7.
"Tu?" Cosa ci fa lui qui?!?
"Gaio cos'è questo baccan... Sol?"
"Nono aspetta un attimo. Sol tu abiti vicino a noi?"
"Ragazzi io sono sorpresa quanto voi!"
"Com'è che non ci siamo mai accorti di questa cosa?"
"Gaio, è semplice noi non ce ne siamo mai resi conto perché prendiamo il bus delle 15:00 Per tornare a casa. Lei o la viene a prendere la sorella oppure, normalmente, prende il bus delle 14:30"
"Giusto perché noi dobbiamo aspettare a Vittorio che finisce le lezioni"
"Sol vieni in camera mia, così nel frattempo che mamma finisce di preparare parliamo." Bea la convince ad andare in camera sua. Lasciano Gaio lì e, una volta entrate, si chiudono la porta alle spalle.
La camera è davvero graziosa. Anche questa, come quella di Sol, è molto grande. Infatti tutti dicono che questo è il quartiere più lussuoso della città. La camera è molto a stile "Beatrice": poster attaccati ovunque, un microfono, un letto al centro della stanza con la testata piena di Polaroid, un armadio gigantesco, una scrivania altrettanto grande e poi mensole disposte sul lato sinistro al letto
"Non sei felice?"
"Di cosa?"
"Beh che siamo vicine di casa. Poi tu potrai venire qua quando vuoi."
"E tu a casa mia. Comunque Grazie"
"Di cosa?"
"Di tutto. Quando tutti preferiscono stare il più lontano possibile da me, tu mi sei sempre stata accanto fin da subito. Tu e Gaio"
"Sol non mi devi ringraziare. Per me tu sei la mia migliore amica. Anche se ci conosciamo da una settimana su per giù, ti voglio un mondo di bene!" Gli occhi le pizzicano. Nessuno le aveva mai detto queste parole. Istintivamente, l'abbraccia.
Toc toc
"Scusate, è pronto da mangiare."
"Scendiamo subito Vittorio. Dacci cinque minuti"
Vittorio le lascia nuovamente sole
"Vieni qui fatti aggiustare il trucco che le lacrime l'hanno un po' rovinato." Bea la porta davanti lo specchio e le aggiusta il trucco
"Fatto! Possiamo scendere"
Scendono le scale e trovano tutti a tavola ad aspettarle
"Scusate il ritardo.."
"Rachel, lei è mia figlia Beatrice la più piccolina"
Rachel e Bea si scambiano un sorriso
"Ok, allora Buon appetito!"
*****
"Mamma io e Giuliana usciamo, è stato un piacere" Vittorio si mette il cappotto e dopo aver salutato se ne va
"Mamma se la zia di Sol è d'accordo possiamo andare al Wake up?"
"Per me va bene." Zia Rachel acconsente
"Va bene, Gaio esci pure tu?"
"Sì, Vado anch'io. "
Salutano ed escono.
"Voi avviatevi, io vado a chiamare a Katia. Vi raggiungo con lei" Bea li lascia e se ne va
Cala il silenzio. Nessuno parla. Imbarazzo.
"Sei davvero bella stasera, anzi che dico... lo sei sempre. Ancor di più se sorridi!" Gaio spezza quello spazio senza tempo che si era creato
"Grazie. Ma non adularmi, sennò divento rossa dall'imbarazzo..."
"Ok ok..." ah! La sua risata, musica per le orecchie di Sol "Senti, parlando seriamente, vorrei offrirti qualcosa al Pub una di queste sere... Ti va?"
"Ehm..."
"Se non vuoi rispondermi subito, fammelo sapere domani oppure quando avrai la risposta pronta"
Sol non sa cosa rispondergli. Deve parlarne con Bea. Annuisce.
"Come ti sei trovato a scuola? Ho notato fai già parte della Gang..."
"La Gang?"
"Oh sì. La cerchia di ragazzi che frequenti, o che almeno ci stai insieme a mensa, si fa chiamare la Gang."
"Come mai noti con chi passo il tempo?"
"Io osservo tutti."
"E come mai?"
"Non ho nient'altro da fare, soprattutto a mensa."
"Parlare con chi si siede al tavolo con te?"
"Beh, i fantasmi. Anzi no con Bea"
"Ah beh! Bea anche ha occhi e orecchie dappertutto."
Scoppiano a ridere.
********
È esausta: è l'una e mezza di notte e Sol è appena entrata in casa. Appena entrata in camera si butta sul letto. Involontariamente si addormenta.
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