Che cosa aveva appena detto?! Mio padre?! Scherziamo?

<TU MENTI!>

<SILENZIO FIGLIA!>

Eseguì l'ordine anche se mal volentieri e il dio iniziò a raccontare la sua storia.

<Ai tempi in cui Emerald era alle sue origini vi era un uomo innamorato di una donna. Lui le giurò eterno amore, poteva renderla persino immortale, ma lei preferì sposare un altro. Colui che rappresentò la prima dinastia.
L'uomo addolorato viaggiò a lungo fino a giungere in questa grotta. Qui lui cambiò. Da uomo gentile, da dio compassionevole verso l'uomo divenne cattivo, pronto a vendicarsi del genere umano che lo aveva fatto soffrire, privo di ogni buon sentimento il suo cuore divenne arido e il suo spirito colmo di una noia perenne. E fu cosi che decisi di creare tre chiavi dal mio cuore.>

<Tu sei l'uomo della leggenda?>

<Si. Una volta create le chiavi le lasciai qui e attesi che il mio piano avesse inizio. I tre eredi trovarono questi oggetti e da quel giorno iniziò il mio divertimento. Voi umani siete cosi labili e io ero terribilmente annoiato, e cosi per rendere il tutto più emozionante decisi di provocare qualche piccola guerra. Era meraviglioso vedere una civiltà spazzata, vedere morta colei che mi aveva fatta soffrire e cosi via nei suoi discendenti. Ovviamente lo spettacolo doveva procedere, e così attraverso la cerimonia delle chiavi uno dei tre si salvava e riportava in vita tutto quanto.
Ma a lungo andare quella profonda sensazione di noia tornò a farsi sentire, il solito finale divenne banale e cosi introdussi qualcosa di nuovo. Tu e Selene>

<Che cosa?>

<Stanco di questo ciclo continuo decisi di dare alla luce dei bambini. Nasceste tu e Selene, due semidee. Comunicando con i reali, rivelai che tu e tua sorella avreste portato un cambiamento fondamentale nella storia di Emerald e che eravate destinate a scontrarvi, fu per questo che vi crebbero come loro figlie. Come secondo i piani, Selene diede sfogo alla sua malvagità durante la cerimonia. Avvertì io Constance di lasciarti li perché ti saresti salvata e fu cosi. Bloccai temporaneamente la tua linea temporale facendoti rinascere in un'altra dimensione. Eri solo spirito tuttavia, come me, e per questo fui costretto a farti rinascere nel corpo di una bambina. Cosi divenni parte di quella famiglia adottiva. Una volta ritenuta pronta e dopo che Selene si fu manifestata, iniziai a far riemergere i tuoi ricordi e ti riportai qui. Fui io a condurre Nathan nel tuo mondo, con un processo simile a quello adottato per te, il suo però avveniva in sonno. Manipolare i sogni è una dote che è, o meglio era, stata ereditata da tua sorella.
E cosi giungesti ad Emerald come la prescelta, e grazie a qualche mio piccolo intervento vi ho condotti qui.
Tu effettivamente eri la prescelta, ma non come pensi tu. Se ben ricordi due dei tre eredi morirono, e una sola chiave era quella giusta. Tu hai capito il vero modo di porre fine a tutto questo, ma non era tua la chiave quella corretta>

Mio padre si fermò per guardare Nathan.

<Io sono l'altro erede che deve morire...>

<Ovviamente, il finale di questa storia deve essere diverso, e devo ammetterlo mi sono divertito molto.>

Il cuore che era stato nelle mani del dio fino ad adesso iniziò a battere, e con un semplice gesto Chronos lo avvicinò al suo petto.

<Gran parte del mio potere era rinchiuso qui ora che è di nuovo al suo posto posso porre fine alla tua missione Sophia. E io posso tornare al mio sonno. Ormai la mia vendetta sì è compiuta, l'uomo potrà vivere normalmente.>

I lunghi capelli scarlatti di Chronos iniziarono a muoversi come spinti dal vento, le nebulose nei suoi occhi parvero muoversi più velocemente e la clessidra al suo collo iniziò a brillare. Avvertì un urlo di Nathan, ma non riuscì a decifrare le sue parole. Mi ritrovai immersa nell'oscurità.