Capitolo diciotto.
Le risate di Camila invadevano la macchina. Il cuore di Lauren stava letteralmente morendo.
Amava sentirla così bene, nonostante la sua stanchezza. «Ti diverti?» chiese Lauren.
«Molto, dai alza il volume.» rise.
«Come sarebbe a dire "alza il volume"? C'è gente che dorme.» rise Lauren.
«Non mi interessa, voglio che questa sia la nostra notte.» la guardò con dolcezza per una frazione di secondo.
Lauren sospirò, si sentiva così imponente davanti allo sguardo dolce di Camila.
Quanto desiderava dirle "ti amo". «Va bene, Camz.» disse Lauren e alzò il volume che produceva "Love Me" dei The 1975. Lauren ogni tanto dedicava lo sguardo verso Camila che non stava un secondo ferma.
La sua testa andava a ritmo di musica e Lauren non poteva desiderare di meglio.
La sua felicità le apparteneva.
Le due ragazze andarono alla spiaggia, decisero di scendere dalla macchina e di recarsi verso l'acqua.
Era buio, Camila non vedeva bene e il rumore del mare mosso l'allarmava parecchio. Le sue braccia avvolsero il braccio di Lauren, il suo respiro era intenso e pesante.
«Hey, tutto bene?.» la guardò Lauren mentre le sue labbra si scontravano sulla tempia della minore.
«Ho paura.» ammise.
Lauren corrugò le sopracciglia e guardò la ragazza, per lo meno ciò che poteva vedere. «Di cosa?» la guardò.
«Del buio, del mare mosso...» sospirò.
Lauren sorrise, era così stupido questo motivo. «Amore, ci sono io.» disse Lauren.
Camila sentì il suo cuore galoppare.
La presenza della persona che si amava, riusciva a scacciare mille paure che la vita offriva. La presenza della persona giusta riusciva a rianimare ogni cosa ormai morta. La presenza di Lauren favoriva questo.
Il suo cuore era morto, ora in presenza di Lauren era come rinato.
«Grazie Lauren.» disse Camila cercando di capire come abbracciarla. La ragazza l'aveva preceduta ed era meglio così, chissà dove l'avrebbe toccata.
«Vorrei che in tutto questo ci fosse un per sempre.» disse nell'incavo del collo di Lauren. La ragazza gemette un po' alle sue parole.
«E perché non possiamo?» chiese.
«Perché per me non esiste un per sempre.» disse con tristezza.
«Perché non ci proviamo?» chiese Lauren. «Stiamo uscendo. Ci vogliamo.» disse Lauren con immenso coraggio.
«Lo so, tu credi che dureremo?» chiese Camila.
«Basta volerlo, Camila.» disse baciandole la guancia.
«Lauren.» la nominò e la maggiore si fermò un po'.
«Toccami.» rispose Lauren al suo richiamo. «Toccami il viso con quella mano bella che hai.» disse e Camila alzò la mano sana per accarezzarle il viso solo che Lauren la negò.
«L'altra.» sussurrò.
«Oh... Ma non è bella.» disse Camila facendo il labbruccio anche se, non si vedeva.
«Hai ragione, è stupenda.»
Camila poggiò la mano sul viso di Lauren e glielo accarezzò con dolcezza. «Cosa volevi dirmi?» la guardò.
«Che ho bisogno di te come compagna.» sospirò con dolcezza la giovane. Le labbra di Lauren si inarcarono in un dolce sorriso.
«Compagna?» le chiese nuovamente e Camila annuì.
«Voglio che mi insegni a conoscere il "per sempre". Lauren insegnami a farmi ridere per il resto dei miei giorni.» disse.
«Camila, io sto aspettando questo, sai da quando? Da quando ti ho vista alla cartoleria.»
Il cuore di Camila si sciolse. «Da quando ho incrociato lo sguardo con te. Da quando ho sentito il mio cuore battere per te.» disse Lauren baciandole un po' sulle labbra.
«Oh, Lauren.» sospirò Camila sentendosi bene.
«Voglio essere la prima, Lauren.» sospirò. «Voglio...»
«Vuoi?» la guardò un po'.
«Amarti.» disse dopo la leggera pausa.
«Fallo, amami come non hai mai fatto.» disse Lauren.
Ci fu silenzio.
«Io ti amo, Lauren.» disse Camila in un singhiozzo. La piccola le afferrò le mani e le strinse dolcemente. «E non sai quanto ti voglio.» disse voltando il viso verso il vuoto.
«Camila, ti voglio anch'io. Non sai quanto il mio cuore esploda per te.» disse Lauren per poi prenderla per i fianchi con dolcezza.
I loro corpi erano uniti da una forte catena di sentimenti. «E ti amo anch'io.» aggiunse Lauren poggiando la fronte su quella di Camila. «Non piangere però, va bene?»
Lauren detestava vedere Camila piangere, Lauren era lì per lei, ed era arrivato il momento di mettere fine a tutta questa tristezza.
«Va bene... Ti amo.» aggiunse di nuovo Camila.
«Anch'io.» rispose Lauren facendo scontrare le labbra con le sue.
Le labbra di Camila sapevano un po' di salato, sicuro per colpa delle lacrime.
Il bacio era dolce, pieno d'amore e di desiderio. Lauren sorrise e leccò il labbro inferiore della minore chiedendole l'accesso che subito le venne concesso. La ragazza dai capelli corvini fece scivolare la lingua dentro la bocca di Camila.
Le loro lingue si scontrarono quasi subito, il loro sapore era dolce. Lauren amava esplorare la bocca di Camila, la ragazza non vedeva l'ora di darle le stelle più brillanti, di darle il momento più bello della sua vita.
Le mani di Camila scivolarono lungo il corpo di Lauren fino ad infilarsi nelle tasche posteriori dei pantaloni. «Sciocca.» disse Lauren riprendendo a baciarla.
«Non fermarti.» disse Camila con tono dolce.
Le due continuarono a baciarsi sotto le stelle, il rumore del mare in quel momento era praticamente svanito nel nulla.
Un leggero venticello invase i corpi di Lauren e Camila, questo le fece staccare. «Torniamo in macchina?» le chiese. «Non voglio ammalarmi.» disse.
«Certo principessa.» disse Lauren.
Non appena iniziarono a camminare verso la macchina le gambe di Camila iniziarono a piegarsi senza che lei lo volesse. La piccola si accasciò per terra, non aveva più forze, doveva mettersi seduta.
Lauren notò la scarsa presenza e si girò vedendola lì con le lacrime agli occhi. La ragazza camminò verso di lei e l'aiutò a sollevarsi. «Grazie...» sospirò.
«Prego.» disse la maggiore caricandola sulla schiena.
«Lauren, sono pesante.» disse lei mentre strusciava la mano sotto al naso che gocciolava un po'.
«Ti amo.» la ignorò Lauren e Camila si strinse di più a lei.
Il passo di Lauren era svelto lo stesso, finalmente arrivarono alla macchina, la maggiore fece scendere Camila e l'aiutò a salire in macchina. «Grazie.» disse ma Lauren non rispose.
Le lasciò un semplice bacio sulla guancia.
Dopo aver chiuso lo sportello della macchina, la ragazza fece il giro e andò al suo posto, chiuse lo sportello e mise in moto la macchina. «Pronta?» chiese.
«Dove mi porti?» la guardò.
«A casa, così riposi.»
«Ah, volevo che mi portassi al parco.» disse.
«Al parco?» la guardò.
Erano le 00:15 A.M.
La radio produceva "Only Angel" di Harry Styles. Camila ascoltava attentamente le parole del cantante riccioluto.
Lauren restava in silenzio davanti a quella canzone. I minuti passavano mentre la canzone scorreva.
Camila guardava fuori dal finestrino. «Lauren, io sarò un angelo?» chiese, era totalmente fuori luogo dalla canzone.
«Tu lo sei sempre, Camila.» disse.
«Anche quando me ne andrò?» la guardò e Lauren strinse il volante e sospirò.
«Specialmente.» disse Lauren sorridendo.
«Meno male.» tirò un sospiro di sollievo e Lauren respirò profondamente. «Tu l'hai mai visto un angelo?» la guardò.
«Camz, io sono sempre stata dell'idea che queste cose sono irreali.» sospirò e Camila guardò un po' il suo grembo.
«Però.» iniziò e la piccola le rivolse lo sguardo. «Ho iniziato a credere in qualcosa.» disse Lauren mentre guidava.
«A qualcosa?» Camila corrugò le sopracciglia.
«Negli angeli, non ci credevo. Ma ora sì, perché il mio angelo più bello sei tu.» sospirò Lauren. «Ho iniziato a credere nei miracoli.» disse. «Cioè, si fa per dire... Però da quando ti conosco credo che mi sia migliorato tutto.»
Camila sorrise e poggiò la testa sul sedile. «Mh, davvero?» la guardò.
«Già. Grazie Camila.» sorrise.
La macchina si parcheggiò vicino all'entrata del parco. I cancelli erano aperti. Le due entrarono e si distesero per terra. Sul prato. «Amo molto questo posto. Ogni giorno di più.» si confidò Camila.
«Sì?» Lauren si mise di lato e guardò negli occhi Camila, perdendosi.
«Mi fate provare un sacco di emozioni qua, è tutto bellissimo.» sorrise Camila.
Lauren guardò il cielo e socchiuse gli occhi. «Ti piace quello che il cielo ti mostra?» chiese Camila mentre si metteva con la pancia all'insù.
«Amo ciò che offre, le costellazioni, le galassie, tutto.» aggiunse.
«La luna, è bellissima. Mi ricorda te.» disse Camila. «Vorrei trovarmi vicino a lei, un giorno.» disse.
«Non smetterei di guardare le mie due cose preferite allora. La stella più bella vicino alla luna.» disse Lauren.
Camila afferrò la sua mani e la strinse dolcemente. «Ti amo tantissimo.» disse con tenerezza.
«Anch'io, piccola mia.» disse Lauren. «Hai freddo?» le chiese.
«Un po'. Ma voglio restare...» disse.
«Cinque minuti, va bene?»
«Sì, solo cinque minuti.» disse Camila sorridendo. «Sei bellissima.» sospirò sulle labbra di Lauren.
«Sei mia, Camz.»
I cinque minuti passarono e le ragazze si alzarono dal prato e andarono alla macchina. Finalmente tornarono a casa.
Era l'una.
Camila prese la sua roba con l'aiuto di Lauren e scese dalla macchina. La maggiore aprì la porta ed entrarono dentro. Clara dormiva, Mike invece aspettava la figlia.
«Oh, tesoro.» disse il padre e abbracciò la figlia.
«Ciao papi.» sorrise. «Voglio presentarti la mia ragazza, Camila.» disse.
«Camila? Oh, ciao piccola.» sorrise. «Non badare il casino.» ridacchiò cercando di sistemare.
«Non si preoccupi signor Jauregui... Non è un problema.» sorrise la piccola e sbadigliò.
«Sei stanca?» le chiese.
«Un po'... Non posso sforzarmi molto, e adesso sono piuttosto stanca.» mormorò.
Il padre sorrise e lasciò andare le due ragazze che percorsero le scale. Lungo il corridoio si affacciarono Taylor e Christopher. «Ciao.» dissero all'unisono.
«Ciao.» sorrise Camila.
«Tu sei la ragazza di Lauren?»
Le guance della piccola cubana andarono a fuoco. «Sì, sono io.» agitò la mano goffamente.
«Piacere io sono Taylor e lui è mio fratello Christopher.» disse la ragazzina.
Dopo il giretto di presentazioni, Lauren disse a Tay e Chris di andare a letto e di non scocciare. Era davvero dolce. Camila si recò in camera di Lauren, ammirò la bandiera LGBTQ+ appesa. «È una bella camera... Molto accogliente.» disse Camila sorridendo.
Intanto Lauren scordandosi della presenza di Camila si tolse la maglietta e rimase col reggiseno nero. «Che stai facendo...?» chiese.
«Ah, scusa! Nulla... Di solito mi spoglio quando torno da un'uscita.» confessò Lauren.
«Oh, interessante.» rise Camila fino a quando Lauren non si tolse i pantaloni neri.
Non rideva più.
Il suo cuore era morto.
«Oddio, ma che fisico hai.» si lasciò scappare.
«Uhm, non ti piace?» chiese Lauren.
«È magnifico, p-perfetto.» disse Camila inceppata.
La maggiore si avvicinò a lei, quest'ultima indietreggiò e chiuse la porta.
Lauren mise Camila con le spalle al muro, le prese le mani e gliele alzò con dolcezza, le loro labbra erano vicine, schiuse.
Camila guardò negli occhi Lauren e sorrise un po'. «Quanto sei bella da vicino, posso studiare ogni tuo particolare.» disse Camila. Lauren lasciò i polsi di Camila e piano piano le alzava la felpa.
Lauren poggiò i polpastrelli sulla pancia piatta di Camila facendo dei cerchietti immaginari. «Oh, Cristo.» sospirò.
«Hai un fisico che è una favola.» disse Lauren baciandole il collo.
Lauren sentiva calore nelle sue guance, sentiva l'amore e le forti scariche che si scontravano nel basso ventre.
Camila le dava il permesso, intanto si alzò la felpa fino a toglierla, Lauren la guardò e rimase quasi a bocca aperta. Il suo cuore faceva mille capriole.
«Dio mio, Camila.» disse guardandole il reggiseno rosso in pizzo. «Stai...» cercò le parole. «Benissimo.» disse solamente.
Lauren era inceppata a vedere tanta meraviglia in una volta sola, il suo sguardo non smetteva di togliersi da quello indifeso della piccola Camz.
Camila prese il viso di Lauren e le baciò le labbra con passione, era un bacio quasi famelico ma ricco di sentimento. La lingua di Lauren iniziò ad esplorare la bocca di Camila mentre piano piano le sue mani andarono verso la direzione dei suoi piccoli seni.
Camila schiuse la bocca facendosi scappare un sospiro. Le mani della piccola erano poggiate sulle sue spalle. «Laur.» disse mentre Lauren le baciava la mascella dolcemente.
Era giunto il momento.
Lauren fece scontrare le labbra sul collo di Camila e iniziò a marchiarlo come non mai.
Era l'una e un quarto.
Il viso di Lauren prese le distanze dall'incavo di Camila. La ragazza dai capelli corvini si diresse verso il letto.
Il suo petto era rosso di eccitazione, lo stesso lo erano le sue guance.
La tensione su entrambe le ragazze era salita vista d'occhio.
«Camila, vieni sul letto a scoprire cose nuove con me.» disse la ragazza.
Camila si avvicinò a lei.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro