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Orrore

Capitolo 20

Orrore

Natsu, Lucy Happy e Wendy erano ormai arrivati a Sabertooth. Ad accoglierli fu Yukino, dolce e sorridente. -Lucy-sama, Natsu-sama, Happy-sama, Wendy-sama- li salutò educatamente.

-Da quanto tempo! Come stai?- domandò Lucy andandole incontro.

-Tutto bene, grazie- l'albina si passò dolcemente una mano fra i capelli per scostarne qualcuno che le era andato davanti agli occhi.

La bionda notò un qualcosa di strano che luccicava sulla mano dell'altra maga degli spiriti stellari. Un anello argentato con una grande pietra bianca e altre quattro più piccole sempre dello stesso colore. -Ma quello...!- esclamò stupita.

L'albina rivolse lo sguardo al piccolo oggetto -É un regalo di Sting-sama- spiegò in imbarazzo.

-Hehe lei e il master si sono messi insieme mesi fa!- esclamò qualcuno intorno a loro, dove molti membri di Sabertooth stavano passando o svolgendo qualche mansione.

-Non sapevo che tra te e Sting ci fosse qualcosa- Lucy era piacevolmente stupita. In un anno erano cambiate più cose di quante se ne sarebbe aspettata.

-Lo sapevo che quelle voci mi erano familiari!- Sting fece capolino da chissà dove insieme a Lector. -Sono Natsu-san e Lucy-san-

-Ci sono anche Happy-kun e Wendy-chan- continuò Lector mentre si avvicinavano ai maghi di Fairy Tail.

-Cosa?- Lucy sbarrò gli occhi sconvolta.

-Sting-san?- Wendy guardò il Master di Sabertooth confusa, insicura che fosse davvero lui.

In effetti il bellissimo Sting Eucliffe aveva messo su una gran massa corporea, tanto da non riuscire a riconoscerlo tanto facilmente.

-Ehilà Sting!- lo salutò Natsu. Probabilmente era l'unico che non aveva dubitato sulla vera identità del paffuto omone.

-Natsu-san non sei cambiato per niente!- disse sorridendo allegro il biondo.

-Heh, neanche tu!- ribatté Natsu, sorprendendo tutti.

"Eeeh?! Cosa? Ma dove?!" Lucy strabuzzò gli occhi, sconvolta.

"Non é che Natsu-san ha bisogno di un paio di occhiali...?" buona come sempre, Wendy si preoccupò per il suo compagno.

-Frosh non é qui?- domandò Happy avvicinandosi a Lector.

-Frosh é in missione con Rogue e Lady...- il povero Exeed non poté finire di parlare che Natsu cominciò a schiacciargli le guance.

-Dov'é andato?!- domandò il rosato urlando.

-Lascia stare Lector, Natsu-san!- lo sgridò Sting, peccato che i chili che aveva messo su non gli permettevano di muoversi con facilità come un tempo e, perciò, per poco non buttò a terra Lucy senza volerlo.

-Non lo so...- biascicò Lector. Non riusciva a parlare per via della presa che Natsu esercitava su di lui. -Però... sono partiti da poco, saranno all'entrata della città...-

-Ho capito! Grazie Lector- Natsu mollò il povero gatto e si mise a correre verso l'entrata della città.

-Ehi, aspetta, Natsu!- urlò Lucy per farsi sentire dal Dragon Slayer del fuoco, ma nulla, lui era già lontano."Mi ha mollata qui senza dirmi nulla!"

-Ma che voleva?- domandò Sting.

-Non ne ho idea...- gli rispose Lector posandosi sulla sua spalla.

"É tornato normale!" Lucy indietreggiò spaventata. Improvvisamente si era ritrovata accanto Sting in forma senza alcun chilo superfluo.

Come era possibile?

Si voltò verso Yukino per farle notare questo speciale avvenimento, ma appena vide Libra capì: l'albina aveva usato i poteri dello spirito stellare per rimettere in forma il Master.

-Da quando voi due avete una relazione?- domandò improvvisamente, attirando l'attenzione dei due interessati.

Entrambi si imbarazzarono. -Ehm... Sting-sama... Mi chiese di andare in missione con lui alcuni mesi fa...- iniziò impacciata la maga degli spiriti stellari.

-Ha ha vero- rise istericamente e in modo forzato il Dragon Slayer. Stava provando a non sembrare imbarazzato, ma era piuttosto difficile dato che era evidente. -Da quella volta siamo andati tante altre volte in missione e...-

-Quei due si piaaaaciono- dichiarò Happy.

-Sting-kun ha fatto preparare un intero festival per dichiararsi- rivelò Lector -Le ha dato pure un anello come " dono del loro amore"-

Lucy si portò una mano davanti alla bocca, senza parole. Sting non le sembrava un tipo talmente romantico. -Wow-

-Luuucy, dobbiamo raggiungere Natsu- le disse Happy.

-Hai ragione. Andiamo- disse lei, ricordandosi del suo compagno che si era dato all'inseguimento di Frosh, Rogue e Minerva. -Yukino, un giorno mi racconterai tutto-

L'albina annuì, sebbene ancora in fiamme.

***

Gray era riuscito a sfuggire a quelle due piccole pesti, lasciandole a Edo-Wendy, alla gilda. In teoria, avrebbe dovuto rimanere lì con loro, ma non era riuscito a resistere e i suoi occhi stavano ancora reclamando pietà. Eppure, se ne era andato già da una manciata di minuti, circa. Possibile che avesse ricevuto un così grande trauma?

Ma che cosa aveva visto?

Elfman era un mago fortissimo nella sua dimensione, ma lì, ad Edolas, valeva meno di un calzino bucato. Aveva visto lo Struss piangere pochissime volte nella sua vita, tuttavia, visitando la Fairy Tail di Edolas, era riuscito a vederlo almeno diciasette volte in lacrime, in meno di mezz'ora. Non era neanche un mago dell'acqua... come poteva aver tutte quelle lacrime?

Wendy... la cara, piccola, piatta e dolce Wendy. Che diavolo le era successo? Sembrava aver oltre vent'anni... Non riusciva neanche a spiegarsi come l'aveva riconosciuta, per quanto era diversa e... incinta.

Esattamente.

La cara, piccola, piatta e dolce Wendy era incinta.

Di chi?

Non ne aveva idea e a questo punto non ci teneva a saperlo.

Laxus era stato ancora più traumatico. Wendy poteva sempre crescere e diventare così, Elfman in fondo non era fatto di pietra e poteva piangere, ma Laxus...

Laxus...

Non si poteva trovare una spiegazione per un Laxus vestito da scolaretta.

No, non aveva senso.

Che universo malato che era Edolas...

-Uh, sarei dovuto rimanere alla gilda. Non so dove mi trovo- sbuffò. Era andato lì per cercare una soluzione per la pozione di Erza, ma, per la sua sanità mentale, era dovuto scappare.

Si guardò intorno, da quelle parti era quasi deserto. Probabilmente molte persone erano entrate in casa per via del temporale che sarebbe scoppiato di lì a poco.

Individuò però una figura non molto lontana da lui che stava uscendo da quello che sembrava un cimitero.

Abbastanza alta.

Capelli blu.

Pelle diafana.

Quella, anche se con vestiti diversi, era, senza alcun dubbio, Lluvia.

In effetti i gemelli gli avevano detto qualcosa a riguardo...

Appena alzò la testa, anche se sembrava persa nei suoi pensieri, lo individuò e a passo lento cominciò di dirigersi verso di lui. Ora non poteva più scappare: era stato visto.

-Oh, Gray. Lluvia credeva che saresti tornato domani- disse, flebile mentre apriva l'ombrello rosa con dei cuori sopra che aveva già con sé.

Aveva appena iniziato a gocciolare e non se ne era reso conto. -Te lo hanno detto i gemelli che Lluvia é qui?-

Il suo tono di voce e il suo sguardo vuoto, ricordarono al ragazzo l'Ameonna di Panthom Lord e non la ragazza con cui aveva vissuto negli ultimi mesi. -Hm, sì-

Cominciarono a camminare lentamente, in assoluto silenzio, verso chissà dove. -Sono passati già 16 anni...- mormorò all'improvviso Edo Lluvia.

Gray era perplesso, ma lei stava guardando davanti a sé, senza prestargli tanta attenzione. -Il tempo vola...- disse, giusto per aprir bocca.

Pensandoci... aveva finalmente la conferma che su Edolas, lui e Lluvia erano sposati ed avevano anche due figli.

Dovette costringersi a non pensarci troppo, o forse sarebbe finito a fare qualche filmino mentale degno di Lluvia Lockser. Se lei aveva ereditato un po' della sua mania dello spogliarsi, in cambio anche lui aveva preso qualcosa da lei, tuttavia era difficile che sognasse a occhi aperti al livello della sua compagna. Lei era un'esperta difficilmente eguagliabile.

-Sì...- annuì appena la donna. Lluvia con sette anni in più, non era poi tanto diversa esteticamente, pareva appena cambiata. -Lluvia... Lluvia dovrebbe andare avanti. Ma... le manca ancora la sua famiglia...- la sua voce si ruppe e non fu difficile capire che stava piangendo.

-Loro non vorrebbero vederti piangere- si ritrovò a dire Gray non riuscendo a vedere quella donna piangere. Poteva non essere la Lluvia del suo mondo, ma era pur sempre lei.

Non sapeva neanche di che stesse parlando...

O quasi.

"La Lluvia di Edolas deve aver perso la sua famiglia 16 anni fa... Quando aveva poco più di 11 anni..." calcolò. Era poco più grande di lui quando rimase orfano.

-Gray lo dice sempre a Lluvia... Ma Lluvia non é sicura... Sa che Gray tiene a Lluvia e ai loro figli... ma ha sempre paura di perdere anche lui...- si fermarono in mezzo alla strada, sotto la pioggia.

Che coincidenza.

Anche ad Edolas quando Lluvia era triste il cielo rifletteva i suoi sentimenti.

La Edo-Lluvia che Gray aveva visto in passato, non era affatto così. Gli sembrava forte, determinata e... di ghiaccio.

Possibile che... fosse simile a lui?

E in quel momento lei stava piangendo, dimostrando che in fin dei conti, di ghiaccio, non lo era affatto.

Buffo.

Anche lui era crollato così quando Lluvia gli aveva detto di aver ucciso Silver.

Che ad Edolas i ruoli fossero invertiti?

Gray andava dietro a Lluvia, Gray dichiarava i suo amore per Lluvia ai quattro venti e in modi bizzari, Gray sosteneva Lluvia senza mai giudicarla e fidandosi di lei.

Beh... non sembrava così strano.

-Io rimarrò qui- probabilmente Edo-Gray avrebbe detto dell'altro o l'avrebbe baciata... Ma lui non era Edo-Gray e quella non era sua moglie.

Ci vollero alcuni minuti per far smettere di piangere e tornare in sé la blu.

Ed era tornata completamente se stessa, tant'é che colpì Gray dopo che le aveva detto che aveva mollato i gemelli alla gilda, invece che occuparsene lui.

E lei che li aveva lasciati da soli a casa...

-Mamma-san!- urlò Llover appena li vide fare capolino nella gilda. Il povero Fullbuster aveva un occhio nero...

Non si sarebbe mai abituato a una Lluvia manesca. Mai.

-Te ne ha date di santa ragione- si burlò di lui Rain prima di scoppiare a ridere.

-Sto ascoltando una incantevole composizione di Mozard, bambino. Fa' silenzio- Laxus era seduto a uno dei tavoli lì vicino ed era intendo a vedere un video di musica classica su quella che sembrava una lacrima rimpicciolita. Loro non avevano la magia, perciò non era facile capire come funzionasse quel coso, ma Gray neanche ci provò.

Era troppo occupato a vedere Laxus vestito da secchione, munito perfino di occhiali. -E il completo da scolaretta?- domandò, felice di non dover rivedere il biondo con una gonna.

I suoi occhi non avrebbero resistito a una seconda scena così.

-Eh? Ah, Mirajane mi stava facendo provare uno dei costumi che ha cucito. Ultimamente ama profondamente, a causa di qualche programma televisivo, fare abiti a casa di ogni genere- spiegava, lanciando delle occhiate fugaci al bancone.

Sembrava spaventato...

Lo aveva mai visto spaventato?

No. E non era neanche una gran bella visione. Ma per quello lo avrebbe preso in giro per sempre.

-Laxus-chan, ti stai lamentando, tesoro?- Mira spuntò da chissà quale luogo, sorridendo angelicamente.

Era inquietante.

Ma non molto diversa dalla Mira di Earthland.

Oppure era molto diversa...

Difficile a dirlo.

-No! No... certo che no. I tuoi abiti sono stupendi!- il Dragon Slayer stava tremando, mentre agitava le mani davanti a sé.

Mira non ci pensò molto... e lo colpì alla testa con un porta bicchieri; stranamente l'uomo cadde al suolo, svenuto.

-Oh, Gray, vuoi qualcosa?- gli sorrise, allegra e come se nulla fosse.

-Eh? No, nulla- si affrettò a rispondere.

Lei annuì, felice, e, prendendolo per il colletto del golfino, se ne andò via trascinando per terra uno dei più forti maghi di Earthland.

-Gray, andiamo?- domandò Lluvia spuntando anche lei improvvisamente, spaventandolo.

-Heh...- Gray non se lo fece ripetere due volte.

-Oh... Mmm... Gray-san- lo chiamò Llover quando stavano per entrare in casa.

Lluvia li guardò, pensando che c'era sicuramente qualcosa che non andava, ma stette zitta.

-Che c'é?- domandò Gray prendendola in braccio, visto che glielo aveva appena indicato di fare.

-Natsu-oji-san ha detto di aver trovato questo foglio nel posto in cui sei arrivato- gli sussurrò piano, per non farsi sentire.

Gray prese il foglietto e lo lesse. "Dice che gli effetti spariscono 24 ore dopo l'uso... Tornerò domani mattina a casa..."

Almeno non avrebbe dovuto fare nulla.

Ma... dove avrebbe dormito?

E mangiato?

Era già sera e lui neanche aveva pranzato.

E...

Soprattutto...

Edolas era spaventosa.

Se avesse rivisto un'altra volta Laxus con una gonna da scolaretta, sarebbe morto per l'orrore.

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