14.
"Gaio, mi dispiace non esserti riuscita a salvare... pensavo di riuscire a farlo ragionare..."
"Signora, non si preoccupi. Mi chiedo, però, che fine ha fatto Noemi con la polizia..."
"Per favore non chiamarmi signora, chiamami Giusy. In fondo sei il fidanzato di mia figlia, da quanto ho capito..."
"Va bene Giusy...."
"Gaio, comunque la risposta è semplice: la polizia è stata chiamata per cercare Maria Sole, non per salvare noi. Rachel, la zia di Sol, mi ha raccontato che mostro è diventato Matteo e anche di quando ha pagato un ragazzo per rapirla, in un certo senso.... Inoltre, non credo tu lo sappia, ma mi ha detto che hanno messo nel suo telefono cellulare un GPS perché temevano una prossima reazione di Matteo." dice Giusy sottovoce per non farsi sentire
"Non lo sapevo il fatto del GPS, ma comunque sia, il telefono di Sol è scarico perché ha il brutto vizio di non metterlo mai a caricare." dice Gaio pensando a Sol e sorridendo leggermente
" Fortunatamente, Rachel e Celeste, sapendo di questa brutta abitudine, hanno cercato un GPS che ti rintraccia anche a telefono spento o in luoghi dove non c'è campo. Capito che bella la tecnologia..."
"Se vuoi sapere la verità, a me non interessa niente che non mi salvano. M'importa che Sol viene salvata e riportata a casa..."
"La ami davvero...."
"Non avrei mai pensato di provare un sentimento tanto grande per una persona... non so cosa farei se le fanno del male..." dice Gaio strizzando gli occhi per non far fuoriuscire le lacrime
"Maria Sole è davvero fortunata ad avere te, Rachel, Celeste e la sua migliore amica, che se non erro è tua sorella, giusto?"
"Beatrice, sì è mia sorella..."
"Non smetterò mai di ringraziarvi per tutto ciò che fate per lei..."
"Smettetela di parlare voi due!" Matteo è rientrato nella stanza con un piccolo pezzo di pane che ha diviso in due e ha consegnato ai due prigionieri.
"Non ho fame dai anche il mio pezzo a Giusy" Gaio in realtà aveva un sacco di fame ma, sapendo che quel poco di pane non lo avrebbe sfamato anzi il contrario, decise comunque di darlo a Giusy.
"Io devo fare delle cose, voi rimarrete qui!"
Matteo esce dalla stanza e si sente mettere in moto la macchina.
"Se n'è andato...Giusy come facevi a sapere dove era?"
"Questa è stata la nostra prima casa, quando ci sposammo venimmo a vivere qua. Poi abbiamo iniziato a viaggiare e una volta che Matteo tornò qui con Celeste e Maria Sole comprò un'altra casa..."
"E tu hai pensato di venire qui"
"Maria Sole non sa che questa casa era la nostra, qui abitammo solo io Matteo e Celeste... erano ancora dei bei momenti quelli"
"Senza Sol?"
"Assolutamente no. Ma ecco era ancora tutto così semplice allora..."
"Perché non hai chiesto l'affidamento di Sol e Celeste? Era pur sempre un tuo diritto!"
"È stato un periodo complicato..."
"Sì ma a te non è mai interessato come stavano le tue figlie... Sol mi ha detto che ti ha riconosciuto per miracolo, non ti sei mai fatta viva con loro, perché? Potevi lo stesso renderti partecipe della loro vita..."
"Ho sbagliato"
"E già e adesso che pensi di rimediare? Sol e Celeste portano molto rancore e disprezzo nei tuoi confronti e se le conosci solo un poco sai che non sarà semplice riprendere i rapporti."
"Lo so e so anche che Sol è più protesa a perdonarmi e ricominciare...Celeste no"
"Celeste ha sofferto di più. Mentre Sol vuole conoscerti perché non ti ha mai avuta nella sua vita, Celeste ha paura di ciò che può succedere. Ha paura che può riaccadere di nuovo tutto questo."
"Ho sbagliato fin da subito lo so, ma ho bisogno del loro perdono."
"Allora perché non hai parlato prima, Giusy?" Celeste è in piedi davanti la porta.
"Ok Gaio sei libero, e anche tu...Giusy" dice liberando Gaio e Giusy
"Celeste ho bisogno di parlarti..."
"Celeste hanno trovato Sol?" Gaio interrompe Giusy
"Sono quasi vicini, Matteo è stato arrestato. Lo abbiamo incrociato sulla strada, dopotutto è sempre stato così ingenuo..."
"Come ci hai fatto a trovare?" Giusy capisce che non è il momento di parlare di perdono e cose simili e quindi cambia argomento.
"Beh Matteo è molto malinconico... avrei giurato di trovare qualche indizio in questa casa..."
"Noemi?"
"Pensavamo fosse con voi"
"No... O mio Dio! Vado a cercarla"
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"Noemi!" Noemi è stesa a terra svenuta e affianco c'è un giovane poliziotto di età non superiore ai 23 anni.
"È svenuta, l'ho trovata così... Per accertarmi che stia bene ho chiamato il pronto soccorso che vi controlli tutti" dice alzandosi e volgendo uno sguardo a Celeste.
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(In caserma)
"Ok, chi è Celeste Rossi?" Dice il poliziotto di 23 anni
"Sono io."
"Mi segua, per favore"
Celeste si alza e lo segue. Arrivano in uno studio che Celeste crede sia del ragazzo.
"Piacere mi chiamo Ethan Andrews"
"Celeste" si stringono la mano
"L'ho chiamata per...."
"Per favore diamoci del tu... infondo non credo che sei più grande di me..."
"Ho 22 anni, Celeste. Tu?"
"Ecco, vedi? Idem. Anzi mi chiedo come non ci siamo incontrati prima di adesso. Che scuola hai fatto?"
"Scientifico, ma ho fatto elementari e superiori a Milano."
"Ah ecco... comunque il motivo per cui mi hai chiamata?"
"Ti cerca tuo padre. Vuole parlarti e chiarire delle cose..."
"Devo proprio andare?"
"Se non vuoi io non ti costringo. Ma mi ha chiesto gentilmente di supplicarti, credo sia importante."
"E va bene...."
"Bene, seguimi"
Ethan porta Celeste fino a delle sbarre.
"Eccoci arrivati!" Dice il ragazzo una volta arrivati a fine corsa.
"Grazie, Ethan.." Celeste è un po' imbarazzata mentre Ethan le fa l'occhiolino e se ne Va
"Celeste?" Matteo si avvicina alle sbarre per vedere meglio Celeste.
"Cosa hai dirmi?"
"Volevo chiederti scusa. A te e Maria Sole soprattutto."
"Come fai se l'hai venduta? Ti rendi conto? Mi fai schifo!"
"L'ho fatto per amore."
"Amore? Vendere la propria figlia è amore?"
"Non l'ho venduta. L'ho affidata a delle mie vecchie conoscenze, avrei parlato con te e una volta aver preso anche Giusy, insieme avremmo raggiunto Maria Sole. Io voglio ricreare la nostra famiglia. Non ho mai smesso di amare tua mamma e non c'è momento della giornata che non pensi a te e Maria Sole. Siete tutta la mia vita, ma ho sbagliato. Sai quanto sia irascibile, merito di stare qui non per aver cercato di ricostruire la nostra famiglia ma per gli schiaffi che ho dato per il semplice fatto di non riuscirvi a dire a voce quanto io vi voglia bene."
Celeste cerca di trattenere le lacrime
"Papà...."
"Mi hai chiamato papà?" Matteo sta piangendo
"Già. Non me n'ero accorta..." dice Celeste ridendo lievemente e contagiando anche il padre. "Papà in fondo ti voglio bene."
"Celeste, figlia mia, perdona tua mamma. L'amore deve vincere sul dolore, deve risanare le ferite. Tua mamma ha sbagliato ma non ha mai smesso di amarvi"
"Ha preferito un figlio avuto da una relazione extraconiugale invece di restare con noi!"
"Celeste, è stata colpa mia. Se tua mamma avrebbe deciso di restare con noi io avrei accettato il figlio se lei l'avrebbe voluto. Non gliel'ho mai detto, ho preferito lasciarla andare e iniziare a bere per non pensare a quanto stavo soffrendo. Ho sbagliato!"
"Parla anche con lei, risolvi prima tu i problemi con lei. Dopo parleremo noi..."
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"Zia! Gaio! Bea!" Maria Sole è appena entrata nella caserma seguita da due carabinieri. Felice e con le lacrime agli occhi abbraccia Rachel, Gaio e Beatrice.
Su una sedia nota altre due figure: Noemi e Giusy.
"Ciao Noemi, ciao Giusy..."
Giusy si alza e l'abbraccia. Sol non riesce a capire il perché ma non si allontana anzi.
"Maria Sole!!! Stai bene per fortuna!"
"Sì mamma..." Giusy si stacca dall'abbraccio e guarda Sol negli occhi
"Mamma?"
"Ho capito che non mi interessa perché te ne sei andata, sei pur sempre colei che mi ha messo al mondo e che mi ha fatto conoscere persone fantastiche." Dice Sol indicando Rachel, Gaio, Bea e Noemi "Ho pensato che se sei ritornata è perché probabilmente hai voglia di riallacciare i rapporti e anche se non è il motivo per cui sei qui, io sì lo voglio. Voglio conoscere mia mamma, voglio raccontarle le mie giornate, ok tutto pian piano con il tempo ma lo desidero tanto. Non dirmi di no, mamma! Lasciami entrare a far parte della tua vita!" Si sentono singhiozzi e lacrime
"Certo che il motivo del mio ritorno è questo! Non vedo l'ora di conoscerti."
Si abbracciano forte.
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