Il pomeriggio con Jungkook era stato a dir poco terribile.
Taehyung non riusciva a staccare gli occhi dal più piccolo, e per questo lui si ritrovava ad arrossire, sembrando ancora più carino agli occhi del più grande.

Avevano deciso di mangiare qualcosa davanti la televisione, e per tutto il tempo Taehyung cercava di far strusciare le loro gambe visto che erano seduti insieme sul divano.

Poi, cercava di sfiorare sempre le mani del più piccolo.
Ed ogni volta lo vedeva sussultare, arrossire e distogliere lo sguardo.

Gli piaceva quel piccoletto.
Ma era il fratello della sua ragazza.
Come poteva farle una cosa del genere?

Non riusciva più a guardarla senza pensare a Jungkook.
Anche in quel momento, che erano sdraiati sul letto a guardare la televisione, pensava a Jungkook.

Ad un tratto la ragazza rise, probabilmente a causa di quello che c'era alla televisione, ma Taehyung era completamente distratto, e lei se ne accorse.

«Amore, tutto bene?» domandò, infatti.

«Eh? Ah, sì! Sì, tutto bene» le rispose accennando un sorriso, cercando di aggiungere altro visto che la sua ragazza non sembrava esattamente convinta.
«Sono solamente stanco, sta tranquilla».

Solamente dopo quella frase lei parve diventare più tranquilla e comprensiva, infatti: «Amore, scusami. Ti lascio dormire, me ne vado a casa, okay?» disse tirandosi a sedere, accennando un piccolo sorriso in direzione del suo ragazzo.

A quelle parole subito pensò a Jungkook.

Casa.

Se si offriva di accompagnarla magari l'avrebbe potuto incontrare, no?

«Ti accompagno, mh?» sorrise tranquillamente verso la ragazza prima di alzarsi e recuperare giacca e chiavi.

Lei non disse nulla, in fondo poteva farle solo piacere se il suo ragazzo si preoccupava così tanto per lei.

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Il viaggio in macchina fu rapido, Taehyung sembrava davvero allegro, e la ragazza non sapeva spiegarsi il motivo.

«Oggi sei strano...» gli disse, infatti.

Lui alzò semplicemente le spalle, voltandosi a guardarla per pochi istanti.

Cosa poteva dirle? “Ti ho accompagnata fino a casa nella speranza di vedere il tuo piccolo e stuprabile fratellino?”, non gli sembrava decisamente il caso.

Per questo non le rispose, lasciando quella semplice alzata di spalle come unica risposta.

Una volta arrivati davanti casa della ragazza parcheggiò tranquillamente, iniziando a guardarsi anche intorno.

«Okay, allora...io vado...» sussurrò la ragazza prima di avvicinarsi verso il viso di Taehyung.

Lui la guardò per qualche istante prima di sospirare internamente e lasciarle un bacio sulle labbra.

Subito dopo essersi staccato notò Jungkook a pochi passi dalla sua auto con delle lettere in mano e lo sguardo fisso su loro.

«C'è tuo fratello...» mormorò Taehyung senza scostare lo sguardo da quello del minore.

«Mh? Ah! Deve essere arrivata la lettera della scuola! Aspetta!» urlò lei euforica, catapultandosi praticamente fuori dall'auto.

Taehyung non capiva.

Che lettera?

Che scuola?

Cosa stava succedendo?

Per questo scese anche lui, avvicinandosi lentamente ai due fratelli che già stavano parlando.

«Dai Kookie, aprila!
Sono sicura che c'è qualcosa di positivo!» urlò lei con un grande sorriso sulle labbra.

Il più piccolo lanciò uno sguardo a Taehyung prima di annuire e tornare a guardare la lettera.

La aprì in modo particolarmente lento, era preoccupato, non era per niente sicuro che fosse stato ammesso.

«Allora?! Che dice?!» domandò ancora lei, saltellando quasi sul posto.

Lo sguardo di Jungkook sembrava impassibile mentre si perdeva a leggere quelle righe, e Taehyung si sentiva praticamente morire.

Non ne stava capendo niente.

«Io...credo sia meglio andare dentro.
Ciao, Taehyung» sussurrò il più piccolo, con lo sguardo ancora fisso sulla lettera aperta.

Taehyung sentì subito uno strano colpo al cuore.

Da una parte era felice, perché Jungkook l'aveva chiamato per nome ma, dall'altra parte, era incredibilmente turbato.

Perché si stava comportando così?

Cosa gli stava nascondendo, esattamente?