I due uomini che parevano essere guardie, ci condussero in malo modo, verso un cancello nascosto tra i rami.

Una volta entrati ci ritrovammo in un viale, o meglio un porticato, dal quale cadevano morbide ortensie di vario colore. Lanterne poste qua e là illuminavano il tragitto. L'unico rumore che si sentiva era la ghiaia sotto i nostri piedi mentre camminavamo.

Ero affascinata da tale bellezza ma comunque inquieta per il luogo in cui, i due individui ci stavano portando.
Al termine del porticato, ci ritrovammo di fronte a un alto portone di legno di betulla.

Uno dei due soldati lo aprì, conducendoci poi all'interno di una grande stanza e qui finalmente ci lasciarono andare.
Iniziai a guardarmi intorno come un fanciullo che osserva il mondo con meraviglia. I muri erano bianchi, le colonne fatte di marmo, tende di seta color verde smeraldo, addobbavano le ampie finestre. Mi avvicinai a una di esse. L'edificio era costruito su parte del tronco e su alcuni rami, i più solidi e resistenti.

"Benvenuti"

Io e Edmund ci voltammo in direzione della provenienza di quel suono. Era un uomo alto, dai capelli lunghi e argentei e dai lineamenti decisi. Indossava abiti bianchi e l'unico tocco di colore, era la spilla che portava, con uno smeraldo incastonato, intonato con il colore dei suoi occhi.

"Io sono Gandor, Lord del popolo delle foreste. Vi attendevo Sophia".

"Lei come sa il mio nome?".

"Mia cara, sapere è il mio compito. Venite con me".

Ci limitammo a rimanere in silenzio e a seguire quell'uomo. Attraversammo diversi corridoi molto luminosi, prima di giungere in un'altra stanza dal soffitto di cristallo, colma di scaffali pieni di libri.
Al centro, su un leggio vi era un grande volume aperto.

"Che cosa sono..?"Domandai guardandomi intorno e indicando i libri.

"La storia di Emerald, dal principio ad ora. Ti domanderai che cosa essi contengano e come ho fatto a capire chi fossi tu, immagino"

"Sì, in effetti sì"

"Sedetevi, sarà una lunga storia-disse indicando due poltrone alle nostre spalle, e sedendosi a sua volta- innanzitutto ho capito chi eri dalla chiave che porti al collo, solo chi appartiene alla corte di Emerald la possiede, e sapendo della scomparsa del tuo unico fratello, ed escludendo che tu fossi Selene, ho dedotto che fossi Sophia, per rispondere alla domanda sul contenuto dei libri, invece è necessario partire dal principio".

"In che senso?" Lo interruppi.

"Tutto è iniziato con una leggenda. Molto tempo fa, vi era un uomo follemente innamorato di una donna. Lei lo tradì e lui divise il suo cuore in tre parti: bontà, odio e saggezza. Questi tre frammenti, divennero tre chiavi, che qualche tempo dopo, furono trovate da tre giovani in una grotta. Da qui nacque la tradizione delle chiavi. Tuttavia, uno dei tre possessori, iniziò a manifestare segni di malvagità e smania di potere. Il conflitto che sfociò tra i tre fratelli, distrusse Emerald e portò alla morte due di loro, colui che lo aveva provocato e colui che non era realmente degno di governare. Le tre chiavi furono recuperate e di generazione in generazione tramandate. Ma il ciclo è continuo, ed Emerald, da anni, rinasce ogni volta dalle sue ceneri per colpa delle sue numerose  e continue guerre".

"Credo di iniziare capire ma ci sono delle cose che tuttavia, non riesco a comprendere, se la chiave era quella giusta, perché non è durata la pace? E perché i reali hanno continuato a tramandare una tradizione tanto pericolosa?"

"Poiché Emerald come una fenice rinasce dalle sue ceneri, anche la memoria dei suoi stessi abitanti lo fa. Coloro che hanno ricordo di ciò che è accaduto, sperano che venga posto rimedio a tutto prima o poi nella generazione successiva, i nuovi nati invece non possono ricordare ciò che non hanno mai visto. Aimé alla tua prima domanda non so dare una risposta...se ce l'avessi, non avrei visto nascere un'altra guerra".

"Lord Gandor, come mai voi e il vostro popolo siete stati costretti a vivere in questa enorme quercia?'

"Beh Sophia, devi sapere che all'inizio la dinastia di Emerald era affiancata da altri due popoli divisi in due contee, noi, e il popolo d'acqua. Noi avevamo il compito di annotare la storia di questo regno e gli altri di proteggere i lord e i loro figli.
Quando ci fu la prima guerra le due contee vennero rase al suolo, pochi superstiti si salvarono. Noi ci rifuggiammo qui, nascosti dai pericoli, il popolo d'acqua vicino alla catena montuosa. Il nuovo lord, o meglio il sopravvissuto, per proteggerci, dichiarò la scomparsa dei nostri due popoli, Emerald si dimenticò di noi e il nostro segreto morì successivamente con colui che lo aveva custodito".