×~Capitolo 6~×
Charlie's POV
"Piacere, Tearless."
Quel nome veniva ripetuto continuamente nella mia testa... io conoscevo quel nome... conoscevo quelle azione gentili...
Non so perché... nessuno me ne aveva mai parlato... ma io ho come un ricordo di Martina che mi racconta questa faccenda... il fatto che lui fece scappare... Alice...
"Va meglio lo stomaco?" Mi chiese.
Provai ad alzarmi ma il dolore era troppo forte.
"Hey, ferma, devi riposarti." Disse facendomi sdraiare con la testa su un mucchietto di foglie "Grazie." Sussurrai sorridendo.
All'improvviso mi ricordai di una cosa... ma lui... non era morto...?
"Come hai fatto a sopravvivere?" Domandai "Cosa?" Disse lui sorpreso "Ho saputo che in passato hai salvato la vita ad una certa 'Alice' che doveva essere giustiziata, e ti condannarono a morte. È vero?" Chiesi "Si. Ma non tutto è vero, io riuscii a salvarmi..."
<Tearless's Flashback>
Mi prendono per le braccia e mi costringono ad avvicinarmi alla macchina delle torture.
Cerco di liberarmi ma invano.
Mi legano braccia e gambe a delle corde e mi fanno sdraiare su una tavola.
Iniziano a tirare le corde talmente corde che credo che mi si staccheranno gli arti del corpo.
"Non basta." Dice il Re Demon facendomi provare un'altra tortura "Tagliategli le gambe, poi le braccia e infine la testa." Aggiunge.
Io inizio a urlare e a cercare di liberarmi.
Mi fanno sedere su una sedia di ferro e mi legano. Un uomo si avvicina minaccioso e armato di ascia.
La alza in aria e punta al mio braccio.
Prova a colpirmi ma manca il braccio e così deve riprovare.
Appena lui rialza l'ascia io chiudo gli occhi e mi preparo a urlare per il dolore. Spero che faccia veloce, un taglio netto.
Un miracolo! Qualcuno è corso in mio aiuto.
L'uomo con l'ascia cerca di colpirmi e quasi ci riesce, mi sfiora il braccio lasciandomi un taglio, né troppo profondo ma neanche piccolissimo.
Urlo per il dolore prima di vedere qualcuno sparare con una pistola laser all'uomo con l'ascia e corrermi incontro.
Non riesco a vederlo in faccia per colpa del cappuccio che tiene in testa.
Mi prende e mi porta lontano cercando di evitare e di sparare a più guardie possibili.
Crea uno strano portale, ci passa attraverso e fa venire anche me.
Ci teletrasportiamo in una minuscola casetta di legno piena di armi e pozioni varie.
"Chi sei?" Domando dolorante.
Senza dire una parola si leva il cappuccio e sorride "Ciao Tear."
"CAZZO! MA SEI VIVO!" Grido abbracciandolo il mio amico ma il dolore al braccio mi impedisce di stringerlo "Stai fermo e fatti medicare." Dice facendomi sedere.
<Fine Flashback>
Tearless's POV
Raccontai tutta la storia alla ragazza che mi ascoltava interessata "A proposito, forse è meglio se ti porto da lui." Dico aiutandola ad alzarsi "Grazie..." risponde dolorante.
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