23- Chapter Twerty-three
La voce profonda di Kit svegliò Bethany quella mattina.
La ragazza percepì il materasso sotto il suo corpo e pian piano ricordò di essere nella stanza del Motel. Inspirò profondamente e allungò le game, senza aprire gli occhi, sentendo sotto il viso una superficie meno morbida rispetto a quella di un cuscino. Allungò una mano e si accorse di essersi addormentata sul petto di Kit e lui la stringeva a sé, mentre continuava a parlare.
<<Sì ho capito, aspetterò altre indicazioni, non si preoccupi riusciremo a partire in meno di qualche ora>> disse, mentre Bethany cominciava ad aprire gli occhi. Vide la pelle liscia del riccio e le coperte che lo coprivano fino al ventre.
<<A presto>> concluse in tono piatto.
Beth stiracchiò anche le braccia allungandole sul petto d Kit, il quale rise dolcemente. <<Buongiorno Morgan>> sussurrò accarezzandole i capelli color miele.
<<Giorno>> mugolò la giovane tornando a chiudere gli occhi, non voleva svegliarsi era ancora così stanca, ma Kit la spostò dal suo petto e le si avvicinò con il viso. <<Dobbiamo cominciare a preparaci, o il tuo fidanzato manderà una squadra di ricerca>> disse, accarezzandole il volto.
Lei aprì con fatica gli occhi per trovarsi davanti un magnifico Kit appena svegliato, con il viso assonnato e i capelli disordinati. Sorrise davanti a quella figura nuova che non aveva mai avuto il piacere di ammirare e lui fece lo stesso.
<<Una squadra di ricerca eh?>> domandò comunque mentre cercava di mettersi seduta, per svegliarsi. Di certo l'ultima cosa che voleva era che Kit finisse nei guai, soprattutto dopo gli avvenimenti del giorno prima.
Guardò la parete davanti a sé, passandosi un amano sul volto: gli avvenimenti del giorno prima!.
Carezze, baci, sospiri e molto altro. Improvvisamente una morsa le bloccò la bocca dello stomaco, procurandole un certo imbarazzo, eppure avrebbe voluto riprovare quelle sensazioni, avrebbe voluto che il tempo si fermasse in modo che potessero rimanere loro due, loro due soltanto.
Si voltò a guardarlo e lo vide disteso con le braccia dietro alla testa, mentre la guardava divertito. <<Non dovevamo muoverci noi?>> domandò quindi la bionda.
<<Sì>> esclamò lui alzandosi dal letto con un mossa molto atletica. <<Ma ho un'idea migliore>> affermò portando i suoi occhi su di lei.
<<Sentiamo>> rispose.
<<Beh Morgan stiamo per partire..>> cominciò a dire. <<Questo significa che torneranno i microfoni e le telecamere, saremo costantemente monitorati..>> continuò portando le braccia sul letto e anche una gamba, come se fosse diventato un felino che aveva adocchiato la sua preda. <<Questo significa che non portò più toccarti>> sussurrò avvicinandosi. <<Stringerti a me>> ormai era molto vicino alla pelle della giovane. <<Baciarti>> soffiò sul collo di Beth, prima di lasciarci un bacio.
<<E la tua idea sarebbe?>> sussurrò lei completamente assorta dalle sue mani sui suoi fianchi ed i suoi baci sul suo collo.
<<Dato che la tua caviglia deve ancora guarire del tutto, magari hai bisogno di una mano a lavarti, a meno che tu non voglia affrontare il viaggio senza aver fatto una doccia>> scherzò passando il naso sulla mascella di Bethany. Entrambi scoppiarono a ridere e questo fece allentare la morsa attorno allo stomaco della giovane, la quale prese il viso di Kit per allontanarlo da lei e lo guardò negli occhi.
<<Penso che tu abbia ragione>> affermò accarezzando le tempie del riccio. <<Ho proprio bisogno di una doccia>> disse spingendolo sul letto, per poi andare verso il bagno.
<<Ehi non era quella la mia offerta Morgan!>> esclamò Kit dal letto mentre lei stava per aprire la porta del bagno. Lei si voltò sorridendogli e gli fece cenno di raggiungerla.
Kit si catapultò in bagno e senza nemmeno parlare, sorprendendo così Beth, la baciò, prendendole i fianchi e stringendola a sé.
<<Impazzirò>> sussurrò, staccandosi appena dalle labbra della giovane. <<Impazzirò a saperti con lui>>specificò.
<<Tu verrai a salvarmi>> gli ricordò Bethany e Kit le sorrise dolcemente, prima di accarezzarle il volto e arare una mano fra i capelli color miele.
Quando finirono di prepararsi, un procedimento che risultò parecchio lungo, dato che entrambi sfruttavano ogni occasione per guardarsi, toccarsi, baciarsi; Kit andò a pagare il vecchio alla reception il quale li guardò con uno sguardo compiaciuto.
Beth lo ignorò, anche se sorrise quando lasciarono quel Motel.
Prima di salire in auto però Kit la prese per mano e la portò in un angolo appartato, dove appoggiò le loro cose e si avvicinò a lei. <<Ora dovremmo concentrarci>> le disse prendendole il viso, accarezzandole gli zigomi con i pollici. <<Non potremo farci sfuggire nulla, né una parole, né uno sguardo..>>.
<<Ho capito>> disse lei sorridendogli e lui la guardò, intensamente.
<<Morgan io..>> iniziò a dire, ma si bloccò chiudendo gli occhi e lasciando scivolare una propria mano, che Bethany afferrò facendo incrociare le loro dita. <<Lo so>> gli disse, prima di posare le sue labbra su quelle del riccio.
Entrambi diedero un significato a quel bacio: un addio, o meglio un arrivederci. Sarebbero stati insieme, ma se no potevano essere loro stessi, era come se fossero distanti.Quindi Beth non si meravigliò quando Kit la strinse a sé per approfondire il bacio, ma si staccò anche troppo in fretta lasciando la giovane con gli occhi chiusi ancora per qualche attimo, senza fiato.
Il riccio prese sia la sua borsa che la valigia della bionda e si avviò velocemente all'auto, come se, rimanere lì, non avrebbe fatto altro che alimentare il suo desiderio, mettendoli così più a rischio. Bethany capì e si avviò dietro di lui, un po' più lentamente a causa della caviglia.
Il viaggio in auto fu decisamente silenzioso ed entrambi guardarono solamente la strada, cercando di non distrarsi. Per fortuna c'era la musica alla radio che riempiva l'abitacolo se no Beth non avrebbe retto, avrebbe potuto mandare tutto all'aria e guardarlo, anche se sapeva che non vi fossero telecamere lì, ma se cedeva alla prima tentazione, come avrebbe fatto a resistere alle altre?.
Lo stomaco si Bethany cominciò a brontolare, in un modo decisamente imbarazzante, tanto che pure Kit se ne accorse, nonostante il volume alto della radio. <<Non abbiamo fatto colazione>> affermò con un tono piatto.
<<Già>> sussurrò lei. <<Quanto manca all'arrivo?>> domandò.
<<Non molto per fortuna, potremmo direttamente pranzare>> disse senza guardarla.
Silenzio.
Cominciava ad essere opprimente quel silenzio, quindi si voltò verso il finestrino e provò a dormire, sperando di arrivare presto nell'ennesima casa, così da chiudersi in camera e tentare di fare altro.
<<Morgan svegliati>> disse Kit, svegliando la giovane.
Di certo non era lo stesso risveglio di quella mattina dato che il riccio non l'aveva degnata di uno sguardo ed aveva anche sbattuto la porta dell'auto, incitandola a muoversi. Beth sapeva che lo faceva perché li stavano osservando, ma di certo poteva contenersi un po'.
Lo seguì dentro quell'immensa villa nel nulla, uguale a tutte le altre e lo superò per andare in cucina. Se non avesse mangiato qualcosa, sicuramente sarebbe svenuta.
Aprì il frigo e vi trovò molti piatti pronti da scaldare, questo la sorprese, ma ignorò il fatto e posò il piatto nel microonde per scaldarlo e chiudersi in camera.
<<Cosa fai?>> le chiese Kit dopo un giro di perlustrazione.
<<Mi scaldo il pranzo>> rispose. <<Poi ti lascio qui a studiare un piano per raggiungere quel malato senza che impazzisci a causa mia>> gli disse, cercando di comportarsi come la Bethany di sempre.
<<Meglio>> rispose lui duramente andando ad aprire il frigo per tirarsi fuori anche per lui il pranzo poi si avvicinò a lei ed attese. <<La tua camera è al piano terra>> aggiunse solo.
<<Perfetto>> rispose la giovane.
Silenzio.
Lei chiuse gli occhi dandogli le spalle e poteva benissimo percepire il respiro di Kit, questo non fece che peggiorare la situazione. Appena il suo pranzo fu pronto fuggì in camera senza dire nulla. La trovò con facilità e si precipitò sul letto, subito dopo aver chiuso la porta.
Lì dentro non avrebbero dovuto esserci telecamere, Eric glielo aveva sempre assicurato ed anche Kit.
Oh Kit, pensò.
Sarebbe stata così dura, anche se non riusciva a capire cosa provasse. Era successo tutto così in fretta che rischiava di essere travolta da un pieno di emozioni.
Lei aveva baciato Kit e lui non ci aveva pensato due volte a continuare, ma entrambi non si erano fermati, entrambi si erano lasciati trasportare. E forse era quella la domanda..si erano lasciati trasportare da desideri ed attrazione fisica o c'era dell'altro?.
Beth consumò il suo pranzo sciatto, immersa nei suoi pensieri, appena finì si sdraiò sulle coperte morbide e guardò il soffitto.
Aveva ripercorso passo per passo ogni momento in quella camera con Kit e se chiudeva gli occhi poteva sentire le sue labbra sul suo corpo, poteva ancora percepire i brividi che le procurava il suo tocco, eppure una delle parti migliori era stata la chiacchierata prima di addormentarsi.
Le era piaciuto come il riccio l'avesse coccolata, le avete parlato di chi era veramente, spiegandole persino il significato della pietra del suo anello. Quindi forse non era solo attrazione fisica.
La sua porta si aprì improvvisamente ed il protagonista dei suoi pensieri si appoggiò allo stipite di essa, rimanendo per qualche momento a guardarla. <<Si?>> gli domandò Beth, mettendosi seduta a guardarlo.
<<Domani mattina ripartiamo e ti porterò finalmente da lui>> la informò.
Lei lo guardò leggermente malinconica e ne notò una punta che nell'espressione di Kit, ma cercò di riprendersi. <<Bene, ottimo..>> balbetto. <<Grazie>>.
Ma il riccio rimase lì immobile a guardarla e se avesse continuato sicuramente sarebbe venuto il sospetto a qualcuno, doveva fare qualcosa. <<Puoi and..>>
<<É finita la legna per il camino e di certo non ti lascio qui da sola a tentare il suicidio o fuggire per il bosco>> esclamò. <<Forza muoviti>>.
Bethany non se lo aspettava affatto, fece comunque finta di sbuffare, per rimanere nella parte, e lo fece il più rumorosamente possibile, di modo che la potessero sentire bene. Poi si infilò le scarpe e raggiunse Kit in entrata.
Appena furono fuori la giovane si aspettava che lui facesse qualcosa, ma camminò soltanto verso il bosco che avevano davanti e il sole del pomeriggio gli illuminava la via.
Camminarono per pochi minuti, giusto per non vedere più la casa dietro di loro e fu propio in quel momento che Kit finalmente si voltò verso di lei. <<Non ce la facevo>> le disse portando velocemente le labbra su quelle della bionda e muovendole disperatamente.
Lei indietreggiò per mantenere l'equilibrio e finì contro un albero, ma non si sognò minimamente di staccarsi da lui. Era stata così bene la sera precedente, era stata così bene quella mattina, mentre scherzavano e ridevano senza riuscire ad essere mai pronti per ripartire.
Ed ora Kit era lì inerme, impotente davanti alle emozioni che le stava trasmettendo.
<<Cos..>> sussurrò lei, staccandosi leggermente.
<<Domani andrai da lui, domani sarai sua e noi non ti recupereremo fino al giorno dopo>> spiegò Kit. <<Devo assicurati che starai bene per quel lasso di tempo, giurami Bethany..>> iniziò a dire. <<..giurami che non ti lascerai toccare da lui senza combattere>>.
Lei rimase senza fiato e lo guardò confusa. <<Kit io..>> non capiva cosa stesse succedendo. <<Ovvio che quel sudicio malato non mi toccherà!>> esclamò. <<Aspetta potrebbe farlo?>> rabbrividì al pensiero e si guarda attorno spaesata, spaventata, allontanando leggermente il riccio, cercando aria pulita da poter respirare.
Lui le afferrò la mano. <<Ho paura di sì, ma non ne sono certo e spero che per il primo giorno faccia il galantuomo>> disse Kit. <<Poi il giorno dopo arriveremo e sarà tutto finito, ma per tutto il tempo lui dovrà crederti sua e tu non devi fargli capire cosa abbiamo complottato, devi stare attenta>>.
<<Lo so>> esclamò. <<Io devo starmene buona, o meglio..devo fare la solita me e aspettare>> disse.
<<Morgan>> la chiamò Kit, lei si girò e sospirò preoccupata a guardarlo. <<Vieni qui>> sussurrò tirandola a sé. Lei appoggiò la testa sul suo petto ed accarezzò il cappotto blu che ormai conosceva bene.
<<Dopo tutto quello che abbiamo passato>> sussurrò il riccio, posando le labbra sulla testa di Beth. <<Non ti abbandonerei per nulla al mondo>>.
• salve fiorellini
Pian piano ci stiamo avvicinando sempre di più al "grande incontro" è già nel prossimo capitolo scopriremo finalmente chi sarà il misterioso uomo.
Intanto godiamoci questi dolci attimi fra Kit e Beth, se li meritano no?
Come sempre mettete una stellina se il capitolo vi è piaciuto e se siete curiose di conoscere finalmente "lo psicopatico" scrivetemelo in un commento!
In più se volete essere aggiornate sulle pubblicazioni o altro, seguitemi qui su Wattpad ;)
A presto,
elly **
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro