Non seppe dire per quanto tempo corse, ma una volta arrivato davanti la casa del minore si bloccò per qualche istante, cercando di riacquistare un minimo di sensibilità alle gambe, ed anche un po' di fiato.

Era stato stupido da parte sua, poteva prendere l'auto, ma non ci aveva minimamente pensato in quel momento.

Aveva bisogno di vedere Jungkook, per questo non ci pensò su neanche due volte prima di avvicinarsi alla porta e suonare, così, il campanello.

Ci vollero pochissimi istanti, e subito la porta fu aperta dalla signora Jeon.

«Oh, figliolo...non dovresti essere qui, sai? Non posso lasciarti entrare, mi dispiace...» disse, abbassando di poco lo sguardo in modo dispiaciuto.

E lì Taehyung capì che l'unico problema che avrebbe dovuto affrontare era il signor Jeon.

«La prego, posso vederlo?
Sta bene?
Cosa è successo?» domandò affannato, poggiandosi alla porta con una mano.

La donna scosse il capo, ma prima che potesse rispondergli Irene si presentò alle spalle della madre, sorridendo flebilmente verso il ragazzo.

«Tae, vai da lui. È nella sua stanza con Hoseok, però fai in fretta, mh?»

Il suo tono era dolce, e Taehyung riuscì a capire, ancora una volta, il motivo per il quale si era innamorato di lei, un tempo.

«Grazie» sussurrò guardandola, oltrepassando subito dopo la signora Jeon solamente per riprendere poi a correre verso la stanza del piccolo.

E non appena aprì la porta lo vide lì, seduto sul letto, con delle lacrime asciutte sul viso e lo sguardo perso nel vuoto.
E poi vide Hoseok, inginocchiato a terra che cercava in qualche modo di avere una reazione da parte dell'altro, anche solo una parola.
Ma sembrava davvero sconvolto, ed il più grande si sentì malissimo.

«Kookie...» sussurrò, chiudendo la porta dietro di sé.

Ed Hoseok accennò un sorriso nel vedere l'altro, decidendo così di uscire dalla stanza per lasciarli soli.

Taehyung raggiunse il più piccolo, mettendosi subito in ginocchio davanti a lui prima di riuscire a prendergli il viso tra le mani.

«Kookie-ah...» sussurrò ancora, cercando di entrare nel suo campo visivo.

E ci vollero un paio di minuti, ma alla fine Jungkook parve tornare in sé, sgranando immediatamente gli occhi alla vista di Taehyung davanti a lui.

«T-tu...non dovresti...non dovresti essere qui» mormorò a metà tra il preoccupato e lo spaventato, indietreggiando sul letto per allontanarsi dal maggiore.

«Mi ha fatto salire Irene... Jungkook-ah, spiegami qualcosa. Non ci sto capendo niente, stai bene? »

«Noi...non possiamo più vederci, Taehyung. Parto, me ne vado di nuovo, e questa volta non tornerò» sussurrò in risposta, con lo sguardo basso.

E Taehyung, nel sentire quelle parole, si sentì il mondo crollargli addosso.

L'avrebbe perso un'altra volta, quindi?