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Giulia's POV
Mi svegliai di buon mattino e scesi al piano di sotto dove vidi una persona inizialmente sobbalzai ma poi vidi che si trattava di zalgo -Buon giorno- gli dissi -Buon giorno- rispose lui -fortunatamente ti sei svegliata. Temevo di dover venire io- disse -mi stavi aspettando? Ti chiedo scusa per l'attesa- conversazione freddina no? Beh la verità è che non ostante siamo fratelli non ci conosciamo ancora bene per cui ci parliamo come se fossimo perfetti sconosciuti. Devo ammettere che mi pesa... ho finalmente trovato un parente che percepisco come tale e non posso nemmeno parlargli in maniera confidenziale. Poi che lui sia uno dei miei idoli è un altro discorso... però vorrei davvero che ci comportassimo come fratelli.
Zalgo's POV
Dopo il consueto saluto formale lei rimase in silenzio senza dire una parola...Era ovvio che fosse pensierosa così decisi di dare un'occhiata ai suoi pensieri e quello che scoprii era ..... non so come definirlo.... davvero le pesava così tanto il mio comportamento distaccato? Beh effettivamente pesa anche a me... quando l'ho incontrata ho capito che c'era qualcosa di particolare in lei è quando ho scoperto che era la mia sorellina ho sentito l'impulso di proteggerla. Ma ovviamente ho una reputazione da mantenere e per questo non ero molto affabile la sua voce mi strappò dai miei pensieri -ma ci siamo solo noi?- ah giusto mi ero dimenticato di dirle che erano usciti tutti -sì- lei continuò a fissarmi -che ne diresti di andare a fare un giro? - le chiesi -sul serio?- mi chiese guardandomi stupita -beh si... sei pur sempre mia sorella e personalmente trovo frustrante non sapere niente di una mia parente- lei mi sorrise -sono d'accordo. Aspetta che mi cambio- disse e salì al piano di sopra io passai dalla mia forma semi umana a quella totalmente umana lei scese poco dopo vestita con una maglietta a maniche corte nera con sopra disegnate delle labbra colorate come la bandiera americana ed una scritta nera contornata di bianco "Super MarXte" degli shorts da cui fuoriuscivano le tasche e delle convers rosse io invece indossavo una maglietta a maniche corte nera con il simbolo dei doni della morte rosso e dei jeans che fantasia che avete in famiglia che intendi dire? siete vestiti con gli stessi colori oh... vabbè -andiamo?- le chiesi -certo- detto questo uscimmo -ti va un gelato?- mi chiese -perchè no..- dissi io. Quanto cazzo di tempo è che non mangio un gelato? Saranno passati almeno... boh... un miliardo di anni? Non lo so ho perso il conto persino della mia etá poiché esisto quasi da sempre ad ogni modo mi portò difronte ad una gelateria ordinammo entrambi un gelato al tiramisù ed iniziammo a mangiarlo seduti su una panchina. C'era un silenzio di tomba fra noi due non esisteva conversazione "che ne diresti di conoscerci meglio?" Chiesi io per rompere il ghiaccio, lei mi guardò interrogativa "intendo dire che non sapere nulla di un proprio parente può risultare frustrante no? Dunque sarebbe opportuno che ci rivolgessimo delle domande per conoscerci meglio" mi spiegai "sono d'accordo. Inizia tu" disse lei "colore preferito?" Le chiesi "nero, le varie tonalità di grigio e le varie tonalità di rosso. I tuoi?"-"nero e rosso" risposi "che genere di musica ascolti?" Mi chiese "generalmente ascolto tutto ma in questo periodo sto ascoltando molto metal e rap. Tu?" Le dissi "in genere anche io ascolto tutto ma in questo periodo sto ascoltando molto il pop, la dubstep, il rap e la metal" beh non c'è dubbio "sei proprio mia sorella"-"come?" Azz lo avevo detto ad alta voce non me ne ero accorto "intendevo dire che abbiamo proprio gli stessi gusti" dissi dopo un po la situazione si sciolse ed iniziammo a scherzare "sai non'ostante io a volte sembri matura in realtà lo sono solo quando voglio quindi non sopravvalutarmi da questo punto di vista" io ridacchiai "vale anche per me" dissi e le misi il gelato in faccia "ma brutto! Ora ti faccio vedere" disse e mi spalmò il gelato in faccia "è buono il gelato fratellone? " disse ridendo e continuammo a spalmarci il gelato in faccia "dai ora basta" dissi ridacchiando "ok" rise lei "ah fratellone sei un pò sporco... su tutta la faccia" disse lei ridendo sotto i baffi "anche tu" dissi. Ci pulimmo la faccia e ricominciamo a camminare "ad ogni modo voglio chiederti scusa per la maniera distaccata con cui ti tratto in generale. La verità è che ho una reputazione ed anche. ... è da molto tempo che non ricevo affetto quindi non so praticamente cosa sia" lei mi guardò con tristezza "ma nostra madre? " mi chiese all'improvviso, Non appena me lo chiese io provai una tremenda sensazione allo stomaco, non dissi nulla non potevo dirle che nostra madre era morta non ora , non così "te lo dirò più avanti" dissi scompigliandole i capelli, quando le dirò di nostra madre le dirò anche perché nostro padre l'ha fatta nascere "dobbiamo andare dal macellaio!" Esclamò lei è mi trascinò in quell'edificio prese delle bistecche ed uscimmo "cazzo! Oggi doveva venire la signora Michelini a portarmi Alessandra" esclamò ed iniziò a correre verso casa io la seguivo senza fatica appena arrivammo difronte al portone lei si fiondò in casa e lanciò le bistecche nel frigo "ti ricordi che oggi dovevi andare dalla signora Ersilia e dalla Giovanna?" Le chiese Jack "eeeeeh?" Chiese lei "c'era un postit sul frigo al riguardo" disse Lj "arrirriverai puntuale?" Chiese Hoodie "puntualmente in ritardo!" Disse lei fiondandosi al piano di sopra e scendendo con una borsa di dimensioni ciclopiche e ri fiondandosi correndo fuori dalla porta tornò dopo un oretta circa sudata marcia "ma quanto ci hai messo?" Chiese Jeff ridendo "la casa della Giovanna è ad un chilometro da quì andata e ritorno sono due chilometri. Sai cosa significa farsi due chilometri di corsa sotto il sole cuocente? No? Bene... IO SÌ" disse e corse di nuovo al piano di sopra per farsi una doccia scese dopo un paio di minuti con i vestiti puliti. Poco dopo suonarono la porta
Giulia' s POV
andai ad aprire e presi la ragazzina a dir la verità non dovevo proprio fare la baby sitter stavolta ma dovevo accompagnare la bambina ad una festa le feci mettere il vestitino della festa ed uscimmo iniziando ad avviarci verso il paese. Mentre giravano per il paese ebbi la sensazione che ci fosse qualcuno dietro di me ma quando mi girai non vidi nessuno per cui non diedi troppo ascolto al mio istinto e la sensazione si fermò, eppure quella stessa sensazione riprese quando rientrai a casa ma siccome c'erano solo i ragazzi la ignorai.
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