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10.

"Sei bellissima stasera..." Andreas è davvero un ragazzo carino. L'ha portata in un bel ristorante moderno ma allo stesso tempo fiabesco. Adesso sono nel parco a passeggiare, le ha raccontato della sua vita. Le ha confessato che all'inizio è stato il padre a costringerlo a cantare e che dopo si è appassionato e adesso la musica è la sua vita. Le ha anche detto che ha una sorella modella, Sol, che non si intende molto di moda e via dicendo, si è imbarazzata.

"Tu invece che mi racconti di te?"

"che ti devo dire? non ho molto da raccontare...." nel frattempo hanno preso una stradina appartata dove non c'è nessuno

"Beh, come? non gli racconti di me?" o no di nuovo.

"che gli devo dire di un padre che non si è mai preoccupato delle figlie?"

"beh... a lui non lo devi raccontare e neanche a me. Lo racconterai a te stessa quando starai chiusa in casa, nella tua camera. No a casa di Rachel, però, alla tua vera casa. Tornerai a casa con me e non accetto lamentele. Fai la brava sennò ti trascino con la forza!" dice prendendola per un braccio

"lasciami stare, mi fai male. Andreas aiutami!"

"Andreas passa domani mattina per casa mia e ti do la somma che ti spetta, ora puoi andare."

"non ci posso credere. tu hai fatto il lavoro sporco per mio padre? sei uno stronzo. AIUTO! QUALCUNO MI AIUTI!!" dice mentre Andreas se ne va

"e stai zitta!" suo padre le mette le mani sulla bocca

 "Mai!" Sol lo morde e lascia la presa 

si mette a correre chiedendo aiuto

"AIUTO AIUTO!!" non riesce a correre con questi tacchi "AIUTO, AIUTO!!!"

"Sol...sei tu?"

"Aiuto...chiunque tu sia!"

"Afferra la mia mano!" Sol afferra una mano che era sbucata dal nulla e si infila in una stradina. Qui capisce chi è il suo soccorritore: è Vittorio, il fratello di Bea e Gaio. Entrano nella sua macchina e partono.

"Sol, tutto bene?"

"Sì...Grazie a te."

"Ti va di parlarne?"

"Devo ancora assimilare il tutto, preferisco stare in silenzio grazie."

"Certo, come vuoi tu. Rachel e Celeste sono a casa mia quindi ci fermiamo direttamente lì. "

"Certo grazie..." dice rivolgendogli un lieve sorriso.

**
Quando Vittorio parcheggia la macchina scendono ed entrano in casa.

"Sol, che ti è successo??" Bea le va incontro asciugandole le lacrime che senza accorgersi le avevano rigato il viso.

"Stavo uscendo da casa di Giuliana quando ho sentito qualcuno gridare aiuto dal parco di fronte. In una parte poco illuminata ho capito che era Sol e l'ho aiutata." Mentre Vittorio spiegava la situazione escono dalla cucina la zia, Celeste e la madre di Bea.
Ascoltate il racconto la fanno sedere.

Sol scoppia in lacrime. Non riesce più a reggere il tutto. In questi momenti vuole essere come Celeste, lei sa tener testa al papà, quelle poche volte che lo incontra. Lei, invece è debole e fragile, le manca la famiglia felice che erano, le manca la mamma e non riesce ad odiare né la mamma né il papà, nonostante ciò.

"Matteo, non è vero?" Celeste è infuriata e, intimorita, Sol annuisce silenziosamente.

"Ma scusa tu non eri con Andreas?"

"Lasciamo stare quello str...." dice Sol arrabbiata appena sente il suo nome.
Non riesce ad assimilare l'idea che Andreas ha fatto il doppio gioco. Sembrava così leale ed onesto... Poi le chiedono perché non dà fiducia alle persone.

"Che ha fatto?" Bea è seduta affianco a Sol e le porge il bicchiere d'acqua che le ha appena portato dalla cucina.

"È andato tutto liscio fino a quando non siamo usciti dal ristorante. Mi ha trattato da principessa in un certo senso. Dopo che siamo usciti dal ristorante, abbiamo preso una stradina che ci ha condotto al parco dove mi ha trovata Vittorio. Pian piano che parlavamo e camminavamo il percorso si faceva sempre meno illuminato fin quando da non so dove è uscito papà..."

"Quel signore lo chiami ancora papà?" Celeste non tollera il fatto che "Matteo" come lo chiama lei, Sol lo chiama papà

"...da Non so dove è uscito Matteo che ha detto vicino ad Andreas che aveva fatto un ottimo lavoro e che doveva passare domani da lui per prendersi la ricompensa. A quel punto Andreas se ne è andato e Matteo mi ha afferrata per il braccio da cui però mi sono riuscita a liberare mordendogli la mano. Mi sono messa a correre anche se con i tacchi non riuscivo un granché e poi sono stata soccorsa da Vittorio che mi ha gentilmente riportata a casa." Dice Sol accennando un sorriso a Vittorio

"Brutto figlio di...." Gaio era appena sceso

"Chi, mio fratello? Lo puoi dire forte! Non pensavo sarebbe arrivato a tanto." È la prima volta che Sol sente la zia Rachel così arrabbiata con il fratello, ma riesce a distinguere un tono di tristezza nella sua voce

"Io veramente intendevo Andreas  che ha fatto tutto il carino con te e poi ti ha pugnalato alle spalle... ma anche tuo padre non è da meno... con tutto rispetto..." Mentre Gaio si siede affianco compare Noemi di cui non avevo notato la presenza.

Noemi sembra triste, sicuramente c'è qualcosa che non va.

"Sì è fatto tardi... vado a casa. Buonasera a tutti, ciao Gaio" dice Noemi mentre si alza dal divano e si dirige verso la porta. Gaio l'accompagna mentre gli altri la salutano.

"Andiamo anche noi, domani si va a scuola." Dice Rachel alzandosi

Sol, Celeste e la zia salutano e se ne vanno.

Sol sente una strana sensazione, le da fastidio sapere che ha dato la fiducia a qualcuno che forse, neanche sapendo fino in fondo la storia, ha toccato una parte di lei vulnerabile. Per quanto sia "forte", non riuscirà a cantare con lui al saggio di Natale. Le fa male stargli accanto sapendo che ha avuto a che fare con suo padre...

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