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La riunione indetta da Kin

Capitolo 50

La riunione indetta da Kin

Shaolin era nella casa affittata con i suoi amici, quando, improvvisamente, mentre lei stava sgranocchiando qualcosa, Leo Minoris apparve. -Ohi Akio!- esclamò la rosa senza spaventarsi, anche se era praticamente comparso dal nulla dietro di lei.

-Hey Shaolin- la salutò a sua volta il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli arancioni con le punte rosa. -Nash?- domandò, guardandosi intorno con circospezione.

Lei, con nonchalance, si sedette con un piattone pieno di cibo, soprattutto carne. Cominciò a mangiare come se non ci fosse un domani, seppur, un bel po', l'aveva già divorato nel frattempo che lo prendeva dagli impacchettamenti degli avanzi della sera precedente sistemati da Storm. Era davvero un asso in cucina quel biondino. La rosa scrollò le spalle. Masticando disse ciò, seppur le sue parole erano davvero incomprensibili al povero Leo: -É uscito a fare un giro.-

Il ragazzo fece uno sguardo esasperato. Non aveva capito quasi nulla, tranne che il proprietario della sua chiave era fuori. Non gli sarebbe costato nulla arrivare da lui tramite la dimensione degli spiriti stellari, ma si limitò a prendersi qualcosa da bere e posarsi vicino al mobile della cucina.

La Dragneel non faceva caso alla presenza di lui. Ci era abituata. Praticamente era sempre stato con lei e Nash sin da quando poteva ricordare.

In quel mentre, gli occhi di lui si muovevano, con dolcezza e un pizzico di malinconia, sulla figura della ragazza. Essa aveva dei corti capelli rosa che le arrivavano appena sotto il mento, gli occhi marroni con un po' di verde all'interno, vicino le pupille, e il fisico simile a quello della madre, seppur ancora non sviluppato. Infatti, aveva solo 15 anni.

Leo scosse la testa, sentendosi uno stupido. Doveva vederla solo come una sorellina minore, un'amica, perfino una cugina, ma nulla che potesse creare un altro tipo di rapporto tra di loro. Era così. Le relazioni amorose tra uno spirito stellare e un umano erano vietate.

Proprio allora, la ragazza alzò lo sguardo su di lui, sorridendogli allegra. Aveva appena finito di mangiare e perciò si era alzata, piena di energie. -Ci alleniamo?- domandò con enfasi.

Akio si passò una mano sul viso, sentendosi ancor più stupido. "Perché, tra tante ragazze, proprio la sorella del proprietario della mia chiave?" pensò. Il bello era che Shaolin non sembrava per nulla interessata alle relazioni sentimentali. Probabilmente non sapeva neppure cosa fosse avere una cotta o essere innamorata.

Vedendo che il ragazzo non sembrava intenzionato a risponde, perso nei suoi pensieri, la Dragon Slayer gli si avvicinò. I loro volti erano davvero vicini, soprattutto grazie al fatto che a dividerli c'erano dieci centimetri scarsi. -Mh... Non hai mangiato?- domandò lei.

"É Shaolin... Ovviamente pensa che qualcosa c'entri col combattimento o con il cibo" pensò affranto. Quando era con lei, ogni traccia del playboy, che faceva finta di essere, spariva, lasciando il posto a un imbecille innamorato e continuamente friendzonato. Già, il povero Lyon non era l'unico...

-No... Non ho fame- si limitò a dire. La spostò col braccio e andò verso il frigo. Era davvero troppo vicina.

-Uh.- L'altra inarcò un sopracciglio per lo strano comportamento dello spirito stellare, ma poi scrollò semplicemente le spalle. "Akio é strano." -Allora, combattiamo?- richiese. Aveva già recuperato la sua energia e sembrava pronta a intraprendere un torneo di combattimento.

Leo Minoris sospirò. "Quando papà mi dava lezioni su come conquistare le ragazze, doveva prendere in considerazione che avrei potuto aver a che fare con una Dragneel. Soprattutto figlia di Natsu...
Sono per caso masochista?" si chiese, sinceramente disperato. Ogni volta che stava con Shaolin, credeva davvero di diventare pazzo. -Non mi va...- mormorò flebilmente vedendo lo sguardo della ragazza imbronciarsi.

-Ma dov'è quell'imbecille di ferro quando serve?- blaterò la Dragon Slayer, annoiata. Forse sarebbe stato meglio andare alla gilda... Però era rimasta per mangiare i deliziosi avanzi prima che qualcun'altro se li spazzolasse.

Qualcuno batté una mano contro la porta d'ingresso. -Vado io- dichiarò il ragazzo con gli occhiali da sole.
Ad accompagnar l'ospite alla porta, c'era il battere della pioggia contro i vetri dell'abitazione. Ma quando aveva iniziato a piovere?

Il ragazzo dai capelli blu scuro salutò con educazione l'altro ed entrò. -Rain!- esclamò Shaolin andando ad accoglierlo.

-Salve Shaolin-san- la salutò a sua volta lui.

Improvvisamente, la ragazza sorrise, nuovamente energica. Akio si passò una mano sul volto. Non si arrendeva mai?

-Combattiamo?!-

Rain rimase impassibile. -Vado a sedermi da qualche parte- avvisò solamente prima di alzare i tacchi ed andare in salotto.

La Dragneel agrottò la fronte, confusa da ciò che era appena successo, poi si rese conto che, quello del Fullbuster, era stato praticamente un rifiuto e allora lo raggiunse. -Depresso! Voglio combattere!-

E così, Leo la vide sparire dalla sua visuale. Non sarebbe mai cambiata...

Qualcun'altro bussò. Aprì nuovamente la porta, trovandosi di fronte Nash e Strawberry. -Akio? Che ci fai qui?- domandò il biondo, confuso.

La ragazza dai capelli porpora salutò Leo Minoris e poi chiese se Rain fosse già lì. -Sì, é in salotto. Shaolin sta provando a farlo combattere con lei...- spiegò, non notando che lei era già sparita appena aveva sentito la prima sillaba.

-Akio... É già di là- gli fece notare il Dragneel. -Comunque, davvero, come mai sei qui? Oggi non é il tuo giorno libero?-

L'arancio-rosa annuì. -Sono venuto perché mi é arrivato un messaggio da Kin che diceva di venir qui. Non so, però, il suo scopo.-

Nash sembrò sorpreso. -Oh... Ma solo a me non ha avvisato?-

Per la terza volta, qualcuno bussò alla porta.

***

Tornando a qualche attimo prima, Shaolin stava tormentando il povero Rain per combattere con lei, quando, improvvisamente, arrivò Strawberry. -Ehi Rain, Shaolin!- li salutò, mettendosi subito accanto a loro. -Non credete che sia il giorno perfetto per fare il cosplay di un gruppo di ragazzi che vanno al mare?- domandò, gioiosa.

Quasi in contemporanea, i due si voltarono verso una delle finestre e osservarono il temporale fuori di lì. Esso era causato da Rain, però... Ciò non toglieva il fatto che piovesse. -Non credo, Strawberry-san- le disse Rain, restando cupo.

-Svitata, vuoi combattere?- le propose Shaolin, pimpante.

-Svitata...?- la porpora ne rimase sorpresa. -Mhmm...- "Che io abbia fatto qualcosa che non va? Reed mi ha detto qualche volta che non dovrei voler che le persone si travestano..." ragionò. Sembrava davvero sua madre mentre faceva così. Aveva lo stesso sguardo di Erza quando si chiedeva qualcosa. In verità, non aveva pensato che quello potesse essere un insulto. Probabilmente, perché Rain la stava fissando con uno sguardo che lei non sapeva spiegarsi. Che significava? Aveva seriamente detto qualcosa che non andava?

Lui era così silenzioso... Sembrava avvolto constantemente da una nuvola di mistero.

-Ragazzi, siete qui. Mancano ancora in molti, però- la voce di Kin fece girare lo sguardo dei presenti verso di lui. Il ragazzo aveva dei capelli azzurri corti e tagliati ai lati, proprio come Storm, anche se quest'ultimo era biondo e la sua chioma era più oridinata del primo.

-Kin-kun, ciao- lo salutò il Fullbuster.

-Kin, com'é il castello del signore Oscuro?- gli domandò subito la porpora.

"Il secchione ha resistito in quella topaia per un mese... Forse é diventato forte!" pensò, invece, la Dragneel, contenta. -Occhialuto, combattiamo!- esclamò la ragazza, carica, mettendosi di fronte a lui.

L'azzurro si tolse gli occhiali rossi. "Che palle... Mi sono dimenticato di toglierli. Odio quando mi danno dell'occhialuto" sbuffò. -Stai zitta, razza di fiamma dal sedere enorme che le brucia e perciò non riesce a star ferma- la zittì.

Shaolin non lo prese seriamente come un insulto, non ragionando come una ragazza normale a cui importa del proprio aspetto, ma fece comunque una faccia da "Adesso ti faccio il culo a fuoco e strisce".

-Sorellina, basta. Kin é venuto qui di nascosto per dirci qualcosa d'importante- Nash entrò nel salotto, insieme ad Akio, Storm, Gajevy, Reed e Llover.

Shaolin si lasciò cadere a terra, irritata e arresa allo stesso tempo. -Ma io voglio combattere! Allenarmi!- si lagnò.

Akio sorrise a una tale scena. Era così bambinesca... Le si avvicinò e le posò una mano sulla spalla. -Su, alzati. Appena finiamo qui, mi alleno con te- le promise.

Gli occhi di lei luccicarono. Gli si buttò addosso, abbracciandolo forte forte. -Yeeeee! Akio sei fantastico!-

-Heh... Grazie.- Lo spirito stellare stava provando a non far caso al fatto che tutti li stavano fissando. Era contento quando era apprezzato da lei.

-Sei il migliore amico di sempre!- esclamò ancora lei, felice.

Heh... Doveva sempre dire cose belle e poi friendzonarlo? Lo voleva morto?

-Anzi, sei come un secondo fratellone- continuò la figlia di Natsu.

Akio voleva morire.

-Chi manca?- domandò Llover guardando i presenti e soffermandosi sulla figura di Rain. Il gemello la guardò a sua volta. Non si parlarono, eppure dai loro occhi si poteva vedere una certa intesa, però incrinata da chissà quali avvenimenti passati.

-Brandir e Muna non verranno- disse Kin. -Non sono riuscito a rintracciarli.-

-A me, Brandir-san, disse che voleva far una cosa a Sud e che avrebbe portato sua cugina con sé- raccontò Rain.

-In compenso, verranno Hail, Ur e Ultear- continuò l'azzurro.

-Ugh, i tre ghiaccioli. E i pinguini dove li lasciano?- disse Gajevy, ironica, per poi ghignare.

Per quanto volesse ridere anche lui, Kin si limitò ad accennare un ghigno. Sua sorella era divertente, probabilmente perché era la sua gemella, ma doveva rimanere serio.

-Che ci devi dire, Kin?- domandò Reed incrociando le mani al petto muscoloso.

-Per quanto mi scocci, dobbiamo aspettare quei tre- disse il Redfox, stanco. Era stata una faticaccia scappare di nascosto dal palazzo del Mago Oscuro ed arrivare fin a Magnolia senza essere scoperto.

-Porteranno anche la piccola Ur?- domandò Strawberry sedendosi accanto a Rain. Per quanto i suoi abiti da fata, di quel giorno, lo permettessero, sembrava più seria, non quanto il fratello maggiore, ma quanto la situazione lo richiedesse.

-Di certo non la mollano da qualche parte- ribatté Gajevy, beccandosi un'occhiata da Storm. "Ma perché mi guarda così? Ho semplicemente risposto a una domanda della cosplayer pazza!" avrebbe seriamente voluto dirglielo in faccia, ma si trattenne appellandosi a quel briciolo di buonsenso ereditato da parte materna.

Prima che la Fernandez potesse ribattere o agire, in qualunque altro modo, in risposta, il rumore di pugni contro la porta, portò lo sguardo di tutti verso la soglia di quella stanza che dava verso il corridoio che, a sua volta, era collegato all'uscio di casa. -Devono essere loro- disse Storm andando ad aprire.

Come predetto dal biondo, i tre Vastia erano arrivati. Hail, il più grande, teneva tra le braccia la piccola sorellina di sei anni, mentre la sorella al centro gli stava affianco, non molto felice di essere lì. -Ora possiamo iniziare- dichiarò Kin quando tutti furono in salotto.

Il tavolo del salotto non era molto grande, circa per sei persone, perciò molti si misero in piedi, o appoggiati al muro o seduti, da una parte dell'oggetto, al contrario di Storm e Kin che si trovavano dalla parte opposta in piedi.

-É davvero così importante, idiota?- sbottò Gajevy, irritata. Perché Storm si era messo accanto all'altro Redfox e non a lei? Vero che fosse il più grande e allora, spesso, si impicciava, ma... Non voleva essere lasciata da sola, in un angolino, da lui.

Kin era insolitamente serio. In genere avrebbe fatto qualche battuta o critica, soprattutto nei riguardi della sorella, eppure... C'era qualcosa di strano quella volta. -Penso che tutti sappiate che anche Lilith Dragneel, la figlia di Zeref, é venuta qui dal futuro- iniziò, cercando tra gli sguardi qualcuno che smentisse le sue parole.

-Lucia Dragneel?- Shaolin aggrottò la fronte, confusa. Era seduta con le gambe incrociate sulla sedia. Akio era alla sua destra in piedi che la fissava, arreso e anche divertito da quanto fosse smemorata, in fatto di nomi, la ragazza cha amava da anni.

-No, ha detto Lyla Dragneel- la corresse Nash. Llover, Gajevy e Hail si batterono una mano in faccia, sconvolti da tanta, e assurda, mancanza di memoria. Kin l'aveva appena detto! Non era possibile già sbagliare nome...

-Ma siete entrambi stupidi?!- Hail era davvero irritato.

La bambina seduta sulle sue gambe si dimenò e alzò la mano puntandogli l'indice contro. -Onii-chan, non si dice!- lo corresse la piccola Ur.

Nash scoppiò a ridere e, siccome era seduto accanto al rosato, batté anche il cinque alla piccola bambina. -Sei fantastica, Ur!- esclamò, davvero divertito.

-Eh? Ur-chan! Dovresti stare dalla mia parte...- mormorò, sorpreso, il fratello maggiore della piccola.

-Lei preferisce me, vero Ur?- Nash era davvero divertito da quella situazione, soprattutto per il vedere il Vastia tanto sconvolto.

-Nash-nii é fantastico! É un ottimo cavalluccio! Al contrario di Onii-chan... Onii-chan cade sempre con la testa per terra- mormorò la bambina facendo scoppiare a ridere molti di loro. Con poche parole era riuscita ad alleggerire l'aria che li circondava.

Hail guardò male Nash e strinse la sua sorellina di più contro il petto. Il Dragneel sorrise a quel gesto, finendo col perdersi in alcuni pensieri che lo portarono ad arrossire.

-Riprendiamo- disse Storm fulminando con lo sguardo i due Dragneel. -É Lilith, comunque.-

-É il nome di vostra cugina... Ricordatevene- ordinò Ultear Vastia, irritata. Lo era già di suo, ma il stare lì sembrava star peggiorando solo quel suo sentimento. Hail la guardò, dispiaciuto. Non lo aveva ancora accettato, eh?

-Ritornando a quello per cui vi ho chiamato... Ho scoperto che, in qualche modo, da quando siamo arrivati, molte cose che sarebbero dovute avvenire sono cambiate. Per esempio, gli Spriggan sono quattordici e non dodici.-

Molti sussultarono a quella notizia.

Quattordici...?

Assurdo.

-Gemello stupido, stai scherzando?!- si alterò Gajevy. Era il suo modo di nascondere il suo stupore e la paura che l'avevano assalita.

Kin rimase in silenzio, ma dal suo sguardo era chiaro che quello non era un gioco. -Sai chi sono questi due nuovi Spriggan?- domandò Reed che sembrava il meno sorpreso. In verità, era solo bravo a sembrare impercuotibile quando, dentro di lui, era piuttosto sorpreso o scosso. Qualcuno doveva pur mantenere il controllo, no?

Il Redfox annuì leggermente. -Sì. La quattordicesima é Lilith, la figlia di Zeref. Non so se sospetti qualcosa, ma l'ha scelta.-

-Nella nostra epoca sentì che era una brava stratega come sua mamma, ma non so se sia vero- intervenne Storm.

-Averla come nemica sarebbe uno svantaggio- commentò Llover. -Non capisco perché sia venuta qui...-

-Non ha senso- borbottò Ultear.

-Come ha fatto ad arrivare fino a qui?- Hail domandò quello che si chiedevano un po' tutti.

-Vero- concordò Nash.

Strawberry sembrava un po' un'altra persona. In quel momento, ricordava tanto sua madre, Erza. Rain la guardò, celando una certa meraviglia. -Noi abbiamo Llover... Ma é impossibile che abbia viaggiato nel tempo da sola- parlò la Fernandez.

-Beh, impossibile fino a un certo punto- intervenne Kin. -É pur sempre la figlia del mago Oscuro. Lo stesso che ha sottomesso Ishgar e tutte le altre nazioni al mondo.-

Calò così il silenzio.

-Il tredicesimo Spriggan chi é, Kin-kun?- domandò Rain. Guardò sua sorella e Strawberry di fronte a lui. Reed era al suo fianco, invece. Il lato in cui stava era abbastanza affollato.

Il Redfox lo guardò. Sembrava quasi dispiaciuto, in qualche modo. -Lluvia Fullbuster. La stessa donna che viene dalla nostra epoca.- Le sue parole arrivarono come una batosta ai gemelli Fullbuster.

Rain era davvero sorpreso.
La Fernandez avrebbe voluto essergli utile... Era chiaro che quella notizia era stata un duro colpo. Sapeva bene che sotto la pioggia si nascondesse una figura fragile bisognosa di affetto. Allungò la mano, finendo, però, col prendere quella di suo fratello, che la stava muovendo in avanti, e non quella del mago della pioggia. "Non ci credo... Stava per prendere la mano di qualcuno?" Era l'unica spiegazione al fatto che la stava muovendo come se cercasse la mano di qualcuno in particolare.

Girò la testa, giusto quel poco per riuscire ad incrociare lo sguardo di Reed. Notò che sembrava strano, anche se non riusciva a spiegarsi il perché.

Il rosso non guardò la sorella minore, ma osservò, in solenne silenzio, Llover stringere i pugni e lasciar trasparire un sacco di emozioni contrastanti. Cercava si essere furiosa per nascondere la paura che provava. Lo faceva sempre. Aveva, istintivamente, cercato di stringerle la  mano per darle sostegno... Ma Strawberry gliela aveva presa. Non capiva come o perché, ma era successo. Non ci aveva più riprovato. Forse era meglio non farlo. Forse lei avrebbe preferito essere sostenuta da qualcun'altro; tipo Nash e Hail che lui credeva provassero qualcosa che andava oltre il semplice affetto nei suoi confronti.

-Come può essere che é qui?- domandò Hail. Conosceva Lluvia soprattutto per ciò che gli avevano raccontato i suoi genitori, Meredy e Lyon, entrambi legati alla turchina.

-Non ne so nulla...- sussurrò Kin passandosi una mano tra i capelli.

-Come agiremo?- domandò Llover, combattiva.

-Sì, quando combattiamo?- domandò Shaolin con gli occhi che le luccicavano. Non vedeva l'ora di agire. Aspettava solo quello.

-Ho pensato a una cosa, anche se credo che alcuni di voi non saranno d'accordo- iniziò il Redfox.

-Sputa il rospo- ribatté prontamente la gemella del ragazzo.

-Ho pensato che potremmo dirlo ai nostri genitori, in quest'epoca- finì.

Cominciò un gran trambusto. -Dir che...?- si scaldò Gajevy, confusa anche dalle parole del fratello.

-Intendi dire "tutto tutto"?- Nash era sconvolto.

-Ma non avevamo detto di non dir nulla?- domandò Akio. Lui era stato costretto a parlare della situazione al Re degli spiriti stellari di quell'epoca ma, insieme ad esso, avevano pensato a una scusa da dare a tutti gli altri spiriti. Infatti, il sovrano, aveva capito benissimo la situazione e l'aveva appoggiato. Aveva mentito ai suoi per nulla?

-Sì, é cosi- gli rispose Storm. Sembrava quasi sollevato da quella proposta e ne era a favore. Almeno, così, l'essersi rivelato con Laxus non sarebbe più stato uno sbaglio.

-Questo é folle- Gajevy non credeva alle sue orecchie.

Kin rimase al suo posto, anche se si stava irritando per quello che stavano dicendo e chiedendo in contemporanea. -Zeref ha anticipato la guerra. Se tutto va come vuole, tra meno di un anno ci sarà il caos. Ora che i nemici sono pure aumentati, non possiamo farcela da soli. Se avvisiamo i membri delle varie gilde di Fiore ed anche oltre ed essi si prepareranno, allora potremmo farcela.-

Nessuno replicò, neppure Llover. Per quanto fosse una cosa azzardata e non da poco, era sicuramente giusta.

Dovevano dire tutta la verità ai loro genitori e al resto delle loro gilde.
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Salve! Wow, stiamo a 50 capitoli. Non ci credo. E pensare che ad Aprile questa storia farà un anno... Assurdo.

Comunque, ho pubblicato una One-shot HailxNash che potete trovare nella mia raccolta di OS su Fairy Tail. Sì, può sembrare strana come coppia... Ma é colpa di La_Follia_di_Maka, dopo aver letto la sua mini-long sulla nuova generazione, non riesco più a vedere Nash etero.

Come vi sembra questa storia?

Ci sono dei personaggi che amate?

Delle coppie che shippate?

Qualche scena che volete vedere?

Lol, lo so, sono tantissime e noiose domande, ma sono curiosa. Non sono mai arrivata a cinquanta capitoli in così poco tempo. Non vorrei che la storia fosse diventata noiosa o altro...

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