In pratica questa os l'ho scritta di getto di notte dopo aver finito di piangermi addosso,allegriaah

Mi scuso se fa schifo e se è tipo un po' confusa ahaha
Per farla ho preso un po' spunto da 'Psycho' che è una storia bella bella

Questa è la prima one shoot che scrivo e diciamo che ne sono relativamente orgogliosa.

Quindi spero vi sia piaciuta :D
E zauu

-all the love
Fede xx