Gli uomini in divisa si diressero in un'altra ala della grande prigione, attraversando una porta in metallo con su scritto "massima sicurezza".

Svoltarono altri angoli e percorsero altri corridoi illuminati da fievoli luci a neon, sorpassando celle su celle, ascoltando i pazzi discorsi urlati dai detenuti rinchiusi in quel luogo da più tempo.

Imboccarono un vicolo cieco ed aprirono l'ultima porta di una delle tante stanze.

"Detenuto 10998, i tuoi servizi sono richiesti nuovamente"

Il ragazzo dai capelli corvini si alzò dal pavimento su cui si trovava seduto con le gambe incrociate, intento a contemplare l'assoluto niente.

"Vi ho detto mille volte di chiamarmi per nome. Vi sembro forse un animale da marchiare con qualche stupido numero?"

"Fai silenzio e prendi i tuoi pochi averi. Fino a quando non farai parlare quel ragazzo ti cambiamo cella. Sarà più semplice per tutti; abbiamo isolato un'area per voi due, così i vostri... discorsi non verranno uditi da nessuno"

Il giovane annuì e prese una piccola fotografia, seguendo poi gli agenti nell'area in cui sarebbe rimasto con la sua nuova vittima.
"Come si chiama il fortunato?"

"Devi scoprire anche questo" disse uno dei poliziotti dandogli un mazzo di chiavi. "Queste sono le chiavi della sua cella e della tua stanza dei giochi. Chiudi sempre a chiave la porta. Sarai libero di girare nell'area; eccetto la notte, che teniamo comunque d'occhio con telecamere, microfoni e guardie. Quindi non farti venire in mente strane idee. Fai il tuo lavoro e verrai ricompensato; come sempre. Gli orari della mensa sono posticipati di un'ora per voi due, così sarete sempre da soli. Tutto chiaro?"

"Tutto chiaro" rispose annoiato.

"Allora puoi iniziare, ma ricordati: niente sentimenti" lo guardò negli occhi per qualche secondo, poi andò via insieme alle altre guardie.

Il ragazzo girò la chiave nella serratura della cella, curioso. "Vediamo chi è il mio nuovo amico.."

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Hi~
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto~

Ho scritto i capitoli in cui non sono insieme in terza persona, ma non so se continuare così o se descrivere i prossimi secondo il punto di vista di uno dei due. Sono indubbiato, consigli?