27
Mefis
Quella mattina zal mi svegliò presto per poi portarmi nel bosco e farmi allenare, in due ore imparai molto; imparai a teletrasportarmi, a decidere che forma tenere, a dominare gli elementi principali (fuoco, acqua terra,che include anche il dominio delle piante, ed aria) ed a fluttuare.
Zal mi disse che apprendevo in fretta e che c'era molto altro da imparare, a me andava più che bene la cosa, mi disse inoltre che quando avrei imparato tutto ci saremmo focalizzati sull'imparare tutto il resto, intanto io andavo avanti con la mia missione per Lj.
Nel giro di una settimana imparai anche la telecinesi e la lettura della mente, quest'ultima si rivelò estremamente utile per la mia "missione".
Insomma, mi allenavo io ed in una qualche maniera allenavo la mente e le emozioni di jack, come ci riuscivo? Semplice, qualche giorno dopo avergli detto quelle fatidiche parole jack venne venuto da me e mi raccontò la sua storia, io finsi di non saperne nulla ovviamente, da lì ne parlammo ogni giorno e la rabbia di Jack per l'essere stato dimenticato iniziò a sfumare, capii che con un po' di pazienza sarei riuscita a farlo riappacificare con il proprio passato.
Parlando di pazienza, io e zal eravamo sull'orlo dell'esasperazione, poiché ogni volta che tornavamo dagli allenamenti succedeva qualcosa in casa; una volta la cucina che prende fuoco, un'altra ambedue i bagni allagati, un'altra ancora entrano degli scoiattoli in casa e May li insegue fino a fuori sporcandosi totalmente di fango e tante altre sciagure.
Una volta Zalgo esasperato disse
"Ed io che pensavo che al castello ci fossero i casinisti più grandi di questo mondo e quell'altro! Persino mia figlia Lazari quando è affamata fa meno danni!" Sbottò esasperato, li mi venne in mente che effettivamente zal aveva delle figlie, per cui io ero zia!
"Ah, approposito zal, come sta Laz?" Chiese Jack
"Bene, grazie. Fortunatamente ora riusciamo a tenere sotto controllo la sua fame, per cui vieni pure a trovarla, non morde" disse mio fratello ridacchiando
"Ti prego non mi ricordare quell'episodio" disse jack, non potevo capire quale fosse la sua espressione facciale per via della maschera, ma dalla voce sembrava fosse a disagio.
"D'accordo" disse zal per poi riportare tutto alla normalità con un semplice schiocco di dita
"Tu, uomo" dissi puntandogli un dito contro
"Dimmi donna" rispose lui divertito girandosi verso di me
"Devi insegnarmelo, chiaro?" Dissi, alludendo al riportare tutto in ordine con un semplice schiocco di dita
"Chiarissimo" rispose scpmpigliandomi i capelli
Ah, oramai io rimanevo continuamente in forma demoniaca, per cui i miei capelli erano rosso acceso.
I giorni passarono, io continuai ad allenarmi ed a parlare con jack, compresi che sarebbe stato necessario parlare anche con Isaac, per capire come si sarebbe comportato; presentai l'idea a mio fratello
"Va bene, Isaac si trova nel mio castello, se vuoi possiamo andarci oggi stesso" mi rispose, io accettai immediatamente, così lui mi prese per mano e ci teletrasportammo di fronte al castello.
Era una struttura davvero imponente, non c'è che dire, era un enorme castello completamente nero, a parte le finestre che avevano i vetri rossi, entrammo e c'era un immenso salotto con tutti i comfort di questo mondo
"Papà!" Sentimmo esclamare una vocina, una bambina con i capelli castani e lisci, gli occhi rossi e con indosso un grazioso vestitino rosa saltò in braccio a mio fratello
"Ciao Lazzy" disse lui prendendola al volo e stringendola a se
"Chi è lei?" Chiese guardandomi curiosa
"Lei è la mia sorellina, Mefis" rispose lui sorridendo alla piccola
"È come la zia Alexis?" Chiese di nuovo la piccola
"Santo inferno, no, fortunatamente no" rispose nuovamente zal
"Yay! Ho una zia di cui non mi devo vergognare!" esclamò la piccolina saltandomi addosso, fortunatamente riuscii a prenderla al volo, nella forma demoniaca è tutto più semplice, zal ci guardò divertito
"Devo andare a fare una cosa, Laz, fai la brava con zia Mefis" disse zalgo
"Sì" rispose Lazari, dopo di che mio fratello scomparve
"Ti va di giocare?" Mi chiese la piccola con occhi da cucciolo
"Va bene" risposi sorridendo, iniziammo a giocare, iniziammo da nascondino, per poi passare ad acchiapparella ed un due tre stella, erano anni che non giocavo a queste cose
"Vado a cercare una benda così giochiamo a mosca cieca!" Esclamò la bimba per poi correre via.
Io sorrisi e mi sedetti sul divano iniziando ad aspettare il ritorno della bambina
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